Rond-point Schuman - trasmissione sull'Europa e sull'Unione Europea realizzata da Radio Radicale in collaborazione con l'Ufficio italiano della Commissione Europea (ciclo di 20 trasmissioni - 11ª puntata)

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale David Carretta in collegamento da Bruxelles Iva Radicev fin regia a Roma per darvi il benvenuto in quel sta undicesima puntata Dio non può fumano un ciclo di venti trasmissioni sull'Europa e l'Unione Europea realizzate da Radio radicale
In collaborazione con la rappresentanza italiana della Commissione europea
Come sempre in apertura di vogliamo ricordare cosa significa il titolo di questa trasmissione Robert Schuman è uno dei padri fondatori dell'mi onoro Pea rompono Schumann è invece quella piazza di Brussel che nel cuore delle istituzioni europee a rompono Schumann
Si fronteggiano fisicamente ma anche politicamente il consiglio l'organo che riunisce i governi dell'unione e la commissione quello che viene comunemente definito l'esecutivo a poca distanza da rompono Schumann c'è poi il Parlamento europeo la terza istituzione che rappresenta direttamente i cittadini insomma o un po'insomma né un pollo cuore oltre centro del quartiere europeo di Brussel
E noi avremmo scelto questo nome per cercare di raccontare quanto accade nella capitale europea non ipse cronaca attualità raccordi disaccordi scontri che metteremo simbolicamente in questa piatta rompono Schumann
Anche un finito o meglio un forum ospitato dal sito di radio radicale che www punto radio radicale conflitti c'è anche un'e-mail a cui potete scriverci Europa chiocciola radio radicale punto it
Ma se volete avere maggiori informazioni sull'Unione Europea c'è anche un altro sito che vi ricordiamo è quello della rappresentanza italiana della commissione Europa appunto è un punto gli eletti flash Italia e infine prima di cominciare ricordiamo anche l'appuntamento del martedì mattina intorno alle nove durante il notiziario di radio radicale con l'agenda settimanale europea il commento di Gianfranco Dell'Alba un altro appuntamento realizzato in collaborazione con la Commissione europea e vediamo la puntata
Di oggi di non può Schumann non ci vogliamo occupare dell'avidità di Giorgio da più Bush il presidente americano in Europa e quindi delle relazioni tra l'unione europea e gli Stati Uniti
Bush tatto lunedì scorso a Brussel
Dove a tenuto un discorso importante al consta Nobel del della capitale belga tra le cose che ha detto il Presidente americano
Riferendosi all'Europa detto nessun dibattito temporaneo nessun disaccordo passeggero fra i governi nessuna potenza sulla terra ci diventa dividerà mai come se non ci fossero mai date le divergenze le divisioni che hanno portato la frattura tra ad Atlantica dopo l'intervento americano in Iraq il messaggio inviato da Bush agli europei e chiaro l'alleanza tra Europa e Nordamerica e il principale pilastro della nostra sicurezza del nuovo secolo ha detto Bush che però non vuole un'alleanza fondata sulla nostalgica ma sulla diffusione della democrazia e della libertà nel mondo
Bush a in un certo senso a ha dato ha mostrato diversi ramoscelli d'ulivo agli europei innanzitutto per quanto riguarda la sua strategia della libertà nel Grande Medio Oriente ha detto che le riforme non devono essere imposte
E dall'esterno ma scelte dall'interno quello che io rubai hanno detto tante volte quanto alla questione iraniana che per molti aspetti divide
Gli europei dagli americani europei vogliono un approccio diplomatico mentre gli Stati Uniti chiedono più aggressività nei confronti del regime dei talebani e della possibilità che possa ottenere un armamento nucleare Bush ha detto siamo ai primi passi della diplomazia diplomazia che per ora è condotta da tra grandi potenze europee
Regno Unito Francia e Germania con risultati però contrastanti e sull'Iran Bush ha detto che non vuole escludere nessuna opzione per evitare che il regime Vitara non tenga la bomba nucleare
Bushra dei titoli europei di voler collaborare anche in altri settori evidentemente il Medioriente e il processo di pace israelo palestinese
Ma anche la politica dei di sviluppo aiutare i Paesi poveri in particolare dopo quanto avvenuto in termini di collaborazione sullo tsunami l'onda anomala che ha colpito il Sud-Est asiatico all'inizio dell'anno e Bush ha detto di voler collaborare con l'Unione europea anche nel nei paesi vicini alla stessa Unione che stanno vivendo rivoluzioni democratiche in particolare
L'Ucraina
E la Georgia quanto all'Ucraina Bush ha chiaramente detto che in questo paese deve essere integrato nel sistema Atlantico Bush però anche lanciato una sfida se così si può dire all'Unione
Europea
In particolare per quanto riguarda le strategie politiche da temere in Medioriente
L'approccio è quello della diffusione della libertà e della democrazia che si contrappone in un certo senso alla Realpolitik che alla politica dello status quo che finora è stata condotte sostenuta da alcuni paesi europei due tra tutti Francia e Germania ma Bush lancia una sfida all'Europa anche su un altro dossier la Russia Bush è stato molto critico durante tutta la settimana nei confronti del regime
Di Vladimir Putin l'Europa invece sembra essere più morbida nei confronti delle i regressi
Democratici della Russia di Putin e questo potrebbe essere un dossier un un settore in cui feci uniti America rischiano di scontrarci anche nei prossimi Mensi frizioni rimangono ancora su un'altra questione
è quella della fine l'embargo sulla vendita delle armi alla Cina che gli europei dovrebbero decidere nei prossimi mesi gli Stati Uniti particolare Bush evidentemente vi si oppongono con porta vi ricordiamo quali sono stati gli altri appuntamenti di voci oltre a questo discorso che si è tenuto lunedì sera
Al a Brussel sembrano indicherà il Presidente americano accennato insieme Jaques Chirac e il tema all'ordine del giorno se possiamo così dire era soprattutto la situazione in Siria e Libano per la prima volta dopo la guerra in Iraq Francia Germania
Hanno hanno adottato una dichiarazione comune in cui hanno chiesto la figlia il ritiro dal Libano martiri poi c'è stato
Staccato un doppio appuntamento il vertice al presidente
Americano e i leader europei allargato e poi nel pomeriggio la visita di Bush tanto al consiglio europeo in cui hanno partecipato i venticinque capi di Stato e di governo dell'Unione
Quanto alla Commissione europea dove il Presidente americano a incontrato i Josè Manuel Durao Barroso il mercato dell'esecutivo comunitario dove accennato colui affrontando alcuni dossier importanti poi mercoledì
Bush è stato in Germania dove ha incontrato il presidente Jacques deve infine giovedì
A Bratislava in Slovacchia per il vertice con Bladimir Putin di tutto questo vogliamo parlare con alcuni ospiti
