Verso un'economia della conoscenza

La fotografia
Attuale della divisione del lavoro e soprattutto la fotografia anche di quello che ci attende no
Una rappresentazione adeguata di quello che ci attende domani o invece se non in tutte queste nuove con in alcune pro dall'azione dell'India in modo particolare
Anche lì
Comincia si diffonde a ritmi
Rapidi l'economia della conoscenza se insinua fanno un milione d'ingegni lavorano un milione di ingegneri all'anno come si dice
Questo non determina forse una struttura del mercato dal lavoro e quindi per la le potenzialità di questo grande Paese
Molto diverso dal da quello che eravamo abituati a pensare fino all'altro ieri non abbiamo nuovi in Occidente una forma di
Arretratezza di pregiudizio non rimanere fermi a quello schema è questa la prima la prima parte dalla domanda la seconda
Se l'Occidente
Affida agli ingegneri cinesi che costano comunque meno perché questo è una e che bravi tanto quanto i nostri i propri centri di ricerca
Che cosa resta di qua
Resta soltanto
La capacità finanziaria di organizzare i fattori della produzione nuova non quelli vecchi che erano semplicemente il lavoro mal pagato ma quelli nuovi anche la produzione della scienza
Laddove questa costa di meno
E quindi l'Occidente diventa una specie di grande siti ammesso che possa o del grande Svizzera
Beh noi per cominciare la parola appunto alla signora o di installarlo che poi dopo aggiungerà anche tutto quello che lei crede ma mi piacerebbe avere una risposta suo su questi due punti grazie
Ci potrà da Bovo Mexès può prima di tutto vorrei ringraziarvi per la facilità di queste domande non avrei potuto
Tutto nasce tanta
Che vorrei porre
No se al di sotto del Pizia crediamo è il phishing del figlio deceduto
Sette segno si doveva nascere appresa Macchini mio Sheila vicino
I ricchi
Camici no Ernesto Nassi le parti si pone
O se se possiamo grilletto e tant'è che ci
Ovviamente sì perché tipologie oppure ne ha chiesto ed è che il c.t. offenderli emiliana un momento in
Le infermiere si tensione nella linea conto la carne sosteniamo cherchez
Occorre dunque
Occorre dovesse due debba
Di dibattito abbiano ben chiarito a Bernocchi indicato chiaramente
Che c'è un legame tra l'innovazione e la conoscenza che comporta un processo molto più ampio di quella dell'alta tecnologia quindi l'innovazione considerata come la base della crescita
E e quindi di supporto per nuovi prodotti ma anche per nuove imprese cessi e devo dire che a questo proposito l'Italia
Diciamo non ha proprio discusso in quanto è fuori discussione ma commentato
L'esempio di processi di produzione soprattutto negli dei settori industriali ha commentato l'innovazione dei processi e la creazione di valori aggiunti
Ineguagliabili quindi bisogna interrogarsi delle sulla solidità di questi schermi di queste nuove condizioni di competitività create da Paesi molto più vasti come per esempio la Cina seconda domanda
Qual è il ruolo la posizione delle economie sviluppate di fronte alla concorrenza dei Paesi emergenti
Ebbene quando non è sicuro che non si è sicuri di rispondere in maniera adeguata l'unica alternativa fa riferimento alla storia
Ovvero non è la prima volta che noi ci troviamo di fronte alla concorrenza a basso costo da parte di altri paesi
E ci siamo sempre
Al via abituati ci siamo sempre
Risoluti in maniera determinante a quindi allineare alla fine degli anni cinquanta c'è stato il fenomeno del dopoguerra ma anche di un netto ritardo nello sviluppo
La corre attualmente è diventata una potenza estremamente solida una potenza media e questo tipo di esempio
O a essere ritrovato un po'ovunque tra i Paesi del Sud-Est asiatico così come in zone del mondo più vicine a noi quindi cito esempi anche europei come l'Irlanda la Spagna Paesi quindi che sono riusciti a recuperare soprattutto attraverso l'innovazione attraverso lo sviluppo dell'economia del sapere che ha consentito loro e sia di superare la media dei redditi dei paesi della OCSE sia di trarre beneficio per tutti
E ed è proprio su questo che dobbiamo insistere questo processo di recupero va a vantaggio di tutti i paesi emergenti all'inizio applicano degli stipendi più deboli per poter offrire prodotti
Particolarmente interessanti per i consumatori e questo consente di passare dalla produzione alla produzione di prodotti a valore aggiunto dunque questo un meccanismo funzionerà anche con la Cina
Ebbene tutti voi avete ben chiaro che si tratta di una sfida molto particolare in quanto la Cina ha un peso incommensurabile
Per Rispetto alle situazioni che abbiamo conosciuto in precedenza per ora
La Cina tira bene quindi veda ora è andato tutto bene nel Cina fa ha avuto degli affetti estremamente i positivi in termini di crescita della Cina stimola la concorrenza la competitività
La Cina offre una domanda ulteriore e questo ha dimostrato anche dai mass media quindi ciò che noi vediamo della Cina è abbastanza intrigante interessante quindi non è soltanto un competitore anche un mercato ecco quello che è la Cina però ora la Cina non ha una esperienza un livello particolarmente alto i in settori specifici Rino RAI no Paolo che le consente di essere allo stesso livello dei Paesi avanzati
La Cina propriamente parlando non è ancora una economia di mercato quindi e le Cina in grado di recuperare in maniera impressionante
Ma nonostante il cui visto ha comunque dei limiti per quanto riguarda questi processi economici e quindi per poter beneficiare anche essa di questo sviluppo economico la Cina deve riorganizzare
La propria regolamentazione in materia ambientale in materia di leggi quadro quindi deve rivedere la propria regolamentazione per i mercati finanziari
E quindi c'è una situazione di surriscaldamento e di e uso eccessivo delle risorse e quindi si tratta di un
E pianismo funzioni al meglio ecco perché tutti i paesi paesi del Nord e in particolare cercano di avvicinarsi al il più possibile alla Cina la Cina rimane il Preacher Impaled beneficiaria dei sostegni allo sviluppo cosa che può sembrare un paradosso ma nell'interesse di tutti i sostenere la Cina da accompagnare la Cina in questa fase di trasformazione più a lungo a termine la Cina sarà in grado di sviluppare tutte le tecnologie a disposizione a nostra disposizione al contempo anche noi ci saremo spostati ed è questo che fa la differenza tutti si spostano più o meno rapidamente
Sulla scala del valore aggiunto quindi si tratta
Di quindi cerca di rispondere si tratta di una sfida
Trovare una risposta al beneficio di tutti è questa la sfida che dobbiamo rilevare grazie
Il professor Peter maschera due che
Verrà business school di Copenaghen
Vorrei chiedere
Come
Variano in questo momento è come tenderanno a variare ancora di più in futuro
I modi
Di combinare i fattori della produzione
Nell'economia della conoscenza
Fattori della produzione tradizionale in capitale e lavoro
Oggi
Vengono considerati
Non così strategici
I soldi si dice basta avere delle idee e si trovano
I
Il lavoro forse un po'più complicato ma il lavoro si sposta ormai nell'ambito del pianeta
E anche quello si trova
Mi dicevano che un'azienda che produce impianti per la siderurgia la Danieli
In Friuli assunto una cinquantina di ingegneri indiani
Venti ritiene e li paga quello prete pagare in Friuli e gli altri li manda in giro per il mondo e li tiene stabili in certe zone dei Paesi dell'Estremo Oriente mai paga anche un po'di meno perché a seconda dei mercati va come va però può andare attingere no su in un serbatoio che soltanto dieci anni fa probabilmente era impensabile
Quello che fa sempre Pilo differenza e la capacità di combinare in modo efficiente e innovativo e competitivo con il resto del del mondo i fattori della produzione che si possono avere tra questi fattori c'è anche la tecnologia cioè la capacità di avere accesso alla innovazione alla ai nuovi prova brevetti prodotti cose e combinare le in modo da
Portare qualche cosa di nuovo sul mercato
L'Italia un un Paese dove la ricerca propriamente detta scarseggia
Si dice che non spendiamo circa l'un per cento del PIL
è un dato sul quale nutro qualche riserva di tipo statistico perché essendo l'Italia un Paese di piccole e medie imprese che fanno i bilanci
Una certa maniera
Diventa difficile per loro a registrare anche quando la fanno tutta la ricerca che fanno perché non sono la FIAT o la Piaggio
Fanno le cose in un modo diverso ma siccome esistono da tanto tempo e stanno sulla piazza e sarà battono con quelli più grandi di loro vuol dire qualche cosa che noi che siamo abituati a ragionare con i libri e basta non riusciamo a capire bene però la fanno
Detto questo e tutto vi è un fatto che il punto cruciale non è soltanto quello di produrre della della ricerca in modo diciamo così proprietario
Ma è di saper usare la ricerca che viene fatta in modo che generi profitto che se ne avevo ricchezza
Ecco
Queste sono le due cose che ci sentiamo raccontare noi dei giornali quando andiamo in giro per le aziende
L'azienda capitalista che dice io sono bravo a combinare le cose
E il ricercatore che vinse no io sono più bravo di te perché io ho trovato la pietra filosofale no questa che è il vero vantaggio competitivo
Ecco dal suo osservatorio accademico
Quale di questi due punti di vista e quello che ha davanti a sé il maggior domani
Grazie vorrei
Vorrei dire che sento una grande felicità venire in Italia io vengo dalla Danimarca perché in Danimarca
Abbiamo del una ricerca abbastanza scarsa sapete in Italia e a voi avete l'uno per cento ha mai due Paesi comunque
Sono sono leader a livello mondiale quando parliamo della qualità della vita il reddito a Generazione del reddito e molte altre cose e quindi sono copie siamo completamente diversi da star certi stipendi standard ecco perché è per me un grande onore essere qui non dobbiamo litigare c'è solo un modo per potere per poter affrontare questo tipo di economia della per Socoro od
Ma che si tratti dell'informatica quella Biotecnologia e ci sono degli ottimi possibilità per il futuro e note c'è una forte pressione infatti in un pubblico come questo non dobbiamo nemmeno discutere largo economia
Ministra giù se interi Guerci
L'economia la conoscenza qual è questo tipo di conoscenza e potete andare potete parlare potete andare a dormire non fare niente ma ovviamente non è questo il caso
E come è già stato di venerato dobbiamo andare avanti e avere dei target e che sono in movimento i questi target questi obiettivi
Cambiano proprio il modo in cui non strutturiamo l'economia abbiamo già affrontato il problema del dell'outsourcing l'esternalizzazione quindi problemi di questo tipo argomenti di questo tipo che comunque il rappresentano una una sfida per i distretti dei quali parliamo
Che ed inoltre vorrei sottolineare che è la sfida dell'esternalizzazione non è soltanto la catena dei valori ma proprio ma alla proprio la il lavoro intellettuale è questa Procura sfida l'unica vera sfida per la prima volta nella storia dell'umanità abbiamo una potenziale un potenziale che possiamo sviluppare quindi questa azione che può essere sviluppata in ogni Paese del mondo chiaramente quel tutto questo è positivo e forse è proprio per la prima volta nella sala dell'umanità abbiamo la possibilità di interagire in qualche modo utilizzando
Utilizzando le varie capacità delle varie regioni
E quindi esiste abbiamo molte persone oggi con noi comunque vorrei sottolineare ancora la sfida che stiamo affrontando in varie regioni del mondo la ristrutturazione dell'economia
Inoltre dobbiamo vorrei cercare di rispondere alla sua domanda dicendo appunto
