Nei Comuni il paese reale - XXI Assemblea Annuale, XII Assemblea Congressuale dell'Anci

Sarebbe opportuno che che Vaprio anche ancora in fondo per sedersi se possiamo
Grazie
Signor presidente della Camera signor presidente dell'ANCI
Cari colleghi
Autorità
Signore e signori ecco unico bicchiere che come sindaco di Genova
Do il benvenuto al congresso nazionale dell'ANCI
è un appuntamento che ci onora il patto che sia stata scelta gliene aveva è per noi motivo di forte orgoglio penso
Che questa scelta abbiamo una sottolineatura particolare quest'anno Genova capitale europea della cultura si appresta a chiedere a chiudere un anno in cui ci sono stati tanti eventi culturali significativi e importanti
A me sembra che
I temi che anche la presenza il sistema delle autonomie locali l'autonomia comunale rappresenti no un apporto culturale estremamente importante che caratterizza la nostra comunità in oro
Io ritengo che nell'ambito dei comuni si siano sviluppati nel tempo e ne siamo tutti coscienti
E pronti a sottolineando a ripeterla frequentemente fisico all'Europa qui in termini unificanti nel sistema comunitario europeo in modo molto significative forme è nei comuni e si aveva avuto le esperienze più significative di democrazia
Nei Comuni che c'è stato il riconoscimento dei diritti individuali e nei comuni che si sono creati quegli ambienti che hanno consentito di esprimere forme di solidarietà significative l'Europa è uno Europa dei comuni
E ci è sembrato che sottolineare questo profilo di un anno proprio dalla cultura posso e non soltanto un fatto politico sociale significativo afose innanzitutto un fatto culturale molto importante
Noi riteniamo che i Comuni tutt'oggi
Debbano svolte nelle funzioni che hanno caratterizzato il loro estere nel passato
Noi riteniamo che ancora oggi le amministrazioni comunali siano il luogo primo dove si svolge la democrazia e il signor Longo primo dove si svolge sostanzialmente quei rapporti di solidarietà che parlo di un territorio urbanizzato una comunità riteniamo che questi valori siano valori imprescindibili
Che la Costituzione europea riconosce forse meno di quello che a mio giudizio ha voluto fare che la nostra Costituzione italiana sicuramente ribadisce avuto caldo più volte occasionalità questa una realtà importante inoppugnabile
Devo dire signor presidente ma non voglio anticipare notazione che altri faranno in modo che portuale approfondito che la situazione di autonomia delle amministrazioni comunali oggi soffre dei gravi tanto che parlare in piena autonomia comunale e provinciale mi sembra addirittura in proprio
Che probabilmente è il termine più giusto per destinare durante la quale se la quella di in autonomia non autonomia e mi spiego
Sì è autonomia significa la capacità di proporsi degli obiettivi e di avere venti mezzi sufficienti per voi delle raggiungere ebbene noi non siamo
Noi non siamo in grado di dare una risposta soddisfacente ai bisogni sempre maggiore che i cittadini ci indirizza sia in termini ribattezza dei servizi sia in termini di rinnovamento urbano sia interni adeguazione di adeguamento delle infrastrutture portanti di un territorio qui non lo siamo per un motivo molto semplice
Non abbiamo una capacità di controllo della spesa di fatto la spesa comunale è veramente ricchi per buona parte attestata per il trattamento del personale e in ogni caso le innovazioni recentemente introdotte a livello di finanziaria impediscono anche ove ne avessimo le possibilità di operare in termini di investimenti
Quando invece dei tetti d'intervento e prevalente l'idea non abbiamo una capacità di gestione dell'entrata di fatto che il blocco delle eventuali addizionali nella Finanziaria reggente c'è sostanzialmente la possibilità di gestire un'imposta profondamente ingiusta commenti che è un'imposta che è sostanzialmente un'imposta patrimoniale e che presenta dei riflessi di disagio sociale
Incapacità di gestire la spesa incapacità di controllare le entrate situazione sostanzialmente di in automobile questa non vuole essere signor presidente cari colleghi non vuole essere una critica soltanto questa vuole essere una sottolineatura molto importante e significativa nel senso che si debba divenire effettivamente ha un'area razionalizzazione del sistema di finanza locale che sia tale da consentirci effettivamente di far fronte ai bisogni dei cittadini esteri degli interlocutori Credit pensò che l'attuazione dell'articolo centodiciannove della Costituzione il pedalino africane non debba riguardare esclusivamente gli spazi del rapporto Stato-Regione ma debba estendersi attraverso il riconoscimento di una posizione di autonomia
Evidentemente anche alle amministrazioni mi scuso sei un saluto introduttivo signor Presidente sono andato al viva del detenuto esita come sindaco della città che ospita il problema
Mi auguro che tutti non ce lo vedrei proprio bene dalla nostra città ci sono tanti momenti di intere però ho voluto esprimere da una prima valutazione perché non rispondo signor Presidente la pressione che abbiamo in questo momento in ciascuno di noi notizia di è veramente molto grazie
Prima
Ridare la parola agli altri interventi desidero leggere il Messaggero gli ha inviato il presidente Carlo Azeglio Ciampi
In occasione della ventunesima assemblea nazionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani Negrita inviare a lei caro presidente a tutti i partecipanti più sinceri auguri di buon lavoro
Fin dalla sua nascita i banchi si è distinta per l'impegno a rafforzare i rapporti reciproci fra i comuni italiani e fra queste e lo Stato
Un impegno coerente con il ruolo di Palladio della libertà chiesti come ha scritto Giuseppe Mazzini hanno svolto nella storia italiana
Dei comuni sono nate le istituzioni e le costituzioni che hanno aperto la via alla ribalta politica in Italia e in Europa e che hanno insegnato il senso del diritto e della vita civile e l'orgoglio dell'autogoverno
Oggi i comuni italiani fedeli alla loro alta tradizione democrazia
Devono continuare a essere protagonisti dell'opera di educazione civile valorizzando la straordinaria ricchezza delle nostre tradizioni locali componenti essenziali dell'unità nazionale
Confido che aveva otto il lavori emergeranno importante indicazione affinché tutte le nostre città piccole grandi possano realizzare nuovi traguardi di sviluppo ed integrazione sociale
Ancor più confidò come garante dell'unità e invisibili dalla Repubblica e si continua ad essere presidio dei valori di libertà di giustizia e democrazia affermati dalla Costituzione italiana e dalla costituzione dell'Unione Europea
Carlo Azeglio Ciampi
Presidente del senato
Ha inviato Marcello Pera insulso
La ringrazio per il ponte esibita Parigi parla ventunesima sembri annuale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani prevista per il cinque novembre prossimo
Devo purtroppo comunicarle che concomitante impegno non vi consegno a essere presente locali deve essere presente l'occasione mi è gradita per augurare la messaggera del piede sul gesso e in viale a lei presidente Domenici e agli intervenuti i miei più cordiali saluti Marcello Pera
I nostri lavori proseguano per con delle comunicazioni da prima di Paulo Agostinacchio presidente del consiglio nazionale anzi
A
Un onore
Porgere saluto del consiglio nazionale dell'ANCI
Che ha
Posto in essere in questi anni
Un'attività
Che ha determinato l'attenzione
Nel mondo politico
Verso quello delle Autonomie
Nel senso che argomenti importanti di rilievo costituzionale e politico
Sono quelli sui quali oggi si incentra il confronto
In sede di ma in forma
Della repubblica
Mi preme dire
Nel momento in cui
Porgo questo saluto
Ed è anche un arrivederci perché
Sono al termine del mio mandato
Che in questi anni
Il Consiglio nazionale o si è riunito più volte
L'intensa
Con il presidente dell'ANCI Leonardo Domenici
Perché si è voluto far partecipare
Alle decisioni politiche dell'Anci
Tutta la base
E ciò perché in quanto
Siamo stati e siamo convinti
Che la partecipazione
E la forma migliore
Per conservare un patrimonio voluta
Che ha rosso e Martucci importante
