"Il commercio internazionale, gli aiuti ai paesi in via di sviluppo e l'Unione Europea..."

Con i documenti d'archivio che eri ascolterete tra qualche istante questa volta parleremo in particolare di commercio internazionale di aiuti ai Paesi in via di sviluppo di Unione europea
Li ascolterete innanzitutto una sintesi di un dibattito svoltosi nell'agosto novantasette a Rimini al meeting dell'amicizia ed avente per tema povertà e sviluppo l'uomo interessa alla mercato protagonisti Renato Ruggiero in quel momento presidente dalla WTO l'Organizzazione mondiale dal commercio ed Emma Bonino commissaria europea
Al termine riesco tre tre invece quanto disse Emma Bonino nel marzo novantasei nel corso di un convegno svoltosi a Fiesole ed incentrato sull'attività di commissaria europea con delle che varia e sui rapporti spesso non facili con rappresentanti di Paesi non ancora convinti dell'opportunità per tutti dentro e fuori l'Unione europea di un libero scambio di merci persone
E idee
Ma il mercato che cosa il mercato è una relazione oggettiva
Tra la domanda di beni e di servizi e l'offerta di beni e di servizi
Il mercato in se stesso non può interessarsi all'uomo deve essere l'uomo che si deve interessare del mercato che deve costruire
Le regole migliori possibili perché il mercato produca risorse e risorse queste risorse vengano distribuite nel migliore dei modi
Quindi non possiamo noi appellarci alle forze del mercato
Quando qualcosa non funziona dobbiamo dire che siamo noi uomini che non abbiamo saputo creare le regole necessarie perché queste forze operino nel senso migliore
Questa era la prima osservazione che volevo farvi la seconda e che esistono molte tipologie di economia di mercato
Voi con certamente c'è una tipologia di carattere europeo che certe volte si identifica con l'economia sociale di mercato
Dello sviluppo renano
Cioè lei c'è lo sviluppo diciamo anglosassone più fondato sulla ricchezza finanziaria cioè lo sviluppo asiatico che fondata su un insieme di altri valori
Quindi il mercato di per se stesso non identifica un modello ve ne sono moltissimi di modelli e di sotto modelli
Ed infine per arrivare poi al mio tema
E vi sono diverse prospettive per giudicare il mercato il mercato lo si può giudicare dal punto di vista dell'economia nazionale dal punto di vista dell'economia europea
O dal punto di vista del mondo e queste differenze di prospettiva
Comportano delle visioni totalmente diverse vi cito un solo dato quello delle disuguaglianze
Se noi parliamo delle disuguaglianze dal punto di vista per esempio europeo
Vi è una soglia di povertà che decisa statisticamente che si colloca a quattordici dollari e mezzo al giorno
Beh se voi applicate questa soglia di povertà
Diciamo al resto del mondo e voi avete che quasi tutto il resto del mondo vive sotto la soglia di povertà quindi le le considerazioni che si possono fare con una prospettiva
Sono diverse da quelle dell'economia mondiale e che cosa succede nella economia mondiale
Io vorrei fare un passo indietro nella storia perché ci sono qui molti giovani e il passo indietro alla storia e per ricordarvi che alla fine della seconda guerra mondiale
Quando si è trattato di costruire il modo un modello diciamo di sviluppo dell'economia mondiale che si applica oggi e beh non vi era altra scelta e altra possibilità che quello di basare questo modello sull'economia di mercato per una ragione molto semplice
Che noi uscivamo da una immensa tragedia
Una immensa tragedia e che questa tragedia era stata in gran parte in gran parte alimentata dal nazionalismo economico che aveva prodotto il fascismo e il nazismo
E dalla economia marxista che applicata nella Russia aveva prodotto la dittatura staliniana
E quindi l'unico modo l'unico modello che poteva ricostruire il mondo su basi di libertà e di democrazia era come ancora oggi l'economia di mercato quindi attenzione perché il mercato non è certo un modello ideale l'economia di mercato mai certamente il modello meno imperfetto
E le altre esperienze hanno finora portato alle grandi tragedie e alla perdita della libertà
Come ha funzionato e come funzionerà
Su scala mondiale
Diciamo l'economia di mercato
Sarebbe una un'inaccettabile errore
Se noi non partissimo dalla povertà e dalle disuguaglianze che ancora esistono
Sarebbe un'inaccettabile orrore non ricordare quanto ancora il mondo in cui viviamo a aspetti che noi non possiamo assolutamente minimizzare o dimenticare
è inaccettabile che ancora un miliardo e trecento milioni di uomini vivono con un reddito pro capite inferiore a un dollaro al giorno o che il cinquanta per cento della popolazione del mondo
Viva con un reddito complessivo inferiore al cinque per cento della ricchezza del mondo
è inaccettabile che ottocentoquaranta milioni di adulti siano ancora analfabeti
Oh che un terzo delle persone dei Paesi più poveri viva meno di quarant'anni oppure nel caso del commercio
Che i Paesi più poveri che producono che hanno il dieci per cento della popolazione mondiale partecipano alla al commercio mondiale con una quota dello zero virgola tre allora tutto questo bisogna dirlo e bisogna dirlo con una grande forza però attenzione
Sarebbe ugualmente inaccettabile se noi non citassimo i progressi che abbiamo realizzato in questi cinquant'anni le cifre che vi ho detto sono le cifre di un rapporto ufficiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo umano pubblicato questa in questo stesso rapporto si ricorda e cito poche persone si rendono conto dei grandi progressi realizzati nel ridurre la povertà
Negli ultimi cinquant'anni la povertà è stata ridotta più che nei precedenti i cinquecento anni
Ed è stata ridotta sotto certo aspetti in quasi ogni paese del mondo
Alla fine del ventesimo secolo trarre quattro miliardi di persone avranno realizzato miglioramenti sostanziali nel loro livello di vita
E circa quattro cinque miliardi avranno accesso a un'educazione di base e di assistenza medica
Questo è il rapporto delle Nazioni Unite che un documento molto severo normalmente giustamente molto severo
E io ve lo dico perché sarebbe un errore colossale minimizzare le disuguaglianze
Ma ugualmente colossale minimizzare quello che il mondo sta facendo quello che molti stanno facendo perché questi problemi abbiano una una migliore collocazione
E vi voglio dire altre cose che saranno interessante anche per il bar dibattito che verrà
I paesi in via di sviluppo certo non tutti ma oggi anche alcuni Paesi dell'Africa anche alcuni Paesi dell'Africa
Cresceranno nei prossimi anni già crescono e cresceranno nei prossimi anni con un ritmo circa reti volte superiore a quello dei Paesi industrializzati
Negli ultimi dieci quindici anni
Dieci Paesi in via di sviluppo con una popolazione globale di un miliardo e mezzo di uomini di un miliardo e mezzo di uomini hanno raddoppiato il loro reddito pro-capite
Una un fenomeno di questa dimensione era un fenomeno che non si era mai verificato
è vero all'interno di questi dieci Paesi la distribuzione sarà insufficiente sarà sbagliata ma sta di fatto che un miliardo e mezzo di uomini hanno raddoppiato il loro tenore di vita
