Governo, sviluppo, fisco: sfide per l'Italia ed Europa

Che a me chi le aziende l'accenno
Anche se per
Gentili signore signore benvenuti al Sundance Anna
Al terzo convegno di studio organizzato dalla Fondazione
Carlo Donat Cattin della città di Torino dalle associazioni
Carlo Donat Cattin Città di Bergamo e Brescia
Governo sviluppo fisco sfide per l'Italia e l'Europa
Permettete che prima di introdurre l'argomento legga una lettera che Prodi
Ha fatto pervenire Agli organizzatore all'amico Benigni che ringrazio per il tuo cortese fax con il quale mi ha invitato anche a nome di dell'amico Savino Pezzotta partecipare in qualità di oratore
Al terzo convegno di studi governo sviluppo finisco sfide per l'Italia del ed Europa che citerà Hassan pensando dal quindici al diciassette ottobre due mila e quattro
Ho ricevuto con piacere il cui io gentile invito tuttavia malgrado il mio interesse verso il tema proposto sulla spiacenti di doverti informare
Che la concomitanza con impegni precedentemente assunti del PPI ride in questione a Bologna non mi permetti di darti un riscontro positivo
Nel Corsetti migliore curi per un pieno successo del convegno colgo l'occasione per rinviati i miei cordiali saluti firmato Romano Prodi
Come avesse petit ieri pomeriggio
Abbiamo iniziato i lavori ricordando la figura di De Gasperi statista europeo
Oggi abbiamo come tema stamane come governare l'Italia bipolare
Questo tema un match accompagnate circa dieci anni
Una questione è un cantiere aperto nel bene e nel male
Ne conosciamo i pareggi
Democrazia dell'alternanza chiarezza e distinzione fra le parti proposte alternative possibilità di scelta
E possiamo anche aggiungere che il bipolarismo c'è rafforzato nell'opinione pubblica
Entrato nell'abitudine degli italiani
Ma del bipolarismo conosciamo e subiamo anche gli aspetti più critici
Io sono convinto che si imponga una seria riflessione in termini politici
Nell'ottica del bene comune al di là
Ed oltre le piccole controversie della bottega quotidiana
Sì possiamo e ci dobbiamo chiedere se in questo decennio
La democrazia partecipativa
Effettivamente vissuta non solo nell'urna ma anche nella sua di tempo perché il che intercorre tra un'elezione e l'altra sia cresciuta e maturato viceversa se è rimasta prigioniera di una regressione
In sostanza qual è il prezzo che le culture politiche che hanno fatto la storia repubblicana hanno dovuto pagare
Nell'agenda politica quotidiana nelle abbiamo una terminologia precisa razionalizzazione e semplificazione
Efficienza governabilità
Noi tuttavia è che veniamo dalla cultura del parlamentarismo
Ci dobbiamo domandare Colle sia lo spazio per la rappresentanza politica
Lo spaccio per il pluralismo che siamo convinti è ancora l'essenza della democrazia
In merito alla bipolarismo ritengo utile sempre al fine di stimolare poi
Gli interventi degli amici presenti ricordare cosa recentemente ha detto Casini
Il bipolarismo non può essere considerato uno scontro tra uomini primitivi
Uno scontro fra due estremismi contrapposti
Continua Casini ancora lontana in Italia il traguardo di un bipolarismo maturo e consapevole
Ma anche per
Alla Camera passiamo al Senato
Il bipolarismo italiano ha bisogno ancora di Conso consolidarsi mediante la piena legittimazione reciproca
Conclude Pera necessario sperare che si apre un terreno in cui il nostro bipolarismo possa crescere diventare adulto
Non c'è ragione perché anche in Italia come dappertutto in Europa ciò non avvenga
Però al di là
Delle considerazioni di Casini e di Piera permettete che che porti qui a voi che ricordi le parole di Sartori Sartori lo conoscete tutti
Parole affidate all'intervista pubblicata sulla Stampa il tre ottobre scorso dice Sartori nella democrazia italiana
Ed in altre democrazie
Esistono ormai una cultura schizofrenica che continua a dire che la democrazia indiretta rappresentativa deve essere superata
Da una democrazia più immediata
Sono tutte chiacchiere continua Sartori non stiamo avanzando verso la democrazia immediata e anzi c'è sempre più una finta sovranità popolare
Detronizzato a per cominciare dal sistema elettorale
Sì dice il popolo vuole il popolo ha deciso no il povero popolo nonna deciso una voluto nulla perché tutto è preconfezionato
E automatico questa sulle parole di Sartori direi che possiamo proprio ripartirà da queste parole con intenti proprio propositivi come proprio dalla nostra tradizione
Che cosa possiamo fare per coniugare governabilità del sistema
Con la pari dignità del pluralismo delle culture politiche la storia dell'identità politiche
Chi anche la somma di storie sofferti di uomini di passioni civili e non solo di dottrine costruita a tavolino non si può cancellare con un tratto di penna o con un esito referendario in base ad una supposta superiorità morale
Della società civile quella delle identità politiche è una storia che sopravvive e si autoalimenta negli interstizi della società
Nei sentimenti e nei comportamenti della gente
Essere moderati
Coltivare l'arte del confronto della tolleranza della mediazione
è uno stile esistenziale ancora prima di essere una politica
E sempre per stimolare la discussione permettete
Che non vuole sulla provocazione ricordi ricordi anche alcune altre affermazioni recenti sul bipolarismo Follini
Affermazioni che hanno scatenato molte critiche molte
Follini e dice il bipolarismo ha bisogno di tenersi più vicino la nostra tradizione politica
La democrazia cristiana è irripetibile
Ma i democristiani sono lì e non a caso la loro storia è quella di una forza moderata centrista alternativa alla sinistra
Una forza degli anni passati che somiglia molto a però a quel partito di modello europeo che molti italiani vanno cercando
Conclude colline se il bipolarismo non parte da qui da queste radici si può pensare che vada lontano
E allora
Il problema si pone un nuovo partito popolare europeo
è stato scritto l'obiettivo non è quello di ricostruire un nuovo un movimento neo democristiano ma di dare vita ad un partito moderato e moderno
Popolare ma non populista
Europeo per vocazione
Se interista per posizione cattolico per ispirazione laica o per senso dello Stato
Sia chiaro io credo che nessuno qui segua la fantomatica del mio avviso imprevedibile ora X di una terza via neo centrista
Che sarebbe ripeto sempre a mio avviso è impraticabile del tutto opposta allo spirito del tempo nostro
Nessuno in sostanza vuole fuggire dal bipolarismo
Ma cercare di correggere gli errori di colmare i deficit di rappresentanza
Di stemperare gli ampi margini di manovra consentiti alle estreme credo sia il compito di chi come noi qui riuniti al Sundance anch'
In tende a dare il proprio contributo bipartisan
Un conto è sostanza
E dire che il centro senza alternanza non è sincronizzato sull'Italia di oggi
Un conto è applicare al metodo della moderazione le categorie del sospetto e della congiura
Nei confronti di chi ritiene deleterio un bipolarismo guerreggiato e con l'elmetto
Io mi chiedo i partiti devono restare nel limbo di parti devono considerarsi apolidi in queste Italia
Credo che il tormento ed il dubbio
Abbiano diritto di cittadinanza anche nell'affrontare con serenità
L'analisi del bipolarismo un giudizio laico
Soppesando mi costi di benefici
La ristrutturarla ristrutturazione dei due poli e tuttora in movimento con esiti alterni ora l'uno ora l'altro sono in affanno
Entrambi i poli in qualche misura si giovano delle reciproche difficoltà
E questo però è un gioco per sottrazione in negativo
Due anni fa aprendo qui al Sundance alla nuova serie dei convegni dedicati alla memoria Di Carlo Donat Cattin
Avevamo proposto una convenzione per le riforme
Come proposta programmatica per riunire le migliori energie del Paese convogliano le
Verso una soluzione equilibrata dall'assetto istituzionale purtroppo nonostante gli ampi consensi del nostro impegno
Questo progetto non ha avuto seguito
Non abbiamo la presunzione di definirci profitti disarmati ma credo sia legittimo e necessario
Ritenersi preoccupati dell'evoluzione di questo malmesso bipolarismo che insegue una semplificazione
Con basi culturali e sintesi politiche ancora inadeguate
A tutt'oggi si insiste in modo ambiguo nell'identificazione fra bipolarismo il sistema elettorale maggioritario laddove sappiamo che le formale dell'alternanza
Possono vivere peraltro dignitosamente come in altri Paesi europei attraverso il proporzionale
A tutt'oggi non abbiamo risolto neppure sterilizzato
Il potere di ricatto esercitato dalle ali estreme laddove ci era stato spiegato che bipolarismo avrebbe assorbito i diversi radicalismo
A tutt'oggi in Italia ed in genere in tutte le democrazie occidentali assistiamo una polarizzazione a una polarizzazione dalla politica
A questa grande corsa verso la radicalizzazione dall'offerta politica
Mi ha colpito e lo affermo pur sapendo di non dire nulla di nuovo il fatto che Bush cercherei nei dibattiti televisivi
Recenti
Siano giudicati più per lo stile meno per i contenuti nel siamo al Sundance San per parlare di contenuti di proposte e siamo indifferenti al narcisismo dell'estetica siamo qui perché vogliamo capire
Lo stato di salute dalla nostra democrazie del bipolarismo
Siamo qui per conoscere meglio il confine della politica
E come ci ha ricordato recentemente l'amico segretario della CISL Savino Pezzotta per capire meglio l'autonomia del sociale rispetto alla invadenza della stessa politica e dell'economia
Se ma qui al Sundance San per conoscere meglio quali sia oggi e quelle debba essere la titolarità dei partiti rispetto alla coalizione
In che cosa debba consistere la cessione di sovranità delle singole formazioni al Polo e di appartenenza
Consapevoli certo chi sia l'Europa si processi di finanziarizzazione dell'economia si è la globalizzazione impongono risposte non scontati in quanto i dischi no dello Stato nazionale
A ricaduta del tutto nuove sulle singole comunità ricadute che meriterebbero riflessioni ponderate non ideologico
Consapevole infine
Chi la crisi economica ci riguarda da vicino interessa tutti e del sistema politico
Ancor prima delle grandi agenzie economiche
A dover dare una risposta mi insegnò auspicabile di un'Inter prassi Smoke capace di coniugare sviluppo economico e coesione sociale
Questa è stata la grande lezione di Carlo Donat-Cattin
Non lo dico per lo spazio e dei tempi che furono ma nella certezza che quel riformismo sia per Dabo pedagogico
Per una società smarrite stante attuale l'Italia del due mila e quattro grazie
Le novità le avete lette sui giornali
Sia la riforma del Costituzione anche questo un argomento talmente delicato ed importante Nietzsche era in un primo giro di interventi e pregando amico Franceschini di prendere la parola
Quanto quanto dobbiamo parlare
Poco
Una intanto io vi ringrazio ringraziamento non soltanto formale ma con un pizzico di invidia perché aver saputo mantenere seppure in un quadro politico completamente cambiato per ciascuno di noi e per tutti noi messi insieme
Aver saputo mantenere la tradizione degli incontri di Sam Zanni è una
è stata una cosa importante
Dicevo con un pizzico di invidia perché tutti ricorderete che nella stagione anche molti da questa parte del tavolo che nella stagione
Della democrazia cristiana
In qualche misura era quasi prevalente
L'appartenenza alla componente o meglio si arrivava nel partito ma attraverso la componente A quando la componente una componente che lavorava idee contenuti e quindi il confronto il dibattito politico avveniva molto spesso in luoghi parziali dentro il partito
L'invidia deriva dal fatto che mentre sembra insanguina
Ha mantenuto questa tradizione non è soltanto un modo di conservare una memoria ma anche un modo di far dialogare persone che hanno fatto scelte come comprensibile di partiti diversi anche di schieramenti diversi ma hanno mantenuto quella voglia di riflettere dialogare sia un po'smarrito per gli altri a me piacerebbe che io andavo a Chianciano da quasi da bambino quando Giorgio Merlo da bambino venera assemblee sa ecco mi piacerebbe che ci fosse la capacità di recuperare dei luoghi di riflessione sul modello che avete
Che avete
Adottato voi
Senza cadere una Nostalgia
Lo dico rispetto a ad alcune cose che sono state introdotte nella relazione è un tema che attraversa il nostro dibattito politico da dieci anni e cioè se questo bipolarismo sia stata una scelta dal Po prese se sia positivo andare avanti in che forma vada corretta o se invece non si debba sostanzialmente attraverso un cambiamento della legge elettorale
Cercare di costruire un sistema più adatto così si spesso si è ragionato al sistema politico italiano meno traumatico
Ora io credo che quello che è venuto nel nostro Paese che come sappiamo ha all'inizio degli anni novanta fine anni Ottanta inizio Novanta avuto cause concomitanti per molti versi imprevedibili soprattutto nella loro concomitanza dal dalle vicende del del mondo la la la la la la caduta del muro di Berlino e quindi la fine la fine dell'Europa divisa dell'Europa diviso in blocchi con tutte le conseguenze che questo voto sulla politica italiana insieme
Ai fatti Tangentopoli che hanno tra traumaticamente
Portato ad un cambio
Di quasi tutta la classe dirigente insieme ad un cambio di legge elettorale
Legge elettorale si voglio non voglio sono quelle che più di tutto condizionarlo lo sviluppo di un sistema politico
Il il Congo la concomitanza di questi tre elementi ci ha portato a capofitto senza preparazione in un sistema politico diverso nuovo tutti i partiti che esistevano liste degli anni novanta si sono o sciolti o scomposti in due tre sigle diverse
E avevamo tutti pensato in quel momento sbagliando
Che la transizione sarebbe stata breve
Sarebbe stata indolore e ci avrebbe portato in tempo in un tempo molto veloce verso i modelli dei sistemi bipolare io vi partitici ma diciamo basati chiaramente
Su un'alternanza di governo in modo in modo veloce e tranquillo in realtà era una uno sbaglio la presunzione sbagliata la la transizione italiana è ancora in corso son passati dieci anni e io temo che ne serviranno ancora diversi altri prima di farci arrivare ad essere un sistema in cui il bipolarismo si assesta e si consolida il fatto stesso che ne parliamo dimostra come non sia stato ancora acquisito digerito dalla classe dirigente
Io ritengo sia stato invece acquisito e digerito
E condiviso dall'opinione pubblica
Sono dieci anni in cui si vota col sistema maggioritario da
Ormai concludono di più dalle strade i sindaci poi il sistema di Camera e Senato poi le regionali e ormai in dieci anni sono maturati nell'opinione pubblica sensi di appartenenza primari nuovi per cui se fermate un dirigente politico
Vi dice la la prima scelta naturalmente quella del partito poi con il partito insieme agli altri dentro lo schieramento se fermati un cittadino che non è attento alle cose della politica
Vi dimostra chiaramente che la prima scelta è una scelta dello schieramento capisce da che parte stare
Più il mondo si globalizzata e questa era un'altra delle presunzioni pensare che la globalizzazione del mondo passasse attraversasse tutte l'economia le mode e i modi di pensare di leggere di vestire invece non investisse la politica è evidente che la globalizzazione sta attraversando in modo veloce
E dirompente anche la politica per cui si è fermato un ragazzo di vent'anni per strada mi sa dire con chi sta in Italia se compro di Berlusconi conquista negli Stati Uniti se se con curry o con voce e via e andando di questo passo vinsi identifica in ogni Paese perché la globalizzazione ha portato inevitabilmente a questa semplificazione possiamo chiamarla centrodestra centrosinistra progressisti e conservatori
Si coniuga diversamente nei diversi paesi in alcuni Paesi due schieramenti sono due coalizioni in alcuni paesi sono due partiti ma non c'è dubbio che si capisce chiaramente da che parte stare
E lo capisco neanche i gruppi dirigenti più avveduti non è un caso che
In modo silenzioso è complicato
Per le resistenze del passato ma i democratici americani hanno iniziato una collaborazione sui contenuti
Con le fondazioni con nell'Internazionale socialista e sapete la parola socialista oggi cosa rappresenta ancora negli Stati Uniti non è un caso che il Partito Popolare Europeo
Con la guida di Asmara abbia avviato silenziosamente il più possibile silenziosamente ma rapporti di collaborazione strutturale anche qui attraverso le fondazioni con i repubblicani
Americani
Perché perché si capisce di essere sostanzialmente dalla stessa parte allora noi dobbiamo capire che ciò che è avvenuto in Italia poiché non siamo sulla luna e dentro un fenomeno che ha attraversato il nostro pianeta e che attraverserà
Molto più velocemente di quanto possiamo immaginare anche se le resistenze non sono soltanto italiane attraverserà anche l'Europa perché Lelli l'integrazione
Politica che seguirà
Con una velocità che capiremo durante il cammino ma che seguirà l'integrazione monetaria ed economica porterà inevitabilmente ad una semplificazione dentro la quale la semplificazione dice chiaramente noi dobbiamo
Certo
Orgogliosamente a difendere la ricchezza e l'originalità
Del dell'esperienza politiche italiane delle identità culturali italiane partite nel Novecento e che oggi sono ancora molto vive molto
Carichi di frutti da utilizzare per il futuro ma lavoreremo e ci muoveremo dentro questo schema
Pensare di poter tornare indietro sbagliato
Andrebbe contro i sensi di appartenenza appunto che sono maturati
Nell'opinione pubblica
E soprattutto farebbe dolorosamente ricominciare la transizione italiana
E difficile pensare al ad un ritorno al sistema proporzionale come soluzione dei mali italiani
è vero che questo maggioritario ha avuto come sempre
Avviene ha avuto delle imperfezioni ha avuto dei delle conseguenze negative delle contraddizioni
Ma non c'è dubbio che ha portato anche dei cambiamenti positivi vi ricordate la stagione in cui in tutti i comuni italiani
Le amministrazioni locali erano attraversate da cambi di maggioranza durante la legislatura da cambi di sindaco qualcuno vuole tornare a questo non mi pare
L'nelle regioni il fenomeno che se la vita la vite testate più breve ma nelle regioni anche lì si è conquistato una dose di instabilità
Oggi con il sistema elettorale maggioritario in Parlamento e senza un premio di maggioranza che garantisca la stabilità cosa la quale lavorammo nella passata legislatura comunque si è conquistato purtroppo per noi questa volta ma si è conquistato un periodo di stabilità di governo e uno degli elementi necessari al Paese alla nostra economia
Per non vivere l'eterna emergenza che non siamo più siamo dentro un processo in cui altri Paesi hanno stabilità di governo e noi per competere anche in una competizione virtuosa positivi in Europa dobbiamo avere stabilità dei nostri governi fare progetti un po'più lunghi
Di una legislatura non un po'più corti e e quindi credo che sia si debba ragionare sulle contro l'indicazione di un ritorno a un sistema proporzionale in Italia per
Quasi cinquant'anni
Dentro il le regole di una legge elettorale ha funzionato un sistema bipolare perché li spingeva il mondo tutto le alleanze ruotavano attorno a ai due grandi partiti da democrazie cristiane Partito Comunista erano alleanze in alcun caso reali nell'altro potenziali
Perché diciamo ha sempre vinto
Legittimamente e democraticamente questo dobbiamo ricordarcelo Scanzo degli sisma rischia la memoria ma sempre vinto
Il sistema di alleanze costruita per una democrazia cristiana ma non c'è dubbio che un cittadino che andava a votare operava dentro un sistema bipolare oggi che due grandi partiti di queste dimensioni non ci sono