Nell'ANCI convivono più anime
Ma un dato di fatto inoppugnabile e c'è aperto è fuori discussione
L'obiettivo turco
Rivendicare il ruolo dei Comuni
Quali in proiezioni essenziali delle comunità ben territorio
Il dibattito politico non può essere incentrato sono due elementi
Lo Stato da una parte le regioni dall'altro
I Comuni hanno rivendicato in questi anni in Italia in Europa un volo coprotagonista nel governo del territorio
Tante
Che è stata avanzata l'idea la proposta
Bene istituzionalizzare lanci
Che non può essere un'associazione che rappresenta gli interessi
Ma è la proiezione istituzionale e la naturale proiezione dei comuni delle autonomia locale
Non è finita esaltante l'ho scritto l'ho detto
Abbiamo tentato di dare concretezza ai postulati culturali e programmatici a base del dibattito di Catania
Abbiamo tentato
Riteniamo che ciò che è stato compiuto non potrà essere superato
Con superficiali valutazione
Noi ci auguriamo
Che e alcune perplessità siano superate
Che si passi alla costituzionalizzazione anche dalla Conferenza Stato-città
Per la competenza
Che vede partecipi comunque insomma
Noi ci auguriamo
E in questo senso abbiamo operato negli anni scorsi
Che
Per i cittadini possano trovare ascolto nel governo del territorio abbiamo realizzato all'interno dell'Anci una sinergia rispetto agli obiettivi come dicevo ci auguriamo di essere stati con un nostro comportamento esempio anche però il pressing però presiede laddove si discute laddove si decide il destino della nostra patria il destino dell'Italia
Ringrazio i componenti del Consiglio Nazionale per essermi stati accanto ringrazio il presidente Domenici il direttivo il comitato il Comitato operativo sono stato gratificato dall'attenzione ma posso pm che vi è stata tra di noi
Una complementarità nel senso che mi è stata destato un operare per integrare non si sono verificati contrasti ed è il messaggio che io voglio trasmettere a coloro che succederà che saranno eletti che si proceda con l'intento di conservare nel bene prezioso per l'unità dell'Anci questo patrimonio culturale politico che è necessario ai comuni all'Italia a tutti va al lavoro
Caro Paolo
Scusate io credo che dopo cinque anni di presidenza del Consiglio nazionale non c'è solo questo ci sono anche altri segni di affetto e di riconoscenza ma la medaglia dell'ANCI a Paolo Agostinacchio presidente del consiglio nazionale dal novantanove al due mila e quattro
Consegnare era quindi questo momento grazie
Posso dire la mia volti di ringraziamento a Paolo Agostinacchio penso alla volta di tutta l'Assemblea grazie per quanto hai fatto in questi anni
La parola Sandro Biasotti presidente la Regione Liguria
Grazie signor presidente della Camera l'eminenza
Signor presidente dell'ANCI sindaci amici io porto con grande orgoglio saluto nella mia regione quanto anche il saluto e tutte le altre regioni
Ho parlato poco fa con il presidente la conferenza dei sindaci dico che si rammarica di non essere presente quindi incaricato mi ha dato l'onore di portarvi suo saluto
Vi porto il saluto di tutta la Liguria una Regione difficile una regione in cui penso nel posto le problematiche sono presenti in un modo forse esemplare una regione con duecentotrentacinque sindaci l'ottanta per cento dei quali nelle comunità montane perché nonostante che siamo una regione a passata su trecento chilometri di costa abbiamo anche a monte la regione più montana
La metà di questi sindaci sono sotto i mille abitanti alcuni sono di alcune centinaia il più piccolo Rondanina una bellissima novantaquattro abitanti quindi voi potete sapete meglio di me quale difficoltà che io ho potuto constatare anche girando molto per la Liguria
Ed allora compiacere ritorno in questa bellissima sede che generalmente non è usata per queste convention ma già l'anno scorso va esattamente un anno fa abbiamo fatto la prima convention di tutti i sindaci liguri con una bellissima tavolo che è stato forse anche un guinness dei primati lungo oltre cento metri
Dove abbiamo voluto dalla Regione alle Province a tutti i sindaci metterci in un piano di parità per veramente per dare questo ruolo questo ringraziamento al lavoro che voi fate tutti i giorni un lavoro difficile
Un lavoro impegnativo un lavoro veramente che vi avvicina la gente
E tante volte i Sindaci devono conciliare su protocolli paesi piccoli conciliare le proprie attività
La prova famiglia le esigenze di ogni singolo cittadino e quindi veramente un ringraziamento forte
Io faccio politica da quattro anni e mezzo e quindi devo dire anche che all'inizio anche perché c'abbiamo un ruolo di soprattutto di differente visione politica gonna il sindaco di Genova con altri sindaci importanti abbiamo bisticciato noi diciamo no appellato tante volte ma questo litigio è durato poco poi grazie anche al lavoro di tante persone sua Eminenza tanti giornali
Abbiamo cercato di collaborare attivamente debbo dire che in questi ultimi anni il rapporto col sindaco Pericu coi Sindaci delle altre città quei piccoli since stato molto produttivo
Ed allora una regione difficile piccola
Dove pochi ci aiutano veramente da soli ci siamo dati un po'da fare per esempio questo anno
Della cultura è stato devo dire non è ancora finito ma già oggi possiamo dire che è stato veramente foriero di grandi successi sono tornati i turisti voi avete potuto ammirare anche questa Fiera del mare dove si litigava significano sempre spesso un consiglio d'amministrazione di quarantatré persone come il Sindaco ad esempio la Provincia abbiamo collaborato avvocato una cosa bella matura pronta flessibile voi vedete come l'hanno trasformato in pochi tempi si stato pochi giorni fa un bellissimo salone nautico possibile importanti della
Dell'Europa
Con la con la dottoressa invece ne abbiamo anche provato alcuni temi come lo Statuto
Uno Statuto che recepisce le istanze delle degli enti locali dove la comunità locale rappresentata degnamente addirittura non è solo consultiva ma potere legislativo e quindi credo che su questo abbiamo fatto un opera di innovazione
è stato impugnato il nostro Statuto dal Governo ma le impugnative sono di ordine tecnico io credo che noi potremmo recepire in modo da poterla provare durante questa legislatura
Certo noi abbiamo in corso una revisione costituzionale
Che è stata fatta parte dal governo precedente in parte da questo che ci auguriamo veramente che gli enti locali possono avere una pari dignità com'è scritto nella Costituzione ancora versatilità non c'è
Avete sentito il sindaco io certe cose lo condivido non è stato ancora posto un mattone preciso del federalismo fiscale che è determinante perché si possono dare servizi sociali si possono dare risposte ai cittadini ci sono le risorse ma però come ho voluto la pari dignità con il Governo con lo Stato certamente dobbiamo collaborare in piena sintonia perché le finanze sono quelle che sono e quindi con questo io credo che la collaborazione deve essere ampia
Ed allora dalla collaborazione che abbiamo provato pensi invece mi avrebbe fatto laboratori ci sia anche con il governo perché la riforma questionare difficile è un cammino tortuoso un cammino che dovrebbe vedere il lavoro di tutti dove la veramente la differenza azione politica dovrebbe avere o K patria poca nodo di incidere e quindi con questo mio appello veramente io vi auguro un buon salone mi auguro che possa ad apprezzare nel vostro tempo libero anche le bellezze la nostra città della nostra regione e ne siamo a vostra disposizione per allietare i vostri tempi liberi buon lavoro e Gratteri
La parola Sandro Repetto presidente della provincia di Genova
Signor Presidente la Camera dei deputati presidente dell'ANCI
L'autorità litigiose civili e militari illustrissime illustrissimi ospiti
C'è un lieto di portare il saluto ad l'amministrazione provinciale
E il saluto dell'Unione regionale delle province liguri
L'occasione di riflessione e di confronto rappresentata dei lavori di questa tredicesima Assemblea congressuale percezione tra i comuni italiani credo vada utilizzata nel senso di prevedere l'attuazione di azioni propositive ed innovative