Che farà fra poco vi introdurremo sono Lucio Caracciolo direttore di lime se Marta Dassù direttrice di Aspenia Massimo più dolori che professore
Di storia istituzione del degli Stati Uniti all'università di Perugia e Gianfranco dell'albagia deputato europeo segretario
Generale di Non c'è pace senza giustizia ma prima di aprire il dibattito vogliamo anche ricordarvi quali sono state le parole dei rappresentanti dell'Unione europea questo
Vertice con Bush è il primo ministro lussemburghese e attuale presidente in carica del consiglio europeo diciamo Claude Juncker che ricitato di questo incontro con tra i venticinque capi di Stato e di governo dell'Unione europea il presidente degli Stati Uniti voi Sean gli incontri hanno permesso di discutere delle maggiori questioni internazionali come abbiamo detto Medioriente Iraq Iren
Russia ma anche di temi di carattere economico e ambientale come la lotta alla povertà e i problemi relativi cambiamenti climatici per quanto riguarda l'Iraq dimentica l'amor di Dio ovvero gli Stati Uniti
E l'Unione hanno confermato il loro impegno per il futuro di questo Paese e hanno deciso di organizzare una conferenza internazionale una conferenza internazionale per creare un forum che promuova e Corvini
Gli aiuti internazionali
All'Iraq l'Unione europea e gli Stati Uniti hanno riaffermato il loro impegno nei confronti dell'alleanza transatlantica che hanno definito insostituibile e vitale per affrontare efficacemente le sfide presenti e future
In questo contesto entrambe le parti sono convinte che è un'Europa forte unità rafforzerà l'alleanza strategica tra le due sponde dell'Atlantico cosa ha detto ancora Junker Junker il presidente di turno dell'Unione appena dichiarato abbiamo constatato spesso nel corso del nostra storia ancora oggi che se lavoriamo insieme se mettiamo in comune gli elementi di forza che ci appartengono
Possiamo europei e americani fare la differenza ne abbiamo la forza la legittimità e i mezzi e Junker
Ha concluso sottolineando che europea americani hanno le stesse ambizioni per il mondo citando la lotta al terrorismo alla proliferazione di mezzi di distruzione di massa alla povertà e al sottosviluppo
Bene ora abbiamo in collegamento i nostri primi due ospiti di questa puntata di io non puoi fumare ne sono Marta Dassù direttrice di Aspenia Gianfranco dell'alba già deputato europeo radicale segretario generale di non c'è pace senza giustizia Benvenuti entrambi a rompono Schumann
Vorrei prima di tutto chiederemo a Marta Dassù se questa presunta riconciliazione tra Stati Uniti Europa che si è avuta con questa attività di Bush a Brussel ma non solo
E davvero una riconciliazione oppure si tratta di un'operazione di facciata in un certo senso
Ma io penso che sia davvero una riconciliazione per quel che riguardava gravissima tensione che c'è stata negli anni scorsi si sono messi effettivamente operata una scelta di ricucitura da entrambe le parti Bush ha riconosciuto che l'Unione europea
E non può essere potute armenti e di vita che così facendo l'America perde alla fine la maggior parte dei consensi che potrebbe ottenere
L'Unione Europea decido che venir fuori dall'Iraq il nodo onorevole nell'interesse comune e così via
Soltanto che tutto questo vale rispetta uno sfondo che dunque è cambiato
Cioè fino ai Cinna keniano che siano tornando alla alla Tarantino del passato questo secondo me è profondamente sbagliato è un apporto che vari pedinato quindi io credo chiedo perché a me in modo nuovo ricercato una ricucitura
Non dobbiamo però illuderci che ci si è tornati a quello che era il vecchio rapporto a tanti ch'è una porta da ricostruire su basi assolutamente nuove adatte ai tempi che stiamo vivendo
Dal palco dell'alba condividi questa analisi Marta Dassù
Nient'altro nella parte diciamo Interna cioè fin qui la ricucitura piantata anche
Il così visivamente abbia suggellato l'avvio dei prossimi quattro anni di presidenza Boucher il riconoscimento che occorrerà lavorare con la nuova amministrazione Bush per i prossimi quattro anni che siamo di fronte a un nuovo segretario di Stato che quindi da questo punto di vista del trattato un'operazione riuscita dal punto di vista ecco mediatico per uscire un ritorno di fiamma sul quale sono molto d'accordo con Marta Dassù che non significa affatto la nella ripresa diciamo del bello fisso del bello stabile nei rapporti atlantici che in definitiva poi al di là di
Appunto queste strette di mano calorose e il rapporto il consolidato con alcuni dei leader europei più vicini a Bush non a caso poi la la regia della della vita americana in Europa è stata molto calibrata con appuntamenti più marcati
Così a Kohl Chirac vedere per ricucire almeno formalmente un rapporto che si era davvero bruscamente interrotto sia per rinsaldare ad esempio l'asse con Tony Blair
Chi ha visto poi anche come sono stati trattati altri altri leader ma evidentemente sono più lontane l'amministrazione ecco mi pare però che i punti sul tavolo
Ne sono numerosi sono più o meno inutili pezzi e al di là di una un come dire
Di un'apparenza formale io mi domando ad esempio sull'Iva che
Tanto per fare un esempio quanto l'Unione Europea davvero abbiamo Fogliardi impegnati e abbia la la come dire la volontà politica di impegnati sul fronte che non naturalmente rischia di essere esclusivo e sempre più esplosivo senza un convinto impegno europeo cosa che non mi pare ancora sia avvenuto
Siamo anche in collegamento con Massimo Teodori a cui diamo al benvenuto un po'comanda ricordo che Massimo Teodori insegna storia istituzioni degli Stati Uniti l'Università di Scienze politiche
Di Perugia è anche autore di numerosi libri proprio sulle sul sul gli Stati Uniti l'ultimo dei quali se non vado errato si chiama l'Europa non è l'America l'Occidente di fronte al terrorismo Teodori
Chiedo anche lei se questa riconciliazione
Una vera riconciliazione tanto Atlantico oppure si tratta solo di un'operazione di facciata ma io non userei il termine riconciliazione perché riconciliazione è un termine diciamo
Che presuppone che ci sia stato un passato appunto di unità che poi è stato interrotto e adesso si riprende quella unità io direi che la questione è un pochino diverso è a concettuali entrando e schematizzando
Si potrebbe dire che la questione americana dopo l'undici settembre è stato quello di mettere in cantiere realizzare una politica completamente diversa da quella che per cinquant'anni aveva retto gli Stati Uniti che era la politica del contenimento dettata dalla dottrina voce nel mille novecento e dalla dottrina Truman e nemmeno centoquarantasette
La dottrina Bush enunciata nel due mila e due sostanzialmente dieci ed ma e in realtà il problema della sicurezza degli Stati Uniti e della sicurezza internazionale non sono legati al mantenimento dello status quo ma a un interventismo