è evidente che il ritorno al sistema proporzionale ci porterebbe al di là dei correttivi che si possono introdurre ma ci porterebbe ad un sistema in cui le alleanze di governo che sono si sono dimostrate già fragili dentro il sistema elettorale certo con un Parlamento composto da persone elette sotto lo stesso simbolo almeno per il novanta per cento tra Camera e Senato e che sono riusciti ugualmente a scomporsi a creare qualche problema nelle due legislature precedenti immaginiamoci con un sistema in cui ogni partito arrivi in Parlamento con i propri voti cosa potrebbe succedere
Sapete che in Friuli per citare un esempio si è votato con la legge proporzionale nella legislatura presidente questa
In assenza dei due cardini che erano appunto i due grandi partiti di un sistema bipolare anche dentro legge proporzionale un po'come in Germania si è creata una sostanziale confusione ingovernabilità
Consiglieri con nessuno dei tre schieramenti nazionali possibili riproducibile sul piano regionale
In più questo costringerebbe il Paese Ari Ari interrogarsi perché anche in questo caso al di là dei correttivi che si potrebbero introdurre
L'indicazione di un premier comune
Un premio di maggioranza ma inevitabilmente costringerebbe
Ciascuno di noi candidato in un collegio uninominale che lavora da anni per mantenendo le diverse identità ma per costruire un senso di di di di appartenenza comune punto e già maturato un'opinione pubblica accorrere con tripla più alleati anziché col più propria versare
Credo che questo non sarebbe gradito non sarebbe gradito dall'opinione pubblica in tutti e due gli schieramenti
E quindi credo che si debba andare avanti su questa strada introducendo correttivi
Non c'è dubbio
Sapendo che quando si dice la frammentazione che derivata dal sistema maggioritario si dice una bugia
Perché con questa legge elettorale imperfetta anche questa naturalmente i partiti che hanno superato lo sbarramento del quattro per cento la quota proporzionale sono stati cinque
Rifondazione comunista la Margherita e i DS AN Forza Italia gli altri partiti non hanno superato lo sbarramento alla quota proporzionale
E sono diciamo si sono ricomposti dopo le elezioni
Perché abbiamo regolamenti parlamentari che prevedono nonché i gruppi parlamentari si formino basterebbero due righe scritte nel Regolamento di Camera e Senato
Si formino soltanto si possono formare soltanto se corrispondenti a simboli presentati alle elezioni che hanno superato lo sbarramento
Ma prevedono che con un certo numero di deputati o senatori si possa costituire un gruppo un sottogruppo del gruppo misto
E quindi non è una conseguenza della legge elettorale è una conseguenza dei regolamenti parlamentari che consentono ai partiti di presentarsi
Sotto il simbolo comune all'uninominale poi di ricomparire in Parlamento e questo sicuramente ha dato ed ha tuttora un senso di eccessiva frammentazione
Ripeto correggiamo ma non pensiamo di fare di cominciare la pressione capo perché il nostro Paese nostra economia di tutto hanno bisogno tranne che di una nuova transizione come sarebbe inesorabile con un cambio radicale di legge elettorale non dei correttivi lui comincerebbe tutto da capo
Anche per questo io credo che
Si debba difendere anche in questo caso la legge elettorale poi forse parleremo delle riforme di quanto è avvenuto ieri ma si debba difendere anche in questo caso il principio che le regole della convivenza democratica si cambiano insieme
Perché se si cambiassero a maggioranza cosa che sapete in particolare per la legge elettorale possibile perché né in una delle contraddizioni del nostro ordinamento in cui tutto è molto protetto
Fortunatamente
Il meccanismo di modifica della Costituzione prevede un meccanismo diciamo di forte garanzia
Per le o per la minoranza che noi utilizzeremo nei prossimi mesi temo saremo costretti a utilizzare la legge elettorale si modifica con legge ordinaria quindi a maggioranza normale
è evidente che se per calcoli di presunta convenienza ad ogni legislatura la maggioranza del momento si costruisse una legge elettorale più conveniente noi condanne Remo il Paese ad un infinite continua stabilita
E credo che sia la cosa di cui c'è meno bisogno fino chi sta nel centrodestra e chi sta nel centrosinistra e quindi credo che dovremmo insieme ragionare per introdurre delle garanzie che anche per i nostri successori impediscano questo
Abbiamo presentato in alcuni deputati una proposta di legge che prevede che le leggi elettorali di Camera e Senato si possono modificare soltanto con i due terzi dei componenti
Che è una cosa che era sia non soltanto nostra oggi che siamo minoranza ma anche garanzie di chi domani sarà in minoranza e viceversa si infilarsi mo'questo percorso sapete stati imboccato
Una volta solo Nesta le politiche italiane su un aspetto del tutto marginale perché la famosa legge truffa rispetto alle cose di cui parliamo oggi era un modestissimo e ragionevole correttivo
Per garantire una stabilità di governo chi da solo già si prende il cinquanta per cento dei voti ma creano anche quello un momento di di di di stabilità e di di di violazione di questo principio della condivisione non sia delle regole credo che da questo punto di vista dovremmo tutti insieme introdurre regole di garanzia per evitare che succeda
Che chi arriva in una fase a governare il Paese immagini non di essere diventato chiara chiamato a governare le istituzioni ma immagini di esserne diventato padrone
E questo condannerebbe il Paese a una continua turbolenza è una Contini stabilita quindi Aubry tengo che noi dobbiamo tutti insieme lavorare per rendere moderno normale
Non entro e perché ha già parlato più di quello che volevo non entro nel merito delle ragioni che hanno reso in buona parte anomalo il nostro bipolarismo che sono tutte e correggibile naturalmente dobbiamo lavorare perché diventi un sistema normale un sistema in cui l'alternanza avviene nel sistema e non sia un'alternanza di sistema
In cui ci sia un rispetto reciproco
Tra i due schieramenti tra i leader degli schieramenti e soprattutto in cui si mantenga quel principio che sembrava scontato anche da noi
Che è scontato in tutti tutte le democrazie avanzate ma che danno sms rimessa in discussione cioè il gioco tra i due schieramenti può essere duro
Frontale fermo
Ma le regole del gioco le scrivono insieme le due squadre se si va contro questo principio
Mettiamo a rischio stesso le ragioni della nostra convivenza democratica
Grazie all'amica Franceschini credo che si possa riassumere cambiamenti no correttivi si vorrei sentire
Punto di vista dell'onorevole Mastella
Ma anche all'esordio ringrazierò
Sia la famiglia Donat Cattin quanti con lui ha collaborato nel passato e danno vita in prosieguo
A questa stimolante intriganti iniziativa che e uno dei pochi luoghi nei quali è concesso discutere argomentare pur nella difformità o nella diversità di opinioni
E anch'io esprimerò la mia evidentemente avendo compiacenza
Non con quello che prevale
Ma con la mia esperienza con la mia coscienza politica
Dico subito che io non sono esteta del bipolarismo ne prendo atto come necessità
E voglio ricordare come ipotesi di scuola che il bipolarismo colori quali sono affezionate al bipolarismo debbono concedermi che oggi c'è un grande rischio perché criteri quale faccio il tifo e spento anche dare qualche voto con la mia femminilità all'americana
Però il suo dichiari quello di perdere perché c'è questo strano bipolarismo con un di più che quello di questo candidato una There che già la volta scorsa Frigo Al Gore e stavolta rischia di fregare ulteriormente che R.
Voglio ricordare sempre a colori quali sono affetti da maniacalità del bipolarismo che in Gran Bretagna non esistono come tentano di persuadere faccio disse Ducci
Due grandi partiti ma ce ne sono tre voglio ricordare che in Francia a accade l'analogo con una esperienza frammentata pure in una versione gruppo corretta e da questo punto di vista consentito a me che non ho
Grandi dimestichezza e con un minimo di percorso storica Lafico ricordare che quando noi diciamo che tutto quello che è caduto e i detriti sono precipitati credo in maniera massiccia sul nostro Paese
Non è che avviene un derivato dal muro di Berlino
E che se il muro di Berlino ha fatto cambiare nel nostro Paese voglio capire se il muro di Berlino è un'esperienza che vale per l'Italia non vale per gli altri perché nessuno ha cambiato cioè non ha cambiato la Gran Bretagna
Non ha cambiato la Francia e cambiato un sistema di regole di comportamenti sul piano internazionale ma non di regole di comportamenti all'interno delle realtà tranne il nostro Paese che ha subito questa rivoluzione incredibile e anche drammatica per alcuni aspetti
Però non mi pare che al di là di questo si possa dire che la caduti ideologica abbia determinato inconveniente egualmente drammatici negli altri paesi
E dirò anche subito per evitare maliziosi Toma le intese che io sono e resto legato non per convenienza perché fosse per convenienza con un piccolo partito resta legata al maggioritario
Io sono fortemente legato all'idea della proporzione
Perché garantisce una Processo di maggiori un piano nostro Paese
A fronte di una cosa che non mi piace
Perché lei maggioritario non mi piace questa disomogeneità che c'è all'interno degli schieramenti perché su nessuno può dire che pur per una forma di parentele elettorale io convengo oggi con Rifondazione comunista così come l'amico Formigoni ed altri convengono sul piano imparenta elettorale con la lega ma credo siamo diametralmente opposto cioè disomogeneità dal punto di vista delle valutazioni
E ci sono schieramenti che a quando a quando sono in crisi e son costretti con una ritualità ecco una gestazione clonata ripetersi atti d'amore settimanali per la semplice ragione che c'è discordanze di vedute di valore di proposte e quello che è accaduto ieri dico Borra
E la fine della cultura del parlamentarismo non c'è più un luogo deputato a discutere la fine di una democrazia parlamentare
Così come sono debilitati lista di gialli parlamentare livello locale sia nelle province nelle assemblee provinciali in quelle comunali in quelle regionali non c'è più questo
Se ritorna questo ed è un richiamo sul quale credo che al di là dell'asprezza del contenzioso di oggi
Bisognerebbe un po'rimodulare e riproporrà l'attenzione se ritorna questo può ritornare soltanto attraverso la proporzionale come tale la Spagna dove proporzionale e non è che voglio dire al nemico Dario c'è un'incombenza è una calamita per cui non riescono a governare a sarà governato per otto anni credo Zapatero governerà a otto anni
Per quanto riguarda la proporzione avanzamento non alzamento c'è anche questa connotazione che un po'federalista per cui Paesi come quelli delle canario della Catalogna hanno espressioni originali per qui anche i diciamo coloro i quali sono eletti e sono due o tre parlamentari hanno diritti e dignità all'interno del Parlamento nazionale così come credo dovrebbe capitare eventualmente fosse realizzata noi questo ritorno alla proporzionale si ritorna la produzione perché lo auspica la Speedo come motivo per ranger le diversità per comporre ad unità le diversità
Perché quando parlo prima della disomogeneità l'unico omogeneità il berlusconismo di ritorno che c'è anche dal centrosinistra con molta obiettività non mi piace il berlusconismo di Berlusconi
Ma quando il giornalista sceglie i candidati o mediatici o candidati come Illiria referenze di natura Pluto Crati che come diceva qualche anno fa
Francamente questo e la fine dei miei sogni e delle speranze di un democristiano che rimane democristiana fino in fondo e che tenta di legarsi
Alla modernità è un po'come la sapienza della Chiesa che nelle giunture della storia quando a quando si ricompone con quello che capita
Credo che sia questo anche la scelta che facciano io ho sostenuto Ageno sarà solo un candidato intesa degli industriali mi fa molto piacere
Però è cambiato un mondo probabilmente non capisco più ma non è che non capisca io credo lo capiscono in tante
Tra l'altro debbo dire che il maggioritario effettuo ripiegamento una caduti in basso gli Stati Uniti e questa è l'esperienza in tutti i paesi dove c'è il maggioritario c'è una caduta di tensione c'è maggior apprensione c'è una nota di tensione
Nel senso che la partecipazione popolare molto meno vistosa di quando capita là dove c'è l'incidenza o il dato il tratto di natura proporzionale questo è un dato che non è che racconto io ma raccontata la storia corre quindi non ho alcuna indulgenza rispetto al dato del maggioritario come tale io resto legato alla formula Ruffilli Anna che era quella che dava la possibilità perché siccome bisogna scansare quest'idea poi un po'strana un po'stravagante del cambiamento delle ritorsioni natura parlamentare
Ruffilli applicare il tutto alla formula che era anticipata cioè nel senso uno costruisce assieme in termini proporzionali con una coalizione che in maniera cogente esprime rispetto agli elettori presentato su un programma comune questo garantisce la governabilità
Non è che fa rende opaca la governabilità perché siccome ogni volta se ha detto che il maggioritario consente la governabilità
Voglio ricordare che il racconto europeo stabilisce che la Spagna proporzionale che la Germania proporzionale garantisco la governabilità solo esperienza eccellente questo punto di vista sono Gran Bretagna
E la Francia in maniera molto molto particolare singola ma non è detto che il maggioritario di per sé sia questo atto miracolistico per cui può produrre gli effetti desiderati francamente questo non non mi appartiene sono contrario a questo tipo di di esperienza e mi auguro io ho firmato anche qualche proposta di legge ogni tanto ritorna vorrei che non ritornasse questo sì sono d'accordo con Dario come motivo di convenienze cioè la convenienza per cui una maggioranza sceglie se più conveniente l'urto o l'impazienza elettorale affrontarla secondo il riscontro proporzionale o secondo riscontro maggioritario questo no
Così come non ho convenuto ieri perché quando mi si dice sulla la formula che si è realizzata di questa devolution perché sono contrario sono contrario per le ragioni per cui ero favorevole a quello che si è realizzato fino ad ora
Nella quarantasette la gestazione fu di grandi compromessi di grandi culture cattolica laico crociana marxista che diedero luogo in maniera competitiva
Ma con una competizione che era sanamente culturale anche politico guardando l'orizzonte nel quale non sapevi tanto è vero che il quarantotto Antoine maniera diversa
La come qualcuno dei protagonisti di quarantasette poter immaginarla
E allora sì invece questa volta si è realizzato una condizione e lo voglio dire mi dispiace per gli amici dell'UDC tu hai citato a più ripreso Follini ma non ha citato il Follini che sembrava impaziente rispetto alla vicenda o alla a questa devolution
Perché perché credo lo voglio dire con affetto rispetto alla famiglia io credo amici che Carlo Donat Cattin come tanti altri avrebbe detto no a questa formalizzata ieri poi predetti sia tante altre cose avrebbe detto no in maniera molto forte io visto che il paese del Senato se l'è preso un po'come perché ho detto alcune parole mi dispiace se ha avuto un tono che non sembrava da galateo istituzionale
Però io credo che le assemblee vanno garantite e i presidenti debbono garantire le assemblee non perché siano presidenti di parte ma perché sono presenti assemblee
è questa la Granda battaglie di natura parlamentare
Francamente questo l'ho vista poco non voglio dire non l'ho vista altrimenti sarò colpevolizzato presa del Senato
In maniera irrituale per la seconda volta però non l'ho vista molto non l'ho vista molto cioè la difesa di sani principi che riguardo ne toccano tutti questo non si è verificato gli abbiamo operato una cosa per la quale io dall'inizio anche quando nemici del centro sinistra distonica mezzo non pose Bagli atti qualcuno volendo votare a favore di questa devolution altri sono astenuti ho sempre votato contro
Per la semplice ragione che ritengo che il principio biblico vado a cui data e pone in atto questo processo motore sbagliato commenta
Perché in corso d'opera che può avere cambiamenti di operatività Bari e tra i Tory diverse Mile dato comune all'interno del quale bisogna situarsi perché le istituzioni sono neutre come tale
Debbono garantire il cittadino non l'amico di Berlusconi o l'amico Di Livio l'amico di di di altri devono garantire tutti i cittadini come tali
E questo è il grande sforzo di una democrazia che una democrazia corretta seria compiuta secondo l'indicazione a al dal versante monoteismo
E allora debbo dire che ci sono ancora restano tante fragilità io so che siamo tra il Gianicolo ancora cioè c'è stato chi ha immaginato che il sembri maggioritario di per sé potesse essere l'apertura di cieli nuovi e per nove della politica italiana a mio parere non è così non è così e quindi auspico che ci siano convergenze le più ampio possibile di qua in avanti quando sarà per come sarà noi siamo diversi e o l'Europa è diversa debbo dire la verità è che questa diversità non rispondo neppure qua
Perché in Europa riscontro una cosa al con l'ultimo modello Lecce al Parlamento europeo dove il presidente della del Parlamento europeo un socialista votato dai popolari
Poi ci sarà una popolare votato dai socialisti francamente anche la non ci capisco nulla cioè non vorrei che non capissi io
Prendo atto che c'è qualcuno che non capisce più di me se se invece questa bizzarria per cui c'è la lotta politica di qua in maniera diversa da quella che avviene invece in maniera molto più mi mite nell'ambito europeo dirò in conclusione qual è la mia opinione e l'addio sul centro
Perché io resto come il i ragazzini di Kabul legato all'idea e al sogno come loro Aquilone il mio appello rimane il centro come tale ormai non son mai venuto meno a questa prospettiva solo che i tempi a volte non incoraggiano
Perché ritengo che quando non si utilizza
Neppure dal punto di vista lessicale o si tenta di far scomparire questa parola
Così come debbo dire pur avendo laicamente secondo la bella definizione di Lazzati di laico di Fedele laico essendomi applicati in anni passati si apre conciliari che conciliare all'idea
Che non ci dovesse esser mescolanza tra all'idea di natura religiosa e la parzialità del tratto di natura partitica e quindi sceglie endo laicamente le miei convinzione scegliendo le all'interno impartiti ispirazione cristiano
Ho visto per la verità scasso mordente sulla stampa e simili italiana rispetto a quello che è accaduto a Bologna per quanto riguarda le settimane sociali qual è la verità
Che qualcuno culturalmente riteneva che i cattolici possono inconveniente Rabolini italiana che non li volli vogliono divisi nei poli tra i Poli due tre quattro ma mai assieme non per una esigenze o per un'insorgenza democristiana
Ma evidentemente per una forma di maggiore maggiore accentuata presenza all'interno della realtà del nostro Paese perché così come si finisce per contare un po'di meno per quello che vale
Ma non per contare per evitare che ci siano strutture questo il dato su cui contare non per contare in temi di potenza di forza con una ragione di gestione del potere no di una gestione dell'eleganza dal punto di vista istituzionale di valori che devono tornare in casa
Qual è il chiudo in coda la parola centro e la prospettiva del centro a mio parere si riapre nata due tre
Vince Berlusconi farà quello che farà se ne va dove vuole il siriano perde Berlusconi si riapre i laboratori l'arsenale del centro
Perché evidentemente un Paese che non vive secondo questa prospettiva è che tutto muove dal punto di vista delle estreme che finiscono per condizionare in maniera invasive ed invadente oggettivamente un Paese che non ce la fa