Rispondenti ai nuovi bisogni viene messa azione pubblica
Si tratta di lanciare le forme di rappresentanza collettiva delle diverse autolinee locali
L'evaporare in fretta e candidandosi ad interpretare rapite le produzioni per certa complessa in cui operiamo
Si tratta di ripensare le istituzioni pubbliche le loro funzioni per loro corretta dialettica in particolare Ancelotti devono sempre più proporsi come soggetti attivi e dialoganti nei confronti delle regioni italiane del Parlamento e del Governo
Tempo le antiche suggestioni dalla grande riforma istituzionale ci sono via via prodotte in una serie di interventi per i biglietti una corrente coerente logica al di sopra delle parti con risultati produrrebbe un effetto di ma quell'azione costituzionale
Nel frattempo le condizioni generali dalla finanza pubblica non consentono di vita sottolinea locali
Di poter immaginare un futuro certo per le loro politiche non consentono l'attivazione vitalistica di un federalismo ad un tempo strategico e solidale
La politica finanziaria e dunque la leva su quei mobili l'effettiva realizzazione di un disegno federalista
Noi ci battiamo per un federalismo strategico
Pensato come pensione tra progetto e pragmatica realizzazioni di questo il tutto all'interno di un chiaro dibattito con i Comuni
Con il quale le Province possono trovare nuove alleanze per un nuovo dialogo oltre a una disponibilità all'azione di sistema
E naturalmente con le regioni Carlo completare il programma della nuova stagione legislativa capace di razionalizzare competenze risorse per modulare un reticolo di rapporti con le diverse autonomie locali e funzionari le regioni per il concreto rischio di costruire un nuovo neo centralismo costituiscono alcuni dei temi strategici su cui il lavoro delle Province e dei Comuni poi trovare una capacità progettuale concreta pienamente inserita nel dibattito costituzionale in corso a mio giudizio ancora confuso ci troviamo di fronte ad un'impalcatura dei rischi allo stesso tempo di aumentare i costi dell'intero apparato pubblico per costruire le condizioni per una bambina normativa che si traduce in incertezze per ulteriori costi
Il processo di devoluzione che rappresenta l'ultima puntata dalla grande riforma
Rende necessario che ci ha guidato vincolato dalla disponibilità di risorse a livello regionale per locale
In modo da garantire leve di politica economica e finanziaria uniformemente distribuito sul territorio
L'obiettivo deve essere quello di razionalizzare il finanziamento alla spesa pubblica ai suoi vari diverbi
Attribuendo i proventi del prelievo tributario a livello territoriale che eroga lo gestisce relativo servizio realizzando un vero federalismo fiscale che consente agli enti locali
Concrete possibilità di mettere in campo strategie autonome in posizione e controllo
Dal dibattito sulla nuova legge finanziaria sembra invece prevalere un orientamento restrittivo e centralista celebrazione vincoli posti per sole voci di spesa sia in relazione al blocco delle addizionali
La stessa attuazione del principio di sussidiarietà
Può costituire se ben interpretato modello virtuoso di funzionamento della macchina delle decisioni pubbliche all'opposto
Ridursi ad una facile non stazioni di principio senza conseguenze positive cioè i rapporti tra i nostri territori hanno bisogno di un sistema istituzionale concertativo in quel potersi riconoscere di un sistema in grado di produrre le condizioni per lo sviluppo del Paese
Di un equilibrio tra le regioni dall'organizzazione che comunque si deve governare è quella del diffusione viene anche questa praticata tornando al castello da ripensare rilanciare per tale motivo nei giorni scorsi ha sottoposto i presidenti delle Province territorialmente interessati
Di valutare l'opportunità di costituire una Fondazione per il Nord Ovest contenitore entro il quale possono trovare giusta rappresentanza pellicole propositivo
Le istituzioni pubbliche comprese le camere di commercio le rappresentanze categoriale sindacali dell'università e tutti coloro che in concorrono allo sviluppo del territorio
Insomma un'azione di sistema capaci di superare anche barriere in termini di competenze e prerogative rivolta ad affrontare in maniera efficace e condivisa
La complessa problematica della nostra gestione dalla res publica
Vi auguro un lavoro fruttuoso in grado di portare un contributo utile al sistema istituzionale italiano e alla politica grazie d'essere dovute a Genova
Apprezzando
La parola al presidente della Camera dei deputati per minando che arrivi per il suo intervento
Buon pomeriggio a tutti e un saluto particolare al sindaco di Genova Pericu
Presidente dell'amministrazione provinciale Repetto e al presidente della Regione Biasotti
Unisco a questo saluto anche sua Eminenza il cardinale Bertone che è qui presente e che se mi consente in un'assemblea nazionale dell'Anci simboleggia anche con la sua presenza
La vicinanza non vogliono fare un'affermazione clericale ma credo che sia un dato di fatto ineludibile la vicinanza tra il campanile la municipalità che c'è ed è profondamente radicata nella corretta
Ma ringrazio sinceramente il presidente dell'Anci
Leonardo Dominici
Per avermi invitato a prendere parte come in passato questa prestigiosa Assemblea
Per me si tratta di un appuntamento speciale che tocca le corde di una parte importante della mia formazione e della mia esperienza politica
Quella di consigliere comunale che ha sempre visto nel mille città e nei sette mila paesi d'Italia
Il tessuto
Collettivo più forte e originale della nostra identità nazionale nella vostra assise
Si esprime in tutta la sua ricchezza la realtà più profonda dell'Italia
Che trova in Parlamento il luogo dell'unità e della sintassi
Ma che non può fare a meno di un'Assemblea come la vostra che riflette le innumerevoli pieghe e le straordinarie potenzialità del territorio nazionale
Vorrei subito evitare ogni equivoco
Non c'è alcun artificio retorico nel richiamo alla ricchezza e all'unicità della realtà municipale in Italia
Si tratta di un dato oggettivo di sostanza
Che solo poche altre realtà geografiche al mondo possono vantare
E che dà spessore al nostro Paese
Al nostro presente e ha una base solida al nostro futuro
Un fattore di forza dell'Italia spesso ignorato o largamente sottovalutato
è la configurazione fisica del nostro territorio ed è il nostro paesaggio urbano l'Italia non conosce i grandi addensamenti delle tante megalopoli mondiale
Le nostre grandi città sono rimaste tali e non hanno mai raggiunto le dimensioni mastodontiche spesso alienanti delle città americane e giapponesi
Ne hanno conosciuto l'espansione drammatica delle aree metropolitane del terzo mondo in Africa in Asia o in Sudamerica
Nel nostro Paese la delibera l'addensarsi incontrollato delle realtà urbane ha trovato un limite proprio nella dimensione vincente dei centri piccoli e medi
Nel modello organizzativo della sinergia e della Rete
Nella capacità di produrre ricchezza e sviluppo mettendo a frutto la molteplicità la diversità la competizione paritarie non egemonica tra le città grandi piccole e medie
In questo quadro
Il multipolarismo delle città trova una corrispondenza fortissima anche nella struttura del nostro sistema economico il nord est del Paese una tra le aree più dinamiche dell'economia nazionale priva di grandi città
Anche nel Mezzogiorno dopo le esperienze fallimentari degli interventi nazionali strutturati nelle grandi dimensioni
Eliminando ogni relatore rilettura critica sulla Cassa del Mezzogiorno e sulle cosiddette centrali nel deserto
Sono oggi i centri urbani Abelli inventare nuove forme di sviluppo economico radicato nel territorio
Questo vale per le tecnologie l'industria agroalimentare i servizi il turismo le microimprese artigiani
Per questo motivo cari amici
Esistono legami inestricabile tra le caratteristiche strutturali dell'economia italiana e il governo locale che rappresenta in questo senso una carta decisiva per lo sviluppo complessivo del Paese
Dove le istituzioni comunali riescono a realizzare un'esperienza di buon governo l'economia del territorio ne rilancia e ne moltiplica immediatamente influssi positivi