Il modo in cui si Alitalia e la Danimarca hanno strutturato la propria economia
Ovviamente intorno ai distretti industriali perché perché hanno avuto così tanto successo
Questi distretti esistono o sono stati fatti molti sì e progetti di ricerca a cosa è dovuto a cosa è dovuto a questo successo al modo in cui la conoscenza è stata gestita nel proprio interno dovuto le prime approccio risulta lenta competitore per poter utilizzare la conoscenza nel suo insieme quindi per fare uno schema esplicativo non voglio scendere troppo nel dettaglio comunque un'azienda
Un'azienda osserva i suoi competitori e e dice va bene io vorrei fare le cose in modo leggermente diverso quindi hanno delle nuove idee se questa idea Successo allora tutti copieranno questa idea e quindi arriveranno altre idee fa così facendo ovviamente c'è il progresso il progresso che va avanti ancora avanti e quindi esistono nuove idee e il per il futuro quindi questo tipo di meccanismo di apprendimento si è rivelato veramente molto vantaggioso in molti modi
E ma cosa succede adesso in molti distretti abbiamo la scomposizione della catena del valore in terra il sistema proprio ombroso custoditi questo tipo di ripartizione nei Paesi del Nord Europa questo è molto evidente anche nel distratti distretto o della ceramica quindi quello di Sassuolo
Infatti era già stata presentata una relazione ha proprio questo a questo proposito abbiamo questo tipo di relazione tra i produttori magari della ceramica e la Pro tutte e i produttori dei forni che realizzano queste piastrelle
E quindi abbiamo dei clienti in tutto il mondo che vorrebbero acquistare questi questi forni e quindi cosa fanno
Possono possono trovare le possiamo trovare dell'azienda in Cina o in India che hanno iniziato a copiare questo tipo di tecnologia fornire macchinari
E quindi producono realizzano questi prodotti quindi però come vedete si tratta di un vantaggio competitivo dei cluster
Che può formare
Onde
Una mix e quindi una connessione
E in base a questo tipo di approccio basato sul mercato bene questo vuol dire che i produttori di mattonelle per esempio
Vogliono continuare a essere competitivi non devono avere a che fare soltanto con i produttori locali ma anche con i competitori che sono molto lontani
E quindi realizzare un certo rapporto con i competitori lontani bene a mio avviso questo è molto importante a una fase molto importante
Che ci porta proprio alla generazione della conoscenza un cambiamento che si sta delineando perché prima ingiunge l'idea dell'interscambio quindi questo tipo di interscambio con Liam locali e quindi
E quindi è molto importante poter realizzare appunto questi questi questi queste con i collegamenti che a suo modo portate a livello locale
Penso a cui insomma
Questo tipo di pipeline e chiaramente è molto importante conservare questa politica interna che noi dobbiamo realizzare per poter creare questi distretti queste infrastrutture servizi effettivi
E vari tipi di organizzazione ma una politica una sfida politica è una vera e propria sfida politica infatti l'apertura del distretto
Il l'attività di benchmarking per esempio
Interazione
E il miglioramento delle aziende locali la capacità di assorbimento di queste aziende anche la selezione dall'esterno la capanna la capacità di trasferire la e tecnologia in ambienti completamente diversi per poter realizzare appunto questa con questo collegamento con la con la zona locale con la con le con le aziende locali e questo tipo di processo è molto importante siamo ancora all'inizio
E il esistono delle misure politiche delle decisioni politiche veramente molto interessati e chiaramente alcune delle nostre vecchie istituzioni che proseguiranno
Come per esempio l'università all'Azione universitaria l'interazione con le industrie locali giocheranno un ruolo molto importante perché ovviamente non saranno soltanto la fonte dell'informazione ma anche delle degli elementi ma socio un ponte con vero e proprio ponte di collegamento soprattutto per quanto riguarda le piccole aziende affinché possano trasferire la conferenza in un ambiente globale e chiaramente devono essere definiti a questi ruoli ma il punto più importante che in effetti è molto molto difficile fare questo tipo di definizione a livello nazionale
Infatti questo vale anche per piccoli paesi come la Danimarca
In cui esistere esistono delle difficoltà anche però dei paesi più grande come l'Italia si tratta di un processo
Che a mio avviso dovrà prendere avvio e realizzati in un ambiente più piccolo quindi locale esistono anche i Paesi a livello europeo e che hanno questa forte pressione dell'università affinché possa diventare più divenire più produttivi e un collegamento più forte con le industrie locali abbiamo quindi il delle delle incentivi all'aria i ricercatori ma i metodi con i quali questo viene fatto
Fogli onore tendono a realizzare una un attività di collegamento con diversità affinché le università possono rilasciare dei brevetti e chiaramente questa attività non serve spesso non serve perché perché questo aumenta i costi del del dell'input di cui ha bisogno dell'industria locale quindi come vedete eccetera esiste questa forte sfida la sfida si sta delineando chiaramente che proprio si riferisce a quella che è la combinazione dei fattori della produzione
In effetti è un altro tipo di esiste un altro tipo di sfida una sfida che vede rimodellare per così dire deve portarci a rimodellare molti strumenti che ne abbiamo utilizzato che stiamo realizzando per poter affrontare questa sfida grazie
Ringrazio professor maschera
E voi invece a questo punto fare intervenire uno dei nostri due interlocutori politici perché
Dopo questo excursus sulla sullo stato dell'arte
Credo che in particolare da Claudio Martini presidente della regione Toscana
In questo primo giro potrebbe essere interessante farci raccontare
Che ruolo può svolgere
Un un ente delle dimensioni del governo di un governo regionale in Italia nel favorire l'apertura dei distretti verso l'economia la conoscenza la Toscana né alcuni tra i più famosi e importanti d'Italia
Considerando da una parte la natura del distretto industriale così come si è venuta formando negli ultimi decenni e nello stesso tempo avendo presente alcune linee di trasformazione che i distretti industriali stanno manifestando in questa fase la linea di cioè il consolidato dei distretti industriali e che sono delle grande impresa senza un padrone unico senza una testa unica
è difficile fare dei conti ma chi ha fatto delle stime dice che i grandi distretti industriali principali distretti industriali italiani
Fatturano cinque sei sette miliardi di euro quindi sono l'equivalente di una Ferrero per intendersi
Sono una cosa grossa però mentre la Ferrero ha un imprenditore che tira le fila gli stretti sono magari fatti da cento centocinquanta duecento aziende
Che per un verso competono al proprio interno e per un altro verso invece collaborano
Questo equilibrio
In questo momento è sotto stress
Non sempre funziona più
E non sempre e non dappertutto
Tra le perché bisognerebbe forse a collaborare portare aumentare il tasso di collaborazione e mettere a fattor comune delle cose che finora ciascuno teneva per sé e per quella parte dell'attività che era competitiva questo un processo difficile
E questo una cosa e l'altra cosa e che mi pare adesso io non conosco bene la Toscana ma mi pare che in alcuni grandi distretti italiani stia per esempio cambiando il criterio di aggregazione delle imprese
Da un'aggregazione prettamente geografica
Che metteva anche consigli che faceva diventare un fattore competitivo anche la tradizione il modo di vivere le relazioni che c'erano
Quindi
Mutatis mutandis l'economia delle conoscenze di cui dicevamo all'inizio perché ci si conosceva
E quindi non ci si sbagliava
Con invece un criterio nuovo che più di integrazione verticale
Lungo la filiera del valore di questa integrazione verticale può mettere assieme in forma di collaborazione imprese che stanno anche lontano relativamente lontane fra di loro
Anche perché
Molte
Una delle ragioni storiche del distretto edera l'economia dei trasporti
No andando verso la rivoluzione digitale
Verrà un attimino ad essere meno rilevante ecco davanti a questi a questo problema e a questa linea evolutiva
Che cosa può fare un ente come la Regione per favorire un balzo in avanti
Intanto vorrei dire che la descrizione dei distretti come realtà sotto stress
è una descrizione
Veritiera sommaria descrizione corretta
C'è uno c'è uno stress vero c'è un'attenzione che sta attraversando questi questi cluster particolari fenomeni sociali ed economia in Toscana lo possiamo vedere che sono proprio i distretti le realtà dove noi avvertiamo il massimo di difficoltà
Un po'per la loro natura
Agglomerati di piccole imprese talora piccolissime e persino micro imprese
Che non hanno la la massa critica per misurarsi con queste problematiche globali enormi
E un po'perché in questi distretti casualmente o forse no si producono quel tipo di merci che sono l'oggetto del massimo della competizione
Tutta la filiera della moda
Il mobilio
Le pelli e le scarpe la dell'argento
Il le pietre il marmo è il granito sono sono tutti i settori almeno quelli nostri dove e più immediata alla e più immediato l'impatto con la concorrenza di giganti come quello delle cinese indiano ma non solo questi anche di di di di altri paesi della Turchia ed altri ancora quindi l'attenzione evidente poi l'attenzione stanche crescendo io sto seguendo devo dire con qualche ansia in questi giorni
Il grafico di crescita del dell'euro sul dollaro insomma perché ogni ogni decimo ogni centesimo di apprezzamento
Del dell'euro sul dollaro
Un'altra strizzatina che si dà alla corda della pensione di questo stress vede dei dei nostri settori insomma e non soltanto dei settori distrettuale per la Toscana anche il distretto vasto che è rappresentato dal turismo
E oggi in un'attenzione fortissima a causa del del progressivo deprezzamento del del dollaro sull'euro
Quindi l'attenzione c'è e ha le le motivazioni che che che che tu hai detto insomma che stanno nel nella particolare conformazione questo non significa come qualche volta mi capita di leggere e allora possiamo finalmente qualcuno dice finalmente celebrare il funerale del distretto insomma di ce ne sono tanti non so per quale ragione numero ci sono alcuni c'è gente che da anni è l'impronta se già vestita se già ammessa dall'abito nero aspetta il momento in cui distretto muoia per poterlo accompagnare gloriosamente alla a miglior vita
Io spero che questo non avvenga mi confortano da questo punto di vista alcune riflessioni comma come sempre molto pertinenti di di Giacomo Becattini insomma che è uno dei dei massimi studiosi del del distretto però e chiaro e il distretto ha delle difficoltà difficoltà evidenti che chiedono forse non tanto uno suo azzeramento
è una riedificazione di qualcos'altro quanto piuttosto una evoluzione che va proprio nella direzione che tu dicevi cioè di
Individuare chiedi di concentrazione di sinergia nuove che consentano un migliore una migliore presenza sui sui mercati infondo quali sono oggi le maggiori difficoltà che noi avvertiamo avvertiamo una difficoltà che è una debolezza del distretto rispetto al compratore
Questa è una cosa che diciamo c'è sempre stato un rapporto dialettico molto sottile per cui so io conosco meglio la vicenda pratese insomma quella nella quale sono cresciuto e ho vissuto e mi ricordo che il rapporto fra chi veniva a comprare