Un conto è il compromesso
Anche i costituenti anche la democrazia e che siano realizzavano compromessi scuola privata scolo pubblica cade finanche un Governo però evidentemente credo che oggi non si regge al di là di quello che il dato il dato di natura un po'mestamente legato a considerazioni di gestione del potere al di là di questo francamente credo si faccia molta fatica io spero che questa prospettiva questo arsenale si riapre
Se si riapre io c'ero ci sarò
Mastella
La parola non hanno sindaco di Roma onorevole Veltroni
Io vorrei partirei da no alla conclusione della introduzione della interessante introduzione Giancarlo Borra
E con questo vorrei ringraziare la famiglia Donat Cattin una Fondazione Carlo Donat-Cattin di Torino le due associazioni di Brescia e di Bergamo
Per l'invito
Vorrei partire dalla ultima domanda dell'introduzione di Borra
Perché la domanda apparentemente più più semplice più naturale e più ovvia
Ma è anche di questi tempi la domanda più rara
O meglio è un'affermazione più trasformerò
è un'affermazione tanto grave quanto vera
Paese appare stanco
Gli indicatori del paese dicono che che il Paese è stanco
E lo dice anche un po'la percezione la sensazione che ciascuno di noi ha come di un Paese che abbia perso
Quell'elemento coesivo fondamentale della sua energia che la la volontà
La consapevolezza che si sta operando per conquistare
Qualche frontiera nuova che ciò che tiene in cui c'è un Paese
Questa domanda per me ha un senso e un valore non per caso viene formulata quindi
Vorrei sottolineare che come ha detto Dario Franceschini ha un valore il fatto che in questo luogo
Tredici anni dalla morte Carlo Donat Cattin messi continui
A ragionare di politica
Si continua a cercare si offra anche la possibilità di confronti con opinioni culture e persino schieramenti diversi cosa che di questi tempi pare essere solamente preferita alla dimensione televisiva con tutti i rischi e le contraddizioni le semplificazioni che la dimensione televisiva che è fatta più dibattute di pensieri porta con sé
Questa domanda rimanda ad un una cosa della quale questa sì credo che paese si debba sentire orfano forse nella stanchezza
Dell'Italia dell'inizio degli anni due mila
C'è anche il la sensazione magari non razionalizzata ma vissuta
Che qui si sia perso una cosa che in un paese un forte elemento coesivo
Che il senso dello Stato il senso degli interessi nazionali
Sono stati citati ne ha parlato ora Clemente Mastella due grandi Paesi la Francia negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti vale quel principio riassunto in quella espressione right or wrong is my country giusto o sbagliato il mio Paese
Che ha portato questo Paese in momenti durissimi della sua storia anche in recenti momenti durissimi
Penso all'undici settembre a trovarsi unito e cui sono a rispondere a delle sfide fermo restando lo vediamo in questi giorni l'asprezza di un dibattito politico tra i due schieramenti la Francia che è un Paese che ha un fortissimo senso dello Stato che deriva da una storia una cultura una tradizione persino da un processo di formazione dei suoi gruppi dirigenti
Che potrà piacere o no ma insomma è è fondato su questo elemento della consapevolezza agli interessi del
Diciamoci la verità nella storia del nostro Paese
Questo è stato l'elemento forte che ha consentito all'Italia di non rompersi perché forse queste diciamo uno dei tratti dall'originalità italiana di non rompersi di fronte a sfide terribili come quella del terrorismo
Io ero posso dire ragazzo perché avevo già avvenuti
In T tre anni ma insomma mi ricordo la mattina del rapimento
Di Aldo Moro quella piazza San Giovanni con le bandiere di tutti i partiti ed erano le bandiere che abbiamo trovato insieme nelle piazze e negli stessi partiti che avevano ragioni in quel momento storico non solo politiche ma persino i biologi e persino di appartenenza di di di schieramento internazionale
Trovavano la forza come avevano trovato durante la Resistenza di distinguere il momento dell'unità dal momento della divisione e il momento dell'Unità era sempre dettato da una ragione questa ragione era il senso dello Stato
E il senso di interesse nazionale
Ciò che l'Italia ha perduto
E ciò che l'Italia deve riconquistare
Perché non è vero
Che il bipolarismo
Deve essere inteso questa è la nostra accezione semplificata
E un po'rozza del bipolarismo
Il bipolarismo non è la guerra per distruggere l'avversa
Non è una guerra tra nemici
Se c'è una cosa di cui il bipolarismo ha bisogno è un forte elemento coesivo
Che sia di base per consentire il confronto politico programmatico più aspra
Noi viviamo in un Paese che conosce esattamente il contrario
Noi ci spacchiamo sui principi fondamentali
Comuni della vita democratica del Paese e magari invece sugli aspetti programmatici c'è una maggiore fluidità
Un Paese virtuoso un Paese moderno un Paese che voglia stare dentro la complessità
Della organizzazione di una società come la nostra deve invece riuscire a fare l'operazione esattamente inversa
Unirsi è sulla regola del gioco unirsi sul senso dello Stato e sugli interessi nazionali e dividersi sulle scelte programmatiche politiche
Il vero bipolarismo di cui l'Italia ha bisogno che ancora non abbiamo è un bipolarismo fondato su questa consapevolezza
Non c'è dubbio che il bipolarismo ha portato stabilità
In altri casi giustamente Clemente Mastella ricordato che altri Paesi hanno stabilità ma penso all'Inghilterra penso alla Francia ad altre
Con sistemi elettorali peraltro diversi però spesso l'elemento coesivo dalla stabilità è una forma di elezione dire
Nel caso francese versione diretta al Presidente da Repubblica in altri casi è prevenzione
Del primo ministro già
Non c'è dubbio che ormai questo se la ragione Dario Franceschini
In tutto il mondo
Occidentale ormai si va formando l'idea che esistono due grandi campi
Un campo di centrodestra un campo di centrosinistra che possiamo definire come vogliamo che ciascuno può perché anche questo è difficile
Dare la sua definizione più corretta per il bene
Ma sono due grandi campi culturali io considero questo un elemento virtuoso lo dico sinceramente cioè penso
Che sia virtuoso il fatto che peraltro evitare ancora imperfetto per le ragioni che dicevo prima
Che è finito il tempo di divisioni che nascevano fuori da noi
Si possa ritrovare quella
Razionale sintonia quella naturale sintonia
Che esistano tra che esiste tra culture
Che magari hanno da una parte una maggiore attenzione alla coesione sociale la lotta alla diseguaglianza la promozione delle opportunità e dall'altra alla liberazione da laccioli alla l'agonismo eccetera
Io penso che vi sia una naturalità positiva in questa
E penso che in fondo anche nella storia della Prima Repubblica come è stata chiamata
Ci fosse questo parlare questo dialogare questo sentirsi questo cercarsi in qualche modo questo cercansi
Perché cultura politica che erano non dico imprigionate ma erano collocate all'interno di partiti si cercavano
Da una parte e dall'altra e s'sapevano di avere molti elementi in comune liberati dagli elementi ideologici questa questa questa pasta unitaria ha finito col prevalere
C'è stata stabilita e questo è un valore
Uno dei portati positivi della scelta bipolare e maggioritaria
Ricordiamo come era prima ricordiamo i cinquantasei governi in cinquanta anni ricordiamo fatto che spesso bastava che dentro la corrente di un partito del due per cento
Si agitasse qualcosa che i governi cascavano
Vedete oggi non è più pensabile che questo possa cadere
Ma non solo perché non è opportuno che accada ma perché i vincoli internazionali compresi i vincoli finanziari non consentono che questo accada voi oggi dobbiamo stare entro quel tre per cento al quale facciamo fatica a stare persino così
Se aggiungessimo i nostri problemi di governo della finanza pubblica
Se aggiungessimo anche l'instabilità politica del tipo di quella che abbiamo conosciuto e se dessimo a ciascun partito ciascuna componente di ciascun partito la chiave per poter fare esistere o non governo in un momento di passaggio durissimo quello che viviamo
Io penso che il Paese rischierebbe
Ieri sono usciti dei dati che mi hanno colpito agenzia del World Economic Forum
Una sede abbastanza importante che confermano dei dati che erano stati
Pubblicati qualche giorno prima che rispondono alla domanda che ha posto a bordo
L'Italia è precipitata al quarantasettesimo posto della competitività nel due mila e uno era armenti segni su una posizione abbiamo perso in tre anni ventuno posizione
Un'altra statistica ha detto che siamo meno competitivi del Botswana e per chi come Savino Pezzotta come me ama l'Africa sa che è difficile essere meno competitività
La competitività è data da una serie di fattori di cui la stabilità è solo uno degli elementi
Poi ce ne sono altri
E qui vengo perché borraccia introdotto a questo tema io sento di dover rispondere
Alla questione che l'approvazione ieri della riforma costituzionale
Per dire questo non abbiamo bisogno di un bipolarismo politico non abbiamo bisogno di un bipolarismo istituzionale
Io credo che se le persone ragionevoli che sono per loro definizione da una parte e dall'altra dello schieramento
Perché la ragionevolezza non appartiene solamente
Qualcuno cioè una bellissima poesia di Borges
Che si chiama i giusti che io recentemente utilizzato
Che nell'individuare quali sono le persone giuste del mondo le indica tra le persone che fanno le cose più umili parla di un tipografo che compone una pagina di un ceramista a un certo punto dice quelli che pensano che abbiano ragione gli altri
Questa elementare consapevolezza ci deve portare a immaginare che al fondo possa esistere tra gli schieramenti la consapevolezza che se andiamo avanti così il paese si sfascia
Lo dico molto semplicemente se ogni maggioranza che vince le elezioni
Nel novantaquattro ha vinto il centrodestra nel novantasei ha vinto il centrosinistra due mila uno ha vinto il centrodestra non so cosa accadrà nel due mila sei
Posso sperarlo ma non so
Ma se ogni maggioranza che vince nei cinque anni in cui governa si cambia la legge elettorale
E fa la Costituzione come vuole questo Paese si sfasci
Si spacci
Questo vale autocriticamente per il centrosinistra che la scorsa legislatura ha approvato in verità lo dico non per attenuare il senso di un'autocritica ma in qualche modo per renderli
La giusta diciamo storicità
Ha fatto una riforma molto più delimitata e l'ha fatta con il consenso delle Regioni dei Comuni visto che ci si occupava delle regioni dei comuni la se fatta con il consenso tuttavia io lo considero un errore politico
Questo orrore si è
Dilatato a dismisura a dismisura nel momento in cui in questa legislatura si ha messo mano alla organizzazione un sistema bicamerale al poteri del premier e poteri presente la Repubblica al deferimento di poteri dallo Stato alle Regioni tutto
Con l'esclusiva dalla maggioranza cosa dovrà fare la prossima maggioranza che vincerà il Paese rimettere mano a questo
E quando finiamo
Io vorrei che i due schieramenti lo dico con diciamo la serenità che mi deriva dalla posizione
E da lavoro che svolgo
Io vorrei che i due schieramenti si mettessero d'accordo su due elementari corsa due elementari cosa la prima la Costituzione si cambia insieme si cambia insieme
La Costituzione non è a disposizione di una maggioranza la nostra Costituzione una Costituzione importante
Io quando ieri ho visto che i rappresentanti di un partito politico dopo il voto si sono tinti di di Pier dei capelli ho pensato alla differenza
Tra il clima che c'era quando fu votata la Costituzione in cui Mortati
Terracini gente che stava su posizioni politiche le più diverse
La mattina magari combattevano duramente sul Patto Atlantico
E il pomeriggio facevano insieme le regole della democrazia e quando si è
Quando si è firmata la la Costituzione è stato un giorno di festa per tutti gli italiani un giorno di unità in un giorno di divisione
Non c'è da tingersi i capelli quando cambia la Costituzione
Bisognerebbe che ci fosse un lavoro comune che possa portare a considerare la Costituzione della quale bisogna rispettare sempre le regole
Qualcosa che appartiene a tutti
E aggiungo lo dico per parenti senza nessuna intenzione di tipo polemico che come capite sia dal tono sia dal merito delle cose che dico non voglio in nessun modo proporre però che festeggi chi ha dentro di sé una
Esplicita
Dichiarazione di volontà secessionista del Paese
Chi considera l'Europa una sentina di massoneria Pluto cromatiche
Chi dà sul Papa i giudizi che che è andato
Che festeggi una riforma costituzionale credo dovrebbe in tutti quanti indurre una qualche riflessione
Quindi la prima cosa che crede due poli dovrebbero fare e mettersi d'accordo su questa e le e e lo dice probabilmente ci sarà una maggioranza diversa nella prossima legislatura questa maggioranza diversa non deve vendicarsi
Deve dichiarare la sua disponibilità a cambiare la Costituzione insieme a quella che è l'attuale cioè la seconda cosa
Una delle conquiste della fase finale diciamo degli ultimi quindici anni della Prima Repubblica
Fu il fatto che fosse chiaro che vi era una responsabilità di controllo che poteva per esempio portare al fatto che la presidenza della Camera e del Senato non fosse tutta de la maggioranza che aveva vinto le elezioni
Avere un presidente di un ramo del Parlamento che appartiene allo schieramento a un doppio effetto non solo l'effetto di garanzia istituzionale
Ma anche un effetto di responsabilità parlamentare
Io sono stato parlamentare fino a che non ha fatto il Sindaco di Roma nel due mila uno
E quindi una legislatura in cui ha governato il centrosinistra in cui sono stato anche vicepresidente del Consiglio
Io dico una cosa che probabilmente si è ripetuta quante sono state le occasioni in cui sono mancati i numeri legali in cui sfide io ricordo quando approvammo la manovra finanziaria per entrare nell'euro l'approvammo con metà del Parlamento che non c'è
La responsabilità parlamentare è figlia di una responsabilità e di una condivisione istituzionale
E questa dovrebbe essere la seconda intesa che secondo me i due schieramenti dovrebbero fare primo si cambia la Costituzione insieme secondo il presidente di un ramo del Parlamento chiunque vinca deve essere espressione dell'opposizione
Giustamente Savino Pezzotta ha parlato di una sorta di sequestro che se se se questo non avviene si realizza del istituzioni
Vorrei dire un'ultima cosa prima di concludere che è questa
I partiti politici non non possono sostenere la loro centralità se non motivando la loro centralità nella loro utilità
E qual è l'utilità dei partiti politici
è un tema assolutamente centrali io penso che una riflessione su questo sia opportuna perché
Io vedo anche lo dico sinceramente una certa trasformazione della della spinta di partecipazione alla vita politica come professione
Vengo da un'esperienza nella quale questa spinta è stata se non totalmente ma largamente motivata da scelte ideali ciascuno di noi anche di noi che siamo dietro a questo tavolo anche con posizioni diverse ha scelto di fare politica nella sua vita perché voleva fare contribuire a fare qualcosa di grande
Non so dire quanto sia oggi questa la spinta che muove una parte della formazione del nuovo ceto politico e persino l'espressione ceto politico che in questo caso mi sento di usare che può apparire una contraddizione in termini teme temo che sia fondata i partiti devono restituire il senso della loro utilità e l'utilità dei partiti è duplice primo i partiti si legittimano nel loro rapporto con la condizione materiale e concreta di vita delle persone
C'è persino un problema di alfabeto guardate che noi da dieci anni
Parliamo solamente di regole del gioco
è una costante discussione preliminare come se bisognasse fare una partita di pallavolo di pallacanestro e per dieci anni si discute su come organizzare le regole della partita
Progressivamente gli spettatori si stancano in attesa che la partita cominci
La concretezza la capacità di parlare dei problemi delle persone di quei problemi che in questo momento nelle famiglie degli italiani sono particolarmente duri
Io faccio il sindaco e credo che nessuno come il sindaco il presidente della Regione lo avverte lo sente
Lo vedo dalle lettere che mi arrivano lo vedo dalle persone che incontro lo vedo dal da da girando per i mercati e vedendo che nei mercati alla fine del mese la gente cominci a mettere affari leasing per comprare
I generi fondamentali lo vedo nelle famiglie dove c'è un ragazzo disabile lo vedo nel centottanta casi di usura Roma
Che noi abbiamo quale abbiamo offerto una sponda trenta dei quali fra il trenta per cento dei quali sono forniti da pensionati che ricorrono all'usura per pagare l'operazione Della moglie queste all'Italia
Con i suoi problemi
Che avrebbe bisogno di politica che fosse in grado di interloquire con questo ed è la prima dimensione la seconda dimensione e così concludo come ho iniziato
è la capacità da parte della politica di dare risposte di senza cioè di indicare ad una collettività come un paese delle frontiere da conquistare dire stiamo insieme perché vogliamo arrivare lì
Sia esso la formazione sia esso l'equità sociale sì ma qualcosa di tanto grande da poter motivare un elemento coesivo la nostra una società inevitabilmente solitaria
Di questa solitudine anche la politica rischia di essere in qualche modo lo specchio
Allora c'è bisogno in una crisi di leadership mondiale perché lo vediamo c'è una crisi di leadership mondiale
C'è bisogno di rifondare il senso e i valori che non è una brutta parola non è un'espressione astratta
La politica se vuole tornare a parlare alla domanda di senso crescente delle società occidentali deve dare una risposta anche in termini di valori
Io mi auguro che questo accadrà spero che questo accadrà
E allora forse il bipolarismo del quale parliamo troverà un suo equilibrio non bipolarismo istituzionale ma bipolarismo politico in un contesto di stabilità in un quadro di convivenza tra gli schieramenti che sia fondata sulle divisioni programmatiche e con dei partiti che recuperano al tempo stesso la concretezza il senso di valori grazie
Grazie a Veltroni il Paròn alla precedente la Regione Lombardia Roberto Formigoni
Ma io ringrazio veramente anch'io ringrazio ma veramente no in maniera formale la fondazione e le associazioni Carlo Donat Cattin soprattutto perché sanno garantire un luogo come questo dove ci si confronta sulla base di De si dibatte
E si dimostra anche quella capacità di ascoltarsi reciprocamente che dovrebbe essere il fondamento stesso dalla politica del Parlamento Parlamento luogo dove si parla quando uno parla si presuppone che gli alti ascolti non molto spesso
Non è questa la sensazione che ci viene trasmesso
Vorrei partire
Da una frase che ha ricordato Giancarlo Borra una frase
Di Pezzotta anzi uno dei temi su cui Pezzotta insiste giustamente
Quello dell'autonomia del sociale del primato del sociale
Perché
Ne sono profondamente convinto anch'io
E credo che l'ha questione politica fondamentale sia e dinamica esattamente questo
Perché se la politica ha un senso può avere un senso e credo
Nella sua capacità di da una mente
Alla società
Perlomeno di non intralciare
Possibilmente di muovere qualche ostacolo qualche masso che ingombra la strada
Di chi per le persone normali famiglie
Delle assolute di persone che si associano tra di loro
Milano desse protagonisti in piccolo in grande del loro momento storico
Credo che questa continui ad essere la questione fondamentale è questo sia il punto di vista privilegiato migliori da cui giudicare la politica i partiti
I sistemi il proporzionale non proporzionale il bipolarismo
In altri termini è quella questione della sussidiarietà