Lo abbiamo visto per alcune delle nostre principali città medico meridionali
Ogni volta che si è manifestata un'evidenza di buongoverno in città come Napoli Catania Bari Lecce vi è stata anche ripresa sul piano civile ed economico
Ma lo stesso vale anche per Milano e Roma Torino e Bologna Venezia e Firenze il buon governo locale ha dato in questi anni un enorme contributo alla vitalità e al complessivo fatturato civile del nostro Paese
è importante riconoscere
E vorrei essere chiaro su questo punto
Che anche la politica nazionale
Di volta in volta espressione di maggioranze di segno diverso
A parole hai investito moltissimo sul bilancio delle autonomie e ha scommesso su questa linea la posta più alta della sua energia riformatrice
Speriamo che dalle parole si passi compiuti incisività anche i fatti
è in corso un processo di rinascita e di valorizzazione delle autonomie locali che riprende la radice storica più feconda del nostro Paese
In questa direzione sono andate gran parte delle riforme dell'amministrazione pubblica e in questa direzione punta una parte importante della riforma costituzionale che sta impegnando il Parlamento a partire dalla riforma del sistema delle autonomie locali avviato con la legge centoquarantadue del novanta l'organizzazione amministrativa dei Comuni ha conosciuto una progressiva modernizzazione emanciparsi dalle forme più stringente
Di controllo statale
L'elezione diretta del sindaco in questo quadro assegna vero e proprio punto di svolta nella storia delle municipalità italiani
Ma anche il presso un'accelerazione determinante alla trasformazione del sistema politico nazionale
Grazie allo sviluppo della dimensione locale della politica
Alla solidità e alla capacità di governo del territorio dei Comuni oggi l'esperienza di sindaco non è più uno dei tanti gradini di una carriera politica orientata dalla periferia al centro
Al contrario sempre più spesso si segue il percorso inverso e si arriva a fare il sindaco proprio lasciando incarichi prestigiosi a livello nazionale
Direi che questo palco soprattutto questa parte sinistra il palco sinistra con politica sinistra geografica nella dimostrazione
L'ulteriore valorizzazione delle autonomie locali del resto è uno dei pochi punti della riforma costituzionale su cui tutti sono ancora oggi d'accordo
Ovviamente
Io non voglio esprimermi
Non me lo consente il mio ruolo sul merito delle soluzioni che sono stati individuati al riguardo e in particolare sulla nuova struttura federale della Repubblica
Credo però di poter affermare che proprio il confronto con la realtà plurale diversificata del Paese non potrà che orientare la riforma verso un federalismo con caratteri propri e originali
E anche qui vorrei essere chiaro
Io lo dico sempre non è che lo dico a congresso dell'ANCI quello che fa per dire
Nel nostro paese non c'è spazio per un federalismo che si traduca in forme più o meno raffinate di neocentralismo regionale
Senza nulla togliere al peso degli altri livelli del governo territoriale
Un ordinamento federale che sia coerente fino in fondo con la nostra storia dovrà trovare inevitabilmente il suo baricentro la sua struttura portante nelle municipalità questa è la storia italiana non ha tre noi non abbiamo alle spalle una storia dei lender tedeschi
In questa direzione vedo emergere alcune positive indicazioni
Se si sovrappongono i contenuti della prima riforma del titolo quinto della Costituzione voluta dal centrosinistra sul finire della scorsa legislatura
E quello della riforma della riforma condotta dal centrodestra in questa si vede chiaramente che è rimasta intatta la sola parte dei poteri locali
Un dato di sistema dunque che oggi possiamo dire acquisito e condiviso
Per me lo è stata ad esempio la previsione dei Consigli delle autonomie locali
Anzi le modifiche recentemente apportate dalla Camera ne hanno cresciuto sensibilmente il peso istituzionale
Ad essi è stato infatti attribuito il compito di eleggere il rappresentante dell'autonomia del nuovo Senato federale un istituto quest'ultimo che permette al governo locale di portare direttamente la propria voce in seno al Parlamento nazionale
Ferma è rimasta l'enunciazione fondamentale del principio di sussidiarietà come canone generale su cui costruire la ripartizione delle competenze amministrative a favore del governo locale
Fermo è rimasto ancora il principio dell'articolo centoquattordici che ripartisce la Repubblica nei diversi enti territoriali che concorrono a costituirla sullo stesso piano dello Stato
Credo tuttavia che non vi sia ancora sufficiente consapevolezza della profondità di questa linea di tendenza e di quanto voi essa possono diventare l'esperienza italiana come dicevo verso una forma di federalismo originale innovativa
A livello statale
Si adottano comportamenti non sempre coerenti con la scelta di fondo
Ma anche in ambito locale permangono atteggiamenti legati a una condizione indipendenza e di appesa di soluzione dall'alto non più coerenti con la sfera di autonomia e responsabilità che spetta agli enti locali
Penso ad esempio alla questione delle risorse per la finanza locale riproposta anche quest'anno purtroppo non possiamo ancora contare su un affetto chiaro e stabile della materia come pure sarebbe necessaria
Ma è anche vero che in una situazione così complessa una soluzione adeguata per la finanza locale può nascere solo dalla ricerca sul campo dal perfezionamento progressivo dei meccanismi sulla base dei risultati dall'effettiva capacità di conciliare autonomia rispetto dei vincoli dettati dall'equilibrio complessivo della finanza pubblica lo nazionale se dunque non possiamo sottrarci a questa spetta annuale sappiamo però il tempo spesso che proprio questa stretta crea una tensione positiva
Nella quale governo locale governo centrale insieme possono trovare le motivazioni necessarie per affinare regole procedure dare un senso concreto ai principi di autonomia e responsabilità
In questo quadro il ruolo crescente acquisito dagli enti locali nella gestione delle risorse pubbliche comporta evidentemente anche maggiori responsabilità
è una responsabilità che ha un contenuto attivo
Che richiede cioè la capacità di proporre soluzioni alternative che consentano di perseguire gli obiettivi generali in modo più rispondente alle esigenze del governo locale rispettando nel contempo il vincolo di bilancio un vincolo che non costituisce una via variabile indipendente ma che esprime un'esigenza profonda di qualità delle politiche pubbliche alla cui realizzazione sono chiamati a concorrere nella stessa misura tutti i livelli istituzionali
Una sorta di gara virtuosa insomma accompagnata da forme di reciproco stimolo per la gestione più efficiente dei servizi dei cittadini
Non è amici
Quindi ad esempio non si sottrarrà hanno certamente anche i comuni di piccola dimensione che proprio ieri la commissione Bilancio della Camera ha ritenuto di escludere dalle regole del patto di stabilità interno
Al di là di ogni valutazione di questa scelta
Mi sembra che in essa si esprima una forma innovativa di solidarietà pagava anche piccoli comuni che non esenta però gli amministratori di questi ultimi dalla responsabilità della tenuta complessiva del vincolo di bilancio
Ma di tutto questo
E difficile trovare amministratori più consapevoli dei nostri sindaci
Che su questo piano sono in grado anche di impartire alcune lezioni ai loro interlocutori di parte statale
L'accordo tra centro e periferia dunque è possibile e necessario non vi sono contrasti sulla necessità di un equilibrio tra risorse e servizi
La questione piuttosto è quella degli strumenti più idonei a conseguirlo
Mi sembra allora assai più utile piuttosto che dispose lo scontro confrontarsi con spirito aperto su problemi e soluzioni mettendo in comune esperienza e conoscenza e sensibilità in vista della crescita e dello sviluppo del Paese
In fondo questo è ciò che accade alla fine di ogni sessione di bilancio
So bene che della delusione e delle critiche che di qui a poco Rino varata avanti alla sua Assemblea alla vostra assemblea presidente Dominici