Da parte delle nazioni democratiche in particolare gli Stati Uniti per rimuovere i regimi totalitari che sono elemento di destabilizzazione di fondo quello che è avvenuto prima in Afghanistan e può venire anche per l'applicazione di queste Teoria quindi questa dottrina Bush che cambia radicalmente le linee strategiche della politica americana precedentemente stabilite con la dottrina Truman
Quello che è avvenuto mi pare con questo viaggio di Bush in Europa è stato un doppio fenomeno il primo è stato quello che da parte degli Stati Uniti
è stato riconosciuto rendendo visita i responsabili della Unione europea riconosciuto che l'applicazione dell'interventismo per rimuovere regimi totalitari e quindi espandere l'aria della sicurezza attraverso democrazia libertà non può esser fatto esclusivamente dagli Stati Uniti ma bisogno di una coalizione di un fronte più generale del dei paesi democratici
C'è stato questo riconoscimento all'unione europea anche se poi sui singoli dossier ci sono stati i consensi o dissensi ma questo è meno importante pecore importante e che presidente Bush ha preso atto che la sua dottrina di espansione della democrazia e della libertà come elementi come premesse alla sicurezza internazionale
Non può essere realizzata pienamente senza concorso degli altri paesi democratici
E contemporaneamente mi pare che da parte dei dei Paesi europei e della Unione Europea per quel tanto quel per quel poco che ha una sua identità comune una sua politica teneri sicurezza comune c'era lui il riconoscimento che in fondo con le elezioni
In Iraq
In fondo gli Stati Uniti hanno una qualche misura ragione nel legare diciamo l'espansione della democrazia alla sicurezza internazionale
Poi si può andare si può andare nel nei singoli dossier ma questo lo ritengo meno importante quello che ritengo importante è che e questo anche in rapporto alla fu un funzione futura della NATO
E che l'Europa dopo un periodo dall'Europa o almeno soprattutto la la la Francia la Germania e quelli che hanno seguito questo indirizzo dopo un periodo di ripiegamento su se stessi che possiamo denominare il pacifismo no che si occupa soltanto dei problemi europei senza una politica attiva di intervento
C'è riconoscimento di occuparsi anche di questioni extra europee perché tutte le questioni del Medioriente
L'Iran l'Iraq che conflitto israelo palestinese e perfino la Cina sono questioni al di fuori dei confini dell'Europa e questo mi sembra che sia una notevole novità che implichi quel riconoscimento del ruolo internazionale dell'Europa che sicuramente fino ad oggi non c'era stato con la prevalenza del pacifismo
Marta Dassù ascoltato le parole di Massimo Teodori Massimo Teodori individuato alcune aree di cui d'Europa
Potrebbe o dovrebbe o si sta occupando però per quanto riguarda in particolar modo l'Iran da una parte la figlia dall'altra l'Europa se ne occupa non proprio come vorrebbero gli Stati Uniti c'è la questione
Dei negoziati con Teheran sul sul programma di armamento nucleare comete sul programma di nucleare civile che rischia di essere militare e poi la questione dell'embargo delle armi alla Cina su questi due dossier le divisioni sono ancora profonda
Ma io penso che per il momento anni ricca fino a quando non avrà chiuso fronte iracheno sia disponibile a restare a vedere cioè a lasciare che
I tre principali paesi europei con l'apporto di Sorana cerchino di di trattare con contenere alcuna sospensione permanente dei programmi di arricchimento dell'uranio quindi io direi che l'America
Non voglio entrare colleghi europei spererei vera ostilità da parte degli incentivi cioè non vuole aprire negoziati espliciti Corriere Anna neanche in questo momento
è disponibile accontentare nuove iniziative militari lascia sul tavolo come ha detto chiaramente Bush l'opzione militare perché pensa che serva una trattativa dura ma anche detto chiaramente Busquin diranno nell'Iraq cioè in questo momento l'opzione militare di fatto ancora non esiste almeno per il momento quindi io direi l'America interessa è che gli europei trattino per un certo numero di minuti almeno la Cina riceva una questione in qualche modo ha più difficile per due ragioni piani tutto dall'Unione Europea Michele abbia deciso di di abolire questo embargo combinando nuovo codici di condotta d'Inghilterra anche mi pare su questa linea cioè uno dei dossier così come dire anche vi è in cui su cui Londra insomma è ha preso una posizione più inni a quella degli altri principali partner europei da pepate Bush Onna
Fronte interno su questa questione molto vasta il molto litigioso
E la possibile conseguenza sarà che nel caso in cui il giugno prossimo come sembra probabile l Unione europea decide effettivamente di cancellare questo embargo
Perché abbiano ripercussioni nel trasferimento di tecnologia limitare dagli Stati Uniti agli europei già un mercato molto difficile questo della tecnologia militare transatlantica
Gli effetti potrebbero essere negativi sulla NATO fatica quindi io ti ritengo che questa questione Cina
Che in effetti destinata a diventare un un problema che regola i rapporti ha ragione su questo Chiodaroli insomma la vitalità di un rapporto transatlantico si misurerà a questo punto non sull'Europa che è stato vecchio che ha prova dell'Alleanza atlantica ma sull'esterno
Sul Medio Oriente sulla ciminiera Cini particolare
E destinata a diventare un un grosso problema perché l'America guarda alla Cina come al potenziale competitore del futuro in Europa mi sembra che guardi alla Cina soprattutto ancora in termini economici e commerciali
Senza farsi carico dei problemi di sicurezza nel nell'Asia Pacifico che sono di fatto delegati agli Stati Uniti
Gianfranco Dell'Alba a proposito di di di Medioriente della strategia americana la materia delle delle libertà della della diffusione della democrazia
A tuo avviso c'è un terreno di collaborazione di intesa anche concreta tra Stati Uniti Unione europea oppure come dire le divisioni le divergenze su come attuare questa strategia sono tali da impedire un lavoro comune
Ma è quello che io mi auguro possa
In questi meglio essere chiarito in questi mesi che vedono la Gran Bretagna e quindi un Paese diciamo cerniere RIA
Per qua Megan come membro influente del numero prima che però come alleato privilegiato di Washington che dicevo vedono la Gran Bretagna previdente appunto del del G otto io ad esempio su questo sottolineo come
La idea forte che è stata fatta propria dal G otto tenutosi sotto presidenza americana noti Island nel giugno scorso e che poi è il leit motiv d'
Della così della politica estera di questa nuova amministrazione così bene grande declinato da Condoleezza Rice nel suo Giro precedente l'ha vinta di Bush che che poi ripreso continuamente cioè quello ripeto della tentativo
Di individuare in questa promozione della democrazia nelle regioni di Kledi come il Medioriente la leva