Che certi nostri ambienti questo tra gli altri avevano affrontato il tema attizzato vent'anni fa quando parlavi di sussidiarietà era di una pala una parolaccia una parola sconosciuta è una parola impronunciabile
Poi è diventata una tematica portata nel linguaggio nel vocabolario politico soprattutto dall'Europa con un famoso rapporto sulla sussidiarietà
Ma ancora oggi rimane largamente incompresa a mio modo di vedere
Quindi dico che povero politico fondamentale di oggi rimane ancora questo quello cioè di rendere di vedere se riusciamo
Insieme o in che modo si riesce a vendere la politica meno invasiva
A rendere i partiti meno partitocratica cinque
Non perché i partiti non vadano bene credo che sia uno strumento fondamentale di partecipazione ma perché non vanno bene dei partiti partitocratiche ripartiti autoreferenziali
Dei partiti chiusi in se stessi dei partiti ai quali non c'è ricambio di classe dirigente e non c'è possibilità di questo ricambio
Vedete come drammaticamente il dibattito interno ai partiti
è diminuito ovunque
Quasi scomparso per certi aspetti e questo è un sintomo di una democrazia che funziona male
Che non da canali di partecipazione che non permette ai giovani a chi si affaccia per la prima volta chi è la politica non vuole dedicare il tempo pieno ma vuole dedicare una pompa passione un tempo dalla propria esistenza
Dico con chiarezza che questo accade a mio modo di vedere per qualche difetto del sistema per qualche difetto di sistema e ne parlerò
Ma anche perché i limiti interni al partito
Per i limiti
Della classe dirigente dei partiti
Per limiti dell'iter dei parchi
Ci sono cose che non funzionano pagano funzioni meccanismi e ci sono cose che non funzionano perché chi guida
Chi dovrebbe governare questi meccanismi se ne interessa meno o per nulla fatto
E quindi c'è anche un tema che soggiace mi sembra questo nostro dibattito di oggi
Che è un tema assolutamente necessario
Da porre all'ordine del giorno e che invece non viene posto all'ordine del giorno in questa stagione politica che è quello della riforma dei partiti
Dalla riforma e dell'autoriforma dei partiti
Dico anche in questo molto crudamente ho parlato di una debolezza del Lied che c'è di una debolezza delle classi dirigenti che c'è
Forse c'è anche una debolezza della stessa società
C'è anche una debolezza
All'interno
Di quelli che dovrebbero rivendicare di più capitali di più
Nei confronti di questa politica che non li rappresenta sufficientemente e che non dà spazi sufficienti di partecipazione
A me questo sembra il tema fondamentale dare possibilità di partecipazioni da che più centralità sera
Al cittadino
Singolo o associato quindi alla famiglia quindi è corpi sociali intermedi quindi ai movimenti quindi le associazioni costruire realmente gli spazi della sussidiarietà della partecipazione
D'altra parte il motivo per cui a me interessa al federalismo un certo tipo dal di federalismo esattamente questo
Che federalismo a mio modo di vedere può essere il modo di organizzare questi meccanismi di partecipazione non mi interessa il federalismo come battaglia di competenze
Tra un centro dello Stato un altro centro periferia
Come battaglia tra burocrazia dello Stato e regionali o comunali una battaglia che stufa il cittadino e che alla fine a somma zero perché se conta di più una burocrazia locale piuttosto ad avvocati e centrale quello che rimane certamente fuori gioco e comunque il cittadino
E Sisto credo che ed a costo questo punto di vista che dobbiamo anche giudicare
Il bipolarismo meglio questo bipolarismo
Che l'Italia è riuscita o non è riuscita a costruire nel corso di questi dieci anni
Il bipolarismo ma più ancora la politica
Credo che abbia due compiti fondamentali
La politica da una parte deve governare
Deve riuscire a governare a prendere delle decisioni
E ad applicarle è che senza che vengano prese decisioni che vengono applicate purtroppo tutto si blocca ha un compito di governo dall'altra un compito di rappresentanza
Mi sembra che questo bipolarismo che abbiamo costruito
Riesce un po'di più a governare
E un po'di meno
A garantire rappresentanza
Un po'di più governare perché comunque una stabilità è stata ottenuta
Un po'di meno a rappresentare
E lo testimonia l'insoddisfazione di molti lo testimonia il numero crescente di coloro che alle elezioni non partecipano perché non si sentono di essere rappresentati in fondo da nessuno dei due è uno dei tanti contendenti
Non solo ma questo nostro bipolarismo anche quei difetti che prima venivano ricordati da molti di coloro che mi hanno preceduto dal bipolarismo
Che non si fonda che non è ancora riuscito a fondare una legittimazione reciproca
Ma continua a giocarsi per molti aspetti su una delegittimazione schie spesso degenera in in scontro volgare
è un bipolarismo che invece di avere gli effetti positivi che in altri Paesi ha prodotto e cioè quello di spostare la competizione verso il centro come si dice tecnicamente è un bipolarismo che rischia di dare voce
Sempre più crescente alle ali estreme
Questo mi sembra
Individui il punto la battaglia da combattere
Che la battaglia sulla quale
Vale la pena di chiedersi se siamo capaci di organizzare un'azione chi alcuni chi ci sta chi ci crede
Elementi di società politica e di società civile anzi gli elementi a società civile sono ancor più fondamentali
In questa battaglia
Può servire in questa direzione che cosa può servire cosa può aiutare quali cambiamenti possono aiutare
L'andare verso questa direzione il sistema proporzionale
Io non sono contrario
A un certo utilizzo del sistema proporzionale
Credo anzi che potrebbe aiutare questo quello che a mio giudizio deve rimanere
In attaccato è il principio
Del fatto che ci siano due o magari più schieramenti che si contrappongono e che che sia un sistema nel quale alla fine dello spoglio delle schede sia chiaro chi ha vinto ed è chiamato a governare perché gode del consenso dalla popolazione
E chi ha avuto meno vero voti ed è chiamato al compito altrettanto importante di svolge l'opposizione
Vedo per esempio che nel sistema elettorale regionale o comunale c'è una chiave
Di proporzionalità
Cioè una chiave che permette anche quella giusta competizione in tema i partiti che è data dal voto di preferenza
E credo che utilizzo del voto di preferenza e utilizzo del sistema proporzionale all'interno però di alleanze che siano chiare
Credo che questo metodo possa
Essere utile magari con qualche aggiustamento anche a livello nazionale
Mentre invece il metodo attualmente utilizzato
Per la Camera dei deputati per il Senato
Costringe in camicia di nesso
Che non danno spazio agli elettori di contare nell'espressione del loro voto ma solo gli elettori ad essere conteggiati preventivamente nella distribuzione dei seggi e nella lotta spesso selvaggia per l'attribuzione dei seggi
Qualcosa il Parlamento sarà comunque costretto a cambiare per esempio il metodo elettorale del Senato se la riforma costituzionale adottata ieri e andrà avanti perché il Senato ha cambiato la sua natura
E quindi doveva essere adottato un sistema differente
è un senato per cui è stata fissata la contestualità con le elezioni regionali
Si dovrà quindi individuare in maniera più netta la rappresentanza senatoriali di quella regione
Che contribuisce alla composizione del senato federale
Vediamo se questa nostra sfida può essere portata fino a quel livello
Ho parlato il Senato federale poi vuoi dire qualche parola dunque
Sulla riforma quattro ieri ho sentito le parole di Walter Veltroni su questo
Ma io credo che nel valutare
Disegno complessivo che è stato disegnato ieri
Si debba comunque tener conto
Della situazione preesistente alla giornata di ieri anzi a dire il vero della Costituzione che ancora in vigore perché sapete che per cambiare una Costituzione occupano quattro letture più
L'eventuale probabile referendum popolare
Io credo quindi che non si debba dimenticare che una riforma federalista già era Indigo
Con la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione votata dal centrosinistra con i famosi tre voti di maggioranza alla vigilia dello scioglimento dalla precedente legislatura
Rispetto a quella riforma del titolo quinto che Brook conteneva e contiene alcuni elementi positivi o in dissenso dallo schieramento cui appartengo incoraggiare all'approvazione della riforma del titolo quinto che conteneva alcuni principi positivi
Ma è indubbio che accanto ad alcuni elementi negativi compositivi ne conteneva e ne contiene tuttora perché ripeto ancora in vigore
Molti e gravi negati
Esempio
Una non chiara ripartizione delle materie tra Stato e Regioni ha provocato quell'esplodere del contenzioso tra Stato e regioni
Con un numero enorme di ricorsi alla Corte costituzionale
E sostanzialmente il blocco un rischio di blocco dell'attività amministrativa chiedendo alla Corte costituzionale di svolge un compito che non è suo cioè quello di dirimere delle controversie politiche
Bene
Il testo della nuova possibile costituzione varata ieri
Opera una diminuzione secca del numero delle materie così cosiddette concorrenti
Eliminando quindi in maniera praticamente drastica la possibilità del contenzioso
Attribuisce più materia lo Stato il che ad un regionalista convinto come me spiace dispiace molto
Ma certamente non può essere accusato questo cambiamento di andare nella direzione di quella suggestioni quella spaccatura d'Italia che i nostri oppositori di centrosinistra pari
Introduce il tema dell'interesse nazionale che era stato completamente dimenticato dalla riforma del titolo quinto del centro sinistra e anche questa mi sembra
I poveri medio ad un errore che quella riforma fece che fa nel nella direzione di rafforzare appunto l'unità nazionale e di permettere quindi un intervento correttivo di eventuali abusi che possono essere compiuti da una Regione o da un ente locale
Quindi a me sembra che
Sento evidentemente lecito ad ogni schieramento di assumere le proprie posizioni di essendo evidentemente lecito andare ad un referendum anzi probabilmente è utile che su una materia così importante come questo alla fine il giudizio sia affidato al coppelle tonale che quindi avrà la possibilità di dire sì o dischi di dire no
E soprattutto sarà richiamato dovendo andare a votare ad approfondire un po'la conoscenza di quello che sarà il testo definitivo
Sottoposto alla sua attenzione la sua valutazione
Mi sembra di poter dire che appunto questo tentativo che fra l'altro potrebbe anche non essere l'ultimo perché e questo la la la lettura di ieri e la formazione di ieri si siti con con attua per essere la popolazione
Del primo passaggio
Testo di ieri è stato cambiato rispetto al precedente passaggio parlamentare ne sono necessari altri tre non sarebbe una tragedia se nel prossimo passaggio all'altro ramo del Parlamento venissero apportate delle modifiche io per esempio credo
Che devono essere apportate delle modifiche le Regioni suggeriscono delle modifiche
Ecco però mi sembra che dobbiamo appunto uscire da una certa dispone indica di contrapposizione nel ricordare come anche il Governo e la maggioranza abbiamo accolto o alla lettera o nello spirito una serie di emendamenti proposti dalla porta dall'opposizione una serie di suggerimenti contenuti ad esempio nel programma dell'Ulivo o in opposte avanzate nella loro bicamerale e quindi anche in questo può esercitarsi il bipolarismo virtuoso di cui stiamo parlando nel discovery che di progetti dell'altra parte con una maggiore attenzione a quella che la realtà dei fatti concludo con un ultimo punto che è stato anche oggetto di qualche mia proposta nel corso di questi mesi mia e di altre persone che militano nel mio stesso partito
E che ha una proposta
Quella di c'è andata sotto il nome di costituire in Italia la sezione del partito popolare europeo
Che è una proposta che va nella direzione almeno Consiglio ho voluto avanzarla
Di non considerare che per forza di cose e definitivamente cristallizzati gli attuali schieramenti tra
Punti in vicolo ritmi italiano soffre anche per questa cosa qui
Per esempio perché intende Nuto pesantemente avevo già mente improvvisamente soprattutto su certe famiglie politiche o sugli eredi di certe famiglie politiche costringendoli dall'oggi al domani alle ragiona a scegliere
Magari scegliere condizionati più da una personalità presente nell'uno e l'altro schieramento che non da affinità di programma
A livello europeo e veniva ricordato anche in tanti Paesi esistono ormai sostanzialmente due famiglie
I cattolici o colore si rifanno ad un'ispirazione cristiana
Si trovano più facilmente all'interno di uno di questi schieramenti in Europa il Partito Popolare Europeo che vedete varate non è che stia vivendo una situazione idilliaca neppure esso però la mia domanda la mia proposta è quella se non si possa in Italia a riaprire i ragionamenti
E andare a studiare per vedere se è possibile non di creare una terza via del neo centrista nella quale non credo neppure io e che non ma trovare la strada perché il peso
E l'importanza di una cultura come la nostra che è stata fondamentale
Nel determinare una serie di passaggi positivi per il nostro Paese
Possa essere più rappresentato e più forte
Non si tratta di fare la democrazia cristiana
Che pure ha avuto passa in passato ripeto straordinariamente utile positivo nel nostro Paese né si tratta di dare al Partito popolare europeo un'accentuazione di partito conservatore quale esso non è si tratta di vedere se appunto possiamo dar vita ad un altro bipolarismo nel quale il centro la componente di ispirazione cristiana Possa bere maggior peso io credo che questo sia possibile
Il mio invito è a ragionare a me a confrontarci sapendo giocare nell'immediato la partita che siamo chiamati a giocare
Ma avendo anche l'ambizione di saper magari costruire un futuro nel quale ci si possa riconoscere di più
E nel quale soprattutto un numero crescente di elettori di cittadini possano possono sentirsi chiamati a partecipare ed invogliati a partecipare almeno grazie
Grazie all'amico Formigoni l'onorevole La Russa
Ha dovuto avuto delle difficoltà aerei dovrebbe essere profili tra noi fra pochi minuti i tempi erano due il bipolarismo e la costituzione adottata ieri
Veltroni Formigoni hanno accennato tutti e due gli argomenti credo però che si possa riprendere un secondo giro
Partendo da Franceschini e che invece essere limitato solo a parlare del bipolarismo
Cioè il parere di Franceschini sulla Costituzione adottate ieri
Sì
Non mi non mi sottraggo assolutamente a questo quindi
Mieli ci arrivo volevo però riprendere alcune cose molto brevemente
Dette nel negli interventi che mi hanno preceduto
Cominciando da una cosa di Clemente cui Capece capitato altre volte di discutere di questo e cioè il fatto che non è vero non sarebbe vero che gran parte della politica italiana sia stata condizionata il cambiamento da quella che molto malamente viene definita Prima Repubblica quella che altrettanto malamente vien definita seconda Repubblica dalla caduta del muro di Berlino ora io credo che sia
Abbastanza difficile contestare il fatto che l'Italia è stato uno dei paesi che più di tutti gli altri è stato condizionato dalle vicende del muro di Berlino un partito comunista forte come in Italia non c'era e un'altra parte del mondo
La democrazia cristiana è stata per molti versi avuto come collante non solo ma anche l'esigenza di fondo di difendere la democrazia occidentale in un momento in cui il partito che si proponeva come alternativa propone un'alternativa di sistema e non un'alternativa dentro il sistema
E quindi è evidente che la caduta del muro di Berlino e la fine del del comunismo nella forma in cui l'abbiamo conosciuta una seconda metà del Novecento nel mondo ha comportato inevitabilmente delle delle conseguenze dirette nella politica italiana rispetto alle quali i partiti democratici cristiani
Hanno si sono trovati di fronte ad una scelta noi dobbiamo valutare capire con con con abbastanza tranquillità o trasformarsi utilmente anche ma trasformarsi nella nello schieramento diciamo moderato conservatore del paese e quello che è successo sostanzialmente alla ai democratici che sta i tedeschi
Ecco e l'operazione politica che ha fatto Aznar con lei pur non venendo da una tradizione democristiana ma collegando sì
Al Partito popolare europeo riciclando una parte del voto di destra e garantendo che quella anche quella parte confluisce su posizioni moderate
E e il più possibili riformiste quindi le democrazie cristiane questo per dire che ha influenzato anche il resto d'Europa certo più l'Italia perché l'Italia più condizionata agli altri Paesi dalla divisione del mondo in Europa del mondo in blocchi
L'alternativa per la democrazia e che sta all'italiana sarebbe stata seguire il percorso per esempio della Sirio tedesca cioè trasformarsi concordemente e unitariamente nello schieramento moderato del Paese
Cosa che poteva avvenire che forse avrebbe evitato
Anche la discesa in campo di Berlusconi quindi un grande servizio paese tema che c'è stato tema che sia stato nel nel nel novantadue novantatré novantaquattro ma che non poteva venire
Perché nella democrazia e ieri cristiana italiana convivevano aree culture filone di pensiero che non potevano in nessun modo confluire nello schieramento moderato del Paese
E la divisione quindi l'alternativa era o trasformarsi in partito moderato ho viceversa dividersi io credo che lei non si debba soprattutto dieci anni dopo non lo dico Clemente questo ma quelli che diciamo vivono ancora
Una fase di Nostalgia cioè ci piacerebbe tornare indietro non dobbiamo vivere non dobbiamo nemmeno un dovremmo averlo
Nemmeno vissuto all'inizio della della divisione della democrazia cristiana la divisione come un fattore di sofferenza o di separazione da ricomporre ma come un fatto fisiologico la Democrazia Cristiana che ha condotto il Paese
Verso una stagione di di di modernità e di diciamo stabilizzazione
Della propria sistema democratico e che come in una qualsiasi famiglia quando i figli diventano grande lascia che i figli seguano la loro strada civilmente e concordemente senza vere
Qualche cosa cose che capitano anche in qualche qualche famiglia l'illusione che il sogno sia ricomporre la famiglia in cui figli son diventati grandi
I figli diventati grandi seguono loro strada ed è un po'quello che avvenuta noi col quale dobbiamo imparare a convivere non pensando
Costantemente ad una ricomposizione impossibile o all'idea che il bipolarismo italiano possa diventare diverso il giorno in cui non ci fosse più Berlusconi
A me è capitato di dire in altre occasioni insomma la mia scelte la scelta di molti
Che provenivano dall'esperienza della democrazia cristiana di aderire al centrosinistra è una scelta indipendente da Berlusconi saremmo dico anche sibila si fosse Cerci
Al posto di Berlusconi perché è una scelta politica che è coerente con quello che avviene nel mondo e quindi togliamole Nostalgia accettiamo il principio che i cattolici impegnati in politica solo nei due schieramenti possono come diceva adesso Formigoni utilmente cercare di permeare di di di valore di comportamenti di dei loro schieramenti ma togliere questa idea della ricomposizione che questo è un fatto
Giusto
E credo anche positivo anche perché diventa difficile riconoscersi nelle stesse posizioni io ho letto con un qualche brivido sulla schiena
Le cose che ha detto Buttiglione qua ieri
è un brivido che poi si trasformi in fastidio non perché Buttiglione non sia libero di dirle provvede ma perché rischia di trasmettere alle alla all'opinione pubblica italiana e all'opinione pubblica europea l'idea che i cattolici impegnati in politica la pensino come lui
Con questa cosa veramente arretrate superata secondo la quale ruolo dei cattolici in politica non sarebbe come ci è stato insegnato