Ma comunque io credo che vi siano le condizioni perché questo accadrà anche quest'anno con contributo fattivo di tutte le parti interessate
Anche al di là delle logiche di schieramento e anche questo è il senso di un'Assemblea che raduna tutti i Comuni italiani indipendentemente dalle maggioranze potenti
La forza propulsiva e la carica vitale dei comuni possono giocare un ruolo centrale forse determinante in questo senso
A condizione però che non si faccia leva esclusivamente sulla buona volontà e sulle doti di flessibilità degli amministratori locali
Ma che si riconoscono loro la fiducia e la piena responsabilità cui essi hanno diritto auguro a presidente Dominici
Alla tredicesima Assemblea congressuale dell'ANCI un proficuo lavoro nell'interesse dell'Italia
La parola Leonardo Domenici sindaco differente presidente dell'ANCI per la relazione
Cari amici e amiche colleghi
Fatemi cominciare come è doveroso
Con i ringraziamenti
Ringraziamenti sentiti
A coloro che sono quei presenti oggi con noi
Perché queste presenze sono segno di attenzione
Di rispetto verso i Comuni verso questa associazione ultracentenaria sono quindi presenze da noi molto apprezzato
Un ringraziamento al Presidente della Repubblica per il suo messaggio come sempre vorrei dire affettuoso verso i comuni italiani
Va in grazia mento
Molto caldo al presidente Casini perché il presidente della Camera è venuto qui oggi all'apertura della nostra assemblea
E vorrei dire
Nonostante che noi siano tanti siamo tanti qui siamo tanti come comuni otto mila centotré ci ha fatto sentire meno soli
I come ci sentiamo in questo momento
E credo che questa mia affermazione si comprenderà meglio
Con il resto delle cose che dirò
Un ringraziamento alle autorità civili e religiose presenti in particolare la sua Eminenza Tarcisio Bertone
Al Prefetto di Genova
E naturalmente il ringraziamento
Molto amichevole sincero sentito
Alla città di Genova
E al suo Sindaco perché ci ospitano
Perché questa è una bella città un esempio di come una città possa
Rilanciarsi e trasformarsi
Riscoprendo se stesse
Dandosi nuovi obiettivi in grado di mobilitare la comunità locale
Una città
Che quest'anno è
Capitale della cultura europea
Ed è questo il motivo per cui Beppe Pericu
Ha presentato la candidatura di Genova
Perché anche questa nostra Assemblea credo di poter dire un importante fra le altre cose e vento e fatto culturale
Io ho amici e colleghi
Non vorrei essere troppo lungo
Avrei
Dovuto o potuto
Cominciare questo relazione
Soffermandomi su alcune questioni generali
Che certamente non sono lontane
Dalla vita dei Comuni dalla vita delle nostre comunità locali
Muovere nella nuova Europa unita
Da ciò che è avvenuto non a caso in Campidoglio al Comune di Roma lo scorso ventinove ottobre con la sottoscrizione
Della costituzione europea
Avrei dovuto e potuto parlare in questa prima parte
Di pace
Di guerra
Di terrorismo
Di tutto ciò che ci angoscia maltempo spesso ha visto in prima linea attivamente sul piano della solidarietà internazionale
E dell'impegno per la pace recita i comuni del nostro Paese tutte
E voglio ricordare in particolare quella mobilitazione che noi promuoveremmo quella manifestazione in Campidoglio il diciotto marzo scorso a una settimana dalle stragi di Madrid che attirò anche critiche polemiche
Ma chi aveva l'obiettivo di riproporre partendo dai Comuni alcuni valori principi etici e fondativi del nostro vivere del nostro stare insieme
Nel ribadire quindi il nostro impegno anche in quell'occasione
Alla necessità che oggi il genere umano a di cercare di vivere in pace
Avrei potuto soffermarmi in questa prima parte sulla momento che vive il nostro Paese
Prima di cominciare la nostra assemblea
Insieme ai ricercatori delle segugi
Abbiamo presentato questa interessante indagine sull'Italia due mila quattro un Paese allo specchio
I valori le dinamiche i bisogni degli italiani in un anno difficile
E abbiamo detto
In quella presentazione per sintetizzare
In modo come si dice icastico cercando di rappresentare
Con un'espressione quella che è la realtà del Paese che viene fuori dall'indagine
Abbiamo creduto di intravedere in questa indagine partendo dalla realtà dei nostri comuni
Un Paese dall'umore cupo
Un po'stanco un po'incerto sul proprio futuro
Questi sono temi generali sui quali comunque potremmo tornare durante la nostra Assemblea mi limito a citarli
Ma oggi
Preme su di noi l'attualità
L'attualità di una situazione difficile e pesante
Per i Comuni italiani
Io devo dire
E in questo forse mi identifico con quell'umore del Paese
Che sento anche dentro di me una preoccupazione
Una certa mancanza di serenità
Siamo in questo momento in una crisi profonda del sistema delle relazioni interistituzionali nel nostro Paese
Il presidente della Camera sa come la penso su questo punto ho avuto l'occasione di parlarne con lui in alcune occasioni
Oggi in questa fase in questi giorni
Siamo poi al punto più basso dei rapporti fra le istituzioni locali ma io non voglio coinvolgere altri io dico
Fra i comuni italiani
Per il governo
Io vorrei ricordare ciò che dicemmo l'anno scorso all'assemblea di Firenze
Preoccupati
Di questa deriva che il sistema dei rapporti interistituzionali a assunto ricordo che l'anno scorso a Firenze noi denunciammo in modo molto accorato
La difficoltà enorme per usare un eufemismo
In cui si trova per esempio il sistema delle conferenze conferenza Stato-città conferenza unificata
Che dovrebbero essere il luogo per eccellenza della concertazione istituzionale
Nell'assemblea dello scorso anno
Ma non c'è un appello al Governo al Parlamento
A affinché sì Rihanna basse un dialogo
Con toni e metodi rinnovati
Tali da fugare quella sensazione che provavamo
La sensazione di una sorta tardi disattenzione
Di
Insofferenza alle volte forse per le ragioni e per lo stato d'animo dei comuni e di chi vi lavora
Lo abbiamo rimetto
All'Assemblea che abbiamo tenuto lo scorso undici ottobre in Campidoglio
Abbiamo detto una cosa molto semplice
Abbiamo detto ascoltate di comuni
Ora in questi giorni in queste ore
Sembra che le decisioni
La discussione
L'orientamento che si sta assumendo in materia di legge finanziaria
Sembra avviare lo scavo di un solco ancora più profondo
E voglio ricordare
Quella vulnus quella ferita vera e propria
Che fu determinata nello scorso coniglio
Dal decreto legge centosessantotto il cosiddetto tagliaspese per la prima volta il taglio era non sui bilanci futuri ma su quelli corre
Riguardava la attività quotidiana
Dei nostri comuni e guardate
L'ho detto tante volte fino quasi a perdere la voce lo ripeto spero che non ce ne sia più bisogno di ripete
Non siamo degli irresponsabile noi sappiamo qual è la situazione del Paese
Qual è la situazione finanziaria e dei conti pubblici
Noi ci stiamo a fare la nostra parte
L'abbiamo già fatta in passato
Ma è necessario che le decisioni siano il più possibile concertate concorda è necessario che ci sia un reale spirito di collaborazione non può o esserci una sorta di unilateralismo istituzionale
Nelle scelte anche difficili che si vanno compiendo e che si sono già compiuti
Guardate
Io penso questo e lo dico lo sottopongo alla vostra riflessione alla vostra attenzione alla vostra discussione qui e fuori da questa Assemblea
Guardate io credo che siamo arrivati a un punto per cui questa non è la solita lamentazione
Come si legge alle volte da qualche parte o in qualche dichiarazione di tutti gli anni sulla finanziaria
Io credo che siamo arrivati a un momento serio di involuzione
A una svolta negativa e regressiva e non voglio dire che qualcuno lo voglia o che ci sia un disegno una strategia politica premeditata
Io cerco di rappresentare quella che la realtà che vediamo
Ed è una realtà caratterizzata da forme di ricentralizzazione di riaccentramento delle decisioni talvolta anche di confusione e di contraddittorietà
Ma insomma noi lo abbiamo detto
Che apprezza variamo il metodo del ministro Siniscalco del confronto
Del dialogo
Ma se poi questo confronto e questo dialogo deve portare al fatto
Che si scrivono in finanziaria delle cose e poi piano piano di passaggio in passaggio vengono cancellate e vengono rimangiate