Due terzi della crescita mondiale nei prossimi anni avverrà nei paesi in via di sviluppo e non solo
In Asia e nel Sud-Est asiatico
Ma anche in America Latina e anche in molti Paesi dell'Africa all'Aprica sta io uscendo dal tunnel buio
Dove è ha vissuto per molto tempo certa vi sono ancora tragedie immense e inaccettabili vi sono guerre spaventosa ma non riguarda più tutto il continente africano gran parte del continente africano sta uscendo da questa
Da questa dimensione
è un dato che riguarda
I Paesi industrializzati
Non è vero che la crescita dei Paesi in via di sviluppo sia contraria agli interessi dei Paesi industrializzati che noi perdiamo posti di lavoro
A causa di questi Paesi o che il nostro reddito diminuisce a casa a causa di questi Paesi e per quanto riguarda l'Italia non è assolutamente vero noi esportiamo molto di più in quel paese di quanto importiamo
E in gran parte la nostra ricchezza dipende dallo sviluppo e dalla ricchezza di quei Paesi non abbiamo nessun alibi quei Paesi sono e saranno sempre di più il motore della nostra crescita
Allora
Possiamo fare
Cosa fare perché non possiamo dimenticare il problema fondamentale che ancora abbiamo disuguaglianze inaccettabile
Bene io credo che noi dobbiamo continuare nella strada che abbiamo intrapreso sapendo una cosa
Che oggi la maggiore resistenza non viene dai Paesi in via di sviluppo
Viene talvolta proprio dai Paesi industrializzati
E in questi Paesi
Che molte volte si sente il tema del protezionismo
Della del pericolo degli altri paesi quindi dobbiamo noi più che i Paesi in via di sviluppo renderci conto della interdipendenza crescente che noi abbiamo
Io vi vorrei dire due parole sulla Organizzazione Mondiale del Commercio proprio due parole
Questa era un'organizzazione che prima si chiamava il gatto era un accordo
Nato subito dopo la fine della seconda guerra mondiale con ventitré paesi membri erano quasi tutti i paesi industrializzati Paesi ricchi lo chiamavano il club dei ricchi
Oggi questa organizzazione accento trentuno Paesi centotrentuno Paesi significa che l'ottanta per cento dei paesi della mia organizzazione sono paesi in via di sviluppo o sono paesi o sono economie in tradizione
E l'unica organizzazione mondiale
Che abbia in questo momento trenta Paesi candidati che vogliono assolutamente entrare tutti i paesi in via di sviluppo o Paesi è o economia in transizione Cina Russia
Arabia Saudita a Ucraina eccetera tutti i paesi questo significa che credono nel modello e perché credono in questo modello che è un modello basato sull'economia di mercato
Perché noi non facciamo soltanto la liberalizzazione noi scriviamo le regole
Con cui i processi commerciali debbano essere attuati e abbiamo ed è questo un fatto rivoluzionario un sistema per la soluzione delle controversie che è vincolante
E il primo caso che è stato giudicato che è stato un caso contrario agli Stati Uniti d'America su delle norme di di di ecologiche
Gli Stati Uniti d'America hanno modificato la loro legislazione per tenere conto di quello che era stato il parete dell'Organizzazione mondiale del commercio e voi leggete
Che adesso quasi tutti i grandi dissidi commerciali non vengono più regolato e sono molto contento al Ministro degli esteri nella Repubblica di San Marino per quello che ha detto non vengono più regolati sulla base di rapporti di forza
Vengono regolati sulla base delle regole che consensualmente consensualmente piccoli e grandi poveri e ricchi tutti debbano dire dissi e ci riusciamo io vi dirò una cosa il mondo
Visto dal di dentro
è molto meglio del mondo visto dal di fuori altrimenti voi non potreste immaginare come sia possibile che centotrenta Paesi si sono messi d'accordo su ventisette mila pagine di regole questo è possibile soltanto perché nel mondo le forze che costruiscono sono ancora maggiori come io vi ho detto delle forze che circolano di distruggere
E ci occupiamo dei Paesi più poveri
Adesso a fine ottobre
Avremo la mia organizzazione organizzerà una conferenza mondiale per i Paesi più poveri che avrà delle forme direi del tutto nuove per affrontare questi problemi sono certo che ne potremo parlare durante il dibattito
Per concludere il futuro
è già cominciato
E nel futuro oggi per la prima volta nella storia dell'uomo io ho visto la questa bellissima mostra di Dostoevskij
Ebbene io vi dico che oggi nella storia del mondo forse per la prima volta
Abbiamo un enorme numero di mezzi a nostra disposizione per battere questi grandi flagelli che ancora devastano l'economia del mondo la povertà la miseria l'ignoranza la salute
Voi non vi rendete conto
Di che cosa sia il progresso tecnologico che noi stiamo vivendo voi non sapete probabilmente che fra un anno sarà possibile creare il telefono a livello mondiale che avrà questa caratteristica che potrà essere utilizzato da qualunque comunità anche la più lontana del mondo
Un telefono in ogni villaggio era un obiettivo che io ho lanciato a Singapore alcuni mesi fa e che può significare la differenza tra la vita e la morte
Di tanta gente
Può significare la differenza tra la salute e la malattia
Può cambiare tante cose come quello che stiamo facendo per dare un uguale accesso a tutti i popoli della terra per l'informazione e la conoscenza
L'informazione e la conoscenza che saranno dei grandi materie prime del ventunesimo secolo
E che non avranno hanno avranno questa caratteristica di non essere limitata come il limitato il capitale la terra gli altri strumenti di produzione
Noi cerchiamo di dare un accesso a tutti
Ci riusciremo non ci riusciremmo dipenderà dall'uomo non dal mercato
E noi dobbiamo batterci perché questo sia possibile perché si possono cambiare le condizioni degli esseri umani cioè per la prima volta io vi dico
Noi stiamo creando noi organizzazione noi uomini non a società umana sta creando i i gli strumenti
Per potere fare dell'uomo il centro dell'economia e non l'oggetto dell'economia vi ringrazio
Parola Emma Bonino
Grazie a mille
Perché sono
D'accordo su due posizioni iniziali di Renato Ruggiero probabilmente
Posso spendere questi pochi minuti per
Fare un passo in avanti
Sono d'accordo con lui da liberale come sono
Che l'economia di mercato mi sembra in tutte le sue evidenti imperfezioni d'altra parte non può disporre fretta e nel mondo di progetti e poca cosa
Mi sembra il sistema economico più adeguato
O meno imperfetto di tutti quelli che abbiamo visto nella storia
Per consentire o nel quale
è possibile
Il protagonismo appunto della persona umana voi mi
Consentirete di non usare la parola uomo non per nessun vetero sessismo ma semplicemente per sentirmi anch'io coinvolta e quindi lo chiamerò persona umana giusto per non sentirsi per sentirmi anche un po'coinvolta insomma
Mi sembra il sistema più adeguato quello che più può consentire lo sviluppo della persona umana che è evidentemente personaggio economico
Ma che è molto di più di questo perché ognuno di noi grazie a Dio è molto di più del suo conto in banca