Cercare di convincere non perché non accettano di capire
La complessità di una società che è profondamente cambiata nella sua stessa struttura sociale
E la sua stessa composizione che non accettano non vogliono capire che se abbiamo scelto la strada di imboccare l'Europa come strada di unità politica non soltanto di unità economica dovremo imparare a convivere e ad integrarsi ad adattarsi a a mescolarsi con società che sono strutturalmente diverse anche nella composizione del della lo del del loro tessuto di base sono strutturalmente diverso dalla Società italiana dovremo conviverci il modo per convivenze capirsi dialogare e non cercare di imporre delle visioni del mondo vedete anche questa cosa per cui i cattolici di fronte al tema delle coppie di fatto che è un tema che c'è nella società italiana
E che sciocco
Pensare di ignorare facendo gli struzzi come se non esistesse come se volessimo per le difese che esiste non soltanto nella sua nelle sue diciamo articolazioni più estreme le coppie di omosessuali ma che esiste e come dato socialmente presente nella politica nella società italiana in molte forme non ultima quella degli anziani
Che decidono di convivere per sostenersi da parte più difficile più delicate e più fragile della loro vita ma che non se la sentono settant'anni di risposarsi in chiesa scelgono di convivere non sono proprio di fatto non meritano queste rispetto non meritano non meritano che la legislazione affronti questo problema anziché ignorarlo sapendo che non potranno essere considerato una famiglia nel senso letterale del termine non perché non lo pensano i cattolici ma perché nella nostra Costituzione sta scritto una cosa che quindi parte del nostro giuramento cioè che la famiglia è una scelta naturale fondata sul matrimonio e quindi non potranno essere equiparata la famiglia ma sono le coppie di fatto un tema che merita
E e richiede ormai un intervento legislativo per sostenere per aiutare per capire non invece sfuggirle come se ci fosse vietato di parlarne quando questo fenomeno è presente sempre più forte ma se italiana questo lo dico per dire che noi dobbiamo capire la complessità affrontarla non adeguarsi e criticamente ma Capilla contarle non con affrontando temi delicati drammi personali e sociali con delle battute
Buttate lì vedete questa frase di di Buttiglione di ieri secondo cui ha detto i bambini che non hanno un padre ma solo una madre sono figli di una madre non molto buone
Non si tratta né drammi come battute in ogni caso l'esperienza insegna che i figli di madri single molto spesso sono figli di un padre non buono non di una madre non buone
Le le
Le riforme
Io ho letto non c'ero ho letto le frasi riportate da tutti i giornali italiani virgolettate
Le riforme
Ma io qui credo che vi siano provaste veramente breve ma vi sia un problema di metodo un problema di merito il problema un problema di metodo abbiamo fatto riferimento
Dicendo che il pericolo di cambiarsi la Costituzione secondo le intese raggiunte nel proprio schieramento e condannare anche su questo il Paese a un'instabilità istituzionale
Ma diciamo l'errore di metodo sta scritto nelle dichiarazioni che ha fatto per primo il Presidente Consiglio quando ha rivendicato i comportamenti parlamentare dicendo stiamo attuando il nostro programma di governo lì c'è già l'errore perché uno schieramento sul tema delle riforme costituzionali deve naturalmente presentarsi con delle proposte
Ma deve accettare quelle proposte di confrontarle con l'opposizione non soltanto nel dialogo parlamentare lo ci mancherebbe che non ci fosse dialogo e scontro parlamentare su questi temi
Sono così rilevanti ma cercando di accettare il principio che le regole della convivenza democratica si scrivono insieme maggioranza e opposizione
Che è un principio fondamentale che non è stato guardato io voglio dirlo anche rispetto alla cosa che continua a mezzo secondo cui tutto sarebbe figlio dell'errore fatto da noi la modifica del Titolo quinto la passata legislatura lo ricordavo un po'Formigoni adesso
La modifica del Titolo quinto era uno stralcio dalla riforma della Bicamerale
Il percorso della Bicamerale cominciato insieme maggioranza e opposizione si fermò in un minuto quando il capo dell'opposizione sia fare in Parlamento e visse nove non andiamo più avanti avevamo già votato gran parte del teste in aula oltre che insieme al teste in Bicamerale
E nella parte del testo votato in aula c'era il testo del Titolo quinto votato anche dei parlamentari dell'opposizione di allora cioè del centrodestra
Che fu stralciato perché le regioni italiane tutte con documenti ufficiali della data
Dei presidenti di Regione in maggioranza guidati dal Polo ci chiesero poiché non si può fare tutto alle riforme almeno stralciate le parte la riforma il titolo quinto documenti ufficiali che furono audizioni in Parlamento
In più è evidente quella riforma che alla fine centrodestra decide di non votare la seconda volta che ce l'aveva votato la prima era circoscritta non si trattava come avvenuto adesso di cambiare tutta la seconda parte della Costituzione la forma di governo il il potere di garanzia il rapporto con con i rapporti istituzionali tra il capo dello Stato il Parlamento il premier ma si trattava di circoscrive appunto al Titolo quinto una riforma richieste condivise e quindi non compariamo due cose che non sono comparabili
Nel merito ma nel merito e se non voglio non voglio allungare molto il discorso ma non c'è dubbio che per come è uscita questa cosa
è un pasticcio anche dal punto di vista letterale la Costituzione lo ricordava ieri De Mitri non intende intervento molto ha prestato
In aula le costituzioni sono sempre state fatte da poche norme chiare indicazioni noi abbiamo fatto articoli di cento due righe che sostituiscono articoli di due righe
E quindi Lecce paradossalmente il nuovo testo arriva condizionare troppo a determinare però quasi che la riproducibilità e i punti di riferimento sugli rispetto ai quali poi incardinare la legislazione ordinaria c'è un po'di tutto
C'è la la la devolution per cui leghisti si dipingono i capelli di verde e contemporaneamente c'è un rafforzamento del potere centrale
Rispetto la riforma del titolo quinto c'è il tentativo rovesciato di indebolire il potere centrale trasferendo poteri alle Regioni mentre il meccanismo
Che sta avvenendo in questi anni e che avrà sempre più è l'indebolimento del potere centrale ma non verso le regioni ma versi livello europeo
E quindi noi contraddiciamo anche nei comportamenti e nelle scelte nelle scelte legislative questo c'è una totale scomparsa dei poteri di garanzia la Corte costituzionale attraverso il meccanismo di elezione dei giudici diventa più condizionata politicamente
Il capo dello Stato diventa un'espressione della maggioranza
Perché vedete noi abbiamo chiesto di elevare dentro un sistema maggioritario tutti quorum compreso quello di elezione del capo dello Stato Capo dello Stato o quale vengono tolte gran parte dei poteri compreso lo scioglimento delle Camere
Il potere più forte che bilanciava il suo rapporto col Parlamento che oggi invece affidato totalmente al primo ministro che in questo modo tiene in pugno il parlamento della propria maggioranza parlamentare
Quindi fine del sistema parlamentare ma il capo dello stato di fatto diventerebbe serve la maggioranza perché nel momento in cui noi scriviamo in Costituzione che la legge elettorale dovrà prevedere necessariamente un premio di maggioranza
E quindi costruiamo le condizioni costituzionale quelle distrattive perché la maggioranza del Parlamento sia maggioranza comunque assoluto in Parlamento con dei vincoli anche necessari rispettabilissimi degli ultimi anni ma che impediscono i cambi di schieramento
E poi affidiamo l'elezione del capo dello Stato dopo un certo numero di scrutini all'elezione della maggioranza in Parlamento è evidente che anche il capo dello Stato c'è il massimo estesa e garanzia diventa espressione la maggioranza e quindi cosa potrà mai garantire quindi diciamo c'è un indebolimento del sistema cioè sostanzialmente e tacitamente la fine del sistema parlamentare
Se il riconoscimento che la maggioranza arrivata a guidare un Paese qualsiasi sia la maggioranza decide del futuro delle istituzioni del Paese quasi sopprimendo il confronto con l'opposizione guardate che non è teoria
E dentro il sistema maggioritario la distorsione arrivano e abbiamo una cosa che e dimenticata perché non fa molta notizia ma noi non siamo seicentotrenta deputati
Alla Camera siamo seicentodiciotto perché il meccanismo della legge elettorale e del DPR di attuazione prevedeva in modo molto chiaro cosa sarebbe successo in analogia al sistema del Senato è quello di tutti gli enti locali cosa sarebbe successo qualora non vi fossero stati più parlamentari da proclamare
E letti collegati una lista poiché Forza Italia per una serie di errori materiali fatti nella composizione delle liste non aveva più deputati da proclamare letti
E si sarebbero dovuti proclamare eletti deputati di altre liste secondo la legislazione vigente la Giunta per lezioni a maggioranza prima trasferendo poi voti now la maggioranza secondo i principi dell'interna corporis ha deciso che piuttosto che programmare letti dei deputati sgraditi non li si proclamava eletti e questo è una scelta inappellabile ma dobbiamo chiederci è giusto che il controllo dell'istituzione da parte la maggioranza arrivi sino al punto di alterare le regole costituzionali allora ripeto rispetto a queste cose è naturale che noi
Contrasteremo il percorso di riforma nel suo iter parlamentare lo faremo con determinazione non rinunciando
A sperare in qualche ravvedimento a cominciare dalla prossima lettura al Senato rispetto a qualcheduno molto parziale
Ma che comunque c'è stato in questa seconda lettura alla Camera sapendo che alla fine di questo percorso poiché i nostri padri costituenti
Con molta lungimiranza
Avevano previsto che in caso di modifiche della Costituzione a maggioranza si sarebbe potuto usufruire del mettere a garanzia del meccanismo del referendum faremo il referendum
Bloccheremo con i referendum sì gli italiani lo decideranno questa riforma e alla fine cosa dovremmo fare
No no una nuova riforma costituzionale fatta da noi secondo a nostro piacimento ma la prima scelta che io credo dovrà fare il centrosinistra diventato maggioranza in Parlamento la prossima legislatura sarà quello di aumentare i quorum
Per l'elezione degli organi di garanzia e i quorum per modificare la costituzione garanzia nostra che staremo maggioranze a garanzia di chi sarà opposizione quando noi saremo al governo e dopo di noi quando noi prima o poi torneremo l'opposizione
Benvenuto al la russa Anna Betto
Scusa per il ritardo
Problemi di aereo mi ha detto che
Interviene immediatamente ricorda l'onorevole la Russa come governare l'Italia bipolare e l'altro pm alla costituzione appaiono grazie onorevole
Io la ringrazio non sapevo di dover intervenire subito lo faccio molto volentieri chiedendo ancora scusa
Per il ritardo ma d'altronde alle sette del mattino ero a Ischia dove si volta per le suppletive
E quindi ho fatto un piccolo tour de force per riuscire mantenere l'impegno di esserci anche se qualche problema di aereo c'è stato
Io non so esattamente come si è sviluppato il dibattito ma posso immaginarlo sul primo tema come governare l'Italia bipolare credo viziato intrattenuti sulla riforma della legge elettorale
E il sei morse la domanda riguarda con quale legge elettorale
Conviene governare l'Italia
La gettito che avete aggiunto
Cioè la parola di pochi bipolare per me è la chiave di volta della della risposta che a qualunque legge elettorale può essere affrontata può essere messa può essere discussa positivamente
Purché si salvi quello che per noi è un dato ormai irrinunciabile e cioè il bipolarismo italiani credo si siano pienamente convinti della bontà chiamiamola così forse l'unico vero dato su cui l'opinione pubblica e commenta del nuovo che è arrivato dopo il mille novecentonovantaquattro opinione pubblica credo sia commenta della bontà della il sistema elettorale che prevede che prima delle elezioni sia chiaro quali sono le coalizioni siano chiari i programmi si è chiaro
Di fatto chi è il leader che dovrà in caso di vittoria a governare il Paese questo non impedisce fino a oggi non ha impedito possibilità di ribaltoni ma almeno è stato chiaro
Prima allora io
Prego
Telefono acceso che spegniamo che crea questo
Questi disturbi
Io credo che oggi in qualche modo corra correggere
Sistema che in vigore il sistema col quale abbiamo eletto i Parlamenti nelle ultime tre legislature
Ma che bisogna ai nomi ad ogni costo conservare questa caratteristica
Perché altrimenti si tornerebbe inevitabilmente a chiedere agli elettori un modo per poi magari all'indomani
Fare accordi assolutamente in direzione opposta a trovare intese che riguarderebbero solo i vertici dei partiti
E a fare a meno di qualunque indirizzo e programmatico e di scelte dell'IVA ma nell'ambito delle cose che si possono fare io credo che il sistema bipolare
Possa benissimo prevedere vari meccanismi certo dipendenza dal mio partito non avevamo fatto una scelta di campo chiara e precisa non eravamo e rimaniamo per un maggioritario compiuto non un maggioritario a metà strada qual è quello italiano che ha provocato questo sì
Il moltiplicarsi dei partiti il moltiplicarsi delle occasioni di trasferimento personale da un partito all'altro un bipolarismo un maggioritario compiuto lo abbiamo provato a realizzare anche attraverso un referendum lo ricorderete un referendum
Per il quale raccogliemmo le firme nel mille novecentonovantanove tutta l'estate anziché andare in vacanza ci fu o chi raccolse firme tutta la classe dirigente di Alleanza Nazionale il referendum non passò per una manciata di voti
Credo che un referendum che anche Veltroni non abbia contrastato anzi credo che importa e votato a favore sostanzialmente
Penso proprio di sì
Ma non passò magari per è un modo sbagliato di computare i voti perché in quel momento non era ancora va be'ma questo non ha più nessuna importanza
I voti nelle liste elettorali non ancora iscritte moltissime persone in realtà già decedute fatto sta
Che non si raggiunse il quorum non non passò per un'opposizione dei cittadini non si raggiunse veramente per una manciata di voti il quorum previsto del cinquanta per cento più uno dei degli aventi diritto atti aventi diritto al voto e quindi noi per primi siamo consapevoli che è difficile che lo stesso tram passi due volte
Che normale che si possano immaginare altra ipotesi per pur mantenendo il bipolarismo rendere migliore il nostro sistema elettorale ecco perché non ci scandalizziamo
Se vengono proposti sistemi che sostanzialmente appaiono possono apparire un ritorno al proporzionale io credo per esempio che il sistema con cui si volta
Formigoni lo conosce molto bene la si vota l'elezione del Consiglio regionale sia un sistema che possa in qualche modo essere portato a livello con qualche modifica a livello nazionale sono invece contrario un sistema al così detto sistema
Del cancellierato tedesco perché al di là di un premio di maggioranza non presuppone un vincolo di coalizione prima delle elezioni non presuppone la individuazione
Del leader e quindi dal Presidente del Consiglio prima dell'elezione voi capite che in un sistema come quello votato ieri dalla riforma in cui il premier ha un ruolo importante ancora maggiore a mio avviso risulta la necessità di un sistema elettorale
Che ce lo faccia
Per conoscere prima dell'elezione lo faccia scegliere di fatto direttamente ai cittadini io su questa parte finirei c'era una seconda parte della domanda
Che riguardava di generi
Sulla riforma rientrare belli Jérome incidentalmente io su questo sì brevissimamente
Lo dico in forma magari non sembra condivisibile da tutti ma io sono orgoglioso come uomo di Alleanza Nazionale non solo del risultato che ha conseguito il centrodestra pensate quanti ci hanno provato
A fare questa riforma io credo che negli ultimi vent'anni Non c'è stato forse anche di più non c'è stata
Non c'è stata legislatura in cui non non ci sia prova sono orgoglioso quindi non solo come uomo
Del centrodestra non solo come espressione della una delle pressioni un uomo che fa politica e quindi espressione del sistema politico italiano di essere riuscito in questa legislatura realizzare questa riforma una riforma a lungo attesi ma sono orgogliosa anche come uomo di Alleanza Nazionale
E su questo posso posso dire una nota di di di diversità rispetto ad altri giudizi che magari prima sono stati dati io ricordo che nel due mila quando ancora non si era formata la Casa delle Libertà aria del Polo con la lega che era in una posizione ondivaga tra
Posizioni autonomiste o avvicinamenti ricercati dalla sinistra nei suoi confronti non dimentichiamolo la corte spietata che venne fatta da D'Alema
Ed altri a Bossi in quella fase noi
Scegliemmo riavvicinamento intentare un viaggio pur non riavvicinamento motivato i suoi programmi e a lungo discusso con la lega
Be'io ho l'orgoglio di come uomo di Alleanza Nazionale di avere contribuito in maniera credo decisiva a far sì che venisse accantonata definitivamente
La prospettiva ne basta di una secessione che per carità probabilmente era impossibile
Macché prima che l'Italia entrasse nell'aria dell'euro qualcuno aveva addirittura accarezzato come ipoteticamente realizzabile accantonata quella possibilità nefasta di secessione
Sì è lei
Portato tutto il sistema politico il centrodestra per lo meno la Lega in particolare a riflettere sulla possibilità di un federalismo come piaceva anche o soprattutto a noi cioè un
Un federalismo solidale è un federalismo illuminato dall'interesse nazionale quindi fatto nel quadro dell'interesse nazionale un federalismo che non solo era necessario per avvicinare i cittadini alle istituzioni ma che diventava il federalismo sopportabile concretamente realizzabile che tutti a partire
Dai partiti di centrodestra avevamo sperato di ottenere
Se a questo si aggiunge che
Questa riforma in senso di dare più potere alle Regioni e quindi è un'impostazione più federalista Allo stato si accoppia a un'accresciuta
Possibilità di di di diamo di autorità e di autorevolezza da parte dell'esecutivo il cosiddetto premierato voi capite che la soddisfazione almeno per me che addirittura immaginavo come quelli del mio partito che l'Italia avesse bisogno di un presidenzialismo alla francese ma anche il premierato ci soddisfa è una mo'ripeto un doppio motivo di soddisfazione
La premierato così come l'abbiamo realizzato nella riforma che per carità abbiamo ancora concludere il proprio iter
Ah è la vantaggio di dare alle istituzioni non solo un tocco di modernità ma anche di maggiore il rapporto con i cittadini e soprattutto di impedire quei ribaltoni che negli anni precedenti né in due legislature addirittura sono stati direi la negazione della rapporto corretto tra i cittadini
Ed eletti allora io credo
Che aveva realizzato una riforma federalista
Informa solidale capace di non far marciare l'Italia velocità diverse ma di indirizzarci tutti a un più proficuo rapporto tra istituzioni e cittadini e la possibilità di un premierato che di autorevolezza
Alla all'esecutivo sono un risultato non solo da non disprezzare ma da salutare qui
Da questo posto sicuramente importante ieri patronato sede balzati agli onori della dalla cronaca dal fondo ma quando c'è Buttiglione è facile che si finisca agli onori della cronaca
Io credo che salutarlo da questa vetrina sia per me è un fatto che mi riempie di orgoglio e di gioia grazie
Grazie la Russa e all'amico Mastella ci deve lasciare perché ha problemi per aereo una breve replica la parola Mastella