Sulla quale far pop-up riporta anche per mettere al bando diciamo attraverso un maggior coinvolgimento delle opinioni pubbliche delle come dire delle correnti diverbio di pensiero in ogni Paese per al bando tentare di di il eludere escludere del terrorismo appunto il la volontà di agire al di fuori di un quadro legale laddove le dittature in qualche modo e di questi Paesi che per anni sono stati il braccio armato della politica non solo americana
Hanno dimostrato i loro limiti ecco dicevo questo tentativo
Che è stato abbozzato nella dichiarazione delle G otto che ripeto invece la come dire il caposaldo della politica americana è guardato con molta riluttanza in Europa ed in particolare da non a caso da quei Paesi come la Francia
Quindi
Sono stati più scettici verso tutto quanto veniva dall'amministrazione Bush nel processo del G otto su questo argomento che che denominato forum per il futuro ad esempio vede
Una presenta francese quali ostile almeno fino a questo momento a colpirti iniziativa concreta in tal senso
Era un'iniziativa che ha molte difficoltà doveva avvenire nei prossimi giorni un vertice tempi in questo contesto al Cairo che è stato annullato che come sappiamo il governo Mubarak a
Ordinato una serie di repressioni che hanno portato in carcere anche tra le altre anche un parlamentare Ayman Nour che ha fatto oggetto di una campagna molto più intensa per la liberazione la parte più Emma Bonino e poi di tanti altri parlamentari europei personalità che si sono mobilitate contro intimi per chiudere quindi a me pare che naturalmente ma se
Indipendentemente promozione della democrazia intende nella versione americana che ha determinato la guerra in Iraq Ingo sono molti sei questo volontà di proseguire su questa strada attraverso uno strumento sul quale l'Europa e l'Unione europea potrebbe molto
Dire anche perché l'Europa timidamente col processo di Barcellona aveva iniziato un percorso qui ad esempio per quanto riguarda e la il partenariato con i paesi dell'epoca poi portato dei risultati concreti di promozione Democrazia non dimentichiamocelo e non minimi diamo e cos'è l'Europa
Invece di essere di continua a rimanere i primi per e su cui il Paese avere una visione un po'cinica per la quale la democrazia non va bene per questi Paesi
E quindi opere al polipi tre di cui solare è un po'il il il massimo teorizzatore venisse meno e infine aderite Mike i lavoranti insieme su questo fronte il mio mia io son convinto dei risultati concreti potrebbero arrivare
Non mi pare ancora oggi che questo sia l'input mi auguro ripeto che la coincidenza
E quest'anno non solo la Gran Bretagna era alla guida del G otto per tutto l'anno ma che nel secondo semestre sarà anche la presidenza alla presidente in esercizio dell'Unione Europea apposta per fare questo salto di qualità ai rapporti euro atlantici su questo fronte
Io so che Marta Dassù ci deve lasciare tra pochissimo quindi chiedo a Teodori
Un secondo solo vuole fare un'ultima domanda Marta Dassù proprio sulla su quanto diceva un po'Gianfranco Dell'Alba esistono su una specie di scontro Realpolitik
Europea contro idealismo democratico americano
Sì in un certo senso esiste nel senso che l'America è un Paese che di fronte a grossi shock come l'undici settembre ricorda giustamente nazional Teodori
L'idea che non la porta è che è cambiato con una concluso aveva fatto eventualmente in ogni caso con ricette abbastanza immediate
L'Unione europea è molto più travolta insomma la filosofia europea delle relazioni internazionali e molto più dell'idea che questi precetti possano essere innescati di trasformazione di democratizzazione eccetera ma
Prima di tutto senza usare la forza c'è una riluttanza europea contemplare l'uso della forza in mancanza di di mandato dell'ONU che è stata Chierici nato in occasione dell'Iraq
E comunque richiedano una serie di strumenti per così dire più strutturali economici politici normativi e che quindi richiedono tempi più lunghi riletto a questo punto la la differenza non è neanche tanto più negli obiettivi perché miscela che anche in Europa
Riconosca che un cambiamento democratico in Medioriente sia ed è un problema di sicurezza vitale anche per noi ma e negli strumenti
E l'ideale diciamo così per la collaborazione transatlantica sarebbe un'integrazione di questi strumenti effettivamente è vero che l'Unione europea avrebbe molto da mettere sul tavolo
Se si impegnasse coerentemente in una politica di trasformazione democratica del Medioriente è vero che il processo di Barcellona come impostazione
Diceva queste o come applicazione è stato assolutamente carenti e quindi
Ci vuole anche una revisione delle politiche che l'Unione Europea parole
Vuole praticare ma che poi non è riuscita a praticare e sicuramente io credo ci vorrebbe una riconoscimento reciproco che ciascuna delle due parti ha qualcosa da mettere sul tavolo potrà valere anche qualcosa di diverso
Ma insomma la politica occidentale può può avere successo se queste duetto pensioni integrali invece che
E che perché vicenda
Perché noi la ringraziamo grazie a Mark Webber l'unico sfruttiamo speriamo che per la ancora ospite a Ron Paul Schumann e anche radio radicale Massimo Teodori vorrei chiederle che lei esiste questo scontro tra Realpolitik idealismo democratico per politiche europee idealismo democratico americano non è che l'Europa che è diventata una fautrice delle teorie Kissinger gli hanno in un certo senso
Sì ma io direi che il la prima questione europea quello che
Non c'è una politica appare mandano noi stiamo parlando di di politica europea di indirizzo europeo dando unanime ha uno spirito e un indirizzo
Alla all'Europa cosa che tutti quanti sappiamo bene che non esiste
Che esistono dei prodromiche esistono dei tentativi che esistono delle volontà ma mi pare quinti che il primo problema sia quello vero rafforzamento della crescita di una politica europea soprattutto nel campo del della politica essere e della politica di sicurezza
Quindi parlare di anima dell'Europa
è molto difficile perché o prestiamo all'Europa all'anima della Francia è certamente la Francia è stato e continua a essere un problema
Centrale nelle questioni europee però è una cosa diversa dall'Europa nei suoi nel suo insieme perché
Come tutti quanti sappiamo esistono almeno quattro cinque indirizzi che e volontà diverse quindi il problema e e di questo tipo in secondo luogo
In secondo luogo io vorrei dire una cosa
Che rispetto anche alle tendenze chiamiamoli così storiche
Dei singoli Paesi europei dell'Unione europea nel suo complesso e degli Stati Uniti
Nella politica internazionale c'è sempre diciamo un forza che viene dai crack e allora quello che è accaduto in Iraq con le elezioni di fine gennaio è un fatto molti che trascina molto sia cambiato molto che sta cambiando volto molto il che può influire molto sull'ottica dei rapporti internazionali