E i nostri imprenditori che vendevano era una volta a favore dell'uno una volta a favore dell'altro a seconda delle normali fluttuazioni del del dialogo domanda offerta
Ora purtroppo da un po'di tempo siamo sempre dalla parte
Non abbiamo il coltello dalla parte del manico ormai ci tocca sempre lavavamo assomma ecco è un po'di tempo che questo rapporto si è un po'rovesciato proprio perché
Tutta la fase della commercializzazione può vantare può avere a suo vantaggio questa dimensione globale
Che noi non non possiamo ovviamente organizzare nel nello stesso modo questo è un punto evidente un altro punto
Complesso e il tema dello dello sviluppo dell'innovazione tecnologica
Ora io non credo che in assoluto in questo condivido una cosa tu dicevi meno credo in assoluto che i sistemi di quell'impresa non siano fare innovazione tecnologica perché l'innovazione c'è se vai a vedere ora oggi non soltanto le ditte tessili Pratesi ma anche le fabbriche vedi di Santa Croce o le le fabbriche ora fare di di Arezzo o persino le
Le le aziende di di escavazione del Marmo a Carrara possiamo trovare alcune delle esperienze de delle presenze tecnologiche più ma in assoluto
Però forse il problema è che mentre qualche anno fa avveri la tecnologia avanzata risolveva il problema
Perché ti dava di per sé una competitività così forte da da stare bene sui mercati oggi anche questo non è sufficiente
Non è sufficiente perché da un'altra parte del mondo c'è qualche no che magari con una tecnologia un po'meno efficace riesce a fare prodotti un po'meno qualitativi sicuramente meno qualitativi ma per i quali il rapporto qualità prezzo è comunque enormemente vantaggioso
Perché se un prodotto vale qualitativamente la metà ma costa un ventesimo e chiaro che il rapporto è è comunque un rapporto positivo per quel prodotto e quindi questo ci chiama ad una ad una seria difficoltà
Aggiungiamo poi e concludo analisi e vengo poi alla tua domanda cosa possono fare le regioni che in buona in molte parti in in molti casi in questi distretti IST ci stiamo confrontando con quella che forse la tradizionale crisi della della terza generazione imprenditoriale
Che è un fenomeno fenomeno serio non è un fenomeno da da da fogliettone insomma odo dovuta fotoromanzi il fatto che a un certo punto
Una generazione di imprenditori che arriva diciamo in
In una situazione diversa da chi ha avviato le imprese quindi magari senza quella rabbia quel bisogno di di sopravvivenza e quasi di affermazione ma e già piatte già sistemato non alle stesse motivazioni e avrebbe bisogno di individuare veramente una missione diverso una mission diversa per la propria azienda e questo è un tema che nei nostri distretti è molto presente
Perché quando si arrende succede sempre più spesso di vedere che alla terza generazione
Una famiglia di imprenditori incomincia a intravvedere la possibilità di sviluppare le sue attività altrove
Altrove e questo fa mancare quella coesione quella aggressività quella combattività chiamarla così che nei distretti decisiva perché se non c'è questa è molto complicato
Vengo alla alla alla tua domanda cosa possono fare le regioni beh intanto il nostro compito è proprio quello di intanto di tenere aperta questa riflessione e di offrire agli imprenditori ai sistemi territoriali che stanno intorno ai rispettivi che distretti non sono solo impresa
I distretti sono distretti in quanto sono impresa territorio e cultura sociale cioè i distretti sono un mix particolare non ci sarebbe il distretto solo con le imprese
Ovviamente non esiste il distretto senza le imprese ma non c'è un distretto solo con le imprese distretto c'è quando le imprese si muovono dentro un habitat che è fatto di cultura e anche di relazioni di un territorio che rende possibile una una evoluzione del sistema
Io ho sempre detto che quello che rendeva per esempio particolarmente coeso il distretto pratese ma si può fare lo stesso esempio forse per altri e che non era impossibile come per l'operaio della FIAT e diventare padrone
L'operaio della FIAT non può diventare proprietario della figlia
Ma l'operaio del dell'anni finisce o o della tintoria può diventare titolare padroni di quella la di quella di Fitch e di quella tintoria ne abbiamo viste centinaia di casi questo produce una mobilità sociale
E un'adesione al sistema una visione culturale al sistema che è uno dei fattori del successo beh oggi questo motore sia molto allentato anche questo è un elemento di crisi allora quello che noi possiamo fare e credo tu ha usato la parola apertura
Credo innanzitutto questo cercare di tenere forte una apertura
La comprensione che i nostri sistemi quando sono in difficoltà e ora lo sono
Non resta non non risolvono le loro difficoltà chiudendo se all'interno ma anzi accettando la sfida dell'apertura e misurandosi fino in fondo quello che noi possiamo fare e intanto questo offrire una sponda con le politiche europee offrire un quadro di politiche regionali che si fa tramite delle grandi linee della politica europea prendere la strategia di Lisbona per esempio e trasferirla nei nostri strumenti fare in modo che gli operatori del distretto diventino protagonisti delle politiche europee
Questo mi sembra un po'ci sicuramente noi non non faremo mai i propagandisti di una linea che dice ci vogliono i dazi per combattere il per risolvere il problema della competitività con i cinesi se facessimo questo
Andremo dalla parte opposta al al concetto di apertura
E credo condannerei sistema produttivo a ripiegarsi su disse sviluppa quindi questo è il nostro compito oltre che ovviamente quello di offrire il supporto
Istituzionale ad un settore che ha bisogno di rinnovarsi e anche di inventare cose nuove
Infine il compito nostro che devo dire tra parentesi lo svolgiamo in una situazione istituzionale che non attribuisce alla Regione competenze straordinari campo di sviluppo economico
Ecco stavo parlando di cose ben diverse per esempio dall'agricoltura dalla sanità dal turismo dalla formazione professionale o dalla viabilità che sono materie di nostra competenza
Qui stiamo parlando di sviluppo economico che è materia di competenza nazionale dove noi ci ritagliamo degli spazi per cercare di dare mano se la nostra mano viene accettate accolta perché qualche volta ci viene anche detto lasciate perdere non è materia vostre
Io aggiungo che uno dei nostri compiti e finisco e anche quello di stabilire con il mondo della produzione
Un corretto gioco di squadra in questa fase lo dico soprattutto in queste realtà distrettuali perché io ho l'impressione che in questi distretti bisognerà anche riuscire a inventare cose nuove
A inventare prodotti nuovi
A inventare delle cose che ancora oggi non facciamo
E che tra pochi mesi bisogna mettere in produzione se vogliamo anticipare se vogliamo essere in avanti
Però noi possiamo creare un sistema mero Bureau meno burocratico più snello cercare di fare a gomitate con le banche perché siano più disponibili a attrezzare il territorio a realizzare le infrastrutture queste il nostro compito ma in nessun momento sarà la politica a poter dire quali sono i nuovi prodotti
Quali sono le nuove le le nuove idee che aprano nuovi mercati
E questo è compito degli imprenditori
Ecco io credo che in questo momento non abbiamo bisogno di questi due creatività
La creatività del delle istituzioni che siano in grado di fare meglio il loro mestiere ma anche la claque la creatività del mondo imprenditoriale
Perché non è con la lamentazione della difficoltà della sfida che noi faremo un passo avanti
Ma soltanto trovando all'interno della grande tradizione della storia che abbiamo degli stimoli forti per produrre cose nuove cose che ancora non ci sono e che esse creano mercato faccio un solo esempio
So che a Prato per esempio si sta parlando incominciando a riflettere a discutere su quello che viene chiamato il tessuto intelligente
Il filo interni in tessuto che contiene attraverso le fibre ottiche che sono messe o qualcosa del genere che sono messe dentro
Il tessuto uno recipiente per informazioni capacità di comunicazione e cose di questo tipo una cosa nuova ecco secondo me questo è la prospettiva ma questo non è compito della politica questo è compito degli imprenditori
Della ricerca dell'università in questo gioco di squadra secondo me il distretto può avere un futuro e io tutto sommato sono di quelli che il vestito per il funerale del distretto non l'ho ancora comprato e spero di non doverlo comprarlo
Abbiamo parlato
In questa fase iniziale dalla nostra del nostro dibattito molto di distretti come è giusto che sia in un Paese che è fatto soprattutto di tante piante piccole e di pochi baobab
Però adesso abbiamo col nome di Roberto Colaninno
Che si è trovato a cavalcioni
Di due baobab
Se trascuriamo la SOGEFI
S'è trovato prima a cavalcioni di un Barbato che si stava rompendo che era l'Olivetti e che aveva dentro
Un'altra pianta
Che erano mette adesso si trova a cavallo
Di un grande scooter detto Piaggio
Ecco la Olivetti è stata nell'immaginario collettivo credono alla storia di questo Paese è quello con il piglio immaginario sempre una cosa un po'strana no
è stata rappresenta una pietra miliare
Della storia dell'innovazione sia tecnologica
Sia
Culturale
Dal design e dire di più proprio anche dalla cultura in senso largo perché negli anni Cinquanta Adriano Olivetti perseguì addirittura un'utopia comunitaria di integrazione Nonda dista dalla grande azienda in un territorio
Un'esperienza che è stata bollata Vezzini sì come dice ornare i come utopistica ma che in realtà è stato una semina dalla quale poi sono venuti anche tanti Ménez verrà scrittori poeti è un'azienda che fa questo è un'azienda che resta nella storia
Di più
Se posso dirlo io ma io non faccio l'imprenditore e quindi ho altre priorità di più per questo che per gli utili che può aver fatto per questi sono utili che durano più lungo nel tempo
Ecco però questo riflette così bella
E finita
E ora la noi la società la la la l'abbiamo sempre associata alla tecnologia di alto livello se inventata il primo grande calcolatore faccia tutto un bel tre crei corda però alla fine è saltata per aria
Ecco è una storia vecchia ma relativamente vecchia siccome ora Colaninno la può vedere
Con l'animo più
Sgombro dal fatto che è passato qualche anno da quando è andato via da Ivrea
Ci può forse dire
Qualche cosa di interessante sul perché quell'esperienza
è finita e non è come diciamo che per me non è una tragedia che finiscono queste cose può essere triste ma poi la vita va avanti e fa dell'altro che magari può essere pure migliore
Dall'altra parte però come mai si trova adesso a cavallo a parte le casualità della vita ci sono le occasioni di una azienda come la Piaggio che nell'immaginario di un ignorante come me
è un'azienda più tradizionale dell'Olivetti quindi che associa di meno
Il proprio così proprio Brenta no
All'innovazione fulminante quella che ti lascia con la bocca aperta anche questa è un'azienda che ha radicata nel made in Italy che ha ha fatto anch'essa la storia del design no
Però una cosa un po'di questo genere qua
Ecco come mai però la Piaggio va avanti e c'è ancora
E l'Olivetti non c'è più sembrerebbe una contraddizione
Roberta
Quanti giorni mi dai perlomeno
Ma vada
Io e Massimo Mucchetti ci conosciamo dal novantasei
E lui è sempre stato un attento e severo critico quando dico critico modico negativo critico uno può anche esprimere delle critiche positive degli avvenimenti
E dell'evoluzione dell'Olivetti della Telecom e adesso dalla Piaggio
Ed è molto interessante la sua domanda perché poi all'interno
Dell'evoluzione
Di questa grande azienda Olivetti