Il suo conto in banca è un elemento niente affatto marginale vorrei subito chiarire
Niente affatto marginale
Ma per fortuna ognuno di noi a passioni emozioni valori ideali desideri per nostra fortuna che vanno anche al di là del suo conto in banca
Questo vuol dire che il mercato essendo nord uno strumento neutro come Renato diceva
Da solo si può risolvere tutti questi o darci indicazioni per risolvere o affrontare tutte queste nostre parti Dinoi che sono al di là dell'uomo economico
Io credo di no
E giustamente credo il problema non è se il mercato si occupa della persona umana il problema è se noi tutti ci vorremmo occupare del mercato
E cioè occupare di porre le regole i limiti non il protezionismo in perché hai ragione ed è nato qui quando si parla adesso poi non c'abbiamo tutti un effetto moda nel nostro paese e poi improvvisamente tutti parlano di globalizzazione dell'industria della tv del turismo della gastronomia e dei e nel mercato anche quelli che di mercato francamente ci capiscono molto poco
E in particolare quelli che magari nella loro storia tutto hanno fatto per combattere una logica di mercato che improvvisamente si sono riconvertiti e ben vengano per carità salvo il fatto che poi nel nostro Paese francamente di mercato ce ne proprio pochino
E tu e ne sa qualcosa Renato certamente quand'era ministro ancora del commercio estero poveretto ci provò con mille e mille difficoltà
E ne sa qualcosa certamente che ne so Giuliano Amato che credo che ogni giorno stia lì a lottare per aprire alcune fette di libertà economica
Ma tant'è stiamo diventato un paese in cui sono i fautori del mercato i più forsennati proprio quelli che magari operano poi ogni giorno per sto mercato aprirlo molto poco perché appunto
Se c'è una cosa che la regola e che il mercato di cui il mercato se fosse mai attuato fa piazza pulita e sono le rendite di posizione
E quello molto spaventa non è che spaventa la gente virgolette normale spaventa alcuni signori depositari di rendita di posizione
Che si definiscono per carità fautori delle regole di mercato purché non si applichino a loro stessi alla loro impresa alla loro industria possibilmente para pubblica
Sì che viviamo uno strano Paese
Sicché vediamo in uno strano Paese dove la piccola e media impresa nel nostro Paese e certo non gode di situazioni di mercato chiunque abbia una piccola e media impresa esser rischia andare
A chiedere dei soldi in banca deve essere plurimi rionali o se no non li fa credito nessuno
In particolare se è grande impresa para pubblica e piena di debiti non c'è neanche il problema di chiederlo questi prestiti perché di lì danno a forza e per obbligazioni
Finché
Dico questo perché forse è bene che voglio dire facciamo anche le tare di alcune superficialità e di alcuni entusiasmi apprezzo zero a costo meno che zero e a rischio inesistente
Tutto ciò premesso io volevo però immagino che me abbiate invitato soprattutto nel mio ruolo più più istituzionale
Forse aggiungerò brevissimamente due cose a quanto Renato ha detto in termini più diciamo di globalizzazione dell'economia e del mercato in generale
E non solo ovviamente rispetto ad un territorio Italia e mi dico esattamente due problemi che io pongo
E premesso appunto che secondo me bisogna lavorare in questa linea di economia del mercato per migliorarla per esempio
Il mercato non è la legge della giungla
Il mercato è un sistema che ha del regole dei limiti Renata accennava alla situazione attuale di condanna americana ma non a caso esiste la clausola sociale per esempio in nei rapporti economici internazionali che appunto è stata posta come limite
Quindi è un sistema
In cui
I governi eccetera i poteri pubblici tanto più si ritirano dal produrre latte o altre amenità di questo tipo tanto più evidentemente hanno il compito di stabilire delle regole
Su cui appunto si gioca in modo che siano chiari a
Allora
La partecipazione della persona umana in queste regole che sono stabilite poi dai governi consensualmente che sono i nostri rappresentanti di democrazia delegata
La mia pura repressione semplicemente questo
Io ritengo che proprio nel da liberale che proprio nelle regole di mercato
I valori fondamentali in particolare i diritti umani indivisibili sotto ogni latitudine tropicale o o in Alaska e sotto ogni regime politico
Io mi auguro diventi no parte integrante dell'economia di mercato
E nota bene non contrappongono i diritti umani al mercato dico esattamente all'opposto
Dico che proprio le regole del mercato devono tenere presente e in parallelo il rispetto di alcuni elementi base di diritti umani e della persona
E questo mi sembra forse il passo in più che dobbiamo fare
Usando la clausola sociale usando l'Europa politica prima o poi ci fosse
E prima o poi tutti la volessimo pretendere creare
Un'unione è un euro ed Europa politica che oltre a discutere e dividere pesci inesistenti formaggi che non ci sono mucche pazze di vario tipo
Decidesse per favore che oltre che una politica commerciale ha anche una politica estera comune degna di questo nome e degna e adeguata al nostro peso economico noi possiamo una grande potenza commerciale economico
Come dice il mio amico belga che non sono sempre molto ironici e molto ma presta la propria dedicata siamo una potenza economica un nano politico è un verme militare
Questo credo noi dobbiamo controbilanciare
Perché su questo io credo possiamo appunto nell'economia di mercato e nel modello del mercato come persone umane e quindi come persone in cui la politica i ballo non dico la partitica
La politica i valori essenziali e che sono indelebili sibili sono parte integrante di questo modello
C'è un quello che io credo sia necessario alla soglia degli anni due mila un nuovo umanesimo
Nella politica e nel modello di mercato
Esiste un'etica del mercato
Beh io credo che quelle quella che dobbiamo mettere nove
Se riteniamo appunto che valga la pena
E con chiudo semplicemente dicendovi che
Proprio perché è il meno peggio e comunque il sistema che tanti passi deve ancora fare ma che meglio può tenere in conto
Le libertà e le responsabilità di ciascuno di noi e libertà umana le libertà civili e libertà politiche le libertà economiche che meglio può contenere
Questo tipo di di esigenza è chiaro che anche nella accordi e nel rapporti internazionali
Evidentemente a mio avviso c'è bisogno di un umanesimo e di valori inseriti nella logica di mercato e quei valori li possiamo mettere solamente noi è possibile io credo di sì e chiudo semplicemente con tre ed è
Abbiamo tutti bisogno del petrolio benissimo
Nessuno è così ingenuo da non pensare che la politica dei rapporti internazionali sono retti da priorità e interessi economici
Certamente
Ma perché mai avendo bisogno del petrolio in funzione anti iraniana e quindi dell'Afghanistan né per cui dei Taliban il giusto perché non è che i talebani studiano nelle università e nascono a grappoli e trovano anche da soli
Il l'elicottero con visione notturna laser qualcuno glielo deve dare questo elicottero
Ma perché abbiamo bisogno di questo ed è vero