Io credo che
Diciamo anche il gli incontri con con Chirac gli incontri concedere da parte di di Boscia non sarebbero stati quelli che sono stati se non ci fossero state ed elezioni in Iraq
Il
Quello che sta avvenendo negli ultimi due mesi quello che possiamo chiamare con una formula schematica contati o della democrazia perché non sono le elezioni in Iraq ma in Afghanistan in Iraq ma anche movimenti che si muovono all'interno dell'Egitto
Questioni che si muovono all'interno dell'Iran l'avanzamento molto importante del risoluzioni Oddo o l'orizzonte di soluzioni possibili il nemmeno
Nel conflitto israelo palestinese con con l'indirizzo di cerone eccetera quelli sono tutti fatti molto forti che stanno un po'consolidando
La visione interventista degli Stati Uniti la non accettazione dello status quo e il legare perché questo è il concetto fondamentale illegale
La questione della sicurezza internazionale regionale e e nazionale degli Stati Uniti ma per quello che ci riguarda internazionale regionale
è alla diffusione a o almeno se non una ricco di una democrazia certamente alla eliminazione dei regimi totalità
Quello
Visione e andata avanti è andata avanti sulla forza dei fatti non sulla forza dei ripensamenti così dottrinari o di indirizzo generale e la stessa Francia che è storicamente riottosa a qualsiasi politiche sia europea che non sia la sua la proiezione della sua politica che euro-atlantica la terza freccia abbiamo visto che in una qualche misura
Così ha fatto ammenda o comunque ha modificato il proprio atteggiamento anche se oggi dice io a Destro delle
Adesso i soldati non ivi iracheni ma non Hidaka al di fuori dei suoi confini ma anche questo è un passo avanti rispetto alle posizioni precedenti cui non voleva sapere nulla che cosa voglio dire
Che
Non so se l'Europa a una Realpolitik perché come dicevo prima l'Europa non ha una politica comune però questi atteggiamenti dare al politiche che hanno alcuni Stati europei
A mio avviso sono in corso di modificazione sotto l'impatto dei fatti perché
La storia camminato per conto proprio
Al di là delle singole volontà e dei singoli protagonisti negli ultimi quattro anni prima con l'undici settembre poi con con la reazione americana in ultimo con i risultati che si sono visti che sono stati accettati anche da coloro
I quali erano molto scettici eppure sull'intervento militare in Iraq
Gianfranco Dell'Alba allora questo contagio della democrazia la forza dei fatti oppure
Su alcuni dossier o meglio in su alcuni Paesi un esempio l'Ucraina
Una parte dell'Europa come giustamente ricordava Massimo Teodori
Rimane ancora scettica in un certo senso Jaques Chirac quando arrivato Viktor Juščenko alla riunione al vertice della NATO con George Bush si è alzato e se ne è andato via gli altri due leader europei Dellas
Franco-tedesco e adesso anche spagnolo cioè Schroeder e Zapatero sono rimasti silenziosi di fronte alla richiesta di una chiara prospettiva europea per l'Ucraina che un esempio possiamo dire del contagio della democrazia
Ma appunto io mi auguro che lo l'ottimismo di
Il massimo
Gli odori possa essere effettivo perché è indubbio che e questa prospettiva oltre a essere quella che che noi radicali auspichiamo e certamente che per me la prospettiva giusta e dove l'Europa potrebbe dare e temperare in qualche modo degli ardori americani che a volte
Hanno tendenza paniere essere molto come dire spinti
Ad esempio un esempio diciamo che adesso può essere messo in in in rilievo
Come anche come teste è questa apparente concordia ad esempio franco americana per quanto riguarda è una posizione ferma da tenere sulla Costituzione e tra la Siria e il Libano con la richiesta ripetuta e che certamente nella quale il peso della posizione francese ai ha influenzato le decisioni anche lì contro Tamberi di facciata o di fondo di spostare le truppe chieda ormai
Dalle accordi di di vita il e di Perin e anche da prima occupano permanentemente Libano e di fatto influenzano in Libano dopo l'uccisione di arriva
Ma è chiaro che complessivamente questo ammessi appunto franco tedesco questa questa volontà questo asse che prelude i colpi molto forti anche per solo in politica estera ma anche in politica economica basti pensare che e lo stesso asse che poi determina questa politica come dire economica europea così e conservatrice che affatto adesso fare entrare la la la Germania fare superare la Germania la soglia dei cinque milioni di disoccupati
Record assoluto che non si registrava dei tempi della repubblica di Weimar quindi diciamo che questo aspetto
E è un po'quello che si contrappone perché il nel e l'antipolitica americana per il col tentativo di costruire attorno a sé
Un un come dire contropotere e una sfera e mantenere una sfera di influenza io mi auguro i segni che sono stati un po'di bande di McCarthy vengano avanti ripeto sull'Iraq continuiamo a stare alla finestra
Sulla questione israelo palestinese abbiamo puntato fino all'ultimo sulla carta Arafat occorre dirlo e evidentemente la la carta americana rivelando molto più efficace e non a caso sono nuovamente gli americani a condurre il gioco diretto un po'su tutti questi fronti ripeto o l'Europa decide di come dire seguire in movimento Edije proviamo questa questa questa visione proviamo dinamica inquilino cinque previsione oppure io credo che il tentativo di invece costruire altro poiché si parla parigina ha ripetuto nelle nostre contraddizioni una per tutte l'Ucraina è indubbio che oggi come oggi la dottrina Prodi quella prima aveva chiuso le frontiere europee ai Paesi bollette impero sovietico che non fossero i tre baltici proprio per tenere buono in qualche modo Putin non regge più
Perché non c'è solo l'Ucraina cioè domani la Moldavia Don't capirebbe per dei moldavi anche solo di fatto
Dei rumeni separati perché i loro cugini rumeni debbano far parte dell'Unione europea e invece loro rimanere nel così in questo limbo e del post impero sovietico le repubbliche caucasiche
è una vecchia rivendicazione la vecchia aspirazione anche per loro ma diciamo prendendo soltanto il caso dell'Ucraina e indubbiamente guardando quelle immagini guardando quel quel quel movimento di folla che mi chiedeva una sola cosa in fondo l'Unione europea indubbiamente la nostra risposta oggi è troppo tiepida e non terrà
La pressione che io mi auguro venga continua ad esercitare perché dubbiamente questa dottrina
Modifichi e l'Europa diventi quello che è un grande Erba Toyo di e pelli avvocati ci magari all'interno del quale poi nulla vieta che alcuni Paesi possono come una fuga in avanti compiere gesti più concreti sulla via di una maggiore integrazione ma chiude oggi le porte all'Ucraina sarebbero al vaglio operate etico e politico di straordinaria importanza