Del suo
La sua triste fine che ha fatto
Si possono intravedere i limiti
Dell'impresa italiana dell'imprenditoria italiana non dell'impresa
Limiti che io trovo oggi presente in tante aziende che probabilmente si stanno avviando
Sulla stessa strada dell'Olivetti
E quindi bisognerebbe fare avere il coraggio di un'analisi cinica dura critica del perché quali sono
Gli elementi
Di chi la responsabilità
La prima risposta può essere data che qualsiasi cosa che vive su questa terra
Nasce si evolve e muore
E poi
Però il mondo non si ferma
Onorevole Vietti nasce un'altra insomma c'è una continuità
E allora credo che bisogna togliere la drammaticità di un'istituzione industriale economica che per un certo momento e per una certa serie di elementi si sviluppa in un altro elemento per certi altri fattori
Muore
Io credo che sia stato estremamente fortunato come
Professionista di un certo mestiere quello di fare l'imprenditore di essere mezzo imprenditore mezzo mese dall'inizio di essere così nella storia diventato imprenditore di aver avuto l'occasione di passare da una piccola impresa di provincia cento persone
A diventare una piccola multinazionale sei mila persone mille miliardi di fatturato
Che oggi è ancora attiva
Penso porti grandi soddisfazioni all'attuale azionista e poi di essere stato chiamato
All'Olivetti in
Trovandomi poi un'azienda in sala di rianimazione
Praticamente dando segni piatti
E intubata con tutti i tubi possibili e immaginabili
E di cercare
Di non passare o di non far passare questa azienda attraverso il triste cammino delle allo giudiziaria
E poi di aver visto e dimostrato che nell'Olivetti esistevano delle cose straordinarie
Che questo Paese non ha voluto cogliere
E che addirittura la rivetti io ricordo durante il primo incontro con gli analisti allontana credo Meloni era testimone
Credo che fosse una nell'ottobre del novantasei che mi scappò detto non lo so perché è che proprio in mezzo all'Olivetti poteva anche pensare alla fine del novantasette a fare un aumento di capitale
Mi
Viene addosso il mondo Asso chiesto come mai Marco Romano sa di cosa parla non sa di cosa dice lo stesso Mucchetti fu critico allora al riguardo lo stesso Mucchetti non credeva
Che la letti un Baggio ne poteva fare a un amento di capitale
Strano mondo anche questo tema comunica ben dei giornali e della comunicazione
Bene alla fine del novantasette io ricordo
Che non sono noi si fece un po'un aumento di capitale
Ma si erano create non sapevamo ancora le premesse per fare la più grande opera che mai era stata fatta in Italia e in Europa e per Cassano il mondo
E cioè l'OPA sulla Telecom
Europa della Telecom si fece
Si prese l'Olivetti divenne una grande società di telecomunicazioni
E poi le cose andarono come andarono
Ma non in maniera drammatica andarono come andarono perché il mercato
Il libero mercato decisione
Che era più conveniente che andasse in un modo piuttosto che in un altro
Allora la prima considerazione che faccio è che
Le aziende sono strumenti per creare lavoro e ricchezza
Non sono strumenti per creare ricerca e scoperte scientifiche
Questi sono altri istituti chiedono fare queste cose
Le aziende devono finanziare
Devono consentire se volete l'aria che tira
Su un certo prodotto
Possibilmente su una certa scoperta valorizzare un brevetto che oggi qualcheduno considera zero e che un domani potrebbe valere tanto di più perché in Olivetti per successo questo
Volete aveva insegue Omnitel la telefonia mobile
Nel novantasei settembre novantasei avevamo trenta mila clienti
Come tutti sappiamo la storia dell'ambiente
è inutile raccontare un'altra nessuno
In quel momento
Credette nella telefonia mobile
Non ci credettero
I grandi concorrenti France Telecom
Alla quale non erano andati in ginocchio per chiedere se ne di fare una combinazione non ci credettero le banche
Non ci credettero i politici
Non ci crede tra i sindacati
E non ci credete neanche il mondo capitalista
Cioè quello che investe soldi
Che dentro l'Olivetti c'era un prodotto innovativo come la telefonia mobile
Seconda riflessione
Quanti prodotti innovativi esistono nelle nostre piccole medie industrie italiane che oggi noi noi valutiamo e non ai quali mandiamo un valore
Quante qual è il patrimonio di sviluppo quale capacità di innovazione esistono delle nostre piccole e medie imprese che se gestite in un modo se aiutati non non aiutato in senso finanziariamente sperso di infrastrutture di sistema Paese
Potrebbero essere protagoniste sui mercati globali
Abbiamo un fatto eclatante che mi dice in termini se volete di analisi empirica di laboratorio quando succede un caso ne può succedere esattamente un altro
Allora nel novantasei come Mucchetti scrive molte note sui suoi giornali sul suo giornale
Nessuno capì il valore della Omnitel
Anzi nessuno capì che attraverso l'Omnitel Olivetti poteva fare una grande operazione finanziaria
Vorrei anche chiarire che noi non partecipammo alla privatizzazione della Telecom
A Telecom era già privatizzate era di proprietà del mercato il governo italiano aveva il tre per cento in quel momento di azioni e mantenne il tre per cento cioè noi si fece un'operazione di mercato
E il Governo non fece nulla mense penso positivo né in senso negativo ma Regolo il comportamento in maniera severa e attenta il comportamento di questa operazione finanziaria
Allora secondo elemento
Anche se noi non riusciamo a valutare bene le potenzialità dei nostri prodotti
L'epoca potenzialità di quello che abbiamo in casa certamente non riusciamo a sfruttare l'opportunità che il mondo della finanza internazionale può offrire
Per fare dei passi di sviluppo di carattere industriale
Io non ho mai capito perché in Italia
Io molto risultato definito un finanziere io ho sempre lavorato nell'industria metalmeccanica per trent'anni olio e grasso
Di macchine di pressa
Non ha mai operato in borsa personalmente ma sono stato uno che era molto attento a anche perché la casa mi aveva abituato in questo senso
Gruppo De Benedetti
C'è stato una persona che sta riservato molto attento alle gli strumenti a cosa potevano apportare gli strumenti finanziari al mondo la finanza internazionale per lo sviluppo industriale
Allora quante piccole e medie imprese oggi
Se fossero in grado o se fosse ora messe nelle condizioni di capire di turno e di poter utilizzare i grandi strumenti
Della finanza
Potrebbero sviluppare e cambiare le loro dimensioni
Quante di queste aziende potrebbero
Attraverso una strategia di mercato finanziario differente
Potrebbero operare sui mercati globali sul mercato internazionale affrontare dimensioni costi organizzazione no no differenti e necessari
Quando si opera sui mercati internazionali
L'Olivetti si sa noi
Io questa grande privilegio
Di tre anni quindi non mi lamento di un'azienda che opera che operava
Nell'information technology che era venuta
E non dimentichiamo questo
Da un'esperienza metalmeccanica perché l'Olivetti fabbricava macchine da scrivere
Non fa non era una industria che
Nata come molte industrie o come molti gruppi americani
Nell'information technology era nata dall'esperienza metalmeccanica
La sua tecnologia vera la trancia
E lo stampaggio dei pezzettini infiniti che compongono una macchina da scrivere
Poi si è il suo processo si è voluto e siccome il mercato è cambiato
è andata sulla sulle elettromeccanica
è andata sulla macchina elettromeccaniche andato sull'elettronica
Poi si è voluta ancora sui sistemi informatici e qui
Non è riuscito a sfondare perché non è riuscito a sfondare
Ma esposti son molto semplici
Negli Stati Uniti questi processi si sono sviluppati per un grande fattore investimenti indice nella difesa
Gli investimenti nella rete nautica neanche rimanente gli investimenti nelle forze armate
Questi investimenti hanno generato negli Stati Uniti la capacità di sviluppo
Dell'hardware del software
Dall'informatica dei sistemi di telecomunicazione che poi via via dalle applicazioni militari sono finite alle applicazioni arenati che civile
Questi in Italia non c'è non c'erano
Non c'era questa grande questo grande flusso di investimenti e quindi l'Olivetti a chi vendeva i suoi sistemi informatici cosa fosse dove li vendeva se il cliente non aveva la necessità di informatizzare la propria azienda se la pubblica amministrazione non aveva la necessità di informatizzare i propri servizi al cittadino
Qual era la spinta che l'imprenditore Olivetti doveva avere in quel momento
Devo dire che la lungimiranza
Di quelli che nel novanta o novantuno novantadue
Su suggerimento
Di un personaggio molto stravagante americano
Che era uno forse uno dei padri la telefonia mobile investì nella telefonia mobile alla cieca perché nel novantadue investire nella telefonia mobile era una cosa abbastanza da avventura se vogliamo
E il processo andò avanti
Però nel novantasette e qui lo dico a te perché scritto un articolo che mi ha così mi aveva un po'mosso la voglia di telefonare atti
Siamo nel luglio vi racconto una storia mai vi chiedo ma ha chiesto l'Olivetti non posso spiegarlo reti in cinque minuti
Nel luglio del novantasette
Io è un signore che oggi lavora con me
Sì presentammo alle solite quattro banche
Perché loro diretti non aveva i soldi per pagare gli
I tempi in agosto
Il mio amico
Che allora svolge un altro ruolo è buon testimone di questa situazione
E le condizioni erano di raccogliere cento miliardi
E le condizioni poste dalle quattro banche mi disse Notte vediamo se tutte e quattro le banche ti danno venticinque miliardi
Non faccio i nomi delle banche perché non vorrei suscitare
Nessun atto di biasimo
Ma una banca molto vicina per territorio all'Olivetti non lontana per territorio
Mi disse era un me lo ricordo perché è stato un incontro un po'drammatico alle undici di mattina mi disse guardi caro Colaninno apprezziamo molto quello che aveva fatto ma l'Olivetti è arrivata al capolinea
Io non l'ho più una lira
Non a lei
Anzi
Si prepari perché le crederemo gli chiederemo al rientro
Olivetti io in quel momento segretamente
Suo stato capace di eludere l'attentato curiosità dei giornali
Stavo trattando con la Mannesmann
Una partecipazione nell'ammettere
Per diverse migliaia di miliardi
Io scendo io dissi a questo mio collega
Ma tu pensa di sì
Che questo signore che è il numero uno di una grande banca italiana
Non riesce neanche a valutare il valore dello le della Omnitel
Io sono come italiano costretto andata in tedesco
Che una sera a cena verità vi prego di credermi
Su un affare come questo
Disegniamo i termini dell'operazione
Su un tovagliolo Ichino
A Düsseldorf
Agli ultimi piani dall'attore dalla Mannesmann
E mi posi una condizione mi disse
La condizione è che se questa notizia esce
Io
Non posso proseguire l'operazione perché non verrebbe approvata da nessuno
Perché l'Olivetti aveva a quell'epoca
Alcuni fattori negativi uno alla personal computer che tanto male che fui obbligato a vendere in certe condizioni e l'altro era la divisione dei sistemi informatici dell'Olivetti la famosa Olsen
Che vendette alla venga americana perché era le due condizioni che gli erano state poste per poter andare avanti
E io ricordo anche allora negoziamo
Un credito e Russia
Di una fornitura di persona o di una fabbrica i personal computer dell'Olivetti aveva stipulato anni prima e che poi il col cambiamento dei regimi nessuno più pagava
Un creditore uscì attraverso una banche inglesi
Che il credito nominale eran centottanta miliardi su una serie di garanzie sempre sulle azioni Omnitel ce ne dette venticinque
E io con quei venticinque riuscì completare e a pagare investimenti di agosto