No io non non faccio salti di gioia e me sono plaudente
Alla platea di quelli che ieri hanno approvato la riforma costituzionale ho spiegato prima le ragioni per evidente anch'io problemi di orari dovendo scendere giù e Quintette Dari conservare un po'di quello che il minorità nazionale
Debba al di là molto molto velocemente debbo dire alcune riflessioni in questo le condivido moltissimo di quella che ha detto Dario Franceschini è la prima quella del primo ministro che fa prigioniero politico il Parlamento decide a suo piacimento quando mandarli a casa Roma nella casa
Ma rispetto ad una maggioranza che può essere i calci traente Ciano qualche obiezione di fondo su una qualche legge annunciata che non trova evidentemente la corrispondenza parte dei parlamentari quindi mi pare una forma eccessiva
Di zelo da parte del primo ministro sistema di garanzie
E ho visto che la Camera scadenza nomino un giudice costituzionale poi un'altra camera quando scade l'altro giudice cioè diventa una forma di arbitrio perché evidentemente i giudici così sarà invadente sarà vecchia maggioranza comunque quindi salta quello che i criteri oggi temperato all'intero che la Costituzione faremo tanti salti a questo punto di vista ma non voglio che la gioia del mio amico la Russa possono essere opacità dei in questa circostanza sarà un caso che le Regioni si esprimono contro chi comuni
Si sono espressi contro che le Province siano espresse contro che i costituzionalisti
Da da tutti quanti i versanti non soltanto di quelli che hanno uno pronunciamento P. dichiarato e una qualche versione più di parte solo contrari contrarissimi sarà un caso facendo l'omaggio dovuto e non rituale che finanche il neo senatore Luzzi esprime non perplessità ma disagio per la costituzione varata ieri quindi vuol dire che è nel Paese c'è qualcosa che dice no io spero che i referendum faccia giustizia di questo modo affrettato e affettato di aver condotto in porto questa Costituzione su Buttiglione e l'unica cosa voglio dire qua
Metto un po'
Io ho difeso a volte l'indifendibile sono tollerante con gli intolleranti quindi immaginarsi se uno lo fa rispetto ad uno che può essere vicino a me in questo momento per ragioni politiche per ragioni di fede
Però stiamo attenti da questo punto di vista cioè non vorrei che ogni volta ci fosse un modo un po'al di sopra delle righe
Avendo valutato le cose di ieri fino all'altro giorno mi sono espresso a favore di Buttiglione ma per le cose di ieri
Insomma e per vie Butti gli uni parlo un po'di meno quindi imitato in in questo periodo fino a quando non ci sarà la pronuncia finale del Parlamento che trova parli un po'meno ha fatto dichiarazioni d'intenti a riguardo finanche Barroso credo che sia giusto lo faccio anche i commissari poi Buttiglione ha un vantaggio l'ispettore che parla cinque sei lingue e quindi si riesce a far capire che in quelli che pagano lo capiscono quindi questo è un se parla su una sola lingua
Sarebbe ci sarebbe voglio dire avremmo evitato problemi come quelli per i quali insomma richiamiamo i crociati in Europa grazie ancora a tutti gli ho detto che la famiglia dalla che avvenne grazie e vi chiedo scusa
Ringraziando basta auguriamo allora un buon ritorno a Napoli la parola sindaco dell'onorevole Veltroni
Premetto che non ho problemi di aerei e questo già sciocchina originalità nella giornata
Farò veramente due considerazioni molto rapide perché pare che insomma il dibattito Volga ragionevolmente verso la sua naturale conclusione
Le due considerazioni sono queste primo
Ci sono due cose che dal mio punto di vista non vanno assolutamente bene nel riforma costituzionale
La prima è che sostanzialmente si stabilisce il principio in base al quale la maggioranza che vince quello che dicevo prima dal punto vista politico e che ratificata potesse sezione la maggioranza che vince e padrone dell'istituzione
Compresa l'elezione del presidente La Repubblica
Io credo che
Io credo che questo sia appunto ciò che può rischiare di far impazzire bipolarismo e di trasformare il bipolarismo e qualcosa di contrario
E quindi inviterei tutti quanti su questa materia ad un supplemento di riflessione ora va in un altro ramo del Parlamento
Utilizziamo questa finestra per cercare di trovare degli elementi di correzione razionale
è un fatto di volontà politica
Guardate lo dico perché la Costituzione non si può fare con la pistola puntata alla tempia
Con qualcuno che dice o è così o esco dal Governo
Perché la Costituzione non dovrebbe avere
Una relazione con gli equilibri di governo ma con equilibri istituzionali che sono una cosa diversa
Allora
Il mio invito sommesso ma assolutamente preoccupato
E che ci si fermi un secondo e si trovi un punto di equilibrio ragionevole che limiti questo effetto evidente di impossessamento delle istituzioni da parte della maggioranza che vince le elezioni quale che sia quale che sia
Seconda cosa l'assetto istituzionale più complicato e non più semplici
Se c'è una cosa di cui abbiamo bisogno citato prima i dati della competitività e di semplicità
E invece non andiamo verso un assetto barocco in cui tutti fanno tutto
In cui fare le cose sarà ancora più difficile
Io sono in una regione vivo in un regioni una città in una regione nella quale per approvare una modifica di destinazione urbanistica di un mercato possono volerci due anni
Perché una volta che il consiglio comunale ha votato va in Regione alla Regione lo esamina se vuole lo approvasse non vuole non lo approva
Con un allungamento dei tempi per gli imprenditori per la società è un parlato di una cosa assolutamente piccola ma insomma vale più in generale chi deve fare amministrazione e chi deve fare legislazione
Io sostengo anche qui con molta serenità
Che questo è un Paese nel quale da alcune centinaia di anni esistono i comuni e da trentaquattro anni esistono le regioni in cui l'elemento di identità fondamentale in cui gli italiani si riconoscono è l'identità comunale
In cui a ogni interpello che viene fatto non fonti l'opinione pubblica quali sono le istituzioni e le quali riconosce di più dopo la presidenza la Repubblica ci sono i comuni perché sono quelli più vicini quelli ai quali si può andare se sia un problema reale quelli che sono costretti a dare una risposta in tempi reali
In una situazione la quale sia dal punto di vista finanziario sia dal punto di vista istituzionale sembra ci sembra sembra che la strada che viene imboccata sia tutt'altro
Non abbiamo bisogno di semplificare l'assetto che sia andato definendo un assetto molto più complesso di prima come diceva giustamente Dario Franceschini prima c'è un rafforzamento i poteri centrali è un rafforzamento di centralismo regionale
L'effetto di questa cosa di saltare completamente quella dimensione di
Globale e locale che è la dimensione di governo di una città moderna città moderna fatta di dimensione globale che per noi
Diciamo l'Europa per prendere quella più vicina
E la dimensione del governo locale che eccede sicuramente il livello Federale delle Regioni alle quali dovrebbero essere attribuiti poteri definiti chiari e delimitati e probabilmente qualcuno dei poteri che dall'alto dovrebbe scendere verso il basso
Ma probabilmente in un conferimento di poteri anche dalle regioni verso i Comuni
Cioè appunto proprio per venire incontro a quell'esigenza io con condivido quanto ha detto Formigoni l'apertura del suo intervento la sussidiarietà oggi è una risorsa decisiva del governo della città moderna perché pensare che le istituzioni lo Stato possono fare tutto da solo è sbagliato dal punto di vista diciamo filosofico culturale e politico ma è soprattutto inesistente dal punto di vista reale
Gran parte della politica sociale del comune che amministra fatta con la partecipazione di forma organizzata da Società Civile
Non può che essere così e non può che essere anche questa la sanzione di un nuovo limite di un nuovo confine un tempo i partiti erano tutto adesso i partiti sono qualcosa che deve entrare in relazione con la città organizzata che ammira le forme di autorganizzazione che sono un valore per il tessuto della società civile
E credo che questo debba essere considerato e non so quanto l'assetto istituzionale che andiamo definendo venga incontro a queste esigenze
Ultima cosa che voglio dire anche per parte mia riferita alle dichiarazioni dell'onorevole Buttiglione di ieri
Io sto a quello che scrivono i giornali e vedo che quello che scrivono i giornali scritto tra virgolette e allora in questi casi un uomo politico fa due cose ma che voi avete qui le registrazioni per cui non sarà difficile verificare se quelle frasi sono state dette o non dette se non sono state dette
Le si smentisce si dice qualcuno ha capito male
Ma se sono state dette sono frasi che tutti noi qui non ci deve essere appartenenza non è che dobbiamo sono frasi che tutti noi dobbiamo dire che sono sbagliate
Perché dire i ben vivi senza padre sono figli di mamme non molto buone
è una cosa inaccettabile chiunque di noi abbia un minimo di conoscenza la società cacci sa che ci possono essere centinaia di ragioni nella vita
Di una coppia per la quale alla fine una mamma si trova da sola e lo sforzo che fa per tirare su un figlio è due volte
Più importante quindi semmai bisognerebbe sostenere esattamente il contrario anche perché poi non si capisce perché se sia legittimamente una posizione sull'aborto
E al tempo stesso poi si sostiene che una madre non può tirare un figlio su un figlio da solo
Diventa difficile immaginare quale possa essere diciamo l'equilibrio che si determina se non quello che naturalmente quello auspicato ed una famiglia compiuta ma che non è l'unica risorsa l'unica possibilità
E ripeto la la la società italiana è fatta di e non solo quella italiana è fatta di centinaia di migliaia di donne che si trovano spesso non per propria responsabilità da sola
Ed esse meritano rispetto
Attenzione e direi persino sostegno sociale
Perché possano fronteggiare la propria maternità e possono garantire di far crescere i figli in un clima il più sereno possibile quindi io considero quello che ha detto ieri lo dico con grande rispetto e persino con l'amicizia con Putin Rocco Buttiglione
Sentimento che che perché non mi impedisce però di dire che assolutamente sbagliato
E e che non non aiuta in nessun modo a a è entrare in relazione con condizioni nella vita sociale di questo Paese che bisogna conoscere prima di parlare
Da ultimo io mi auguro che lo spirito di questo dibattito questo questo principio di ascolto questo principio di rispetto delle opinioni degli altri
Sia quello a cui si conforma alla vita politica del nostro Paese oggi non è così dobbiamo lavorare perché sia così
Penso che ciascuno schieramento debba coltivare le virtù positive che ciascuno ha allevato dentro di sé
Diciamo ci sono esperienze positive penso adesso perché ognuno deve parlare del suo campo insomma del centrosinistra
Si stanno facendo la parte dei partiti politici che si fanno parte della coalizione uno sforzo importante e positivo dei leader del centrosinistra lo stanno facendo
Tuttavia ecco sentiamo con molta forza l'esigenza la necessità di restituire ossigeno
A ai polmoni dalla politica non esiste altra forma di disciplina di una società che quella di garantita dalla capacità di intervento e divisione della politica
E allora la politica ha bisogno di essere animata di questo doppio circuito concretezza e respiro ideale che mi sembra essere quello
Di cui per motivare gli elettori cioè oggi anche in Italia un grande bisogno
Credo che dopo l'intervento sulla riforma della Costituzione soltanto ieri Veltroni sia corretto
Allora la parola alla russa per una replica
Che devo farmi perdonare
Il ritardo lo dico ancora io capisco l'atteggiamento del sindaco di Roma
Però ricordo che
Noi abbiamo tentato nella scorsa legislatura
Attraverso la Bicamerale di riformarla la Costituzione
E i poteri che oggi attribuiamo per esempio al premier
Sono gli stessi
Che con D'Alema erano stati discussi e sostanzialmente approvati prima
Che saltasse alla fine
L'accordo
In una sorta di incontro l'unico tentato sostanzialmente in tutte queste legislature bipartita cioè noi non ci siamo discostati in questo campo molto
Dalle tesi che erano state mediane che sulle sulle quali tutti avevamo convenuto in particolare
La paura che la costituzione sia prigioniera della maggioranza io non riesco a vederla non mi pare sia così e sicuramente non è questo lo spirito per esempio della norma che consente al premier di sciogliere
Il Parlamento ma se mai la logica lo ripeto l'ho detto prima è quella di fare di creare una norma antiribaltone perché il pericolo serio non verrà è facile immaginarlo da un Presidente del Consiglio per la maggioranza
Che voglia corre dallo scioglimento mai venuto invece concretamente da pezzi di maggioranza che tradendo il rapporto di fiducia con il proprio elettorato si erano schierati dall'altra parte creando maggioranze assolutamente contrarie alla alla indicazione che era venuta dall'elettorato e allora questa norma
La corregge questa questa vicenda questo pericolo credo lo eviti almeno in
Nelle nostra intenzione credo nella valutazione generale d'altronde
In questi giorni assistiamo
A confronti anche televisivi che sono prodromici alla confronto elettorale che ci sarà da qui a pochi giorni negli Stati Uniti d'America Beghelli addirittura potere al Presidente della Repubblica è dieci volte superiore a quello che abbiamo disegnato
Per il premier che
Avrà il compito di dirigere l'esecutivo italiano eppure non credo che si possa dire che vi è un pericolo per la per la democrazia anche se sono previsti i pesi e contrappesi di forme diverse quelli nostre per carità ma anche i poteri sono estremamente estremamente più più ampi
Per cui io sono tranquillo ripeto quello che ho detto all'inizio su questo tema c'era una riforma che tutti volevano fare
Che la sinistra con quattro voti di maggioranza aveva cercato di fare certi parziale perché di più non c'era riuscito una riforma che quella sì
E mi riferisco all'accusa
Di assenza di semplicità aveva creato una grande confusione tra i poteri delle Regioni e i poteri dello Stato tutte le materie a competenza concorrente avevano portato a contrasti insanabili e questa riforma chiarisce anche in gran parte questo aspetto orrende tutto più semplice tutto più chiaro adesso
E venuta meno la causa principe del conflitto tra Regioni e Stato che risiedeva nell'abbondanza di materia a concorrenza reciproca in cui cioè tutti e due potevano a vere il compito e il dovere di intervenire allora io credo che bisogna con fiducia aspettare poi alla prova dei fatti questa questa riforma costituzionale nessuno vieta anzi
Il referendum è un diritto se ci sarà il referendum sarà un motivo di discussione e di confronto anche a livello popolare dei cittadini che nel frattempo però avranno avuto motivo un pochino di riflettere e di capire bene
Quali sono le proposte concrete in modi concreti con cui questa riforma ridisegna la nostra Costituzione io da questo punto di vista sono fiducioso aggiungo anch'io
Una considerazione
Riguardo alle dichiarazioni di Buttiglione di ieri delle altre si è già parlato Roveri Veltroni le cose che tu hai detto sono le stesse identiche cose che ha detto Buttiglione con una sola differenza
Con una sola differenza no Buttiglione no no non fammi arrivare perché io sono d'accordo esattamente con quello che hai detto tu quindi non non sto polemizzando anzi credo però che noi ci si si abitua alti a guardare più lo dicevamo entrando proprio con la gentile signorina che mi accompagna riflessi più le parole più la il momento del discorso complessivo credo che la fretta la fretta di dire di ascoltare di commentare di sintetizzare di rendere tutto idoneo ai tempi televisivi impedisca di dare valutazioni che sono invece compressive generale sul pensiero di una persona la Buttiglione sicuramente lo dico senza perifrasi a sbagliato profondamente sia usato sette sette ha usato la frase mamme non molto buone
Questa è una frase che io non condivido assolutamente sbagliata a meno che
Non c'ero non posso saperlo non intendesse riferirsi ad eventuali mamme che vogliono scientemente avere dei figli senza vere il padre
Se fosse questo io capisco il TAR non lo so dico se fosse questo capisco il taglio c'è una donna che decide a priori
Che il figlio deve fare a meno del padre e che cerca il figlio sapendo che non avrà il padre non quando il figlio che non so se mi spiego
è chiaro allora se avesse voluto dire quello ha ragione bottiglioni no in ogni altro caso e bagnata quella frase ma Buttiglione non bisogna guardare solo una frase anche detto esattamente quello che oggi ho sentito ripetere a Veltroni e cioè che lo sforzo che fa una mamma
Ad allevare dei figli senza il papà uno sforzo d'oppio degno di ogni considerazione
Io mi spingo Hillary anche se non non è il pensiero ufficiale del mio partito io credo che sia giunto il momento per esempio di e questo Buttiglione non lo condividerà
Di chiarire in forma chiara e totale che la rapporto di coppia tra uomo e donna anche quando non è santificato dal matrimonio che sicuramente aggiunge qualcosa e degno di essere e tutelato
Nella stessa maniera paritario rapporto tra uomo e donna lo stato di coppia di fatto non vedo più quale possa essere la ragione per considerarlo diversamente vi sono ancora
Delle norme pochi lo sanno che addirittura considerano i figli delle coppie di fatto diversi da i figli delle coppie non di fatto pochi sanno per esempio che in tema di successione
I figli di una coppia di fatto rispetto ai figli nati dal matrimonio che possono esserci fratelli fratellastri come si come si dice hanno minori diritti
Cioè il figlio della nato dal matrimonio può chiedere e ottenere dal figlio nato successivamente da un tra tra due divorziati che convivono può detenere che il bene a Luís assegnato venga tramutato in valore a ottenere che pagando il valore quel bene venga assegnato a lui è una è una cosa per carità che marginale ma che testimonia ancora che vi sono addirittura nella normativa di della successione delle regole da da da da da andare a ritoccare allora io credo che sicuramente Buttiglione non abbia voluto offendere le donne
Se ha usato quella parola l'ha usata in maniera erronea e non alla nostra condivisione ma credo che sia giusto riconoscere al pensiero di Buttiglione non solo un grande amore per una donna che alleva da sola quando la vita o la sfortuna la portano a quella condizione un grande rispetto ma addirittura l'UE ha detto esattamente di riconoscere che lo sforzo di una donna fa in quelle condizioni e degno di doppia considerazione rispetto a chi ha la fortuna di avere una famiglia normale con dei figli che hanno un padre è un amante
Grazie la Russa la parola Formigoni
Le conclusioni
Conclusioni qualche breve osservazione
Anche perché su alcuni temi mi sono già pronunciato prima non è utile ritornare io giudizio su quanto è stato votato ieri l'ho detto prima o intervenire
Su questo problema come come si modifica la Costituzione giusto modificare la maggioranza non è meglio che su certi temi ci sia una maggioranza più qualificata vedete lo sappiamo bene il problema da dove nasce il problema è che quando
Una dozzina d'anni fa si decise per una serie di motivi di passare un sistema elettorale all'altro in Italia
Il passaggio fu così rapito e poi mente così affrettato per certi aspetti anche poco meditato che non si valutò tutto quello che doveva essere modifica
Per cui si lascio vincere una Costituzione che stabiliva alcuni meccanismi di garanzia per tutti ma che in presenza di un sistema elettorale diverso non più proporzionale ma maggioritario vedeva diminuite o addirittura eliminate queste garanzie in particolare per l'opposizione