E ricordiamo che però la la la politica di vicinato di cui parlava Gianfranco Dell'Alba è stata anche fatta propria dalla Commissione Barroso iniziata dalla Commissione Prodi fatta proprio anche della Commissione Barroso abbiamo collegato con noi anche Lucio Caracciolo direttore di Limes lo salutiamo gli diamo il benvenuto a rompono Schumann
Vorrei vorrei innanzitutto chiederle Caracciolo cosa ne pensa di questa visita di Bush in Europa abbiamo già chiesto Marta Dassù Massimo Teodori a Gianfranco Dell'Alba un'opinione da chiediamo evidentemente anche lei
Penso che non sia stata così epocale come è stata dipinta invece dalla dalla maggior parte dei nostri giornali
Silurò avesse in qualche modo la possibilità di leggere unicamente i giornali decontestualizzata e quindi la vicenda
Bush avrebbe quali l'impressione di una sorta di schizofrenia perché fino a poco tempo fa a persone che non dico sì salutarci Serov in alcuni casi non si salutavano proprio ma comunque avevano delle divergenze
Profonde improvvisamente sonò appunto a caro Chuck caro Giorgio e così via
Credo che al di là appunto della della retorica d'occasione delle cerimonie e di quant'altro
Non ci siano stati particolari cambiamenti e c'è stato ovviamente un cambiamento di clima dovuto al fatto molto semplice che non ci sono più grandi questioni sulle quali litigare
Se non quelle di carattere strategico sulle quali fatiche litigato penso soprattutto alla Cina
Bush voleva e vuole ancora perché lo vuole tra l'altro il Congresso americano che gli europei la smettano di coltivare questa idea di togliere l'embargo alla Cina gli è stato risposto con un secco no
Pusher ha cercato un'altra questione strategica di grande rilievo di trovare in qualche modo una composizione tra francesi tedeschi inglesi che perseguono lo canale diplomatico e americani quali perseguono semmai canali sotterranei ma non hanno nessun dialogo con con Iran a proposito del nucleare e anche qui non mi pare che molti passi avanti siano stati fatti forse unico risultato concreto secondo me di un certo rilievo
Di questa vita al di là del piacevole fatto che ci si parla e ci si dà del tu
E che a quanto pare i russi stanno rivedendo la loro politica iraniana nel senso che notizia di queste ore
Che c'è difficoltà nel negoziato
Russo iraniano portò a dare un aiuto russo al progetto iraniano di arricchimento dell'uranio leggi costituzionali robot tonica per il resto francamente non credo che questo viaggio passerà alla storia
E c'è stato una specie di conformismo bushiano da parte di alcuni leader europei
Ma diciamo che alcuni leader europei cominciare da Chirac hanno cercato di soprattutto guardare alla ma su ripeto sulle questioni concrete prendiamo il caso Chirac sulla Cina ha detto noi andiamo avanti con il nostro progetto di togliere l'embargo quindi vedremo armi ai cinesi
Sull'Iraq abusivi chiedeva di mandare uomini ad addestrare questo famoso esercito iracheno di cui ancora non si vedono molto bene i contorni che sarà ovviamente decisivo per mantenere la stabilità dell'Iraq futuro e Chirac gli ha detto no grazie al massimo faccio venire un po'd'iracheni cioè visto come va il mondo
E potremmo citare altri dossier anche dal punto di vista economico gli aiuti
Economici americani e francesi per la ricostruzione dell'Iraq sono abbastanza ridicoli
Quindi e pusher acceduto minimamente strutturali
E e indi ripeto non facciamoci troppo distrarre dalla Roma replica come
Purtroppo non sentiamo più bene
Lucio Caracciolo però insomma perché nel nel messaggio fosse comunque abbastanza chiaro magari cercano di ricontattarlo subito vorrei chiedere un commento Massimo Teodori alle parole di Caracciolo
Lucio Caracciolo è un amico che che conosciamo molto bene il suo scetticismo
Realistico geo politiche o mi pare che gli faccia un po'barriera nel vedere
Alcune cose lui ha testualmente detto in realtà non ci sono stati particolari cambiamenti in realtà tutti quanti sono rimasti sulla sulle stesse posizioni ma io credo che comunque questo il duo valutazione sia una valutazione un po'cieca
Nel senso per due ragioni la prima Regione che in politica estera come ignorano in politica
Qualche volta contano gli atti indipendentemente da quello che avviene all'interno degli atti cioè l'incontro
Fatto che bucce sia venuto all'Unione europea che si siano messi a sedere si siano dati del tu
è una cosa dopo tre anni che sono stati gli anni che conosciamo importante in secondo luogo ripeto una cosa che oggetti cercatori
Io credo che di grande impatto che ha determinato anche dei cambiamenti di atteggiamento se non ancora dei cambiamenti di sostanza ma pro che probabilmente preludono dei cambiamenti di sostanza
Siano state tre edizioni irachene questo
è un punto di svolta perché tutti noi sia quelli che hanno visto con che hanno approvato sì e quelli che hanno disapprovato anche duramente l'intervento militare in Iraq nei due anni che sono succeduti alla defenestrazione di serve a Merano Moulton scettici sul
Diciamo sul successo del
Della linea strategica americana le elezioni in Iraq hanno ribaltato o questo giudizio ed è mi meraviglia molto che appunto Lucio Caracciolo
Non cambia colto tutti gli affetti che questo elemento ha introdotto nel non solo nel clima ma forse anche la sostanza dei rapporti internazionali
Caracciolo e di nuovo in ascolto credo vuole intervenire su quanto detto ma notevole rimosse Massimo Teodori
Sì io chiudo sì sì no mi pare di di lui ha detto che ci sono stati dei cambiamenti di atteggiamento non ci sono stati dei cambiamenti di sostanza è quello che dicevo anch'io
Vedremo se regia appunto agli atteggiamenti alla diplomazia personale seguirà la sostanza per il momento i fatti ci dicono che la sostanza non c'è stata
Citavo prima la Cina diranno la questione dell'addestramento esercito iracheno potremmo citarne anche altri ma
Ricordo anche che Roosevelt richiamava Stalin signor Giuseppe la conferenza di Yalta ma poi sappiamo come è andata a finire quindi attenzione a non farsi troppo prendere da queste dal clima appunto il clima è importante ma il clima non so se non seguono dei fatti il clima resta fine a se stesso
Lei paragona rapporto attuale tra
Tutti uniti d'Europa quello pur Chiurchiù ovviamente è una battuta per dire che non basta darsi del tu fare mostra di simpatia reciproca che qualche volta è anche diciamo un po'forzata per implicare dei rapporti fra Paesi
I quali si basano su questioni più sostanziali Lucio non so se intermittenti lei lo dicevo dicevo tra le altre cose
Che un impatto a mio avviso non sono gli atteggiamenti ma che può portare
Dei cambiamenti sostanziali le hanno avuto delle elezioni irachene perché l'arciere che viene sono state un un elemento di fatto
Non di atteggiamento che a molto mosso anche nelle nell'opinione pubblica europea delle classi dirigenti europee