E poi in agosto noi si chiuse la prima tranche di questo venti per cento della Omnitel che poveraccio
Tutte le volte che seguirà a far cassa
Andavamo lì e qualche petto loro regalava Coria
Il dramma dell'operazione non era tanto quello
Dei venticinque miliardi
Di un'azienda che pure abbiamo venduto
Per ottanta mila miliardi di valore
Ma era che le banche più importanti ma non ho detto che a settembre avrebbero consolidato il debito Olivetti
Che era di mille cinquecento miliardi
E che avrebbero consolidato il debito dell'Olivetti con tutta la partecipazione della Omnitel
Che l'Olivetti Avellino ammette
Ti ricordo che noi si vendette per fare l'operazione tecnico Telecom il venti per cento e la valutazione della società alla fine del novantotto
Fu di ottanta mila miliardi
Tu mi chiedi perché all'Olivetti non è andata avanti ma io ti chiedo perché queste cose non nessuno da capiti in Italia allora
Con noi siamo un Paese che non capisce niente di affari
E su questo comincio ad avere qualche qualche seria
Convenzione
Oppure
Siamo
Veramente gente che si mangia addosso
Gente che non ha il coraggio di dire o un bicchiere queste un bicchiere non è né oro né argento ma comunque un bicchiere
E su questo bicchiere se ciò il bicchiere devo andare avanti non posso pensare che questo sia un qualcosa diverso dal bicchiere
Quante di queste situazioni macro
Nelle piccole e medie imprese si sono oggi in Italia
Qui faccio la svetta perché non vorrei annoiarvi
Tu mi chiedi perché la Piaggio ma perché a me piace fare l'imprenditore
Non son capace io la rinascita domani sabato anche se stasera sono stanco vari in ansia perché domani non saprei cosa fare insomma è unione fatto alla sua maniera
La Piaggio
è una Piaggio che ha dato dei giudizi estremamente negative quando la prima volta un banchiere
Negli io fui di studiare la Piaggio di si lascia perdere forme se ne parla neanche
E questo è un sistema insistette
E allora sforzarsi
Di guardare una abbiamo trovato nella Piaggio
Delle opportunità
E una di queste opportunità si chiamava in via
E ho detto ma stai bene a vedere che forse sotto sotto gratta gratta
Anche qui c'è un qualcosa che nessuno ha valutato per la sua entità
E magari è un fatto positivo
E da lì è nata la storia
Non era solo l'India varerà anche la Piaggio che nel suo DNA a delle straordinarie potenzialità
Sia come risorse umane sia come tecnologia sia come prodotto
E non è un caso non è perché è arrivato ora mago Merlino che la la Piaggio in un anno è passata da meno centotrenta
Ha più qualcosa come faremo a fine anno
Perché la Piaggio ha nel suo DNA dei valori ha un patrimonio
Certo che l'approccio deve essere diverso
L'approccio non deve essere quello
Oddio arrivano i cinesi oddio hanno fatto questo perché vanno a delocalizzare oddio c'è la chiusura di un fornitore con cinque operai che non ha soldi non è capace di fare mestiere lavora in cantina
E queste cose non si possono fare ottenere bisogna gestire la Piaggio
Per le sue potenzialità
Bisogna metterci soldi
Metterci soldi propri non aspettare che qualche divano ti regala i soldi
Perché non abbiamo il diritto di fare gli imprenditori solo quando qualche d'uno ci regala dei soldi
Imprenditore lo fai se metti i soldi crei credi nel tuo progetto vai avanti
E siccome metti i soldi tuoi e credi nel tuo progetto ha il diritto di battere il martello anche laddove qualcheduno non vorrebbe che Dubach tesi Martello
E bisogna rischiare bisogna rischiare la faccia chiarisca i soldi già restare e poi magari ci riesce
L'ultima cosa che può l'ultima pagina di un giallo
All'inizio della
Novanta nove
Gennaio fine gennaio novantanove
Un signore americano
Numero tre della Chase Manhattan Bank
Al quale avevo io cominciato a flirtare sull'operazione Telecom
Ricordo è anche questo a voi sembrano storiella non verrà mai la verità
Mi dette una garanzia
Come me
E come Olivetti
Pechino ci credessi gli mandò a casa il testo della copia di questa garanzia un'apertura di credito di venticinque miliardi di dollari
Venticinque miliardi di dollari sono in vecchie lire al dollaro di allora cinquanta mila miliardi
E lo dette ha sottoscritto e all'Olivetti
E all'Olivetti facendo un percorso particolare
Per ottenere e fare quella terza
L'operazione
Quante di queste operazioni si possono fare sul mercato
Ma che cosa vogliono gli imprenditori dallo Stato o dalle o dal o dalle regioni no
Che facciamo un mestiere degli imprenditori
Che mettano i soldi che facciamo i cattivi che dicano che le cose che si possono fare e che non si possono fare e che siccome siamo fanno delle operazioni trasparenti e corrette possono anche pretendere
Che le regole vengano rispettate
Che certe cose che devono essere fatte devono essere fatte che i sacrifici che si chiedono nell'ambito di questo possibile si possono fare si devono fare
E si misurano con la concorrenza internazionale e mondiale
Perché nessuno può affermare i cinesi un miliardo e mezzo di persone che hanno deciso di essere meno poveri Ade rimanere poveri solo perché così per noi non abbiamo i problemi dei componenti di Pontedera
O perché anche l'India insieme due miliardi e mezzo di persone hanno deciso di muoversi in un certo modo tutto quello che vogliamo e noi non riusciamo a trovare gli strumenti per valorizzare i nostri prodotti
E pensiamo che qualcheduno
Pensiamo di avere il diritto che qualche d'uno ci difenda in termini di provvedimenti di finanziamento dica a questo a me non sembra giusto questo
Non mi sembra corretto
Mentre mi sembra corretto operare in termini del mercato
E rischiare
Sui prodotti o sui progetti che si si valuta essere buoni necessari per un ritorno perché poi un'azienda come dico sempre io
Nasce per fare
Profitti e generare benessere
Non nasce per nient'altro
Nasce per trovare in faccia illa il vaccino contro la Izzo o la macchina che vola
Nasce per gestire opportunità uomini mercati e territorio per fare quattrini e questi quattrini vanno a beneficio dell'imprenditore di chi ha investito di chi ci lavora del territorio della comunità dello Stato questo è il ruolo dell'imprenditore e io non ne vedo alto
Comunque penso di aver tirato risposta sull'Olivetti
Questa è una tavola rotonda un po'atipica perché avendo dei degli interlocutori
Qualificanti e pieni di passione siamo un po'organizzati per fare un giro unico no ciascun e a questo punto ci avviamo verso la conclusione con l'intervento di Enrico Letta
Che naturalmente
Ci darà il suo punto di vista
Di politico di punta dello schieramento dell'opposizione a Roma ma che ha dimostrato nel corso della sua
Carriera politica di essere uomo di governo non solo perché è stato ministro dell'industria ma anche perché
Una persona abituata per come l'ho conosciuto io a affrontare i problemi in chiave non ideologica ma con spirito pratico e costruttivo
Da queste dalle
Cose che sono state dette finora mia a me piacerebbe sintetizzare due o tre punti
Così in ordine sparso non necessariamente coordinati
E chiedere alletta che cosa ne pensa e noi così tutti ci facciamo un'idea di quale potrebbe essere un pezzo non tutto un pezzo del manifesto di governo dall'Ulivo in vista delle prossime scadenze elettorali che non sono poi così remote
Perché siamo un po'corti che l'Ulivo sui grandi temi dell'economia nazionale
Dice poco in questo ultimo periodo parla molto del nome dell'alleanza
Ma per esempio su queste due o tre questioni che sono emerse nella chiacchiera di oggi non abbiamo sentito molto allora tema dell'Euro euro al dollaro
Il presidente della Regione Toscana che a contatto con il corpo vivo dell'economia ci dice che tutte le volte che vede un centesimo in più
Trema perché è vero che dobbiamo fare tutti i processi di rinnovamento e per le quali siamo detti oggi Emma se i centesimi diventano tanti rischiamo di arrivare morti all'appuntamento con Rinnovamento
E allora in termini di politica monetaria per esempio c'è chi pensa
Ma vanno vanno bene i cambi così come sono strutturati oggi non sarebbe meglio ricostruire una qualche forma di cambi flessibili per esempio in modo tale che le monete fluttuano tutte assieme e tagliamo il male e il bene a metà
E non ci sia qualcuno che in virtù di speciali posizioni
Può scaricare i propri problemi sull'economia e altro in fondo gli Stati Uniti da un anno e mezzo due a questa parte fanno quello che fa ha sempre fatto l'Italia
Negli anni passati prima dall'euro
Solo che siccome lo fanno gli Stati Uniti
è una cosa seria è una cosa molto intelligente è una cosa spettacolare in realtà una svalutazione ancora mai ha raggiunto il cinquanta per cento dalla moneta in due anni ecco
Questo è un punto
Però come ci si cioè così da fare in questa eterna ecco abbiamo un'idea forte o traccheggia in modo questo secondo punto che viene
Dalla
Lunga orazione di Colaninno
Colaninno ha ricordato una cosa che anche a me sta molto a cuore in fatto di talune di secoli tanto cito non ci son tornato anche recentemente sul Corriere perché l'idea che Omnitel sia finita all'estero
Come dire tutte le volte che si vede il bilancio di Omnitel ti viene male no obiter adesso è in grado di generare cassa cioè quattrini una volta fatti gli investimenti Cercas a libera disposizione
Cora mai viaggia sui quattro miliardi di euro all'anno
Questi quattro miliardi di euro all'anno vanno a Londra perché è l'alla tesoreria del gruppo qualora ed è giusto che vadano lì
Londra riconosce
Un interesse di mercato alle casse dalla filiale italiana
Però a
Correttamente giustamente
La facoltà di prelevare questi soldi sotto forma di dividendi se crede di lasciarli lì di gestirli a seconda di decisioni
Che non vengono prese a Ivrea AN ma vengono prese a Londra secondo delle utilità che fanno parte del gruppo Vodafone
Ecco quel gruppo Olivetti Omnitel è andata all'estero
Colaninno alla ricordato perché le banche italiane non c'hanno creduto non solo le banche allora ma anche il sistema politico non l'aveva capito
Ecco noi oggi siamo davanti
Ha un grande malato che la FIAT
La FIAT è un grande malato è anche uno dei centri in cui ancora si fa ricerca e sviluppo in Italia sono infatti meno di quella che fanno i concorrenti
Nel settore dell'automobile o comunque bene o male ancora se non il primo il secondo a seconda di come fare i conti no l'altro STM ma ecco Veltroni insomma investito in ricerca e sviluppo
La FIAT fa male
La seduta problemi ogni giorno sui giornali leggiamo storie per cui se non sono gli americani sono i francesi ma insomma cioè
è una ragazza che sta cercando un po'vecchia no però con un po'di forse a anche lei da qualche parte
Una dote è un nome per qualcosa
Morchio l'ex amministratore delegato diceva che
Stanno lavorando su nuovi motori su nuove cose sacre
Ecco
La politica
Quando parla di costruì un'innovazione eccetera eccetera
Per esempio rispetto a questa cosa qui
Ha delle idee che vanno al di là di dire chiudiamo non chiudiamo Termini Imerese che mi sembra un'idea se mi si consente
Ho poco no
Colaninno ha raccontato della Piaggio la Piaggio così metaforicamente parlando era una piccola FIAT no da un certo punto di vista settore più vi sono due ruote la sono quattro ma insomma anche tre anche tre no cioè debiti tanti all'origine no Colaninno
Che è una persona gentile ha detto che bisogna mettersi i soldi Lucio gli ammessi no
E siccome è una persona gentile non l'ha detto quello che dico io adesso
Perché così non ho offeso nessuno ma mi permetto di offendere coloro i quali avevano investito prima che si erano sbagliati hanno pagato il fio
Perché Colaninno ha messo i suoi di soldi agli altri hanno messo i loro no tanti