Allora noi abbiamo continuato inevitabilmente evoca il vivere a lavorare a governare a fare opposizione in questi anni con quella Costituzione che non era più adeguata in quel meccanismi di garanzia
Fanno modificati questi meccanismi di garanzia
Probabilmente sì
Ma confrontiamoci sulle modifiche da apportare adesso
Io non sono stato uno di coloro che si è stracciato le vesti lo dicevo prima
Per la riforma del Titolo quinto approvata con tre voti di maggioranza dal centro sinistra
Perché comunque la Costituzione
Che in Italia si cercava di cambiare la Costituzione con un altro modo controllo delle Commissioni bicamerali
La prima commissione bicamerale presieduta da un uomo che si chiamava Bossi e non se no
Buonasera a tutti
Terzo dibattito della del convegno
Organizzato dalla Fondazione Donat Cattin oggi il tema è un tema apparentemente complesso ed articolato ma è un tema molto concreto
Europa al bivio tra stabilità e crescita
Stamattina al dibattito sulla bipolarismo sistema elettorale sistema istituzionale
Quasi tutti gli interlocutori autorevoli hanno ribadito un elemento che questo che il bipolarismo nel nostro Paese regge nella misura in cui c'è un comune del quattro di valori condiviso
Dove convergono un po'tutti no sia gli schieramenti al governo sia lo schieramento all'opposizione
Se c'è una convergenza cioè attorno alle regole
Della democrazia e alle regole delle istituzioni
Io credo che se vogliamo sotto questo profilo tradurre concretamente questa indicazione l'Europa rientra perfettamente
In questo discorso cioè attorno al tema dell'Europa attorno al tema dell'integrazione dell'Europa e al futuro dell'Europa ci deve essere anche una forte convergenza politica e culturale da parte degli schieramenti
Anche perché il tema dell'Europa non credo che sia possibile circoscriverlo alla sola dimensione economica alla sola dimensione commerciale
O alla sola dimensione della competitività sui mercati nazionali ed internazionale è appena il caso non ne parliamo neanche ha parlato troppo in questi giorni
Della questione di sorvolare sulla questione Buttiglione per rendersi conto del del forte intreccio che c'è tra dimensione politica dimensione culturale e la dimensione economica quando si parla quando si parla dell'Europa
Ora il problema che noi oggi vogliamo affrontare credo che non possa prescindere anche da una ragione di fondo che queste
Noi crediamo che sia ovvio ricordare che per raggiungere una vera e convinta unione politica europea non si può prescindere da un nodo che fa da sfondo a questo discorso e cioè se prevale la cosiddetta tendenza comunitaria o la cosiddetta tendenza intergovernativa son due correnti che da sempre si confrontano sul ruolo dell'Europa
Son due correnti che possono determinare un rallentamento nell'entusiasmo nella costruzione del processo di integrazione europea
Pongo questo problema perché il nodo di una progressiva rinazionalizzazione della politica europea rischia di affermarsi progressivamente in ampi settori politici
Noi il Parlamento italiano con un l'onorevole Morgando onorevole Ruffino
Ed altri siamo reduci un po'da un dibattito sulla riforma istituzionale in questi giorni dove questo tema c'è stato cioè il tema di come evitare una chiusura all'interno del proprio paese di come vivere anche la riforma istituzionale il nodo delle istituzioni in virtù della costruzione
Del soggetto politico europeo quindi questo e un tema secondo me è che noi non possiamo non porti nel momento in cui affrontiamo il nodo dell'Europa
Tra stabilità e crescita
E credo che a questo riflusso intergovernativo si collega anche un altro problema tuttora irrisolto anche se in via di definizione man mano che si va avanti
Che il tema dei fini e dei confini dell'Europa e quindi del rilancio o meno
Di una autentica linea federalista
E poi vi è il nodo centrale nodo centrale rappresentato dalla politica economica dell'Unione Europea a partire dall'unione a partire dalla politica EU economica del nostro Paese
E qui credo che uno dei limiti noi l'abbiamo anche scritto nel presentare questo incontro
E quello di capire che cosa ha significato l'avvento dell'euro vantaggi svantaggi elementi positivi o soltanto rogne da dover governare
C'è chi lamenta forse giustamente che con l'avvento dell'euro l'Unione europea si è dato la politica monetaria e la politica monetaria che ha avuto indubbiamente effetti positivi sui bilanci dei singoli Stati che ha contribuito ad abbattere un Paul dette il debito pubblico che ha contribuito a risanare le finanze che ha contribuito anche a coordinare le politiche economiche dei vari Paesi
Una politica monetaria che però non è riuscita ancora tradursi i d'una vera ed autentica e convincente politica economica europea di cui la moneta è solo uno strumento di qui anche la difficoltà del vecchio continente a competere accomunare economiche produttive del pianeta forse comunque minori diritti ma con maggior forza nella competitività e nel rilancio dei propri prodotti ora per arrestare una tendenza al declino che viene avvertita da vari settori e che rischia di essere sempre più grave
E necessario una volta conseguita la stabilità della moneta unica privilegiare forse attraverso politiche adeguate il momento della crescita consentendo non ai singoli Stati ma all'intera Unione Europea
Di utilizzare con maggior flessibilità con maggior discrezionalità e quindi con metodi dichiaratamente politici gli strumenti necessari capaci di rilanciare gli investimenti e di consumi come fanno altri governi
Del mondo
Di qui quindi anche l'esigenza di rendere flessibile eventualmente il Patto di stabilità e di crescita e quindi dotare l'unione europea di un governo vero dell'economia come in parte già previsto anche dal Trattato costituzionale quindi molti temi che si intrecciano l'un con l'altro
è ovvio che
La politica economica del nostro Paese non è assente da questa riflessione
Il varo della futura legge finanziaria non è assente da questa riflessione come anche come sistema Paese noi riusciamo a perseguire questi obiettivi ma comando che presenterò gli interlocutori autorevoli che oggi hanno accettato l'invito della Fondazione Donat Cattin cercano di porre alcuni di questi argomenti partendo ovviamente da angolature diverse
Comincerei prima di dare l'avvio ai lavori con un saluto dell'amico assessore regionale Giampiero Leo e assessore regionale ma per noi è un grande amico della Fondazione Donat Cattin
E se mi permetti Giampiero anche un grande estimatore della figura del pensiero politico di Carlo Donat Cattin a Giampiero la parola
Buon pomeriggio a tutti
Devo confessare
Ma non sarò il primo nell'unico a dirlo fra i le tante carissime amiche amici presenti
E permette troppo io sono Napoli calabrese sono un sentimentale e una gioia ritrovarci qui dopo dieci anni un'emozione una gioia grandissima io ho sempre seguito
Tutti i sentenza e quindi la gioia di ritrovarmi qui e veramente grande ma al di là dell'atto emotivo e sentimentale e personale che c'è
Io vedo questa iniziativa un'importantissima e porto il saluto del presidente dico della Regione Piemonte per tre ragioni
Che prova a dire in breve ma che ci tengo a dire ma che ci tengo tanto da dire pro per l'importanza di questo consenso e le dirò
Non avrà mai in tutta la vita lo stile la bravura di Donat Cattin ma nascosti lady franchezza cercano di dirlo in quello stile di immediatezza prima cosa grazie Claudio grazie alla Fondazione Donat Cattin perché organizza di nuovo
Questi momenti e in questo modo
Giorgio Merlo nell'introduzione l'ha detto benissimo ha tratteggiato le cose con la sua solita grande cultura io sono convinto che si è indispensabile ma indispensabile come il pane
Avere un luogo scrive Claudio di parti sanno by partisan che dir si voglia lo scrivi nella tua bellissima introduzione alle radici della democrazia costruita dai cattolici un luogo dovrebbe essere normale invece speciale in cui si possa discutere appassionatamente esternamente senza usare la propaganda come una clava contro gli altri e dire quindicenni Biagini magari derisi miglia anti ma non vere
E rovinare il bar barriere tutto il dibattito in Bastardi Girl oserei dire perché sono ragioni non vere usati maniera propagandistica che tolgono il gusto alla politica ma tolgono anche quella funzione nobile
Che la politica di arricchire di proporre di confrontarsi e quindi di aggiungere intelligenza quindi la prima delle tre considerazioni
Che voglio fare
Grande libertà mi permetto e che sono tre grazie quindi il primo grazie per lo stile con cui si fanno queste cose per la scelta di farle per lo stile
E per le persone che sono convocate che insomma tanti amici insieme beauty forse solo al matrimonio e siccome sono per il matrimonio indissolubile non posso risposati un'altra volta
Quindi è una gioia ritrovarci qui seconda con secondo grazie secondo grazie
E lo dico chi mi conosce in Piemonte sa quanto sia vero chi non mi conosce può trovarlo un po'dettato dall'affetto
Ma in Regione Piemonte ormai un pochino anche in Italia visto sono presentassero culture tutte le Regioni eletto all'unanimità competitivi come piace a me cioè in maniera bipartisan ma in Regione Piemonte
La politica che col presidente Ghigo abbiamo cercato di sviluppare e che io nei miei settori o fortemente incessantemente voluto
Nella concretezza estremi di legalità è una politica che credo che ad una che penso è piaciuta molto la politica del diritto allo studio della giustizia sociale siamo l'unica Regione in Italia l'unica neanche regioni bravissime come l'Emilia Romagna la Toscana giungono a tanto
L'unica regione che da la borsa di studio tutti gli aventi diritto il cento per cento per legge regionale non c'è spot non ci sono graduatorie lo studente automaticamente accedere siamo una regione che investe moltissimo nel sociale all'avanguardia le politiche giovanili
Che ha fatto del pluralismo culturale una bandiera riconosciuta da tutti
Che ha fatto ultimamente una grande battaglia per la parità scolastica
Sulla base di una legge che il TAR Piemonte non certo organo facilissimo ha considerato esempio di costituzionalità e modello tutte queste cose queste battaglie che tengono conto della giustizia sociale
E che sono improntate con rispetto senza integralismi ma un'ispirazione cristiana o cattolico democratica per la politica forte seria
E non sono state facili perché chi conosce la situazione in Piemonte sacche partiti alleati avversi vorrebbero politiche un po'diverse
Dico questo con grande che c'era anche perché devo dire per me in ragione di orgoglio non so se sia sempre giusto al dibattito politico tutte queste mia ma condivise costruite con Antonio Saitta con altri colleghi tutte queste leggi tutti questi provvedimenti compreso il piano complessivo strategico politico dell'assessorato
E stato votato sempre da tutti i cattolici democratici cioè nei due schieramenti nei vari schieramenti tutta la Margherita i socialisti democratici tutta la marcia ad eccezion fatta dell'estrema sinistra
C'è sempre stato un voto di consenso convinto certo ho detto eccezione estrema sinistra perché invece l'estrema sinistra Comunisti Rifondazione Comunista Verdi fondamentalisti sono assolutamente all'opposto di queste posizioni
Delle posizioni che con i colleghi cattolici e democratici dei vari schieramenti porta avanti questo non è un problema mio ma indubbiamente un problema melanoma di Italian cioè non è un problema che non è vero compro le banche mio perché ci sono problemi speculari perché la situazione è complessa
Però ci tengo a dire che le grandi riforme varate dalla Regione Piemonte
Sul diritto allo studio sulla cultura sull'università sui giovani sono state varate a larghissima maggioranza e con un contributo di tutti i cattolici democratici ai democratici dei vari schieramenti convinto intelligente
Io volevo anche ringraziare per questo i colleghi che anche dall'esterno hanno appoggiato queste battaglie penso ai grandi articoli di Berardi sulla voce del popolo alle posizioni di salite in Consiglio regionale e così via
E a me sembra una così importante perché è stata una una fatica
Una fatica non piccola riuscirà a superare schemi a fare cose sostanziali quindi il primo grazie e per essere qui il secondo e per quello che negli anni
Fin da ragazzino dalla Calabria io seguivo Donat Cattin
Era uno dei pochi giovani calabresi seguaci di un uomo del Nord come Donat Cattin ero delegato dei giovani democristiani del gruppo di Forza Italia il mio delegato il bio primo delegati in Piemonte fu carissimo Gianfranco Morgando
O forse nuove scusa
Non faccio confusione
Non perché di forze nuove
Grazie non me ne ero non me ne ero accorto ma invece guardavo Gianfranco Morgando però comunque
è un lapsus nel senso che io continuo estro democristiano dovunque sia questo credo che non infatti Repubblica quando è scherno la mai scritto una volta a torto o ragione l'assessore forzista stile semplice Attolico Leo il democristiano Leo
Ed è Repubblica quindi è vero e che talmente immedesimato per me il fatto di essere democristiano che infatti di racconto vi racconto un episodio prima Gentile signora facendomi notare questo punto dirimente durante il dibattito sulla parità scolastica
La legge che abbiamo con la Margherita con tutto il centrodestra ma con la Margherita e con i radicali approvato a un certo punto
E mi si domandava da parte di una parte pozioni sinistra dove venissero queste scellerate posizioni e dicevano verranno sicuramente da preti da Forza Italia da a un certo punto il capogruppo dei Comunisti italiani che sicuramente il senatore Salvi conosce Pino Tiezzi persona di grande arguzia intelligenza uno dei più intelligenti consiglieri che io conosca
Fa un intervento come i soliti Suardi brillanti e di cercare i compagni io so qual è il documento scellerato pericoloso criminale da cui l'assessore le ho tratto questa legge sulla parità scolastica
Ovviamente pathos in aula pensavano qualche direttiva appunto segreta di Forza Italia qualcosa in cui per carità lavora benissimo ma e quindi questo patto di io ce l'ho ce l'ho qui sotto il banco e vi dimostrerò quanto scellerato e come le ossa e piene integralmente a questo documento pericolosissimo per noi della sinistra lo tira fuori dottrina sociale cattolica
Ha tirato fuori ce l'ha letta per tutti interventi del Consiglio regionale i due anni e mezzo di avvio
Di opposizione ha voluto leggere pinocchietti relata refero con grande intelligenza Bruto a leggere tutti i tasti dunque votato la legge eccetera per indicare dove veniva quindi diceva ridendo se dovete prendervela con superiore di Leo non fermate del palazzo che andate più su
E quindi queste posizioni come dire per me sono una storia è un orgoglio ultima considerazione la Fondazione Donat-Cattin
La Fondazione Donat-Cattin e un bene prezioso
Io ringrazio Giorgio Merlo per Milito grande amico vorrei esserlo ancora di più nel senso che so quanto sia prezioso a parte il fatto che non potrei non pensarla con tutte le volte che l'attivissima Barbara Donat Cattin mi sollecita e sento il piglio del nonno quando mi chiama quindi guai a non rispondere adeguatamente
Ma devo dire per esempio quando abbiamo fatto la legge regionale per difendere gli archivi dei partiti gli ho voluto che l'archivio della Democrazia Cristiana fosse seguito dalla Fondazione Donat Cattin credo che nessun altro reputo fare meglio finanziato da Fondazione Donat-Cattin per questo
Quindi credo abbia un ruolo importantissimo e non meno importante che dieci anni fa
In un momento di appunto difficoltà nel dibattito politico nel dialogo nell'incontro e preziosissimo col taglio che lo fa
Io l'ho già detto altre volte sono proprio intenzione Artissima sostenere in ogni modo perché sono convinto e chiudo il cerchio si chiude con le parole di Claudio Donat Cattin alle prime pagine del libro
Delle dieci numeri italiani in cui parla dell'intenzione delle cosa fra fondazioni vacante
Ecco io sono grato a fondo sulla che perché sono democristiano grato perché sono cresciuto con Donat Cattin ma grato come democratico
Grato come democratico all'esistenza di una fondazione chi fa queste approfondimenti consente questi dibattiti sviluppa idee e se è sempre stato questo prezioso nel Paese oggi un bene così raro da essere preziosissimo e meritare l'ultimi ovvio grande grazie e buon lavoro a tutti voi grazie
Anche lo Leon saluto cominciamo allora con l'onorevole Locatelli ponendo subito il problema dal titolo di questo convegno no
L'Europa al bivio tra stabilità e crescita io che l'avevano Nerone in dieci minuti un quarto d'ora anche di spiegare in termini molto semplici questo benedetto Patto di stabilità se si può rendere flessibile o meno modo che diamo anche un'informazione
Tecnicamente
Credo che si debba renderlo più flessibile ma a certe condizioni che che adesso
Cercherò di raccontare
Per parlare di Europa tra stabilità e crescita significa parlare di due strumenti dei due pilastri fondamentali della politica economica dell'Unione europea perché significa parlare di patto di stabilità e crescita questo quello che noi chiamiamo normalmente Patto di stabilità ma per quanto riguarda la crescita significa parlare della strategia di Lisbona e dirò molto brevemente quello quello sono questi due strumenti perché in dieci minuti magari dodici o tredici insomma un poco diffusi
Intanto nasce prima il patto di stabilità
Perché il Patto di stabilità e una è una pensata di una Ministro delle Finanze tedesco pecche alla che nel novantacinque aveva pensato che i criteri di ammissione all'Unione economico monetaria europea dovessero essere fatti valere non soltanto per entrare
Nell'Unione economica e monetaria ma dove è stato diventare qualche cosa di permanente in modo da garantire stabilità all'Europa nel suo complesso e quindi famosi erano cinque criteri ma poi di Stato si parla di due criteri
Cioè il deficit non superiore al tre per cento del PIL e il debito cioè l'insieme di tutti i deficit accumulati messi insieme non superiore al sessanta per cento del PIL
Dovevano diventare una costante della situazione economica e finanziaria dell'Europa allora Hegel pensa questo nel novantacinque lo propone e ad Amsterdam questo impegno viene viene condiviso e quindi diventare debole diventa Patto di stabilità nel novantasette
La strategia di Lisbona invece
è una conseguenze una decisione una strategia definita a Lisbona appunto nel marzo del due mila
è una strategia che si pone un obiettivo molto ambizioso infatti non l'abbiamo raggiunto e non lo stiamo per lo meno non lo stiamo raggiungendo
L'impegno era di trasformare in dieci anni quindi nel due mila e i dieci l'Europa nell'economia più competitiva del mondo da un'economia basata
Sulla conoscenza e con l'impegno a crescere accrescere creando nuovi e migliori posti di lavoro e favorire la coesione sociale
Queste sono due strumenti che sono apparentemente o sono stati visti apparentemente in contraddizione
Allora bagel avanza questa proposta nel novantasette
E tutti i Paesi lo lo accettano lo condividono ma questo strumento è un bene o è un male adesso sono passati alcuni anni
Io dico che è uno degli strumenti fondamentali per la costruzione europea e dico che deve essere rafforzato ma in quale modo lo dirò dopo
Perché è un bene perché di fatto ha consentito tassi di interesse basse anche basso anche a Paesi altamente indebitati
E questo è sicuramente un bene
E da incoraggiato in diversi Paesi purtroppo poco nel nostro Paese ha incoraggiato l'adozione all'adozione di riforme riforme strutturali in particolare l'attenzione su due strumenti su due riforme particolari la riforma del mercato del lavoro e la riforma del sistema pensionistico