è possibile tollerare che il sessanta per cento della popolazione afgana in particolare le donne è tornata al Medio Evo ha perso qualunque diritto civile umano non ha più il diritto al lavoro non ha il diritto a uscire per strada insomma eh segregata in casa o meglio sotto i veli
E cioè che questo famigerato petrolio che magari ti interessa passa i costi di questa cosa sono pagati dal sessanta per cento della popolazione che tornata al Medioevo
Siamo sicuri che non è possibile coniugare le due
Siamo sicuri che non è possibile effettivamente in termini contrattuali
Per esempio mettere sul piano della bilancia anche altri valori e non solo quelli
è possibile pensare io credo di sì ma non solo è possibile io credo che è doveroso anche per la pace e la stabilità vezzo Terni
Noi spesso abbiamo fatto calcoli che si sonori dimostrati mio qui nel giro di pochi anni
Abbiamo armato Saddam Hussein faccio l'esempio è per anni perché essendo anti iraniano non si sa perché era d'ufficio pro europeo
Ho pronti dentale finché a un certo punto giustamente ha deciso di essere pro domo sua e proprio nessuno insomma
Perché il fascino dell'uomo forte invece che il fascino delle istituzioni forti noi il fascino dell'uomo forte purché tenga l'ordine a qualunque costo in particolare se i costi li pagano gli altri questo fascino non riusciamo per
Io credo che esattamente per questo motivo il fascino delle istituzioni forti dei valori forti
Che si coniuga mal si combinano si antagonizzare no e si dialetti interno con le regole di mercato e la strada il passo in più la marcia in più che credo dipenda da tutti noi perché automaticamente non avviene
Dipende da tutti noi chiedere e pretendere e questo è Bossi io credo che non solo è possibile ma se la politica non è l'arte di gestire l'esistente
Ma di inventare il possibile questo è il suo fascino la sua forza non la partitica ma la sua porta il suo io credo che questo che nell'economia di di mercato con molta forza dobbiamo chiedere imporre grazie
Era il ventinove agosto novantasette così dunque Renato Ruggiero in quel momento direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Commercio ed Emma Bonino commissaria europea al Meeting dell'amicizia di Rimini su povertà sviluppo uomo e mercato
La prossima registrazione del primo marzo novantasei ancora Emma Bonino questa volta a Fiesole
Nel momento in cui relazionava sullo stato della cooperazione economica internazionale innanzitutto
Evidentemente le mie competenze sono consumatore aiuti umanitari e pesca come ben sapete sicché
Il la a parte la disomogeneità ma la vita è sempre più fantasiosa di quanto uno pensi
E pure nelle mie audace mai mi sarei aspettata intanto di fare il commissario o la commissaria secondariamente per giustapposizione
Di avere tre portafogli così diversi beh ognuno di essi peraltro così critico per molti punti di vista
E è ovvio che la politica mediterranea in quanto tale è gestita da un altro collega allo spagnolo Manolo Marin
Ma questo evidentemente non solo perché la commissione funziona collegialmente quindi tutti grandi dossier o grandi e piccoli poi arrivano sul tavolo dei commissari e ed è solo decisioni collegiali
Ma devo dire che persino a partire dal punto di vista pesca nella lunghissima trattativa col Marocco
Ho cercato non solo di occuparmi del settore pesca peraltro che almeno nell'accordo col Marocco poco centrava il Mediterraneo perché in realtà si stava discutendo di pesca in Atlantico visto che il Mediterraneo pesce non ce ne e quindi viene un po'difficile
Ma anche solo da questo filone
Credo di in almeno in quest'anno di aver avuto l'occasione l'opportunità di affrontare questo dossier mediterraneo diciamo dal di dentro per una priorità politica
Che credo riguarda il nostro Paese
Quello che basta guardare una cartina geografica e senza tanti in mega studi uno credo capisca molto bene che certamente l'ingresso dei Paesi baltici piuttosto che il problema
Della Norvegia che non è entrata nell'Unione europea sono certamente problemi ma insomma
Per alcuni paesi membri dell'Unione Europea dislocati un po'più a sud credo che basti guardare una cartina
Per sapere che evidentemente è questa la frontiera sud dell'Unione europea è una frontiera che per molti paesi membri e di enorme rilevanza
Allora
Un Papa il tiro da un esempio per spiegarmi per spiegare insomma che mi è capitato a nord io vi assicuro non credevo alle mie orecchie ma così mi è capitato forse per rendervi più chiaro ma in modo molto semplice la difficoltà di questa politica mediterranea
Dunque sette mesi di trattativa
Pesca per quanto mi riguarda Marocco e un anno e sette mesi di trattativa Accordo di Associazione col Marocco in termini più lati agricoltura con le associazioni e retti dal commissario Marini
Quindi io arrivo gli ultimi sette mesi commissario ma niente mare impegnava da circa un anno più sette e mezzo
Con una serie di tira e molla legate anche a vicende interne del Marocco quindi prima sì poi no poi la richiuse dura poi tentativo Marocco di avere un rapporto privilegiato e diretto con gli Stati Uniti avendo pensato non si sa bene che cosa a viaggio trionfale di sua Maestà negli Stati Uniti reti chiusura quindi con l'Europa
In questo affrontamento storico a di amore ed odio con la Spagna l'identificazione dell'Unione Europea con la Spagna che non facilita evidentemente le cose
Insomma viaggio trionfale di sua Maestà negli Stati Uniti chiusura quindi interruzione di tutti i rapporti e i negoziati col commissario Marin
Al rientro di sua Maestà con tanti privilegi tanti cene tre Coppe del
Eccetera eccetera assegni
Pochi
Indi si riapre
Da parte Martina un'attenzione rispetto all'Unione Europea allora Varenna pazientemente a riapre il dossier e ricomincia l'avanti indietro
Nel frattempo scoppia il bubbone pesca e sì contrappongono sono contrapposte in Marocco due linee politiche uno è quella dell'apertura all'Unione Europea l'altra la linea politica dell'isolazionismo sostanzialmente e comunque magari sono dal punto di vista pesca molto più disponibili rispetto a accordi bilaterali magari coi giapponesi piuttosto che poi coreani ma questa situazione di chiusura rispetto all'Unione Europea
Premesso ovviamente tutto questo si inserisce in un rapporto storico di amore e odio tra gli spagnoli e i marocchini
Spagnoli chiamo non marocchini moroso giusto per essere dei signori e viceversa gli amici marocchini riescono a pensare a dire degli spagnoli
Le peggio cose sostanziali
In questo situazione complessa a un certo punto devono rinegoziare un accordo pesca allora da un certo punto di vista
Innanzitutto la difficoltà è stata quella di far capire agli amici marocchini che stava negoziando l'Unione europea e non stava negoziando la Spagna
Cosa abbastanza difficile vero che noi Unione europea siamo anche