Perdendo il potere
No
Allora perché è ma è giusto che accada così perché siccome o quando uno si sbaglia paga Peppa paga pegno no si fa così anche consiglio a carte no e quindi capita anche nella gestione delle grandi aziende nel caso FIAT
Chi ha ci ci sono state
Il sistema bancario quello stesso sistema che se ha comportato in un certo modo alla Piaggio alla FIAT si comporta si sta comportando finora in un altro modo
Cioè non si assume le proprie responsabilità alla Piaggio a trasformato i crediti in azioni no una parte
Cospicua
In questo modo ha sistemato la posizione grosso modo la posizione finanziaria dalla società
E quindi ha consentito l'imprenditore di lavorare senza avere un fardello troppo pesante sulle spalle
Ecco da questo punto di vista la politica cos'è che dirà
Che appello farà per esempio se lo farà
Al sistema economico finanziario per esempio sulla FIAT
Abbiamo detto cambi abbiamo detto FIAT
Ce n'è abbastanza
E poi dopo pittura e lei Roberta
Le conclusioni invece la politica della spesa a sostegno della ricerca dell'innovazione se crede
Ma su questi punti altrimenti rischiamo un Prodi rimanere sempre appesi per aria grazie si permette una precisazione ecco voglio aiutare l'amico letta
Ma solo una precisazione va detto perché altrimenti qui ormai è diventato quasi un salotto e quindi non manca un termine del gioco
L'aumento non è stata venduta la Vodafone no lamenta è stata venduta alla Mannesmann che era entrata come azionista in Olivetti
E che poi Vodafone fece un'OPA sulla Mannesmann e si ritrovò dentro o ammette però l'origine è stata di un'operazione finanziaria a carattere europeo
E quindi mi vien da dire ho l'Europa deve essere considerata un mercato unico e dove i soggetti possono alterare cioè qualche d'uno ti attacca e tu soccombe o qualche dono o ottuso o qua o tu attacchi l'altro soccombe
E questo va nell'interesse dell'azionista ovviamente dovrebbe andare e quindi sostanzialmente tutto questo gioco non è perché deve essere sotto una bandiera la Omnitel deve restare italiana novità erano società che è finita nella Mannesmann che è una società europea e che la Mannesmann è stata mangiata dalla Vodafone che è una società europea gli azionisti prima dell'amore dell'Olivetti e tu lo sai che mi avete letto qualche qualche soldino se lo sono fatti
Poi quelli della Mannesmann qualche soldino se la son fatta Diana adesso lasciamo agli azionisti dell'odio della Vodafone a farsi qualche soldino perché altrimenti qui giù però ecco volevo solo precisare che questo fa parte di una dinamica finanziaria di mercato che o ci si crede e quindi si favorisce e la si lascia operare o non ci si crede e allora si tengono le società nazionale
Io proverò a toccare tutti e tre gli argomenti non voglio però
Farlo prima di avervi tranquillizzato sul fatto che lo farò sinteticamente
Il cargo menti sono molto ampi e quindi il rischio di lasciarsi prendere la mano però ci provo comincio sulla contesto macro quindi lei euro il rapporto con il dollaro la politica monetaria la mia tesi è questa
L'Europa ha fatto l'ultima grande realizzazione attraverso la costruzione dell'euro
Dopo aver costruito ever finalizzato alla costruzione delle dell'euro
E l'Europa non è riuscita ancora oggi dopo quel momento a fare i grandi passi che erano necessari per rendere utile la grande costruzione dell'euro
Per cui oggi abbiamo fatto l'allargamento abbiamo scritto a Lisbona a Lisbona un decalogo perfetto una specie di discorso della montagna in cui c'è scritto veramente tutto quello che serve per il Paradiso
E però non abbiamo più fatto quello che facemmo quando abbiamo fatto l'euro cioè quando facemmo l'euro si disse cosa bisognava qual era l'obiettivo e si sa che la strada per arrivarci
Nel caso invece del dopo euro abbiamo lasciato a mezzo questo discorso
Abbiamo scritto questo bellissimo discorso della montagna che Lisbona
E però poi abbiamo detto
E quando dico abbiamo non dico le istituzioni comunitarie sovranazionale e cioè Commissione Europea il Parlamento europeo onirico abbiamo dando la colpa in questo caso dico i governi nazionali i quindici oggi venticinque governi nazionali europei hanno deciso che quegli obiettivi ognuno se le gestiva a modo suo
E quando si dice che l'Europa deve provare a essere competitiva con gli Stati Uniti sui grandi obiettivi della ricerca dell'innovazione degli investimenti in infrastrutture e poi si dice ogni paese
Decide un po'che cosa preferisce fare
L'esito è che quel percorso che dal due mila doveva portarci al due mila dieci per fare dell'Europa l'area del mondo più avanzata sulla economia dalla conoscenza siamo alla fine del due mila e quattro dieci giorni fa
è stato presentato a Bruxelles il rapporto Kok che rapporto
Commissionato dalla Commissione per verificare a che punto siamo con Lisbona rapporto Kok
Dice sostanzialmente che non abbiamo quasi nemmeno cominciata abbiamo appena cominciato quindi da qui al due mila dieci il tempo
Cito questi punti per dire che il problema dell'Euro secondo me sta in gran parte qui
Il problema al dell'Eurostar nel fatto di non aver fatto quello che dopo aver compiuto la moneta unica era necessario ed è necessario fare per far sì che questa realizzazione la moneta unica sia effettivamente utile
Avere una purezza una moneta unica e non essere in grado di mettere in campo le politiche economiche unitaria per rendere forte quella monetaria quella quelle politiche economiche per rendere forte con la politica monetaria fa sì che si realizzi quello che sta succedendo quello che sta succedendo e che sostanzialmente l'Euro viene gestito dalla Banca centrale secondo obiettivi che sono sempre quelli l'inflazione la stabilità
Dall'altra parte una politica aggressiva americana ci ha messo nelle difficoltà che stiamo vivendo
La crescita cinese la crescita indiana manchiamo di politica economica semplicemente perché a livello europeo non ci sono gli strumenti per farla
Credo che ci siano delle possibili soluzioni dico rapidamente quali sono le soluzioni secondo me le soluzioni sono sostanzialmente io ne cito tre
La prima
Far sì che gli obiettivi di Lisbona diventino degli obiettivi simili a quelle di Maastricht cioè vincolanti per i Paesi con un guardiano di quegli obiettivi che stia a livello europeo e cioè che non sia un singolo Governo nazionale che ha bisogno di stare attento a ogni scadenza elettorale che si trova davanti ma come è stato nel caso di Maastricht per l'Italia ma Maastricht è stato un percorso virtuoso perché abbiamo avuto un guardiano europeo
Che ci ha obbligato senza sconti a fare quelle cose
Primo secondo obiettivo
Un uso pare una una parolaccia scusate mi che ormai entrata nel gergo comunitario ma per capirci perché non ho tempo per spiegarmi troppo abbiamo bisogno di Lisbon i Zarri il patto di stabilità cioè abbiamo bisogno di far sì che il Patto di stabilità e di crescita non abbia come totem ma soltanto l'inflazione
Ma abbia come totem e come obiettivi gli obiettivi di Lisbona cioè chi riesce a raggiungere quegli obiettivi e chi investe su quegli obiettivi deve avere una politica e secondo me del Patto di stabilità che lo favorisca
Terzo obiettivo abbiamo bisogno
Anche qui parolaccia di Lisbon i Zahra le prospettive finanziarie due mila sette due mila tredici a livello europeo è cominciata la grande discussione su dove si mettono i soldi europei
Del dal due mila e sette al due mila tredici li rimettiamo tutti in agricoltura come abbiamo fatto dal mille novecentocinquantasette oggi tutti una buona metà in agricoltura come abbiamo fatto dal diverso
Damiano centocinquantasette oggi come andiamo arrendere quei soldi utili
A far crescere l'Europa come economia della conoscenza
E guardate che di idee ce ne son tantissime
E si potrebbero mettere in pratica se ci fosse questa regia comunitarie e i governi nazionali decidessero di essere parte ma delegando questo tipo di queste tre secondo me sono mi rendo conto che dette così sono molto sembrano molto complesse e poco digeribili ma con questi tre grandi obiettivi l'euro
Può diventare politica monetaria che stava accanto una politica economica e si è staccato la politica economica può essere in grado di reagire alla Federal riserve nel modo in cui oggi non sta reagendo oggi siamo semplicemente sostanzialmente vittime passive di quello che sta accadendo e niente di più io sono per una politica invece monetaria europea che sia aggressiva
E se lo poi lo può essere esclusivamente se accanto alla politica monetaria c'è una politica economica europea
Attraverso gli strumenti il bilancio comunitario citavo prima le prospettive finanziarie
Il patto di stabilità e di crescita riformato e Lisbona applicata veramente e non lasciata per aria questo assenso se facciamo grandi politiche economiche di investimenti europei cito due temi che sarebbero che qualunque governo
Direbbe bisogna farli subito salvo che poi non politica della ricerca europea perché non mettiamo in Rete subito e creiamo subito
La somma di tutti CNR nazionali e facciamo di questo soggetto un soggetto i cui le Investimenti le cui spese possono sforare il tre per cento del Patto di stabilità famoso ovviamente non sulla base del fatto che ogni governo nazionale sceglie cosa mettere fuori dal tre per cento ma sulla base di una grande scelta europea sulla ricerca
Decidiamo che gli investimenti su alcuni grandi corridoi hanno interessa molto il corridoio cinque decidiamo che gli investimenti sul corridoio cinque e su alcuni grandi corridoi per interconnettere i nostri paese per fare fisicamente opere infrastrutturali che sono necessari sono anche se parte di questo operazione questo secondo me è il quadro macro se non facciamo niente di tutto questo
E piano piano ci renderemo conto che aver fatto l'euro è servito esclusivamente a mettere a posto i bilanci interni ai Paesi che erano fuori regola come noi come noi italiani e ci renderemo conto che questo è servito a una sola piccolissima parte delle e occasione che questo comporta sarebbe un po'come se uno fa un grande sforzo per imparare il cinese
E poi e se ne sta a casa in Italia senza utilizzarlo uno che sa oggi il cinese ha fatto un grande sforzo a una grandissima possibilità se utilizza questa sua risorse abbiamo fatto l'euro dobbiamo utilizzarlo utilizzarlo cioè in quanto politica monetaria unitaria Cantona forte politica
Economica unitaria
Subito al secondo punto
Secondo punto Complesso anche perché sulla FIAT credo si sia detto ormai tutto e il contrario di tutto io da da quando la crisi è diventata evidente penso che la FIAT da sola non è più in grado di avere un futuro e penso che sia necessario che in un campo come quello come quello appunto dell'industria automobilistica sia necessario che la FIAT faccia tardivamente quello che poteva aver già fatto prima la condizione di forza cioè trovi una forma di alleanza che in futuro si prefiguri anche come una fusione credo che questo sia l'unico modo per dare un futuro ha una grande risorsa nazionale che può avere un senso se si inverte totalmente quello che è stato fatto negli anni ottanta quando si decise che la FIAT dove a dominare il mercato nazionale fregarsene del mercato
Europeo e globale oggi tutti hanno capito che vinci se sei nel mercato europeo e globale a prescindere da che cosa fai
Nel piccolo mercato domestico italiano nel quale che tua del venticinque trenta per cento non cambia i destini della tua azienda oggi ci troviamo di fronte a questa necessità credo che questo obiettivo sia un obiettivo che più viene ritardato nel tempo e peggio è