Ma in che cosa non è funzionato questo patto di stabilità non funziona perché prociclico significa che quando le cose vanno bene
I Paesi che hanno sottoscritto il Patto anziché fare un poco di scorta per quelli picchiati chiamano vengono chiamati io venni tesi cioè i giorni di pioggia
Ecco quando quando le cose vanno bene i paesi non si preparano ad affrontare invece i periodi di difficoltà ai periodi di recessione e quindi essendo prociclico non sortisce l'effetto di rendere meno difficile situazione di crisi
Che che si sono verificati si sono verificati nel due mila uno e non soltanto nel due mila uno
E allora come si fa ad avere il limite a rispettare il limite proposto dal patto di stabilità ed insieme crescere sembrano apparentemente due cose in contraddizione per fare capire che usa spesso un'immagine l'immagine di un Paese che comunque corridore
Allora un corridore per definizione deve correre un paese deve crescere ma i Paesi devono crescere e anche i Paesi indebitati dovrebbero crescere ma in verità viene rappresentato da una specie di Sacco un sacco di carbone con corridore
Si prova sulle spalle e correndo e deve fare una grandissima fatica e più essa quel grande più la fatica lo schiaccia
Allora il problema è di trovare un equilibrio tra questo pesante sacco sulle spalle che di fatto frena il corridore chi quindi rallenta la crescita e comunque il fatto che il Paese deve correre
Allora il problema è fare in modo che il sacco sia tale che continui ad esistere ma diminuendo in progressione ma che sia tale che consenta al corridore di crescere ecco e il problema è che quando si arriva a una situazione buona nel senso che sia un un un vagito un bilancio prossimo allo zero il surplus questa corsa viene resa più facile il sacco piano ma piano piano diventa più leggero
E il Paese cresce di più
Ma questo è successo allora se ne guardiamo al patto di stabilità il patto di stabilità è stato quasi rispettato non è stato invece rispettato
L'obiettivo di Lisbona l'Europa è cresciuta troppo poco e quindi non siamo in grande difficoltà proprio per questa mancanza di crescita è colpa del Patto di stabilità
Un poco si e allora questo patto di stabilità fa modificato
Non so se avete sentito parlare della golden rule che è un non è una regola secondo la quale se dice sì va bene il tre per cento ci serve indebitamento è accettabile o meno ma noi dobbiamo essere in grado di fare in modo che in questo tre per cento non vengano calcolate le stese che si riferiscono agli investimenti
Io sono parzialmente d'accordo su questo meglio sono d'accordo che si dia una definizione chiara precisa trasparente delle spese che devono essere escluse
Da questo calcolo del deficit come sono altrettanto d'accordo che si debbano invece non conteggiare le entrate
Che vengono utilizzate per far apparire il deficit più ridotto un solo esempio le entrate una tantum cioè le entrate dei condoni fiscali devono essere escluse
Dal conteggio del deficit cioè devono fare quelli che fanno diminuire il deficit perché assolutamente non sono affidabili dura una volta una un una volta sola mentre l'estese
Che devono essere tolte dal conteggio del deficit sono diverse sono quelle che vanno in qualche modo a facilitare la realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona
Nell'ente quattro cinque poi mi soffermo su due particolare particolarmente perché mi stanno particolarmente a cuore
Allora
Bisogna togliere da questo calcolo suggerimento la proposta la proposta del dei socialisti europei in generale che bisogna togliere le spese che sono riferite alle politiche della Società per l'informazione e l'informazione
Molto rapidamente un accesso quello che viene definito Cipem fast rapido e veloce di internet per tutte le persone le persone normalissime ma in particolare dentro il mondo della scuola e dentro il mondo dell'università mondo della ricerca oppure l'accesso dei troni queste vizi pubblici oppure la salute on line
Un altro tipo di stesa le politiche dell'innovazione che servono sale politiche che servono a creare un ambiente giusto per le imprese innovative in particolare un sostegno alle piccole e medie imprese
Le politiche delle di pesci perché comprende insieme formazione istruzione quindi l'aggiornamento la formazione degli insegnanti più serie il sostegno a un ambiente perché si crea un apprendimento aperto tutte le persone possono imparare durante tutto l'arco della vita ma
Le due politiche sulle quali io voglio insistere particolarmente sono la politica delle ricerche per lo sviluppo e le politiche per l'impiego
Allora cosa significa fare ricerca e sviluppo
E dico che è un tema che mi sta particolarmente a cuore anche perché dal quindici giorni sono stata nominata rapporto dormendo rapporteur rosa sulle linee guida che la Commissione europea ha già indicato per il futuro piano
Quinquennale a sostegno al finanziamento e per il finanziamento della ricerca allora sosteneva la ricerca e lo sviluppo significa far circolare i cervelli noi molto spesso diciamo che dobbiamo trattenere i nostri cervelli in Italia e in Europa io dico che dobbiamo farli circolare
I cervelli italiani devono andar negli Stati Uniti ma poi per ritornare i cervelli americani devono venire in Europa che può ritornare poi ripartire questa un sostegno importantissimo
Poi rendere attraente venire a fare ricerche in Europa
Oppure incentivi fiscali alle imprese che fanno ricerca all'impresa che fanno innovazione rafforzare poi tutte queste impostazioni e renderle coerenti a livello europeo le politiche delle ricerche sono assolutamente indispensabili perché sono assolutamente con certezza quelle che favoriranno la crescita
E l'altra politica sulla quale voglio insistere un momento con un taglio voglio dire di genere quanti minuti ho ancora
Tre o quattro sono le politiche per l'occupazione
Allora il Patto di Lisbona la strategia di Lisbona parlava del rendere in Europa una economia competitiva grazie alla crescita e grazie alla crescita
Noi avremmo aumentato i nostri posti di lavoro che avremmo anche resi migliori l'obiettivo era di arrivare nel due mila dieci al sta a un tasso di occupazione del settanta per cento per tutti uomini e donne come media
E per le donne tassi di occupazione che al cinquantun per cento farlo arrivare al sessanta per cento
Ecco sono criteri che noi sono parametri dei quali siamo lontanissimi non abbiamo fatto nemmeno un terzo di questo di di di questo cammino
E l'Italia in particolare in ritardo per quanto riguarda il tema dell'occupazione femminile
L'Italia ha un tasso di occupazione femminile del quarantuno per cento e siamo ultimi in Europa con Grecia e con il con la Spagna
Però noi siamo un Paese strano italiani perché siamo un Paese a basso tasso di natalità nel mondo e insegna a basso tasso di occupazione e per di più abbiamo anche il peggiore tasso di presenza delle donne dentro le istituzioni ma questo se mettiamo in relazione il basso tasso di occupazione con il basso tasso di natalità
Ecco queste cose si scontrano con una
Un pensiero comune che dice che le donne non fanno figli perché lavorano invece in Italia le donne non fanno figli e non lavoro no
Ma questo perché succede perché c'è un cattivo un pessimo rapporto tra condizione femminile e mondo del lavoro e allora bisogna fare politiche che cambino questa situazione
E ci sono tre interventi molto definiti nella definizione Marx ma non non non semplicissima da realizzare
Che sono a bordo possono essere riassunte in tre parole conciliazione condivisione e servizi personalizzati che cos'è la conciliazione riuscire a mettere insieme in vita familiare evita professionale
Allora questo comporta una diversa organizzazione del tempo di lavoro e questo coinvolge non solo l'ente pubblico non solo le politiche ma anche le aziende allora o la riorganizzazione dei tempi di lavoro un problema difficilissimo ma alla fine conveniente per la qualità della vita delle persone e per le aziende che devono essere un poco sentite come organizzazioni che sono amiche delle famiglie
Ma la conciliazione funzionasse c'è la condivisione cosa significa condivisione condivisione tra chi
Condivisioni tra padri e madri da mariti e mogli tra uomini e donne nel farsi carico insieme delle responsabilità familiari e allora la conciliazione funzionasse si riferisce
Non soltanto alle donne ma gli uomini e alle donne condividere le responsabilità familiari e condivide le responsabilità professionali significa veramente creare situazioni di pari opportunità e di possibilità equivalenti tra uomini e donne
Ma questo come può succedere com'è possibile che uomini e donne possano seguire la famiglia e insieme anche andare a lavorare il problema è che bisogna creare servizi servizi personalizzati servizi non rigidi se noi pensiamo al via agli asili o alle scuole materne che completano l'orario molto prima che finisca l'orario di lavoro chiaramente sono servizi che poi spingono
I fruitori potenziali fruitori del servizio assoluzioni privati perché una donna che deve andare a lavorare etnici lavoro alle sei di sera non può manda un figlio all'asilo nido finisco alle quattro così com'è non funziona non serve una un asilo nido che non accetta bambini con influenza perché perché allora bisogna trovare le soluzioni e la soluzione è una collaborazione tra pubblico e privato per cui la scuola l'asilo nido può fare una convenzione con una cooperativa di baby sitter per cui quando il bambino ha l'influenza interviene la baby sitter a domicilio
Questi sono alcuni esempi di politica che promuovono l'occupazione quindi servizi personalizzati con la collaborazione tra pubblico privata condivisione e conciliazione queste sono le politiche del lavoro e ho volutamente data questa Italia di genere perché tutti di solito parlano di politiche del lavoro come se fossero cose mentre ma un conto è fare politiche indirizzate
Agli uomini e alle donne diversamente noi rimarremo stendere nulla di quei Paesi in Europa per pasto di natalità e per tasso di occupazione femminile se un Paese non cresce nel senso che non fa figli non può nemmeno crescere dal punto di vista economico
Opere che ringrazio l'onorevole Locatelli neo allora neo europarlamentare dei tempi ma anche perché ha saputo coniugare contenuti d'Europa cosa che non sempre capita alle volte la retorica europeista
Travolge la polizia di contenuti l'onorevole Salvini già ministro del lavoro nei governi di centrosinistra
Credo che molti si aspettano una risposta oggi molto semplice molto banale però e non risposta carica di contenuti
A pochi anni dall'Euro e ovviamente diventa sempre più interessante sapere dove
Dove pende la bilancia tra vantaggi e svantaggi
Perché nella forbice tra vantaggi e svantaggi si gioca la politica europea del futuro e si gioca anche come dicevamo nell'introduzione un'adeguata politica economica dell'Unione Europea
Onorevole Saglia
è difficile dare una risposta a questa domanda perché questa Europa in particolare questo trattato approvato dalla Convenzione europea e poi dai governi è un testo che crea molti molti problemi
Io ho letto nei giorni scorsi
Una recentissima intervista una persona che stimo moltissimo come credo tutti noi il Presidente Oscar Luigi Scalfaro
Proprio su questi temi dell'Europa e ho trovato come in altre occasioni è accaduto in questi anni del delle parole in cui esprimeva un
Una una valutazione un'opinione un punto di vista che avverto che avvertiamo tutti
Questo trattato e deludente
E c'è il rischio che questa Europa
Che per ora andare avanti come noi vogliamo deve avere alle sue spalle dette un grande consenso una grande spinta ideale popolare il pendolo invece vada dall'altra parte persino in Italia
Fortunatamente fin dall'inizio il più europeista
Dei Paesi appartenenti all'uno o all'Unione oltre che che uno dei protagonisti fin dall'inizio fin dall'Europa sei
Lei euro cerchio con tutte le discussioni che ci sono strade sulle quali non vale evidentemente
E la pena di non è necessario adesso adesso tornare quali sono i problemi di questa crisi di queste difficoltà di consenso che incontra l'Europa
Di un trattato a rischio
Ci saranno ratifica in venticinque Paesi dell'Unione basta come si sa il blocco di uno di questi venticinque o in Parlamento in referendum previsti nella maggior parte dei Paesi dell'Unione perché tutto salta
è un'Europa che non mantiene le sue promesse
Europa politica dovrebbe parlare con una voce sola
Invece si è divisa
Si è divisa in modo drammatico sulla questione irachena
Si sta dividendo adesso sulla questione del il Consiglio di sicurezza
Delle Nazioni Unite
Io credo che né il governo in carica abbia sbagliato ad accentuare a cavalcare questi questi aspetti
Non solo in senso sulla questione della guerra per ragioni che non fanno non appartengono a questo dibattito ma proprio come fatto di divisione di spaccatura profonda dell'Europa
è un'Europa che non mantiene le sue promesse sul piano sociale parlava adesso benissimo l'onorevole Locatelli delle Patto di stabilità e della strategia di Lisbona
E la differenza fra i due testi come veniva ora ricordati che il patto di stabilità è vincolante o meglio dovrebbe esserlo
Perché voi Goran quando grandi nazioni come la Francia con la Germania dicono quest'anno non intendo rispettarlo
Non c'è un arbitro che fischia il cartellino rosso né ci potrebbe essere come è evidente ma certamente viene avvertita dei cittadini come qualcosa che pensa quante volte abbiamo detto appunto bisogna
Si chiama flessibilità si chiama precariato ognuno decida
Bisogna cambiare le leggi del lavoro diciamo riducendo diritti e garanzie che moderne uno moderno e c'erano perché ce lo chiede l'Europa
Bisogna tagliare la spesa pensionistica o sanitaria perché ce lo chiede l'Europa
Cioè il patto di stabilità è un meccanismo incombente nella sua unilateralità gli obiettivi di Lisbona sono obiettivi bellissimi
La piena e buona occupazione tassi entro dieci anni da raggiungere dieci punti in più del tasso di occupazione ma sono documenti cartacei
Non hanno una loro non hanno una loro vincolatività sono obiettivi che vengono indicati ma non c'è non c'hanno una strumentazione corrispondente
Il terzo punto di crisi e la democraticità dell'Europa
Questo trattato benissimo lo vedete continua a chiamarlo trattato perché non mi pare una Costituzione
Trattato costituzionale non mi pare per i suoi contenuti Mater come nato
Può darsi l'Europa una Costituzione davvero innovative democratica senza che i cittadini abbiano mai avuto la possibilità di esprimersi né direttamente né tra voi e sui loro rappresentanti nel Parlamento nazionale ed europeo
Elaborata da ottanta persone in una convenzione e poi da quindici più dieci capi di Stato e di Governo in una riunione
C'è un tasso di democraticità
Allora l'identità europea
La forza dell'Europa che è un modello che questo continente diciamo che la forza di questo continente che la pace
Che il modello sociale europeo che la democrazia non c'è più o non si vede più non appare più esserci
La pace vecchie la grande attrattiva come ci ricorda tanto spesso
Il nostro presidente della Repubblica
Dell'Europa che certamente nasce intorno al mercato addirittura al carbone le acciaio quando il padre fondatore dell'Europa si rendessero conto che la via dell'esercito comune alla via direttamente politica
Non riusciva ad andare avanti dissero cominciamo dall'economia ma fin dall'ora perché il carbone e l'acciaio perché col carbone e l'acciaio osavano insieme la Francia e la Germania
Le zone carbonifere metallurgiche della Ruhr e dell'Est francese cioè i due Paesi che per ora i cinquant'anni si erano dilaniati dalla guerra civile europea
E da lì si espande un percorso per cui questo pezzo di mondo e un mondo in cui non è più pensabile fra noi la pace
La guerra ma solo la pace e speriamo che si estenda
Che la guerra cessata a non molta distanza dei nostri confini dieci anni fa Jugoslavia cioè non sono cose scontate questo valore della pace
Non c'è nel testo costituzionale e non c'è e nelle politiche di uno l'europea che non è in grado di parlare con una voce sola su questi temi
E quindi la possibilità di portare fuori dei propri confini questo grande valore europeo che ha realizzato al proprio interno che la pace non non si vede non si avverte
Il modello sociale europeo anche su questo si è costruita l'Europa cioè anche qui questa parte del pianeta
Attraverso la formula dell'economia sociale di mercato dello stato sociale e così via creato un modello di convivenza fra il regole di efficienza di mercato e protezione dei diritti dei lavoratori e dei diritti sociali che non c'è
In altri luoghi del pianeta
E che ha funzionato bene in alcuni pezzi d'Europa come Paesi nordici ancora funziona benissimo
Nel senso di produrre grande efficienza e competitività e al tempo stesso di proteggere i diritti dei più deboli
Di non affermare una logica improntata all'economia al profitto
Ma dove più questo dove è più questo punto di incontro questo punto di sintesi dove più appunto il punto d'incontro fra Maastricht e Lisbona ci parla l'Europa di questo non ci parla nelle sue politiche attuali
E la questione dicevo della democrazia
In euro in Italia che il paese anche se poi staccato speriamo che lo sia ancora il più europeista cessato un referendum
Consultivo intorno all'estensione deve all'elezione diretta del Parlamento europeo alla fine degli anni ottanta grandissima maggioranza degli italiani votò sì
C'è ancora questo questo consenso io credo che questi sono i grandi temi che noi dobbiamo avere dobbiamo affrontare dobbiamo e seminari
E allora io penso che dobbiamo misurarci con questi questi temi queste questioni concrete e chiedere un'Europa diversa
Altrimenti prevale la via delle dell'euroscetticismo del suo benissimo come dicono in Francia voce abbiamo che c'è un partito in questo governo uno dei quattro partiti della coalizione che profondamente contrario
Alla costituzione europea lo dice lo dichiara
Mi riferisco ovviamente alla lega Nord e atti anche confronto conseguenti coerenti rispetto a questo pensiamo al ritardo nell'applicazione della normativa europea in materia di giustizia
Essendo il dicastero occupato da un esponente di questo partito il quale coerentemente alla linea del suo perfido gioco tende a contrastare tutto ciò che può ampliare lo spazio lo spazio europeo
Quindi quel rischio c'è di un'inversione di tendenza ma non si contrasta io credo dicendo che va tutto bene così dicendo che vogliamo più Europa
Europa più sociale prova più democratica una roba che vale di più di queste parole di pace
Per andare un po'al concreto giustamente perché altrimenti sono discorsi astratti piena occupazione obiettivo di Lisbona in Italia accanto alla questione importantissima che poneva l'onorevole Locatelli
Della occupazione femminile che è un aspetto l'altro aspetto si chiama mezzogiorno
Noi abbiamo un tasso di occupazione disoccupazione a secondo del parametro che si assuma che come si sa oscilla fra il nove e il dieci per cento ma come famoso pollo di Trilussa dalla statistica
Per la quale fa come si sa perché ora un pollo e chi invece ce ne ha due in pentola il risultato della media di un polo per uno questo dato è dato dal fatto che ci sono parti rilevanti del Paese
Che fortunatamente hanno piena occupazione c'è una disoccupazione solo funzionale ci sono parti del Paese come mezzogiorno che sono in drammatiche condizioni di occupazione lavoro nero precariato emarginazione sociale
E questo non è un problema solo del Mezzogiorno prima dell'Italia nel suo insieme
Perché riguarda il sistema Italia
C'è da chiedere di più all'Europa su questo
E c'è da affrontare senza disincanto la questione era largamente