Abbiamo procedure modi di essere molto Complessi non molto lineari e quindi già è difficile per noi ma certo negoziare non so una settimane due mesi poi dire tentando un attimo devo andare a fare tre passaggi ancora e per che già per noi quindi o ne pubblica non è molto chiaro che cos'è questo corre per ma insomma che è una la riunione degli ambasciatori che rappresentano gli stati membri per aggiornarli dall'avanzamento
Per gli amici marocchini evidentemente che hanno una sola parola anzi un solo ore gli altri insomma
E insomma qui c'è un flash culturale anche molto forte insomma per farla breve dopo una serie di poi questi sono dei negoziatori assolutamente straordinari
Credo di aver fatto un corso accelerato universitario in questo negoziato di sette mesi
Una differenza di cultura molto evidente che questi signori non parlano uno fa gli incontri e uno dice Bongiorno cade il silenzio e non si riesce più andare avanti non è che si alzano e se ne vanno si sta proprio lì quindi ma a parte insomma per farla breve dopo sette mesi in parallelo noi pesca e Marin agricolture associazione finalmente con qualche punto ancora in discussione
Po'di pomodori un po'di tonnellate di questo o di quell'altro insomma per farla breve arriviamo al giorno in cui consiglio Affari Generali e quindi tutti i quindici ministri degli esteri riuniti si dovevano chiudere in due portata
Va bene
Convinti che Antonio a un certo punto invece scoppia il dramma più generale con posizione durissima degli olandesi e dei tedeschi
Non tanto sull'accordo pesca ovviamente in quella ma sull'accordo agricole di associazione il problema essendo duecento tonnellate di Flor Coupé
I fiori precisi
Duecento tonnellate
E cioè in una situazione in cui i paesi del sud in particolare la Spagna proprio per la priorità politica della politica mediterranea avevano accettato di pagare
Costi notevolissimo una riduzione delle capacità di pesca del quaranta per cento un'importazione di agrumi pomodori e via discorrendo ma perché avevano un'altra priorità politica sostanzialmente
Tutto questo negoziato che peraltro era uno dei primi e comunque noi viene bloccato da paesi membri
Dell'Europa del Nord che sono i più liberali quando si tratta di chiudere nel e liberisti quando si tratta di chiudere accordi con qualunque Paese dell'Est europeo
Per appunto perché la loro priorità politica all'Est europeo e quindi con Polonia piuttosto che Ungheria
Disponibili veramente a chiudere qualunque tipo tutti a pagarne tutte le conseguenze e di assumersi tutte le conseguenze
Rispetto allo stesso criterio più o meno usato rispetto alla politica del sud blocco totale perché insomma duecento tonnellate di fino a recuperi hanno un problema sul mercato de i tulipani in Olanda piuttosto che e di alcune serre di nuova
Costruzione tedesca
Quindi voi vi immaginate quindici Paesi membri a livello di quindici ministri tutti bloccati da una trattativa su tonnellate di fior Coupé
Credo che si sia svolta su questo tema la trattativa a più alto livello con telefonate tra con e Chirac
Credo i autunno livello su questo tipo di ultimo dettaglio che credo ci sia stato molto poco o quasi assente persino su casi come la ex-Jugoslavia in cui tutto è preparato si arriva coi dossier ma insomma senza in una cosa frenetica che è durata fino alle due di notte
Quando gli amici marocchini dall'altra parte nell'altra stanza
E si è sbloccata
E non cedeva nessuno
Gli spagnoli hanno a un certo punto ha tentato di ammansire i marocchini
Accettando più pomodori ma quelli hanno anche un problema di fiori recisi quindi perlomeno volevano
Avviare questo tipo di commercio il protezionismo dei nostri amici del paese del nord che non avevano problemi né di pomodori inneggia a loro non costato niente questo accordo per essere chiari
Angelo da un punto quello che li la Francia a deglutire pomodori sempre per un dato di priorità politica gli accertate i Paesi del Nord non volevano accettare neanche duecento tonnellate di FIAT Coupé
Quando in qualunque accordo coi Paesi dell'Est francamente non solo loro ma di conseguenza tutti gli altri devo dire l'apertura liberista giustamente dico bene
è stata totale ma perché era la loro priorità politica rispetto al Mediterraneo che non lo è non erano disposti
Insomma alla fine di tutta questa cosa
La cosa si è sbloccata su una proposta Marin
Il quale ha pensato bene di andare a proporre una mediazione di questo tipo
Guarda facciamo così ci andiamo proporgli questo
Che sembra loro possono esposti portare duecento tonnellate di questi fiori recisi insomma però non il giorno di Natale non il giorno di Capodanno non il giorno di Pasqua non il giorno della mamma e neanche il giorno del Papa
Dico
Però sai che c'è Emma vacci tu a a dirglielo come vado io mi occupo di Peschici e non ho mai tutte
Ma dal ministro marocchino quindi erano ormai le due di notte eravamo un po'sfatti tutti quanti che non sapevamo più che fare
Ballo dalla amico ministro Abu Yussuf i presenti a Kunduz
Mo'
Qui dobbiamo uscirne perché tu capisci bene anche in termini di immagine ti pare che domani possiamo uscire coram populo sulla stampa voi da una parte ma anche noi dall'altra che salta l'accordo col Marocco per duecento tonnellate di fior Coupé
Ma bisogna trovare una soluzione
Allora prova spiega agli questa ipotesi il totale dell'esportazione rimane uguale ma con alcune restrizioni nei giorni in cui il mercato e quello che più importante diciamo per alcuni Paesi
Va quindi Natale no va bene
Capodanno neppure e va bene
Guarda Pasqua non se ne parla
Eh va bene poi c'abbiamo la festa del papà e accettiamo pure quel e poi c'abbiamo anche la festa della mamma i più c'è l'otto marzo la festa della donna
Ora il Palombaro
Amico avo Bios che viene da tutt'altra cultura la presa non solo per uno scherzo ma per una provocazione vittima come adesso vi inventate anche giusto per punire nove la festa della mamma la festa della donna e ve la siete inventata ora ora teste
Giusto per
è no è già stato del bello e del buono per spiegargli che non era una trappola che non me l'ero inventata lì per lì nella festa della mamma nella festa della donna ma che era una tradizione culturale nel nostro Paese nei nostri Paesi
Che quindi non era non c'era nessuna presa in giro
Nessuna trappola e nessun dato di inventiva ma che era
Chiudo questa abbiamo chiuso così dopo una serie di telefonate a Rabat non so che chiudiamo su questa
Diciamo mediazione
Dico questo e quello raccontato un po'in è steso non per perché solamente per dire che di fronte anche a grandi progetti politici che intanto non sono
Progetti dalla stessa rilevanza della stessa priorità all'interno dell'Unione dove ci sono ancora priorità diverse pare a volte ci si incaglia su elementi virgolette
Così minori
Perché poi al di là dei grandi discorsi nell'immediato quello che evidentemente fa più male è che questo tipo di accordi che ha uno e che ha una sua rilevanza perché io credo che riuscire ad avere una zona di pace di stabilità e di sicurezza a sud del Mediterraneo per l'Unione Europea dico io ma certamente per noi un elemento prioritario in assoluto
Credo che nessuno di noi si sentirebbe più tranquillo ad a vere vista per esempio la nostra dipendenza energetica rispetto all'Algeria