Ma questo mi porta ovviamente a fare un ragionamento sul sistema imprenditoriale italiano
E così unisco il secondo il terzo punto e affronto la questione che ovviamente mi sta più a cuore cioè come far sì che il sistema imprenditoriale italiano riesca a stare dentro queste grandi sfide di cui abbiamo parlato oggi e sono sfide rispetto alle quali ogni paese ha un suo problema ogni paese europeo ma come abbiamo sentito dall'esperienza e che si è stata portata a Copenaghen che è stata un'esperienza credo molto interessante per ognuno di noi ascoltare
Esisteva un problema europeo continentale a mio avviso e sbagliamo se circoscriviamo la questione al caso italiano
Il caso italiano ha delle sue specificità molto forti ma esiste un problema europeo continentale francese tedesco italiano abbiamo sentito danese
Esiste un caso Europa continentale che è dovuto a una serie di fattori il primo il più evidente la dico in termini molto banali
Questa Europa continentale era abituata a farla da padrone del mondo industrie l'industria manifatturiera avendo come unico grande competitore gli Stati Uniti
E la Gran Bretagna
è cambiato tutto questo ci facevamo concorrenza tra di noi oggi nell'arco dei degli ultimi quindici anni vendevamo in tutto il mondo ci facevano concorrenza solo tra di noi
E da da quindici anni a questa parte cambiato tutto il mondo è diventato tre volte più grande è arrivato Cina India Brasile Argentina Sudafrica Corea ed è arrivato l'Est Europa la Russia tutto questo non c'era prima oggi tutto questo è non soltanto un mercato più largo ma è la concorrenza annoi diventa molto più forte e la concorrenza è come stato detto prima diceva molto bene Martini prima e ovviamente sui costi di produzione
Il nostro futuro quale quello di abbandonare l'industria manifatturiera questa è la domanda
Qual è la missione dell'Italia e dell'Europa continentale il futuro
Siccome siamo stati il cuore dell'industria manifatturiera mondiale e l'Italia quando battè la Gran Bretagna arrivo al quinto posto
Raggiunse il massimo obiettivo che poteva immaginare di raggiungere il nostro futuro è fuori dall'industria manifatturiera cioè dobbiamo fare altro
Io sono contrario lo dico subito cioè a chi teorizza che il futuro dell'Italia adesso
Siccome Roberto diceva che siamo in un salotto permettetemi qualche espressione anch'io da salotto le estremizzo concetti che non estremizzare se dovessi fare un ragionamento compiuto Kimi teorizza che il futuro dell'Italia e tutto tipicità Strade del vino e turismo io dico non è il futuro a quale immagino che immagino io per il nostro Paese il futuro del nostro Paese non può prescindere
Da un futuro industriale ovviamente diverso da quello che è stato in questi decenni l'idea che l'industria manifatturiera italiana possa essere la stessa di quella che è stata nei decenni scorsi è pura follia come cambiarla come cambiarla
E qui vengono le proposte le cose che a mio avviso sono da fare sulle quali voglio spendere gli ultimi minuti del mio intervento
Le cose da fare quali sono i gol credo che alla fine le sappiamo quali sono le cose da fare il problema è che o non le facciamo o le facciamo troppo poco o le facciamo in tempi talmente dilatati che finiscono per non avere effetto ma io credo che le sappiamo le cose che son da fare in Italia
La prima cosa da fare quell'un per cento di investimenti sulla ricerca deve diventare nell'arco di poco tempo un due per cento
Come si fa e qui ovviamente viene la parte difficile
Certo è che non si può ragionare su questo tema col concetto di riforme a costo zero perché qui è questione proprio di chi invece sostanza è questione di Investimenti c'è bisogno di caricare su questo tema Investimenti che siano Investimenti
Per le imprese legati a una fiscalità di vantaggio rispetto a questo tipo di interventi e che siano investimenti sui centri di ricerca pubblici
E sulle università e qui io verifico il fatto che l'Italia andata in controtendenza ma ormai da quindici anni a questa parte è andata in controtendenza cito spero di non irritare nessuno ma insomma siamo la nostra regione la Toscana è forse l'unica regione italiana che è in controtendenza rispetto a questa tendenza negativa che citerò
L'Italia è diventato il paese a cui piace
L'università ma nel senso sbagliato del termine
All'Italia piace l'università nel senso che ci piace talmente l'università che in ogni provincia italiana vogliamo che ci sia la sua brava università ora non c'è follia peggiore di quella che stiamo facendo adesso andando a fare in ogni provincia italiana l'università
E questo è purtroppo frutto del federalismo che è diventata Marchia disorganizzata
E di questi anni per cui ogni presidente di Camera di Commercio ogni sindaci o sindaco ogni deputato locale ogni presidente dell'un industriale provinciale ogni vescovo
Chiede che ci sia un grande impegno perché ci sia l'università della Provincia tal dei tali
Tutto questo va benissimo sappiamo però che cosa vuol dire investire su quaranta università
Licei
Sappiamo tutti che cosa vuol dire invece investire su dieci eccellenze
In Cina mi risulta che abbiano fatto uno screening una selezione di trenta università sulle quali e Lella centralizzazione funzione sulle quali c'è un grande investimento per far sì che le trenta entrino tra le prime cento del mondo e una di quelle diventi la prima nel mondo
è evidente con una concorrenza come questa l'aver fatto le quaranta università delle quaranta province italiane va esattamente nella direzione opposta
La nostra regione è una regione che abbiamo cinque università cinque eccellenze e siamo riusciti a evitare
Il questa tendenza io credo che dobbiamo investire su queste eccellenze far sì che queste eccellenze siano punte di carattere europeo sapendo che un'università la si giudica sul l'numero di chilometri che uno studente fa mediamente per andare iscriversi se il numero di chilometri è quindici venti trenta quell'università non ha un grande futuro a livello continentale se il numero di chilometri e mille come se Dio vuole capita per le tre Università di Pisa per cui ha di Firenze per quella di Siena
E questo vuol dire che questo sita hanno delle chance da giocare non in tutti i campi i Luna in un campo l'altra in un altro e credo che questo sia un aspetto fondamentale
Secondo punto la questione degli investimenti pubblici Mer in ricerca e innovazione nell'impresa e qui le tre parole chiave secondo me è lecito per andare di corsa le tre parole chiave sono selettività automatismo e continuità
Cioè è necessario mettere in campo incentivi sulla ricerca nell'impresa che siano selettivi cioè non a pioggia
E qui c'è c'è un si va anche qui a scontrarsi con un difetto caratteriale dell'italiano
L'italiano dice sempre di sì a tutti per cui quando una legge funziona bene per una certa cosa arrivano tutte le lobby e tutte le richieste di tutti gli altri settori che dicono la voglio anch'io quella legge
Lassità tutti e quella legge ha smesso di fare il suo buon funzionamento selettività vuol dire andare giù in verticale
E senza andare in orizzontale pioggia con tutto su tutti automatismo vuol dire niente intermediazione politica automatismo vuol dire fiscalità di vantaggio
Che la scelta più facile per fare incentivo all'impresa continuità vuol dire che le cose non devono cambiare ogni cambio di governo perché se le cose cambiano ogni cambio di governo l'imprenditore appena cominciato a imparare come si fa concerto meccanismo che gli cambia tutto ed è la fine
Queste tre cose devono ovviamente vedere investimenti molto forti cosa che oggi la mente di cui oggi lamentiamo la mancanza ma che rappresenta uno degli elementi chiave ed essenziali
Terzo punto c'è bisogno di politiche industriali le chiamo così con un nome spesso bistrattato che favoriscano la crescita della dimensione di impresa
Noi parliamo del Sistri di un sistema imprenditoriale quello italiano in cui secondo i criteri dell'OCSE il novanta sei per cento delle imprese italiane sono piccole e medie
Credo ora se il novantasei per cento delle imprese tra sono piccole e medie è ovvio che intanto dobbiamo cominciare a porci il problema che non si può continuare a fare a parlare di piccola e media impresa già fare una politica per le piccole è una politica per le medie perché sono questioni molto differenti tra di loro fare una politica piccola e una per le medie sul tema della dimensione di impresa secondo me
Vuol dire che abbiamo bisogno di far crescere questa dimensione ci sono settori interi della nostra industria nazionale in cui sulla dimensione di impresa e sul non volevo rischiare sulla dimensione d'impresa stiamo piano piano cedendo il passo in modo molto molto negativo cito il tema dell'agroalimentare quindi cito un argomento noto a tutti su quest'argomento è molto semplice
Se voi andavate quindici anni fa in una ristorante americano chiedevate Dell'Acqua di veniva data dell'acqua appena dell'acqua
Locale americana oppure un acquari di dopodiché oggi e ci si chiedeva tuona quei Caliano a sé chiedevate San Pellegrino Ferrarelle eccetera riguardavano straniti oggi andate in un ristorante americano chiedete dell'acqua minerale di chiedono se volete San Pellegrino o acqua non frizzante
E ovviamente uno si carica tutto verissimo altro che declino caspita abbiamo e poi scopri che la San Pellegrino e lì perché non è più San Pellegrino perché Nestlé
E allora capisci che il problema della finanza a cui faceva riferimento Colaninno prima e della proprietà diventa la base di tutto allora anche depresso e molto specifico molto preciso e poi per concludere e qui il problema di fondo della dimensione di impresa passa attraverso anche qui logiche selettive che spingano le medie imprese italiane a fondersi tra di loro lo dico molto schiettamente le medie imprese italiane affonda stadio ci sono settori in cui se un incentivo fiscale serio fosse dato la fusione ci salveremmo ancora
Alcuni distretti del tessile sono in questa situazione la media dimensione e quella che non ti consente di s'dalla fine di sopravvivere
Le piccole la fusione per le piccolissime non ha senso fondere due piccolissime imprese vuol dire fare una terza piccolissima impresa e non ha senso lì si tratta di far sì che e il distretto in questo caso secondo me ritorna di attualità
è le piccolissime imprese si mettano insieme per fare funzioni comune l'internazionalizzazione all'innovazione cose che da sole non potrebbero fare che invece con un'azione di questo genere potrebbero seriamente seriamente fare
Quarto punto e la questione dell'investimento in tutto ciò che è immateriale nel prezzo di un bene perché fino adesso abbiamo parlato della parte che la produzione di quel bene ma tutti sappiamo che ci sono molti sentono nei quali il prezzo finale
Nel prezzo finale ieri ormai soltanto il quindici il venti per cento è dato da
Fisicamente la manifattura di quel bene pace e tutto il resto e tutto il resto vuol dire marchio vuol dire distribuzione vuol dire
Marketing vuol dire pubblicità e su tutto il resto non abbiamo un problema il problema dei marchi
Siamo veniva citato il tema degli stretti cito una una valutazione su questa avendo fatto un viaggio ai distretti industriali in questa primavera che mi ha fatto girare in venti distretti industriali alla fine i distretti che reggono sono quelli che hanno al loro interno marchi di successo
I distretti che non reggono son quelli che hanno lavorato sulla quantità senza marchio perché cedevano a qualcun altro quei distretti vengono meno perché alla fine quella roba la fa il cinese a costi più bassi