Ma è perché Ponton uguagliato tanto di Oriente labile diciamo dopo molti punti a sfavore del della strategia americana ha segnato un punto a favore fregi americana grafia proprio non lo si approvi
Gli andamenti dei fatti e queste insomma a mio avviso che ora non mi pare che abbia cambiato molto i comportamenti concreti europee nei confronti dell'Iraq francesi e tedeschi continuarono mandare uomini di nemmeno per addestrare i poliziotti iracheni continuano tira fuori un soldo
E quindi di cambiamento importante per l'Iraq e speriamo anche per il Medioriente nel suo complesso non mi pare che ci sia ancora un impatto ripeto al di là del clima
Che cambi in qualche modo l'atteggiamento europeo rispetto all'Iraq al Medioriente anche una cosa che mi ha molto colpito in questo viaggio e che secondo me vale molto più dei caro giacca e caro Giorgio è il fatto che il Presidente degli Stati Uniti si è mosso praticamente in un clima completamente blindato e i sondaggi ci dicono che ancora oggi anzi oggi più di prima e che rischiano più fiducia in Putin che in bus
Questo in una democrazia conta e sono fattori che non sono solamente climatici mano delle ripercussioni politiche
Perché evidentemente prevedere sa che uno dei motivi per cui eventualmente potrà vincere le prossime elezioni come hanno detto anche tra le righe alcuni diplomatici americani quello di mostrarsi antiamericano
Quindi c'è un clima che cambia ma ci sono anche dei condizionamenti di opinione che evidentemente limitano la libertà di azione anche di quei leader europei che vorrebbero in qualche modo avvicinarsi di più a Bush
Ma tu pensi che gli incontri sarebbe avvenuto come sono avvenuti
Non ci fossero state le elezioni irachene
Penso di sì periodica che si misura che ma ma penso di sì perché le le elezioni irachene ripeto hanno apertura grande opportunità in Iraq e Medio Oriente ma non mi pare che gli europei avessero né prima né adesso una particolare politica
Nei confronti del Medioriente primo perché hanno un peso molto relativo secondo perché in ogni caso loro hanno sostanzialmente detto no parlo qui in questo caso il precedente di degli spagnoli
Hanno detto no alla guerra hanno detto no alla campagna all'invasione dell'Iraq ma non hanno assolutamente espresso un'altra politica e non mi pare che adesso ce l'abbia
Per certamente rispetto lire anche mediamente europea in una in una politica però l'atteggiamento rispetto agli americani che una politica ce l'hanno è cambiato proprio in base agli eventi ai fatti
Cristiana cadendo le faretti sarei felice se fosse così ma francamente per le cose che dicevo non mi pare
E soprattutto insisto su questo fatto siccome siamo in democrazia il fatto che l'immagine di Bush non voglio dire di Mario d'America ma l'immagine di Bush sia così diciamo difficile per usare un termine neutro in Europa chimica ovviamente la libertà di azione anche dei vari vedere Chirac al di là della loro necessità che è una necessità evidente di di allacciare dei rapporti il più possibile normali
Corpus Caracciolo sulla vorrei chiedere una cosa da subito perché l'immagine di Bush è così mal vista e soprattutto è l'immagine di Bush o degli Stati Uniti che mal vista in Europa ma credo che ci siano delle farlo ieri sera ho ora evidentemente
Così mal vista per risolvere tutto in una battuta che è una battuta ma insomma fondamentalmente perché noi siamo conservatori perché gli americani vogliono cambiare il mondo
Cioè noi siamo in qualche modo vincolati col se vogliamo anche per la struttura demografica eviterei la nostra storia a una ideologia dello status quo gli americani più che mai Bush ma certamente non solo pus
Sono invece intrighi spirito missionario cioè vogliono cambiare questo mondo è particolare vogliono cambiare in Medioriente
Questa differenza di approccio all'ambiente esterno credo che spieghi certo non tutte martedì alcune delle divergenze che ci sono e che sono strutturali fra noi e gli americani più dolore
No no io io convengo esattamente dove mi pare che lo dicevo nel mio primo intervento che la la questione americane in questo momento è proprio quella che si è passati da una dalla dottrina Truman e che erano dottrina di contenimento e di accettazione lo Stato scuola però poteva come dottrina una dunque tra valori più a vederlo almeno a quella quella di Truman era tutt'altro che aggressiva perché era il contenimento quindi ha una dote è invece assolutamente interventista di persone che sono convinte che oggi il mondo si debba e si voglia cambiare che la sicurezza internazionale legato appunto a questo cambiamento
Dell'Alba
Perché una recente esattamente questa la la fotografia io
Trovo che l'Europa tempi abbia molta riluttanza
Ma usare quell'altra questa via tempra però ecco senza però offrire una una visione alternativa ecco il merito tra l'altro di questa dottrina chiamiamo la dottrina Bush quello di esistere è quello di anche di agire politicamente che io mi auguro ad esempio che sulla fronte il glicole etilenico erano scarpe tentato di ieri riparte avanti concreti
Anche su impulso di questa amministrazione possono possono giungere è indubbio che da parte europea
Quello non si può certo dire che si contrappone tranne ripeto un fronte del no
Che ragione Caracciolo sottolinearlo nel caso dell'Iraq particolarmente lampante ecco non è che c'è una politica alternativa che emerge con forza che possa essere diciamo
Preda moderno rispetto a quell'altra e per cui io vi auguro che ripeto anche per piccoli passi per piccoli segni
Si possa cercare qui
Ritardi che su questo su quel tratto Pen per ambito quella politica
L'Europa possa andare in quella direzione con gesti concreti uno per tutti certamente questo processo
Di una visione diversa all'approccio sul Medioriente con meno con rapidità e meno compiacente a tutta una serie di regimi con i quali ricomprendiamo
Soprattutto avere buoni rapporti pensando che sia inutile qualche iper infettivo invece di valorizzare emerge che pure esistono all'interno e che hanno delle volontà di a questo aspetto diverso Di Maggio democraticità del loro processo decisionale politico e quello mi auguro che possedesse una pistola sulla quale muoverci nei prossimi mesi
Stiamo avviando in in conclusione io vorrei
Porre un'ultima domanda i nostri ospiti citando da Lucio Caracciolo quali sono a suo avviso i dossier di possibile convergenza di possibile divergenza nei prossimi mesi nelle relazioni tra l'Atlantico
Ma anzitutto per quanto riguarda le convergenze spero che è un dossier fondamentale sia quello israelo palestinese nel senso che adesso uscito di scena Arafat vi sono obiettivamente le condizioni di una convergenza anche se è una convergenza molto diseguale nel senso che gli americani solo la potenza decisiva