Ad avere degli elementi di tensione o di guerra guerreggiata credo che anche per gli imprenditori anzi gli imprenditori sono i primi a sapere
Che il dato economico il dato di commercio avviene a in momenti di pace ma certamente non momenti di guerra parta parte un po'di esportazioni di armi
O di economia legata alla guerra ma certo grandi affari non se ne fanno e grande sviluppo economico con un Paese in guerra certamente non non lo si fa
Ma dico che questa priorità e questa seconda frontiera sud non è ancora a mio avviso patrimonio e priorità dell'intera Unione Europea
Per cui evidentemente ed è difficile
Per a un commissario finlandese opere il ministro finlandese o per un ministro tedesco
Accettare evidentemente perché oltre la sua priorità est c'è una priorità assolute
Nonostante questo io credo che sia sono fatti molti passi avanti nel far darò solo tre tappe vide che ci dimostrano però come siamo oggi in un momento assolutamente delicato e determinante
E come sia a mio avviso
Diciamo negativo
Una presenza è una presidenza italiana piuttosto scarsa
Del semestre europeo
Credo che alcuni paesi del Sud ma in particolare devo dire la Francia di Mitterand piuttosto che la Spagna di Gonzales ma devo dire anche l'Italia
Negli anni precedenti passati avevano tentato di far passare questo concetto dalla sponda sud
Io ricordo ancora vado e qui davanti a me magari su posizioni diverse nuova una politica estera andreottiana molto filo araba io sono stata sempre piuttosto filo israeliana però certamente magari su sponde diverse l'attenzione mediterranea per esempio fino a tutto il governo Andreotti ma ancora con Amato è stato un'attenzione molto evidente molto chiaro
E in effetti devo dire che canna sostanzialmente il vertice di Cannes dà alla politica mediterranea l'assegno che la rende credibile perché fino a canna
Noi avevamo avuto tutta una serie di dichiarazioni di principio di di strappati all'ultimo momento però
La tutto il dossier mediterraneo non aveva consistenza economica e voi mi spiegherete che insomma senza soldi è un po'difficile
Canina strappati che
Ai tedeschi ad altri praticamente in lacrime
Stabilisce però il portafoglio mediterranea che ha un portafoglio di grande rilevanza se voi pensate che la politica estera rompe io e sei miliardi di ECU più o meno
E che la politica mediterranea ottiene quattro virgola sette miliardi di ECU
Devo dire che nel tessile ne fa la seconda priorità di politica estera o commerciale diciamo dell'Unione europea quindi canina
Stabilisce evidentemente la credibilità di una politica che passa dalle dichiarazioni
A una politica vera
Il che ovviamente sblocca alcune resistenze
Ovvero alcuni amici o Paesi amici del Sud Mediterraneo avendo
Provato che effettivamente l'Unione europea si lanciava in una politica mediterranea tutta una serie di indifferenza da una parte o resistenze dall'altra sono caduti sì che cambia atteggiamento il Marocco per esempio giusto per dirne una
Che subito dopo Cannes praticamente torna al tavolo dei negoziati anzi chiede l'apertura dei negozi la riapertura dei negoziati bloccati in attesa degli Stati Uniti
Tunisia e si accelera l'ipotesi Israele
La Cannes quindi è giugno per intenderci
La fiaccola passa alla presidenza spagnola
La presidenza spagnola che è stata
Straordinaria devo dire per quanto riguarda la politica mediterranea
In pratica il governo spagnolo tutti che fosse il ministro della cultura dell'industria dell'ambiente di di di chiunque il sindaco di ma alla grande di Barceló praticamente per sei mesi a turno hanno abitato
Abitato praticamente in Marocco in Tunisia in Israele
La Conferenza di Barcellona
Infatti vede la firma praticamente di tre accordi e vede la i dossier più o meno pronti ma certamente molto Abbiati di quattro accordi che sono oggi infatti sul tavolo e che sono Egitto Siria Giordania è una formula Palestina
Ricordo tra l'altro che la pregi di conferenza ricostruzione dalla palestinesi feriti di poco tempo fa
è andata meglio del previsto non tanto da parte nostra quanto dagli altri donatori extra Unione europea sicché di fronte ad un ad una richiesta di Arafat di cinquecento milioni di dollari no leggi incomprensibili Ute con ottocento milioni di dollari
Che sono aggiuntivi rispetto ovviamente al pacchetto mediterraneo tanto più che arrivano da altri donatori Stati Uniti
Paesi arabi e cioè quindi i tacchetti ottocento milioni dico
Ora noi siamo in questa situazione
E la politica mediterranea come vi potete immaginare sta in un momento in cui o si va avanti oppure
A mio modestissimo avviso va semplicemente indietro abbiamo quindi quattro paesi inattesa che sono negoziati molto difficile e non vuol dire che domani si firma con l'Egitto che con l'Egitto bisogna riaprire tutta una trattativa di pomodori limoni eccetera eccetera poi non so quale sarà l'ultimo incidente non Flor Cupen perché non ne producono ma insomma ci sarà anche mi so qualcosa alla fine
Siria con tutto dall'interesse che ha dell'apertura del processo di pace Israele Siria in questo momento in cui anche il processo
Israele e Palestina sta vivendo momenti di enorme tensione e che credo sia interesse di tutti invece favorirlo e supportarlo il più possibile anche perché non vedo alternative questo
Siria Giordania e fascisti
Oltre il problema turco e Turchia che conosciamo
Ora perché ritengo che da questo punto di vista perdere il treno della presidenza italiana
In generale per l'Unione europea in particolare per il nostro Paese una responsabilità enormi
Perché
Dopo l'Italia si susseguiranno tre presidenze tutte nordiche
C'è la preside dopo l'Italia la presidenza è irlandese olandese
Lussemburghese
E buoni cioè non è che uno deve essere proprio laureato a Oxford per capire che questi tre Paesi hanno giustamente virgolette dal loro punto di vista altre priorità
L'Irlanda avrà un problema di accelerazione dell'agenda transatlantica
L'Olanda a tutt'altro problema rispetto ai Paesi nordici e l'Est evidentemente
Il Lussemburgo avrà le priorità
Che un suo vicino lì un po'più forte un po'più grosso Cia insomma per essere chiari
Ora come rimediare a questa situazione io lo pongo qui solo come domande non è che ho una risposta intanto mi chiedo per esempio
E poi chiuderò forse questo intervento con altre due riflessioni mi chiedo se nelle more di una assenza di leadership politica
Ma
Di una presenza di un accanto continuità politica garantita dalla commissione
E qui entro Bonev rapporti interni dell'Unione perché è vero che la le presidenze cambiano
Mutano ogni sei mesi che uno dei limiti della presidenza ma è anche vero che questo è accompagnato da una stabilità della commissione
Che peraltro è quella titolata perlomeno ad avviare gli accordi certo non a chiuderli ma certamente ad avviare io mi chiedo per esempio se per non perdere completamente il treno
Che si rallenterà obiettivamente
Nel prossimo anno e mezzo
Io mi chiedo se è possibile una supplenza imprenditoria privata
Commissione