Allora forse potevamo anche evitare di perdere tempo in riunioni che poi si sono rivelate muti
C'è confusione contraddittorietà quindi c'è alle volte fatemelo dire
Anche in senso un po'sgradevole di aggressione
Mi si deve spiegare in tutta sincerità
Se come abbiamo letto quest'estate in alcune cronache si possa attribuire le difficoltà
Dei conti dello Stato dei bilanci e della finanza pubblica alle consulenze e agli incarichi Esterni dei Comunisti italiani io credo sinceramente di no credo che non sia così
E lo dobbiamo dire con molta pacatezza con molta permetta
Noi non abbiamo mai smesso di cercare il dialogo non smetteremo
Pur portando avanti con determinazione la nostra iniziativa e le nostre mobilitazione
Tant'è che lo scorso ventidue ottobre
Ho inviato d'accordo anche con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta non d'accordo nel senso che letta condividesse d'accordo nel senso che l'ho informato una lettera al Presidente del Consiglio
Nella quale cercavo di esporre e di sintetizzare quella che è la situazione
E quelle che sono le nostre proposte
Sottolineando come troppe volte appunto nel dibattito corrente
Si tende ad avallare lo dicevo ora
Una visione dei comuni come un soggetto istituzionale che fra virgolette spreca il denaro pubblico
E certamente è giusto e necessario in questa fase difficile soprattutto operare le necessarie limitazioni e razionalizzazioni della spesa vale la pena dire ricordare ancora una volta partendo da Ida
E questi dati ricordavo nella lettera al presidente del Consiglio
Che nella loro quasi totalità in questi anni comuni italiani hanno rispettato il patto di stabilità
Che la spesa complessiva dei comuni italiani non ha avuto affatto un andamento abnorme e che essi hanno contribuito in misura più rilevante di ogni altro livello istituzionale Stato Regioni Province agli investimenti sul territorio in una fase di stagnazione della nostra economia
Era uno studio di Confindustria dell'anno scorso su dati del due mila e vero ma sicuramente sono andati aumentando che ricordava come Investimenti
Quattro anni fa
Erano caratterizzati da questo andamento sedici miliardi di euro per il il per i comuni
Sette miliardi di euro
Per le regioni sei miliardi di euro per lo Stato
Noi
Dobbiamo ricordare quali sono i dati che riguardano l'andamento dei nostri bilanci
Siamo passati dal due mila uno al due mila e tre ha una situazione per cui le spese dei comuni per acquisti di beni e servizi è rimasta sostanzialmente inalterata
Passando da diciannove mila centocinquantasei a diciannove mila duecento quaranta milioni di euro
Abbiamo visto come ci sia stata una spesa per il personale
Che nei comuni italiani è cresciuta in questi anni del quattro virgola quattro per cento mentre per il complesso dell'amministrazione pubblica aumentata del nove virgola sei per cento
Lista ci dice
Che le uniche cifre non in linea riguardano appunto la spesa per investimenti dei comuni e questo
Lo riteniamo un fatto positivo
Bene
Quest'anno anche questo vorrei che fosse chiaro
Non mi non abbiamo contestato in via pregiudiziale la modifica del patto di stabilità interno che prevede anche per i Comuni il tetto di spesa in mentre fino allo scorso anno riguardava i saldi di bilancio ma abbiamo detto che riteniamo sia da modificare in alcuni punti-chiave
E anche questo
Ricordavo nella lettera al presidente del Consiglio
In primo luogo abbiamo chiesto e continuammo a conti
Diamo a chiedere
Di escludere dal patto di stabilità i comuni al di sotto dei cinque mila abitanti
Non credo
Che sia sufficiente fermarsi all'esclusione fino a tre mila e non riesco a vedere il reale beneficio che l'inclusione dei comuni fino a cinque mila ossa portare complessivamente ai conti pubblici
Vedo invece che questa norma crea molti problemi per i comuni fino a cinque mila abitanti
Abbiamo ricordato che ricordavo nella lettera al presidente del Consiglio che riteniamo un errore per i motivi che prima ho detto di ricomprendere la voce Investimenti nel calcolo del petto dispensa e abbiamo riproposto
Le nostre osservazioni di fondo anche per quanto riguarda le entrate
Concludevo la lettera al Presidente del Consiglio con la seguente frase signor presidente mi auguro che sia possibile trovare concrete soluzioni ai problemi ancora aperti durante l'iter parlamentare della legge finanziaria
Ciò che spero sia chiaro
E che la rappresentazione delle difficoltà gravi che devono affrontare i comunisti italiani
E il malessere presente tra i sindaci e gli amministratori locali
è espressione non gli orientamenti strumentali e propagandistici legati all'appartenenza politica ma è espressione di un diffuso e reale disagio
Questo
è il punto da cui io credo dobbiamo ripartire su questo finora nono non abbiamo avuto nessuna risposta o meglio noi stiamo vedendo che in queste ore ieri le risposte arrivano ma non sono certo positive
Come nel caso della presentazione degli emendamenti parlamentari alla finanziaria che riguardano gli enti locali l'articolo sette
Blocco dell'addizionale IRPEF
Come ricordavo prima tolti dal patto di stabilità i Comuni piccolissima solo fino a tre mila abitanti
E devo dire che suscita perfino qualche perplessità il fatto che
Il sottosegretario Vegas con cui noi abbiamo intrattenuto tanti rapporti in questi anni abbia voluto addirittura perdendo ripresentare in Commissione un emendamento per rimettere nel patto di stabilità e nel tetto di spesa anche i comuni sotto i tre mila abitanti
Abbiamo poi una serie di misure che limitano l'indebitamento per investimenti dal venticinque per cento al dodici per cento delle entrate proprie
Si torna con una norma specifica per l'anno due mila e cinque
A
Ipotizzare nazionale ipotizza obbligare che i proventi correlati agli oneri di urbanizzazione di ciascun comune possano essere destinati al finanziamento di spese correnti entro il limite del cinquanta per cento una vecchia questione che era stata superata
In passato
Ci troviamo in una situazione in cui complessivamente dobbiamo fare i conti con una forte riduzione dei trasferimenti diamo anche qui un po'di cifre
Per a vere chiaramente
La situazione davanti agli occhi
Fra il due mila e quattro e il due mila cinque la finanziaria dell'anno scorso e la finanziaria che ancora non è stata approvata se fosse già legge
Noi abbiamo calcolato che la riduzione dei trasferimenti complessivamente per i Comuni
Tutto compreso fondi non rifinanziati e così via toccherebbe i settecento ventiquattro milioni di euro
Una riduzione del dieci virgola nove per cento
E per i piccoli comuni si arriverebbe a una riduzione dell'undici virgola cinque per cento
Nella finanziaria del due mila cinque proviamo fondi non rifinanziati
Come il buono casa il trasporto pubblico locale i lavoratori i lavori socialmente utili penso a Napoli e Palermo il reddito minimo di inserimento che non c'è più
E in particolare la situazione si presenta preoccupante per le realtà e i Comuni del Mezzogiorno
Poiché il petto blocca anche lì fondi vincolati per il sud che rischiano di non essere spesi
Fondi CIPE fondi comunitari regionali fondi comunitari diretti
Questa è la situazione che abbiamo davanti e vorrei che si avesse la consapevolezza del fatto
Che per la prima volta ci troviamo in una situazione in cui la legge finanziaria rischia di uscire dal Parlamento
Peggiore rispetto a come vi era entrata
Io
Vorrei citare un giornalista che come tanti altri in questi anni ha seguito con attenzione alle nostre vicende
Marino Massaro de il Sole ventiquattro Ore
Con l'emendamento di cui parlava adesso alla finanziaria
Sembra emergere una doppia manovra
Il blocco degli aumenti di spesa e quello delle entrate
La conseguenza è rischiosa
I Comuni potrebbero non riuscire ad erogare molti servizi
Ed è probabile visto che ad esempio la politica delle esternalizzazioni costringe oggi le amministrazioni a pagare i fornitori di servizi
I quali aumenta no i prezzi come avviene per tutti i prodotti
Oppure dovrebbero i Comuni bloccare tutti i pagamenti per gli investimenti in corso con gravi ripercussioni sulle imprese fornitrici