Il distretto che al suo interno invece il marchio ce l'ha il marchio di grido riesce ancora oggi a regge ad avere una prospettiva e questo secondo me è l'altro grande aspetto sul quale operare
E questo secondo me è il modo politica di questo Jenson politiche che danno l'idea anche all'imprenditore che c'è una istituzione nazionale e istituzioni regionali e la Toscana in questo e all'avanguardia lo voglio dire
In particolare
Al Presidente Martini e all'assessore Brenna perché alcune di queste cose la Toscana ha già cominciato a farle
Il punto qual è e che se l'imprenditore non vede alcuna attenzione da parte del sistema pubblico rispetto a queste esigenze
Piano piano zitto zitto fa quello che sta facendo in questo periodo dove di Roberto Colaninno ce ne sono pochi
Cioè uno che decide non di andare a fare una cosa vecchia le due ruote
O le tre ruote della dell'arte ma uno che decide a fare di andare a fare una cosa folle cioè andare a riprendere in mano una industria manifatturiera classica italiana in crisi in difficoltà prende quella sfida e ci prova
Perché normalmente oggi gli imprenditori che cambiano settore lo fanno per andare a fare i concessionari pubblici
Autostrade per le comunicazioni eccetera dicono a miei cognomi così per capirci
I è incredibile che il grande nome che aveva fatto il nostro tessile forte nel mondo sia finito nelle autostrade e qui c'è tutta la parabola del nostro sistema guardate
Secondo
Andare a finire nelle banche
Quando un imprenditore ha come obiettivo principale quello di prendersi un quarto di una banca un terzo della banca un un decimo di una banca vuol dire che vuole avere la garanzia di qualche cosa che ha comunque ma lascia perdere il rischio ecco tutto questo mi sembra l'esatto opposto di quello di cui c'è bisogno c'è bisogno invece di politiche che riescono a dare questa direzione di marcia
Se in questa direzione di marcia c'è allora l'industria manifatturiera italiana ha un futuro e allora possono esserci anche le tipicità le strade del vino
E quant'altro
E soprattutto il turismo ovviamente ma accanto a un futuro di un'industria manifatturiera che non soffra le delocalizzazioni che lesiva come una normale dinamica ma che riesca a innovare essere quindi vincente con una politica di marchi e di aggressività sui mercati internazionali che secondo me siamo ancora in grado di far grazie
Graziano Villa onorevole Letta e proprio in chiusura vorrei chiedere ai nostri due ospiti
Peter maschio l oggi il sa Yar un rapido commento su quello che hanno sentito dire dagli italiani cioè loro che hanno una visuale
Diversa e
In modo particolare la dottoressa Segrate più
Onnicomprensiva
Stiamo andando a farfalle ho Lea le è sembrato di sentire l'individuazione di una qualche strada positiva
Dottor professor maschera e poi
Grazie lui abbiamo il giusto bene credo che questi punti di vista se non molto interessante
Soprattutto quando parliamo del del allo della politica del euro del mercato comune della valuta unica abbiamo fatto un referendum
Perché perché volevamo avere questo tipo di operazione
Per quanto riguarda la valutazione e la deputazione della nostra della nostra moneta
Aumenta in realtà si tratta di una procedura molto difficile e non credo che in Danimarca
Non credo che si continua a pensare che sia stata una buona decisione abbiamo avuto molte reazioni diverse e contrastanti
Chiaramente tutto questo può essere trovato anche negli altri Paesi europei quindi cos'è la cosa veramente importante dobbiamo dobbiamo avere fiducia nel mercato dobbiamo avere la fiducia ed in questo mercato che possono funzionare e quindi si potesse utilizzare questa opzione
E non rientrare quindi nel nell'euro avremmo penalizzato davvero il nostro mercato e quindi credo la storia è stata questa adesso siamo tutti insieme e possiamo trovare dobbiamo trovare delle soluzioni europee non nazionali
Avete parlato dell'otite è un ottimo un ottimo esempio con ciò più per il super con calma quindi abbiamo vari tipi di esperienze nei testi abbiamo delle aziende regionali e nazionali
Ovviamente rientrano in questi capitali e presente a Londra e abbiamo anche il profitto quel Marc Bloch
Nascosti sono emersi
Chiaramente questi fondi a devono essere mantenuti devono essere investiti nuovamente in altri cicli
Chiaramente gli investitori hanno il seguente problema dove investire esattamente e allora dove il benessere il benessere nelle zone che sono interessanti che attraggono competitività quindi ci vogliono nuove idee nuove innovazioni e nuovi elementi che possano essere apprezzati sul mercato quindi e la sfida sempre la stessa quindi a prescindere dal mercato a prescindere dagli investitori occorre mantenere
L'interessa l'intera S per la competitività del mercato globale e quindi noi abbiamo avviato questa tavola rotonda progresso coeso come farlo dato che il mercato evolve modo DiVersi
E poi per quanto riguarda questa problema di e interresse di attrattiva e anche di rigidità a livello regionale bene bisogna operare in un mondo in cui la necessità se vogliamo
Remo rimanere sempre nello stesso posto bisogna evadere in maniera rapida quindi già state dette questo è vero per molte zone del mondo
L'Italia è parte del progetto europeo ci sono aziende che partecipano anche al gioco dell'esternalizzazione ma comunque ci sono delle antenne che sono presenti in Bulgaria d'altra parte sì presentano anche
Per e gli schermi le risorse proprio per vedere quali sono le mode le tendenze del mercato è questo consente loro utilizzando queste informazioni utilizzando queste produzioni a basso modo
Costo consente loro di creare delle tendenze e delle nuove produzioni questo tipo di combinazione utilizzando il mercato globale in questo modo chiaramente
E da la possibilità di agire anche se di fatto non c'era una regola d'oro applicabile a tutte le parti del mondo però in questo modo è possibile agire quindi la data danza molto molto importante inoltre ci sono anche le università che hanno un ruolo specifico bisogna riconoscere che in Europa c'è un doppio problema da una parte abbiamo la dichiarazione di Barcellona secondo la quale bisogna a diminuire i costi di ricerca in maniera tale da far fronte alle discrepanze fra i vari paesi come nel caso degli Stati Uniti opera d'altra parte se così facciamo
Le università sono globali e quindi assumono Accio accettano gli studenti in maniera molto selettiva e quindi a gradualmente e sviluppiamo una classe di studiose che sono estremamente validi estremamente interessanti per il mercato globale quindi siamo in grado di mantenere questi cervelli in Europa
Bene noi sappiamo che non è sempre così l'esperienza ce lo insegna
Quindi dobbiamo garantire loro delle condizioni migliori perché altrimenti se ne vanno vanno in Canada per esempio e questo è uno scenario ben chiaro che ha a che fare con la capacità della società europea di cambiare perché altrimenti perdiamo noi chiaramente abbiamo dei benefici anche a livello dei vari gruppi Qwest ha anche a che fare con la coesione sociale con elementi parametri di questo livello quindi proseguendo in questo senso troviamo molti problemi e quindi dobbiamo trovare le soluzioni infine per quanto riguarda gli investitori
Per quanto riguarda quello che è stato detto sull'eccellenza bene io sono pienamente d'accordo
Ci sono uno due tre e sette centri di eccellenza a livello nazionale questo è assolutamente priva di senso quindi avere cinque centri di essa Celenza
Non comportava uno studio a lungo termine probabilmente a volte ci sono dei centri che non sono mai sentiti stati rinominate di cui non si è mai sentito parlare quindi bisognava congiungere i nastri sfarzi e avere un atteggiamento coerente
Per vari centri questi operai
Con questo concludo questo non è l'unico ruolo dell'università quindi c'ha un altro ruolo oltre a quello della ricerca
E in queste zone soprattutto valido per le Università regionali in un modo o nell'altro
Si tratta di un legame tra e le piccole e medie imprese locali
Che altrimenti non avrebbero l'opportunità di affacciarsi al mercato e globale e quindi avere le Università regionali che hanno un ruolo importante nel mettere questa impresa contatto con la conoscenza globale
E quindi quindi certa senso questa una direzione separata da quella intrapresa da i centri di eccellenza ma sono entrambe molto necessari grazie
Anzi della direzione dello e
Al Tenca quindi da chi chiede frutto di sei anni G venti
Comincerà da gennaio la ANA l'intervento debolezze del sulla economia della conoscenza ecco se ci fa un commento finale a lei la parola sulla nostra giornata grazie omessi
Vi ringrazio voglio ringraziare tutti i partecipanti veramente questo è stato un dibattito molto interessante siamo partiti dalla nozione di classi e dalla sua dal suo concetto per arrivare a una capacità di riorganizzare i fattori produttivi rapidamente in questa sessione abbiamo fatto una carrellata sugli attori non solo sui fattori di produzione quindi abbiamo l'impresa abbiamo sentito cosa ne pensa poi la Regione
Il governo centrale bene vari attori che partecipano a questo lavoro d'insieme in senso naturalmente diverso ognuno nel suo settore nelle sue competenze ebbene dobbiamo fare economia nelle regioni io credo che questo sia vero è una delle nuove sfide delle autorità diciamo a livello regionale ma che tipo di economia che tipo di intervento economico qui sta il punto se certamente a livello Reggio alla lei a livello della realtà diciamo di questa Regione
Bisogna nutrire quindi l'attività dell'impresa nella suo rinnovamento e poi anche il capitale sociale e quindi per quanto riguarda le forze economiche secondo i casi abbiamo visto tante tipologie diverse ma bisogna creare valore aggiunto di cui abbiamo parlato
Cosa vuol dire che i governi centrali non hanno più un ruolo ruolo no non è vero ci sono strategie da sopportare che quindi le politiche regionali devono e qui liberale e lo Stato centrale deve creare le condizioni di apertura necessari e quindi di ripresa perché il futuro dei trust possa passare da questa apertura per darle le opportunità necessario di sviluppo quindi è una politica che spetta agli Stati centrali quindi creare apertura
Ma sono ruoli separati no io credo che siano complementari quindi il dibattito attuale verte sul punto di trovare un'articolazione tra Regione e sta atto e non c'è una sola risposta questo dipenderà al contempo dal contesto economico di ogni Paese ma dipenderà anche dai settori dai campi di applicazione sono sfide
Vere sfide per tutti i Paesi a livello europeo sia a livello di Stato centrale di governo che a volte per presso su quanto si verifica ma anche delle autorità regionali di identificare nuove strategie globalmente
Direi che entrambe le istanze devono fornire alle in prese ciò che noi chiamiamo diciamo l'insieme collettivo che permetta una maggiore performances dell'impresa e quindi si tratta dei nuovi rapporti dico dove armati di e di strategie e nella OCSE noi parliamo di come riorganizzare gli ha
Tori per rafforzare la competitività regionale sulla base di questa competitività creare lo sviluppo economico e sociale a livello nazionale
Allora come si sito Alitalia lei mi chiede beh e io credo che l'Italia sia uno dei Paesi
Più coscienti dell'ampiezza di questa sfida
A non è questo non vuol dire che l'Italia abbia trovato già tutte le soluzioni Imma l'Italia è innovatrice nel campo della ricerca nel campo della re organizzazione del contesto produttivo
Noi spesso prendiamo esempio dall'Italia devo dirlo grazie
Grazie
Dichiaro chiusa questa tavola rotonda
Qua