Nel senso che è chiaro che non firmeremo noi gli accordi ma è possibile avviare un partenariato o i primi discorsi di infrastrutture o i primi progetti grandi o piccoli e sui tre paesi
Che hanno già firmato l'accordo e sugli altri avviare intanto comunque e una serie di dialoghi o di partenariati o di conoscenze o di viaggi o di tavole rotonde insomma
Comunque riuscire a fare in modo di non perdere completamente il momento e di non perdere un dato di credibilità è chiaro che i partner subito in una rallentamento di due anni è probabile che alcuni di questi Paesi perdano anche un un dato di fiducia o che comunque la tesa a loro è tale peraltro i bisogni sono tali che io credo che forse ci dobbiamo inventare un modo di essere presenti e anche presenti magari economicamente
Che faciliti una serie di accordi politici
Due riflessioni prima di chiudere la prima è la seguente
Credo che noi tutti ma l'Unione europea in quanto tale anche se non se ne rendono conto una serie di ammicchi nordici l'Unione europea in quanto tale ha tutto l'interesse ad avere una zona mediterranea
Evidentemente che sia una zona di stabilità di sicurezza e di pace e l'Unione europea in quanto tale non ha nessun interesse ad avere una sponda Sud mediterraneo in in preda all'estremismo islamico questo va da sé
Rimane il fatto che proprio sulla sponda sud del Mediterraneo non è monolitico
Esistono Paesi che hanno pur timide apertura
E che tentano di resistere ad una spinta integralista che di giorno in giorno più forte
Con tutti i limiti metterà in questa categoria il Marocco da una parte con tutti i limiti la Tunisia
Israele e Palestina
Un interesse di sostenere il processo di pace l'apertura insomma dei dei dialoghi Israele Siria ancorché saranno dialoghi molto difficile strateghi decidere il Golan sostanzialmente e quindi chi possiede l'acqua che non è cosa da poco in quella regione
Non è che stiamo parlando di grandi più le stiamo parlando di una cosa vitale che esattamente chi ha il rubinetto dell'acqua che non è poca cosa
Esiste poi un problema e un'apertura Turchia
Forse vi sorprenderà perché detto da me che sono sempre state continua ad essere un estremista dei diritti umani
Che io vi dica che sostanzialmente dobbiamo in assoluto avere rapporti con questi Paesi cercando di isolare quelli più estremisti
Ad esempio non c'entra col Mediterraneo ma è il serbatoio uno dei serbatoi e il Sudan
Su cui credo che l'abito attenzione della comunità internazionale sia molto colpevole il sudanese uno dei focolai
Di entroterra ma di alimentazione di terrorismo da una parte di integralismo dall'altro probabilmente sfugge un po'però è così
Ora rimane il fatto che
Io credo che queste timide aperture di alcuni Paesi rispetto ad altre nella costa Sud del Mediterraneo vadano assolutamente aiutati e mi si dirà ma come si fa perché tra l'altro lei giustamente tutti i rapporti commerciali hanno la clausola diritti umani
Io credo che questa clausola è indispensabile importante a condizione che la vediamo in un modo evolutivo e dinamico
Credo cioè che se non ci dobbiamo dire oggi Unione Europea che non avremo rapporti commerciali con qualunque Paese violi i diritti umani
Credo che intanto avremmo alcuni problemi all'interno dell'Unione
Cioè di commercio all'interno dell'Unione su uno prende qualche rapporto di Amnesty International dei quindici paesi interni all'Unione non è che siamo proprio
Ma a parte questo credo che non avremmo politica commerciale con nessuno
Certamente non con la Cina
Certamente non con alcuni Paesi arabi
Certamente essendo io una per esempio una fanatica abolizionista sulla pena di morte porrei qualche problema rispetto
Gli Stati Uniti
Allora in realtà non rischiamo di avviarci in una politica che ha due pesi e due misure in cui uno è molto rigido a chiedere
Il rispetto dei diritti umani a Paesi come il Benin piuttosto che non sono indiziario
Che non hanno grande rilevanza commerciale e con questi facciamo certamente la voce molto grossa ed avere un altro peso un'altra misura con Paesi che hanno molta più riguarda rilevanza economica rispetto al quale
Per così dire siamo più prudenti
Allora se vogliamo trovare un metodo
E per me è assolutamente importante credo che la tolleranza la stabilità passa per istituzioni democratiche in questi Paesi e per il rispetto dei diritti umani di questi Paesi
Io credo che dalla Turchia in poi dobbiamo darci una regola di clausola dei diritti umani in termini evolutivi ovvero in quella che credo con una buona intenzione intuizione commissario Marin ha definito quella della condizionalità positiva
Ovvero voi fate un passo noi facciamo due passi
Voi fate un altro passo e noi facciamo dieci passi
E cioè con una diciamo con una pressione che sia quella non tanto non vi vogliamo neanche vedere non vogliamo parlare con voi finché non avrete tutti i crismi dei diritti umani come noi lo pensiamo ma che sia piuttosto una presenza e una pressione per conquistare o aiutarle a conquistare un centimetro al giorno nella direzione giusta
E questo per esempio è una degli atteggiamenti che dovremmo avere molto chiaro sia per quanto riguarda il Marocco ma lo dico in particolare per quanto riguarda la Turchia
No non non mi occupo Arezzo del conflitto turco greco ma della Turchia diciamo apertura doganale perché altrimenti l'alternativa è una sola
O noi riusciamo ad agganciare l'attentare di agganciare questi Paesi ad un carro
E voluti Ivo comunque avere a che fare con l'Europa
Oppure l'unica alternativa di questi Paesi è evidentemente un'alleanza con il mondo islamico
Dico col mondo islamico integralista islamici lo sono politica
E questo non dobbiamo scegliere
Vale carta vogliamo giocare
Vogliamo giocare la carta dell'apertura commerciale con condizionalità positive ed evolutive
O vogliamo giocare la carta
Dell'isola aziona del isolamento di questi Paesi con tutte le conseguenze
Io credo vada giocata e usata con molta decisione con molto rigore e anche con molta flessibilità la prima carta non vedo proprio l'interesse in prospettiva di essere
è responsabili di a vere in qualche modo favorito costretto una serie di Paesi a trovare altre alleanze
E altri sbocchi commerciali evidentemente
Certo tutta questa situazione molto difficile però io volevo solo ricordare a voi tutti e due dati che ho dato ieri e che forse ci aiutano a capire come forse è meglio che facciamo di necessità virtù
Che facciamo di necessità virtù
E cerchiamo di farla
Con una bandiera
E cioè non di nascosto ma tenendo la questa bandiera ed essendo disponibile anche a pagare i prezzi che bisogna pagare sta politica non è gratis specialmente nell'immediato
Ma a mio avviso ha benefici a medio termine
I dati più preoccupanti sono i seguenti
Da una parte la la Banca mondiale dichiara e dimostra che la forza lavoro attuale nei paesi Mediterraneo Sud di novantasette milioni di persone
L'evoluzione demografica o il tasso di evoluzione demografica attualmente in corso fa prevedere alla Banca mondiale nel due mila e venti una massa di forza lavoro di duecentoventotto milioni di lavoratori