L'alternativa è pericolosa conclude Massa
L'esplosione dei debiti fuori Bilancio e l'imbocco della strada dei dissesti finanziaria
Ho citato giornalista attento come Massaro ed altri ve ne sono e avrei potuto citare
Perché mi pare una fotografia della realtà
Non l'ho fatta io
è stata fatta esaminando il contenuto dell'emendamento e mi pare che sintetizzi molto bene tutte le nostre preoccupazione
A questo
Si aggiungono poi quelle scelte e decisioni di cui parlavo prima che sono state assunte
Prima iscritte in finanziaria
Penso per esempio anche alla questione della
Rivalutazione dei valori catastali rispetto ai quali noi abbiamo espresso comunque anche una critica per come quella norma era formulata per come era farraginosa e macchinosa per noi il problema è e resta fondamentalmente un altro arrivare finalmente
E qui i governi di centrodestra o centrosinistra sono davvero stati sullo stesso piano alla attribuzione della gestione del catasto ai comuni questo è il problema fondamentale
Non norme complicate e di difficile attuazione come quella per cui si apre un procedimento ci si rivolge all'agenzia si determina una pratica singolo nella microzone
Il problema è un altro comunque quella norma è stata scritta ed è stata tolta
è stato scritto
Che si sbloccavano cioè non si riproponeva il blocco il congelamento
Delle addizionali IRPEF
Ora
Il blocco viene riproposto
E
è bene saperlo ed è bene dirlo aleggia in parlamento spero che non si voglia andare in questa direzione anche l'ipotesi di un blocco
Per legge dell'ICI e delle tariffe
Non ho capito bene dove vogliamo arrivare forse alla chiusura dei comuni
Ecco
Soffermiamoci un momento però perché qui mi rendo conto c'è una questione anche politicamente delicata qual è quella della pressione fiscale
Sulla vicenda appunto delle addizionali
Perché nessuno Dinoi
Vuole aumentare le tasse
Ma ciascuno Dinoi ha il problema
Di mantenere il livello qualitativo e quantitativo dei servizi che per la verità andrebbero ulteriormente incrementati perché i bisogni dei cittadini aumentano perché i problemi sociali aumentano
E dobbiamo questi servizi continuare a erogarli a costi crescenti
Quindi dobbiamo capirci
Perché ci troviamo nel bel mezzo di una morsa che sta stringendo i comuni italiani
Se vogliamo fare un momento permettetemi questa parentesi anche un po'tecnica qualche conto qualche calcolo
Allora il gettito potenziale della addizionale IRPEF per i Comuni
Il gettito potenziale residuo è valutato in circa mille duecento milioni di euro in più però voi sapete che c'è la gradualità non è che si applica subito lo zero cinque
Si applica allo zero due poi lo zero due poi lo zero uno fino arrivare allo zero cinque anno per anno
Quindi se tutti applicassero questa addizionale
Abbiamo calcolato che staremmo fra i cinquecento e i seicento milioni di euro come gettito potenziale
Ma l'emendamento che è stato proposto era approvato in commissione Bilancio alla Camera
Da facoltà ai circa prendila comuni che non hanno ancora applicato l'addizionale di farlo al minimo allo zero virgola uno per cento
Abbiamo fatto anche qui un conticino e facendo questo conticino viene fuori che questo gettito sarebbe di circa superiore circa superiore a duecentocinquanta milioni di euro quindi di questo stiamo parlando
è questo che impedirebbe anche lo stesso pro cesso di riforma del sistema fiscale nel nostro Paese
La differenza cioè tra un gettito di poco superiore a cinquecento milioni
E un altro che comunque viene concesso il permesso
Con questo emendamento approvato in commissione Bilancio di duecentocinquanta milioni di euro è questo il problema il problema è l'addizionale IRPEF dei comuni
Cerchiamo di ragionare a partire da infatti dalla situazione
E poi io non credo di essere un tipo né retorico né populista però se c'è questo problema che riguarda il nostro sistema fiscale
Va be lasciatemi dire allora per una volta
Che senso ha parlare di tutto questo di questi duecentocinquanta milioni di differenza di gettito in questo Paese in cui nel due mila uno
C'erano solamente quattordici mila persone che denunciavano redditi superiori ai seicento milioni di lire solamente mille ottantuno che denunciavano più di due
Miliardi di lire
E in cui comunque c'erano quattro milioni di partite Iva e duecentotrenta mila auto di classe a dove io ovviamente non criminalizziamo nelle partite IVA nelle auto di classe a
Ma ricordo che lo stesso governo
Ci aveva posto il problema di stipulare un patto tra stato e comuni per la lotta all'evasione fiscale da cui sarebbero potute arrivare nuove risorse Céline era parlato
Il governo spesso ne aveva parlato
Anche di questa partecipazione dei comuni all'accertamento non si sa anche questo che fine abbia
Ma torniamo
Al punto chiave alla questione di principio
La questione di principio lo ha detto bene Beppe Pericu introducendo questa nostra Assemblea
La questione chiave e il punto di principio oggi non è più nemmeno l'addizionale IRPEF l'emendamento la legge finanziaria il problema di fondo è la nostra autonomia
E il principio fondamentale della difesa e della salvaguardia della nostra autonomia è su questo che non vogliamo non possiamo tornare diretto nell'interesse stesso del funzionamento delle nostre istituzioni
Lasciate comunque a noi comuni
A noi amministratori locali
Discutere parlare decidere con i cittadini se preferiscono avere qualche decina di euro in più in tasca all'anno oppure se preferisca
Che è quella spessa decina di Euro sia utilizzato non dico appunto per aumentare incrementare estendere i servizi
Ma almeno per lasciarne inalberato il livello quantitativo e qualitativo
Se non si difende e non si riafferma questo principio allora il quadro è chiaro
La riduzione dei trasferimenti
La limitazione dell'autonomia
L'aumento dei vincoli l'aumento per noi dei costi
E nel momento in cui aumentano anche quelle emergenze sociali cui facevo cenno prima che si tratti di casa
Che si tratti di forme di marginalità che si tratti di immigrazione
Perché anche in questo dibattito che si fa sulla legislazione vigente che riguarda l'immigrazione e così via necessario importante
Si dimentica molto spesso troppo spesso che poi a fare i conti quotidianamente con i problemi di inclusione di integrazione sociale di sicurezza delle nostre città sono i comuni
E da questo punto di vista le risorse sono evidentemente sempre più scarsi
Noi lo voglio dire alla fine di questo ragionamento che ripeto non è la solita lamentarsi o sulla legge finanziaria ma ripropone un punto di fondo qualificante noi vogliamo
La ripresa del confronto e di un confronto serio dove si decidano le cose e non si rimettano in discussione il giorno o la settimana dopo
Ma per questo motivo io credo
E ora necessaria un'iniziativa per porta
A partire da quella che è la realtà regionale con un ruolo importante delle ANCI regionali anche una forte iniziativa
Nei confronti dei cittadini per coinvolgerli sulle scelte in questo momento difficile per informarli come dimensione anche partecipativa
Credo che di questo ci sia bisogno e da Genova vede uscire questo segnale
Io credo
Io credo
Che già nello scorso luglio abbiamo promosso una iniziativa è una mobilitazione importante fra l'altro io voglio dire qui
Da questa Assemblea
Che lo scorso luglio noi facemmo anche un'iniziativa un po'clamorosa
Andammo davanti a Palazzo Chigi alla portineria di Palazzo Chigi e grazie a un nostro collega che non ho capito se faceva Louis fabbro o conosceva qualcuno che faceva il fabbro abbiamo consegnato un sacco pieno di chiavi e lui ci aveva portato le chiavi simbolicamente dei comuni italiani io vorrei approfittare di questa Assemblea per dire che quello non era un gesto come dire aggressivo
Ma ricordo che noi dicemmo di fronte alla stampa in quella situazione noi portiamo queste chiavi
Nella speranza che fra queste e tante chiavi simbolicamente dei comuni italiani si riesca a ritrovare quella giusta
Quella che riapre la porta del confronto
Evidentemente ci siamo scordati di mettercela quella chiave oppure qualcuno ma l'ha trovata ma sta di fatto che la situazione
E quella che ho descritto ora
Quello che vorrei fosse chiaro e che non è questione di schieramento politico
è questione di funzione di ruolo di dignità dei comuni
Si sta apprendo
Un fronte un sol colo chiamato prima
In cui c'è il rischio poi che si scambi la difesa
La valorizzazione di questo ruolo dei comuni per conflitto politico voglio dire è un errore
E lo vorrei dire con la massima franchezza e sincerità
è un errore scambiare questo per conflitto politico non soltanto per la tenuta delle nostre istituzioni io credo che sia un errore anche dal punto di vista del governo spesso
E la maggioranza parlamentare che lo sostiene
Perché significa aprire o esasperare un conflitto istituzionale in un momento delicato
L'appello quindi e che insieme e grazie alla nostra iniziativa e la nostra mobilitazione che parta da qui da Genova
Ci siano le condizioni per riaprire meglio in modo tale da ascoltarci effettivamente e reciprocamente di riaprire quel confronto serio di cui dicevo prima
Tra l'altro se si vuole parlare
Di ripresa del Paese
Di sviluppo
Se si vuole cominciare è indicare una prospettiva di crescita
Allora il ruolo attivo dei comuni è fondamentale
E in particolare
Come già accennato prima
è fondamentale il ruolo attivo dei Comuni dei sindaci degli amministratori in alcune aree del Paese a cominciare da quelle del Mezzogiorno
Dove il ruolo dei Comuni è quello di investitori ma così come anche in altre aree del Paese ma soprattutto nel Mezzogiorno quello di pianificazione strategica di messa in relazione delle forze degli attori economico e sociale sociali su progetti qualificati di sviluppo
E visto che parlo del Mezzogiorno
Fatemi dire
Che c'è
Una questione molto grave e molto seria che aperti
Certo non solo nel Mezzogiorno d'Italia ma in particolare del Mezzogiorno e quei riguarda
L'esposizione dei nostri colleghi e colleghe sindaci in primo luogo a attentati ad atti di intimidazione a fenomeni particolarmente pesante
Fare il sindaco in alcune di queste zone e oggettivamente un mestiere pericoloso e a rischio e noi ricordiamo Michele Abbate
Michele Toscano
I sindaci di Caltanissetta e di Aci Castello uccisi durante la loro attività
Ricordiamo Sandro Principe il sindaco vivente ricordiamo Rocco Cassone di villa San Giovanni ricordiamo Giuseppe Scopelliti vittima di intimidazioni anche lui
Parleremo qui con il ministro dell'interno ma io credo che uno degli obiettivi che deve uscire da questa nostra Assemblea è quella di portare avanti come ANCI intanto una campagna di solidarietà verso questi nostri colleghi e con il ministro dell'Interno un'azione e i cachet sia per salvaguardare l'incolumità
Di questi nostri colleghi sia per promuovere una diffusa e ampia iniziativa e mobilitazione per la legalità
Tutto questo avviene e questo quadro si delinea nel momento in cui ed è questo
L'altro punto che vorrei toccare e poi farò un'ultima parte sull'ANCI concluderò rapidamente
è curioso che in questo quadro
Che ho delineato finora quadro molto preoccupato
Venga a delineare
Davanti ai nostri occhi dopo tanto parlare di federalismo
Nel momento in cui ecco il tema
La Camera approvato lo scorso quindici ottobre
Il testo della riforma costituzionale
Io non voglio qui fare un disamina
Approfondita di quel testo
Voglio però ribadire alcuni punti che ci preoccupano e molto perché se c'è una cosa che sicuramente noi non possiamo diventare come comuni non possiamo comunque diventare né uffici periferici dello Stato né appendici locali delle regioni
Ma allora questa riforma costituzionale
Ci pone alcuni interrogativi
è vero in questo testo approvato lo scorso quindici ottobre sono state accolte anche alcune delle nostre proposte
Ma il problema di fondo è chiedersi se questo sistema così riformato potrà funzionare efficacemente
Io sinceramente temo che ci siano molte difficoltà a farlo funzionare efficacemente
E temo che il rischio di paralisi e di disorganizzazione istituzionale sia molto forte ed elevato
è stata modificata sì la norma sul Senato federale
Ma è anche vero che il modello di Senato federale approvato non risponde
A le richieste che noi gli abbiamo fatto
Ma questo naturalmente non sarebbe di per sé dirimente
Ma il richiamo alla rappresentanza territoriale
Non si è tradotto in una strutturazione in una organizzazione funzionale del Senato appropriata e accettabile
Si crea un legame debole e imperfetto con le istituzioni territoriali che non coincide con l'idea di rappresentanza degli interessi delle comunità e dei loro governi
Abbiamo un Senato che rischia di essere federale solo di nome
Composto da duecentocinquantadue senatori eletti direttamente su base regionale e a questi si aggiungono i rappresentanti delle Regioni delle regioni e delle autonomie locali
Quest'ultimi designati dai consigli delle Autonomie e questi rappresentanti non hanno diritto di voto e non hanno potere
Reale di incidere sull'iter delle leggi
E anche sulla stessa questione della devoluzione
Noi manteniamo
Una preoccupazione
Forte per il modo in cui si è risolta la questione della polizia locale
Come comuni ci preoccupano le implicazioni tutte da sondare che potrebbero prodursi nella materia cosiddetta cito fra virgolette della polizia amministrativa regionale e locale
Dove l'introduzione del termine regionale
Mi domando qua forse significare una nuova forza di polizia alle dipendenze regionali
Oppure può portare a una forma di controllo diretto sui vigili urbani da parte delle regioni mi auguro vivamente di no
Noi ribadiamo che l'obiettivo fondamentale da porsi sarebbe un altro
Migliorare sotto il profilo del coordinamento e dell'integrazione il rapporto tra le forze dell'ordine esistenti per rilevare il livello di sicurezza della nostra delle nostre città e dei nostri comunque
Ma in particolare io ritengo che sia stato un segnale grave e negativo il fatto che si sia deciso
Di stabilire il riconoscimento costituzionale della sola Conferenza Stato Regioni e in via indiretta per legge delle altre conferenze
Cosa significa questo
Dal momento che la nostra Costituzione parla di pari dignità
Fra stato regioni comuni città metropolitane e province
Significa forse
Che si vuole riproporre una visione gerarchica e piramidale dei rapporti interistituzionali
Per cui c'è chi sta sopra e c'è chi sta sotto evidentemente anche a questo MOI non possiamo dire dissi
E in particolare io coglierei
Questa occasione per rivolgermi anche alle regioni
Apprezzo e ringrazio Biasotti che ci ha portato il suo saluto
Ho apprezzato anche il suo lapsus quando ha detto che parlava al nome di Enzo Ghigo presidente della conferenza dei sindaci non so se lui se n'è accorta
Ma il problema con le regioni oggi si pone in modo piuttosto serio
Abbiamo avuto e non per colpa nostra
Enormi difficoltà a trovare e a condividere posizioni comuni
Vediamo oggi da parte delle regioni una sorta di e il gollismo istituzionale di autoreferenzialità che ci preoccupa
Da qui io vorrei invitare a un confronto vero
A ricercare posizioni condivise anche sulla stessa materia della legge finanziaria
Tra Comuni e Regioni e naturalmente anche con province e comunità montane con cui stiamo portando avanti una significativa importante unità d'azione
Infine sempre sulle questioni di carattere istituzionale io voglio ricordare che un appuntamento per noi particolarmente importante è quello del l'adeguamento del testo unico degli enti locali
Per noi è un tassello fondamentale
L'individuazione delle funzioni dei Comuni
La revisione del testo unico per adeguare la normativa statale alla nuova filosofia costituzionale che vuole una valorizzazione della potestà statutaria e del potere regolamentare locale
L'istituzione delle città metropolitane
Che presume l'introduzione di un modello politico istituzionale in grado di fornire strumenti di governo adeguati alle grandi città in modo da poter disporre di poteri funzioni e sistemi relazionali adeguati siamo fiduciosi siamo vigili e rinnoviamo da questa Assemblea l'invito al governo e al ministro dell'Interno Pisanu a fare presto e bene naturalmente c'è la nostra volontà di collaborare e di cooperare