Nella vicenda israelo palestinese gli europei hanno un ruolo abbastanza laterale essenzialmente gli ufficiali pagatori purtroppo questo ruolo abbiamo svolto in maniera molto molto a mio avviso stupidate nelle cedenti soprattutto finanziando Arafat adesso spero che con il cambiamento perché è stato e che naturalmente ancora infieriva consolidato e non va preso sempre verrebbe già effettivo questa convertendosi possa determinare su altri dossier possibili convergenze si possono avere io spero che debbono avere io credo che la questione iraniana
Nel senso che gli americani credo che dovranno render conto che l'opzione militare contro l'Iran non solo è impossibile varrebbe anche molto avventurosa
Gli europei devono rendersi conto che una trattativa fatta da loro con gli iraniani non ha un peso sufficiente perché alla fine quello che saliranno è un riconoscimento da parte degli Stati Uniti
E anche qui penso che si possono trovare delle convergenze vedo qualche difficoltà maggiore del rapporto con Putin forse anche il nostro presidente del Consiglio ha una visione diciamo un po'più ottimistica
Di Putin di quanto non non l'abbia Bushra
E soprattutto noi europei siamo vincolati in maniera strutturale all'Energia russa che interessa anche gli americani ma che per loro ha un'importanza relativa mentre per noi è vitale
Teodorico da quali sono questi dossier io sono d'accordo con con Caracciolo che
Probabilmente sul sul fronte israelo palestinese
Ci c'è ci potrebbe essere un accordo come cioè su quello minore siriano libanese penso anche il sull'Iran alla fine gli Stati Uniti saranno molto a guardare
Quello che potrà fare l'Europa appoggiando sostanzialmente questa soluzione
Io direi che c'è anche un altro un altro fronte su cui probabilmente le convergenze aumenteranno ed è fronte del del del futuro della NATO cioè la NATO come sappiamo oggi senza
Un un obiettivo senza una missione per usare una una parola forte perché vecchia missionario non esiste più e in circa la nuova missione credo che questo sarà di nuovo il terreno sul quale europea americani troveranno la maniera di collaborare in qualcosa che prima è politico e strategico e poi eventualmente anche ai militari mentre per quanto riguarda la Cina che la Russia le divergenze aumenteranno
A proposito della NATO un un un po'penultima domanda ultimissima domanda la quanto detto da cioè ben prima dell'incontro con Bush va in quella direzione oppure è un è un più che altro uno scenario di scontro con l'amministrazione americana
Beh mi pare che sia un qualcosa di chi vuole negoziare di interlocutorio
Bene un'ultima domanda anche Gianfranco Dell'Alba a Tocqueville o quali sono i dossier di divergenza di con
Per gente nei prossimi mesi
Ma io faccio riferimento solo a un dossier
Sul quale c'è attualmente una grande divergenza e mi auguro che viceversa possa esserci proprio un terreno diciamo
Non dico di compromesso ma di possibile impedito e mi riferisco alla principale il Darfur
Al fatto che la commissione francese a caricato alle Nazioni Unite di fare il punto della dello stato della situazione anche in termini di violazione dei diritti a convenuto e a elencato tutti quei quei crimini contro l'umanità e qui i crimini di guerra e qui i singoli atti diciamo che si apparentano al genocidio
E qui parlo di quel teatro uno dei più gravi di questi tempi invocando e chiedendo esplicitamente la la competenza della Corte internazionale
Del tribunale penale internazionale quel tribunale così tanto voluto dall'Unione Europea e così osteggiato dagli Stati Uniti naturalmente nell'affare e davanti al Consiglio di Sicurezza il quale potrebbe
Per mandare la la questione alla Corte proprio secondo la formula che è era l'unica che piaceva agli americani una Corte penale
Da tenere ferma e da fare intervenire solo quando il Consiglio di sicurezza e quindi con il voto
Preponderante americana degli altri paesi detentore del diritto di veto lo lo intendesse intende capirla quel modello di quel tenente prenotato
Ampliato permettendo anche in iniziative e indagini diciamo motu proprio ed è quello che non piace agli americani per tutti i motivi che che conosciamo e soprattutto per il la possibilità che vengano inquisiti cittadini americani ecco su questo fronte
Dove sta agendo una mediazione britannica che mi auguro possa portare al risultato io credo che
Sia importante verificare la possibilità nonostante l'opposizione di fondo che
Gli americani per tanto tempo dimostra nei confronti della Corte ecco che l'Europa su questo intenda far valere la sua voce per chiedere che almeno su questo fronte ripeto per proprio un caso tipico nel quale la tenta di giurisdizione possibile l'entità dei crimini fossero determinare una iniziativa della corte possano far flettere in qualche modo la la politica americana e magari su questo ottenere una risultato concreto che dimostri che quel per cuciture in qualche modo anche su questo fronte è possibile e può avvenire su questo e su altri campi
Crede io ringrazio i nostri ospiti ringrazio Massimo Teodori
Ricordo insegna Storia istituzioni del degli Stati Uniti e la facoltà di Scienze politiche
Di Perugia autore di numerosi libri
Sugli Stati Uniti l'ultimo dei quali l'Europa non è l'America l'Occidente di fronte al terrorismo grazie anche a Lucio Caracciolo direttore di Limes sia Gianfranco Dell'Alba già deputato europeo radicale e
Segretario di non c'è pace senza giustizia
Ci auguriamo di avervi ancora ospiti a rompono Schumann è naturalmente a Radio Radicale siamo giunti in chiusura di cui sta edizione di rompono comanda
Come avrete capito anche gli ascoltatori che ci sono messi in in colto da poco abbiamo parlato delle relazioni tra Europa e Stati Uniti e dopo la visita lunga quindi di bus del Presidente americano in Europa in particolare a a Brussel ma Bush è stato anche in in Germania dove ha incontrato il cancelliere Schroeder e in Slovacchia dove avuto un vertice con il presidente russo Putin
Ne abbiamo parlato oltre che con Teodori Caraccio dell'alba anche con Marta Dassù in chiusura io non posso Mantero vi ricordiamo come sempre il Forum di questa trasmissione e ospitato sul sito di Radio Radicale www punto radio radicale punto it che potete scriverci a ogni mese Europa chiocciola radio radicale punto it e se volete avere maggiori informazioni sull'attività
Dell'unione europea c'è anche un altro sito vi segnaliamo è quello dell'ufficio
De la rappresentante italiana della Commissione europea con cui questa trasmissione e realizzata il sito e Europa appunto è un punto in tre slash Italia e poi l'ultimo appuntamento da ricordarli è quello del martedì mattina intorno alle nove con agenda settimanale europea e il commento di Gianfranco dell'alba per oggi abbiamo concludo io ringrazio Iva Radicev perché ha curato la parte tecnica di questa trasmissione in regia a Roma e da David Carretta un un buon pomeriggio all'ascolto di radio radicale