Che passiamo da una forza lavoro oggi di novantasette milioni a duecento ventotto milioni in una generazione
Peraltro da Shimon Peres Arafat quando parlano del loro mette Medio Oriente lo chiamano il giardino d'infanzia perché effettivamente è una popolazione giovanissima
Decimata dalla guerra evidentemente tutti sono giovanissimi con un tasso di crescita è un'esplosione demografica soprattutto in Palestina per esempio mentre meno in Israele ma in tutto il mondo arabo
Che esponenziale
Allora quest'ammassa oggi novantasette milioni e già mi pare al questo nostro Paese o voi tutti avete discusso sul problema immigrazione certo
Se l'ipotesi si conferma di una massa di forza lavoro non perché vengano tutti duecentoventotto milioni e non sto dicendo questo ma dico che se già essendo novantasette milioni
Questa è la situazione se questa è la crescita demografica prevista
Io non credo che questo non sia un dato preoccupante
Secondo elemento è che queste paesi del nord
Del sul Mediterraneo non si parlano tra di loro nel senso che non commerciano io sono stata molto
Colpita rispetto ad altre aree omogenei penso al Sud-Est asiatico penso per esempio all'America Latina dove l'interscambio per esempio
Nel
L'interscambio tra i Paesi del gruppo ASEAN o o America Latina è il venti per cento del loro commercio generale
Nei paesi
Nostri ma Mediterraneo l'interscambio interno è dell'uno
Due per cento del loro commercio del loro volume commerciale
Tra loro commercio non l'uno il due per cento del volume intero commerciale quindi non c'è commercio tra di loro
Il secondo elemento e che per esempio se voi avete guardate la parte Maghreb la parte Maghreb gli ultimi dati sono che la loro esportazione complessiva verso l'Unione europea è più o meno ventiquattro miliardi di dollari
I loro scambi infraregionali sono settecento milioni di dollari
Quindi sono paesi che non si parlano
Non commerciano non si comunicano
E quindi le tensioni sono evidenti come sempre quando in un Paese non c'è un'attività economica regionale
Io credo che solo questi dati poi ce ne sono altre ma insomma lo studio fatto molto bene
Le ci dimostrano che noi dobbiamo fare che abbiamo un problema di dover fare di necessità virtù
Avendo il coraggio di fare di questo una priorità politica perché i dati ci dimostrano che non possiamo fare come se tutto questo non ci fosse
L'ultimo elemento è che comunque vivono
Nei nostri quindici Paesi dell'Unione sedici milioni di musulmani e Islam
Che sono effettivamente hanno tra i dieci e i sedici dipende come li calcoliamo ma insomma
Cioè tra legali e illegali chi alla alla protezione provvisoria che invece ha un permesso di lavoro chi c'è la temporanea insomma complessivamente a seconda delle categorie che vogliamo considerare stiamo parlando fra i dieci e i sedici milioni ovvero noi abbiamo un sedicesimo paese membro
Che è a una popolazione che che ne so quattro volte la Finlandia
Tre volte la Svezia insomma abbiamo sedicesimo paese membro
Comunque
Che non ha una sua organizzazione istituzionale quindi peraltro peggio mi sento però con tutti i problemi evidentemente di integrazione integrazioni economiche Federazione culturale insomma noi abbiamo credo un problema
Che diversamente dagli americani che tutte le volte che si parla di mondo arabo
Usano
La frase che che per loro protetti da un oceano è anche comprensibile cioè di un Clash di cultura che è evidente
Noi saremo nella condizione invece di dovere
Vincere
E di trovare modi di tolleranza e di convivenza con valori e modo di essere della cultura islamica
Che non solo già sono sedici milioni da noi non non credo che siamo pronti a nessuna fortunatamente guerra interna
Nei credo sia neanche pensabile un'idea di ghettizzazione o di apartheid
Insomma mi pare che siamo fuori da fortunatamente nasce anche da qui l'interesse riavere partner e Paesi islamici moderati
Democratici e tolleranti
Tutto questo ha un costo sicché tutti questi accordi tutte queste iniziative politiche ad oggi
Significa che questi Paesi producono tanto per essere chiari le stesse cose che produce il sud Italia
Questi sono paesi rivieraschi del Mediterraneo che piaccia o non piaccia producono Andruzzi pomodori
Eccetera
In più c'hanno molta sabbia ma quella non ci sarebbe non ha molto valore ora credo che dovremmo e farne una bandiera e dirlo apertamente alla nostra opinione pubblica
Che i pomodori egiziani sì li dobbiamo proprio prende
Ma senza nasconderlo senza e domina ma trovare un equilibrio tra le nostre economie bisognerà probabilmente trovare soluzioni ma non è pensabile che noi abbiamo per tutte le ragioni che ho detto prima
La necessità il bisogno di fare di necessità virtù
Che certamente non è nostro interesse chiudere le frontiere non so con quale altra
Attività protezionistica anche perché poi uno chiuderà le pronti frontiere può darsi che i pomodori non passano più gli immigrati se ho capito bene passano comunque
Allora è chiaro che però non non si può
Porre la barriera alle persone e alle merci
E non una scelta bisognerà ben fare
Qualche virgolette concessione
Dico usa una parola assolutamente sbagliata ma qualche apertura
Regolamentata e sulle merci e sulle persone
Dal punto di mi pare assolutamente indispensabile ma quale anno col perché abbiamo l'esercizio per tenere i duecentoventotto la Marina che abbiamo fatto
Non forse abbiamo la responsabilità e l'interesse di organizzare una politica di scampi
Gli scambi commerciali e di risorse umane tutto questo
è una grande sfida
Credo che la cosa più irresponsabile sarebbe a non coglierla anche perché non è che svanisce
Mi anzi
E non farne oggetto di dibattito e di apertura importante nelle nostre opinioni pubbliche credo che
La Spagna ha avuto questo coraggio devo dire che ad oggi
Il peso e il costo nell'immediato
Dell'accordo Israele Tunisia Marocco è stato pagato in termini di importazione soprattutto dalla Spagna
Che ne ha avuto il coraggio se n'è fatta una bandiera con come ricorderete bene tutti in piazza pomodori cose insomma
Grandi manifestazioni giustamente così dire non è facile ma una classe politica che si rispetta e anche una classe politica che ha un Progetto una visione una priorità
E cerca di convincere i suoi cittadini che nel medio per Periodo non ci sono altre scelte e che è meglio semmai prevenire farne una politica e non andare
A solamente al seguito cercando di mettere cerotti da qualche parte perché lasciando la leadership ad altri paesi
Credo che questa a mio avviso era la responsabilità della presidenza italiana
E la quindi altrettanto i costi della non presidenza Dell'Orto e chiudo qui aveva lanciato Corbello slogan i costi della non Europa
Nel nostro piccolo forse dovremmo rispondere un bel giorno dei costi della non presidenza
Che non sono per le ragioni che ho cercato di dirvi così rilevante vi ringrazio molto del dell'attenzione
Era una registrazione dal primo marzo novantasei con questo intervento di Emma Bonino pronunciato a Fiesole durante la sua esperienza di commissaria europea termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio