Giorno del Ricordo 2005

Un ricordo partito dunque nel nome della musica che forse meglio di ogni altro linguaggio ci fa ricordare perché non avesse il programma si trattava della Sonata
In sol minore detta trilla Trillo del diavolo di Giuseppe Tartini e siamo partiti da Pertini
Perché rappresenta e ricordo dell'Istria del Settecento cioè la memoria più antica di quei territori che oggi vogliamo ricordare
Il violinista era Francesco Comisso pianista Pierluigi Piran
Iran come Pirano cioè luogo dov'è nato Tartini
Prima
Delle brevi parole introduzioni non ho volutamente citato il vice sindaco
Matulli perché e il nostro ospite noi dobbiamo ringraziare sentitamente il comune di Firenze per questa ospitalità per tutto l'appoggio a questa manifestazione del ricordo
Ma Manenti appoggio che non si limita solo all'ospitalità ma c'è anche un contributo alla memoria fondamentale che presenterà poi l'assessore siriani che il fondo Istria fiume Dalmazia quindi grazie al Comune di Firenze e quindi la parola alla vice Sindaco Matulli per su richiesta
Spetta a me come è stato detto porgere il saluto dall'amministrazione della città forget lo al ministro porgendo alle autorità presenti
Porgerle o col ringraziamento all'associazione reso possibile la celebrazione di questa giornata e con la presenza camping vediamo
Il mio vuole essere un saluto
Che non vorrebbe essere formato armato di formale cortesia nei confronti degli ospiti nei confronti di tutti gli intervenuti
O nei confronti anche significa
Vorrebbe essere qualcosa di vorrebbe esprimere la consapevolezza dell'amministrazione e della città del significato dell'importanza di questo giorno
Il pensiero dell'amministrazione comunale verrà express successivamente l'assessore siciliano fra l'altro raccolgo anche in un ampio dibattito che si è svolto lunedì scorso il Consiglio ma io vorrei in questo saluto direi la nostra consapevolezza che siamo oggi ad una al tempo stesso ad un punto di approdo punto di partenza
Il punto di approdo perché questa celebrazione non soltanto a questi ma anche aveva dedicato punto centrale Firenze da alcuni anni ai Martiri delle Foibe
Ha contribuito a rimuovere un silenzio sulla un silenzio che sarebbe assurdo negare che sarebbe giusto
Questo accordo è il risultato positivo
Della celebrazione in questo giorno del ma ho detto non è solo un punto d'approdo
Deve essere anche un punto di partenza
Un punto di partenza nel senso che stiamo vivendo e in qualche modo abbiamo anche in parte dietro le spalle
Un grande processo di trasformazione siamo di fronte ad una società che sempre di più assume caratteristiche diversi e lontani da quelli terreni di anche di un ieri che non è assolutamente lontana e abbiamo l'assoluta necessità di guardare a questo periodo con il rispetto che me saltano le vicende storiche con l'obiettività che meritano le vicende storiche con la serenità di giudizi senza farne parte del dibattito quotidiano modella polemica
Questo è uno sforzo difficili che si buone di fronte al ventinove che sperimentiamo in ogni piazza d'Italia in ogni occasioni quanto sia difficile e dobbiamo sentire questa è da sfilerà che in una città che non certamente per merito nostro confermerebbe un passato antico e riavere la capacità di affrontare il problema di civiltà noi dobbiamo riuscire a accettare e adesso guardare con gli occhi della verità il passato della nostra storia Federico per il rispetto coloro che sono morti e non per la strumentalizzazione in un senso o nell'altro degli episodi dice
Io mi voglio augurare voglio augurarmi questo punto di approdo del Giorno della memoria sì anche il punto di partenza per guardare alla al nostro passato con l'intelligenza con la capacità con la serenità che questo comporta non per dividerci ma vedo che nella procedura consapevolezza di un passato comune che sia forse il viatico per il futuro sono questi i motivi per cui il mio saluto di benvenuto e anche l'augurio di un successo in questo senso della nostra manifestazione è un successo del percorso nei nel senso che ho detto dobbiamo tutti quanti impegnarci
Ringraziamo il vice sindaco Matulli
Per questa accoglienza calorosa
E la parola al vicepresidente
Dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia dal Marzia Renzo coda Da Rin
Signor ministro autorità signore e signori intanto ricordo che vi porto il saluto del nostro presidente nazionale sull'attore Lucio Totti oggi in una manifestazione importante sempre per il motivo delle ricordo del dieci febbraio e a Torino
Io volevo portare anche il saluto del sindaco di Trieste che ho già anche amico del vostro sindaco parla essendo io abitante a Trieste e dove Trieste c'è una grossa comunità di Giuliano dalmati essendo questo e vicinanza delle due città uno dei fatti importanti per cui oggi siamo siamo qua
La giornata del ricordo e diventata legge nel marzo del due mila quattro
Con un voto bipartisan in Parlamento a significare e la storia dell'esodo ora appartiene alla nazione
E questo odierno incontro non è una conferma
A rendere omaggio oggi alla nostra vicenda dietro lì sono quasi tutte le città italiane e questo ci commuove
Ma ci farà diventare a noi una volta di più se ce ne fosse bisogno
E testimonia per tutti gli altri
Che Roma e Venezia sono state la culla della nostra lingua e della nostra civiltà che Firenze ha plasmato il gusto dell'arguzia dei nostri artisti
A affinato Lapenna dei nostri scrittori
Che Milano e Torino hanno fatto maturare il concetto di appartenenza alla nazione così forte e sentito dalle nostre genti
Alla comunicazione del della legge sono stati immediati gli entusiasmi e la soddisfazione di singoli associazioni che sono riuscite a raggiungere un traguardo tanto atteso
Inevitabile il dibattito sul dopo
Conquista i diritti ora si pone la questione delle responsabilità
Che cosa deve che vuole diventare la giornata del ricordo per tutti noi
Non è facile costruire una memoria condivisa se non è chiaro e definito il progetto per il futuro
Ora che il popolo degli esuli con la sua storia
Il peso della tragedia delle foibe la difficile esperienza dei campi profughi diventa oggetto di studio me Consigliere e di considerazione
Di interesse dei media nazionali vediamo anche qua si trova di fronte alla difficoltà di importo un'immagine che sia fedele alla sua realtà
Noi esuli oggi cosa sia io sono nato in un campo profughi non sono nato a Capodistria ma sono nato in una baracca per cui dicendo escluderli oltre che se il figlio Pietro noi esuli oggi cosa siamo
Ci troviamo di fronte ad una comunità sparsa presente in quasi tutte le città italiane informa più o meno organizzata che vive in altri paesi europei ma anche nelle Americhe in astratto in Australia e quindi ed in Sudafrica
Il dieci febbraio vuole diventare un'occasione per tutti di lanciare dei messaggi forti concreti non di facciata
Su ciò che questo popolo e in grado di proporre per il proprio domani
E quanto stiamo facendo tentando di fare oggi nella speranza che la conoscenza porti a nuovi contatti
Alla realizzazione di progetti comuni per continuare non solo idealmente quelle retaggio di scambi che era già nella nostra comune cultura nel passato e che oggi può divenire il veicolo di nuova ricchezza
Si tratta oltretutto anche di un chiaro intendimento della legge sulla giornata che prevede la divulgazione della storia nelle scuole il riconoscimento a livello pubblico il rispetto delle amministrazioni per quanto ci riguarda poi vorremmo avviare con i Comuni e le Regioni una collaborazione fattiva
Basata sui moderni e per lei e veloci metodi di dialogo pregnante di significati nel ridefinire
Attraverso studi ed incontri i contorni di una comune storia e le possibilità di sviluppi e sinergie per un moderno attuale coinvolgimento
Giusto quindi anche a nostro avviso coinvolgere i massimi rappresentanti delle istituzioni locali e regionali nelle manifestazioni e nell'incontro per sensibilizzarli alle idee di rinnovamento e crescita delle associazioni degli esuli
Giusto coinvolgere alti esponenti del Governo
Qui fra l'altro l'amico onorevole giornate anche quando non era esponente del Governo ci seguiva e il comune di Firenze quando non c'era la legge approvata ci aiuta aiutava Aler nostra alla nostra conoscenza
Giusto con coinvolgere anche esponenti del governo in particolar modo nella soluzione del nodo dei beni abbandonati Giusto ci sia un appunto che ci sia un appuntamento centrale ed esemplare a rotazione in una delle città delle città che ospitano queste comunità
E niente in Italia ce ne sono tantissime corrispondenti campi profughi che accolsero gli esuli nel dopoguerra
Ce n'erano cento e trenta
Ben distribuiti su tutto il territorio nazionale ho dato qualche tartina di uno studio da poco fa parla pensavamo fossero cento quesito pensava fossero centoventi in realtà sono centotrenta g ci arrivano anche altre segnalazioni anche di piccole caserme ma di piccoli posti dove le le prefetture limitare in tasca al e le comunità locali accoglievano la nostra la vostra gente pensate in quanto imposta giusto che in queste occasioni oltre che parlare di memoria di nostalgici e di ricordi si presenti una P Pietrina sul contributo degli esuli e la crescita della società
Giusto che in tutte le altre località in modo spontaneo si organizzino manifestazioni cerimonie
Che ci si rivolga ai giovani giusto giusto giusto
Ci sono cento settantacinque manifestazioni in questi giorni in ottantadue località censite in ottantadue località italiano quindi
è una cosa incredibile mai pensabile qualche anno fa
Ciò che non è giusto e che questa occasione diventi palestra di contrapposizione e di lottizzazioni
Che vengano imposti dall'alto forme o contenuti che si prepara il legittimità la legittima soggettività della popolazione degli esuli che non si stimoli il dibattito alla base degli affinché tutto ciò non succede alle associazioni degli esuli devono assumersi la responsabilità di rendere trasparente ogni iniziativa di proporre contenuti bene che possano essere sentiti ed apprezzati da tutta la popolazione non dobbiamo parlare fra di noi non serve agli
E soprattutto gli esami devono essere capaci di uscire dagli ambiti delle stesse associazioni per dare nuova dimensione alle potenzialità della ricca cultura di un popolo
E l'atteggiamento di amministrazioni come la vostra sensibile alle nostre richieste non può e aiutarci a superare l'immobilità dettata dal silenzio dall'esistenza in la
Dall'impossibilità di comunicare con la nazione che ha caratterizzato per tanti decenni la nostra esistenza
Ed errori la vera sfida per noi esili e proprio che oggi tutti parlano di noi la responsabilità e non aumentata del doppio decuplicata dobbiamo essere molto attenti di quello che adesso facciamo diciamo o mostriamo
Di essere
Insieme si potrebbe pensare ad un tributo agli autori all'arte alle tradizioni è campione alla Castroman gastronomia
Ai dialetti e tutto quanto può completare una visione collettiva dell'Istria di Fiume e della Dalmazia
Percepite attraverso la storia e la realtà delle genti di queste tante
Solo così verrà affinata la capacità di immaginare il futuro anche per un popolo che nella condivisione potrebbe sentirsi finalmente a casa anche grazie a Firenze e
Grazie
Questa giornata avete dunque un apporto importante quello del comune di Firenze un altro apporto fondamentale quello del governo italiano qui rappresentato dal ministro Carlo Giovanardi
Prima di dare la parola al ministro Giovanardi vorrei ricordare
Le parole bellissime del presidente Carlo Azeglio Azeglio Ciampi dopo sessanta anni è bene che i ricordi ragionati
Prenderà il posto dei rancori esasperati sembra un bellissimo modo per per continuare questa c'è
Sì signor Sindaco Bubu Rita signori e signore una bella riga insomma davanti no
Io più come il ministro come ministro vorrei parlare come cittadino del Libero Comune di Zara in esilio
Come socio della
A degli degli istriani sono socio anche di quella e nono punto esercitino Nardi fiume perché non hanno questo riconoscimento Mamiani scritto fra gli amici quindi di una persona che non solo perché la legge lo sa che la millenaria presenza della cultura italiana esistono Pennetta indistinto al massimo o Lanza a Fiume ha superato i secoli e che la nostra presenza è una presenza autoctona
Stato tra grande polemica storica su questo italiani in quelle terre c'erano e ci sono ancora fortunatamente vedremo dopo da settore e c'era anche questa straordinaria esperienza di confidenza
Con le popolazioni diverse fonti islamiche tedeschi con gli ungheresi modifica ma che accetta gli ungheresi Filomena città ungherese fino alla prima guerra mondiale molti non lo sanno ma è così
E d'arresto diciotto otto il mio bisnonno
Batte l'Ungheria e si arruola come un po'Leone poi arriva Zara
E dove dove durante la prima guerra mondiale chiedono al mondo ufficiale del sesto trionfo di brindare alla rotta di Caporetto molti dove lo sanno e non lo dice congratulazioni ma non vedo motivo per brindare
Sentendosi profondamente italiano
Come ancora sana fra i cento iscritti della comunità italiana la maggioranza sono di origine albanese del sobborgo di al bagno a perché dico questo perché la cosa assolutamente importante l'italianità in quelle terre non era un fatto ecco dico razziale era l'appartenenza
A un determinato mondo era l'abitazione per una cultura di Firenze dividano di Roma i Promessi Sposi Dante e dal resto voi sapete benissimo che già dopo la prima guerra mondiale chi rappresentava obbligo d'Alema nomi italiani che rappresentava dalla fine italiana economista e ci sono stati volontari di guerra prima guerra mondiale tipico più o meno chiaramente di origine stava ma si sentivano profondamente Stuparich
Ma la storia delle vostre famiglie la conosce l'italianità non era un qualcosa contro era un sentimento di appartenenza a una cultura una storia in televisione o una civiltà un dialetto presso l'istroveneto che cedere chiese nelle strade nelle calli neppure
Poi la stagione dei nazionalismi ha sconvolto questo equilibrio
E c'è stato storicamente il tentativo nel secolo Brad di sopraffazione di un'etnia sull'altra e su questo onestamente bisogna ammettono ci sono torti
Sono stati inflitti agli altri quarantuno la Guadalupa Sandro scorrerie
Responsabilità del fascismo responsabilità di chi invece della convivenza ha cercato di umiliare l'inedita degli altri trovati degli sloveni di coloro che convivevano in quelle zone il che non vuol dire lo gruppetto qui l'ho detto anche stamattina in Senato
Dopodiché l'ha fatto dare la minima giustificazione al terribile dramma che accaduto poi prima ne quarantatré e quella quarantacinque e da quarantasette quel processo di polizia di pulizia etnica
Non può essere giustificata dal nulla l'efferatezza di quello che è successo non ha nessuna giustificazione batosta mattino ripeto oggi con sorpresa ho letto i giornali sloveni di questi giorni così critici nei confronti di questa celebrazione del film che è stato trasmesso per televisione negazionisti della tragedia delle Foibe beh io credo siamo nel due mila cinque come onestamente noi riconosciamo rispetta Discovery che avrà avuto dei torti non capisce come nel due mila cinque non posso riconoscere quello che il comunismo ditino in questi anni ha fatto le cui foto insegnante
Con la una vera e propria pulizia etnica cioè dobbiamo dialogare convivere in Europa bisogna anche che sia franchezza di rapporti e che riconoscimento dei torti reciproci da quello che mi ha sempre impressionato di questa vicenda e che è stata una una tragedia tutta
Non c'era scampo
Ogni famiglia ogni persona che vivere in quelle terre qualunque certa avesse fatto in quegli anni era in un vicolo cieco lui perché pensava di salvare il salvabile con un'alleanza con i nazisti ma se fosse accaduto che avessero vinto loro bollettario sarebbero state ammesse Reich tedesco chi ha fatto l'antifascista militante nato né partigiani se ritrovato spesso in una forma insieme a quelli che erano stati fascisti perché ed era protesa praticare anche di combattere coloro che se gli italiani potevano mettere in pericolo questo progetto del nazionalismo comunismo comunista Titti sono finiti nelle Boy nelle foibe gli autonomisti di Fiume che sognava di avere una città libera fuori dal gioco dell'Italia Brusca abbia ma insomma vogliamo dirla come Stato sono stati eliminati con i temi italiani questo è il fondamento di quello che è accaduto in quegli anni a prescindere dalle loro idee politiche dalla loro collocazione e a questo punto si è consumata ecco un'attenzione questo è aggiornato delle foibe è importantissimo ricordarlo ma è la giornata della memoria dell'esodo i trecentocinquanta mila italiani di questo dramma collettivo
Che ha coinvolto voi che avete vissuto quell'esperienza ma lasciatemelo dire guardando al futuro anche quelli che sono rimasti
Io so molte cose di quei tempi
So che non tutti quelli che sono venuti via lo hanno fatto perché erano anticomunisti non storie complesse quarantacinque quarantasei quarantasette il cinquanta prima di Stalin dopo disputati rottura al comma Cominform mista e non tutti quelli che sono rimasti erano comunisti o conosciuti precedente
Della comunità libero di di bizzarra rimase intrappolato ma non ero riuscito a venire qua qualcuno aveva il Papa malato o era coltivatore diretto non se la sentiva ecco quello che invece che circoli divertente ora dopo per due cose che ho collegato oggi
Invece decreto di Modena la testimonianza di un signor De pingue ente si chiama di Rovigno
Che raccontava di incendi quando è venuto al modo in una situazione drammatica della sua famiglia dove non capiva diciamo diamo in Italia se comandamento agone siamo in Italia quando Parrilla rovente e quindi il dramma di un bambino sradicato per la sua realizza è venuto in mente Giovanni era tossico come devono conosce perché a Robinho dirige quel bellissimo centro di cui turistica e abbastanza italiano perché lui vince sempre il mio sogno e quello di essere arrestato a Rovigno da due carabinieri italiani lo dodici appartamenti felice prova e è venuto in mente quando mi raccontava che bambino grazie se sta la realtà in cui viveva con la partenza di tutti gli italiani con i pochi rimasti lo ha portato insieme ai pionieri che venivano da Belgrado che primo tosa Calabria che parla una lingua per lui comprensibile e lo umiliavano partita chiave piangeva tutta notte
Per la situazione in cui si trovava io non so chi ha sofferto di più hanno sofferto tutti
Di questo servizio
E
Poi
Certo
C'è tutta una polemica sul dopoguerra io stamattina l'ho fatto ho ricordato appunto perché c'è stato un tentativo di salvare il salvabile
Ho regolato De Gasperi ho ricordato il ministro degli Esteri Carlo Sforza pure quand'anche alcuni nomi famosi nella storia italiana c'era Giuseppe Saragat che era ambasciatore a Parigi Pietro Quaroni a Mosca Manlio Brosio a Mosca e Washington Alberto Tarchiani a Washington Nicolò Carandini e Gallarati Scotti
A Londra io una tutti i libri De Castro De Castro è morto due anni fa a novantasette anni era un personaggio straordinario che ha fatto la storia di Trieste speciale nel suo libro comincia quando da piccolo avvicinandosi a Trieste non ottemperi a vede la flotta austriaca
Dentro la baia di in bocca
Quindi testimone di questo secolo e questi libri testimoniano come in una situazione difficilissima con i francesi contro che volevano vendicarsi del toto alla guerra ed inglesi contro gli americani abbastanza favorevole l'Unione Sovietica contro si sia tentato appunto di salvare il salvabile fino alla svolta di Tito e fino ad episodi che pochi ricordano ma nel cinquantaquattro si rischia una guerra con la mobilitazione dipende sopra tracce quando propose Cicconi tre cinquantaquattro con le truppe mandate al confine nell'ultima grande crisi per salvare almeno Trieste
Ma poi davvero è caduto l'oblio ecco dal cinquantaquattro in avanti
Lì è cominciata una vera sociale dell'oblio di cui gli italiani dovrebbero chiedere scusa a voi perché ancora oggi l'Italia è inadempiente nei vostri confronti io lo dico sempre cioè giusto rivendicare traforate la Slovenia come si può il problema dei beni abbandonati
E ma c'è anche un problema di rapporti italo italiana e cioè che il governo stati italiano ci non loro adempiente nei confronti perlomeno per quanto riguarda il risarcimento dei danni
Rispetto a chi ha perso tutto e quei beni che come è noto sono stati usati da tutti gli italiani per pagare i danni di guerra allo stato jugoslava
Ora devo dire che almeno
Si deve sottolineare con soddisfazione che negli ultimi dieci anni c'è stato un crescendo almeno di attenzione nei confronti di questo dramma storico
Perché è stato approvato una legge che finanzia le vostre attività quelle proprio per tener viva la memoria della storia della cultura dell'arte della lingua
Di quelle terre quell'altra legge che finanzia l'attività e lo dirò fra un attimo dei rimasti le scuole le associazioni la nostra presenza ancora in quelle terre e poi questa giornata
Lo so perché me l'hanno detto c'è emozione nelle comunità in giro per l'Italia perché forse per la prima volta dopo tanti anni per due giorni Prato televisioni giornali sono piene di questo problema
è un piccolo risarcimento però moralmente e un grande risarcimento ma io mi domando
Basta la memoria io dico di no io sono uno di quelli che dice che non basta la memoria del passato
Io dico che bisogna guardare avanti
E bisogna ambiziosamente riproporsi un grande Obiettivo venute in mente quando a Fiume l'anno scorso
Sono nate da citare la scuola italiana scuola elementare il liceo che si corre con con commozione quando siamo entrati nelle elementari vedere in una città dove gli italiani ormai sono sei mila su una metropoli che esplose quindi una goccia nel mare gli abitanti che parla una lingua diversa in quelle classi mi è sembrato di tornare nella mia scuola elementare cinquantasei e se si immagini per insegnare l'alfabeto le stesse canzoncine
Tutte totalmente italiana sono famiglie che la secoli quella situazione per i loro bambini come Robinho come appoggio
Come spero domani Azzarà un'educazione e una scuola totalmente italiana e una testimonianza di italianità però io credo che poiché la storia va avanti siamo nel terzo millennio
Cadono i confini politici che diventeranno solo confini amministrativi io credo che l'associazione degli ex ma lo stanno già facendo con grande coraggio
E i rimasti specialmente le nuove generazioni possono lavoratore per fare che cosa per ricostruire la a casa vostra quel tessuto culturale quel tessuto sociale economico
Linguistico nella toponomastica nell'insegna nella scuola nel bilinguismo
Che era forse la nostra
Presenza
Per ricostruire quello straordinario mondo che voi avete riconosciuto che i vostri padri madri nonni hanno costruito che era quello della tolleranza della convivenza di una grandissima civiltà
Debole per di grande cultura
Ora io credo che sia ricordo del passato
Se le giuste rivendicazione per quello che ancora non è stato fatto
Ci accompagna anche questo grande progetto i restituire a quelle terre quello che è stato sottratto l'italianità la presenza di questa cultura la Ciaccona nelle tra le dita la nostra presenza in Istria allora credo che si era chiaro e debba essere chiaro per tutti che il compito del terzo millennio non sarà soltanto quello di ricordare un mondo che non c'è più ma di lavorare assieme per ricostruirlo
Mi sembra che l'intervento del ministro sia particolarmente importante
Perché porre l'accento non solo sulla memoria ma anche sul futuro
A questo punto era previsto l'intervento del prefetto Gianvalerio Lombardi che è qui presente ma avendo parlato a nome del governo italiano
Il ministro Giovanardi il prefetto
Chiede di soprassedere dal suo intervento ma lo ringraziamo perché la sola presenza già atto di testimonianza forte
Ha sottolineato altresì la presenza di tutte le istituzioni
Regione Toscana
Ha inviato il gonfalone a Trieste nella manifestazione che oggi si tiene a Trieste
Sempre la Regione Toscana per nome dal suo presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini ha inviato un caloroso messaggio
E ancora per la Regione Toscana il consigliere Paolo Marcheschi assicurato la sua presenza e dice di essere bloccato nel traffico
C'è anche la provincia di Firenze
Che per un disguido
Di comunicazioni non è ufficialmente presente nel programma ma che invece è molto presente
E proprio stamattina mi si chiedeva se era necessario il gonfalone ma vista la mancanza di altre Confalone abbiamo soprasseduto pala la provincia di Firenze presente con l'assessore Stefano Giorgetti rappresentanza
Del suo presidente Matteo Renzi
E quindi a questo punto la parola secondo me a colui che presenterà uno dei motivi più importanti
Della ricostruzione di questa memoria ferita
Perché i ricordi sono sempre labili
Gli archivi
I fondi archivistici sono il materiale su cui si fonda il futuro della memoria e allora quella proposizione del ministro non solo memoria ma anche futuro si può fondare solo sullo studio storico ecco allora il assessore siriani presenta il fondo che il Comune di Firenze
A realizzato
Grazie subito davvero molto brevemente anche se il ci si interroga caricate da responsabilità porteranno diciamo la riflessione il pensiero dell'amministrazione forse brevemente
Cappelli sciarpe durante la presentazione di questo Cataldo
Vale la pena di Lillo io l'amministrazione convinta c'è stata la discussione in consiglio comunale proprio lunedì è stata ampliare devo dire in molti suoi momenti anche profondo diciamo che riuscita a sfuggire alla tentazione delle strumentalizzazioni delle varie parti politiche consente ma comunque credo che lo sforzo sia stato importante perché davvero inoltre noi crediamo che ci sia la necessità di recuperare per il giro una memoria dei grandi delle vicende che sconvolsero quella parte di Europa intorno alla capacità Ferrari seconda guerra mondiale quindi anche le pagine più lungamente più colpevolmente rimossa
Pagine doloroso e le vicende che riguardano le popolazioni della Venezia Giulia dell'Istria e della Dalmazia invero davvero tutti risiedono
La mente il cuore libero da ogni pregiudizio per tentare di capire il fondo le cause scatenanti concentrarsi rinunciamo Soubirous dolore causa migliaia di persone per la sola colpa vincoli essere di appartenere a una comunità di linguistica culturale mica
Diversa
Insomma occorre domandarsi portarsela da parte del dolore degli altri su allora vedere col collocarsi dalla parte di tutte le vittime di questa intricata vicenda
Perché appunto la rimozione
Allungo operata su questa storia Macerata si supera comprendendo questo non lo nostra convinzione che è stato davvero concepito l'altro come una minaccia diversità come una minaccia dello Stato propri sì sì diciamo ad avere precipitando orrore e che il rispetto dell'altro interni conosciuti ed altro degli ogni dubbio diciamo perse
Appartenenza diciamo zainetti inverse l'unica possibilità per una convivenza pacifica lì allora ma anche oggi in molte altre parti
Recuperare la memoria veritiero politicamente interrogarsi sulle radici ricco di quel dramma io vorrei citare grande storico di origini istriane resta a sé stante nel quarantasette delineava emendamenti di una storia etnica e culturale nella Venezia Giulia riferendo in piedi scontri secolari di lucido nazionalismi inferociti esasperati che intendevano all'URSS allora concorsi inconciliabile studiosi delle due nazionalità sarebbe ancora potuto sperare nel liberare ottocento ma a schiacciarsi avvicenda in una lotta senza quartiere cui abbandonati i tramontati gli anni vitali della tolleranza di univano col pareggiare anche moralmente gli atti davvero allora di dei provvedimenti va bene
La comprensione di come
Come dire su cumuli di Auteuil di e c'è diciamo si sia potuto agire ad esempio nel caso delle Foibe o nel caso della della le forze studi trecentocinquanta mila abitanti permette sia in realtà forza su questo o diciamo accumulato per un disegno era segni di mettersi
Quella parte diciamo
Tutta Venezia dice
Ed era un disegno involutivo ben preciso dovrebbe essere come dire assunto storicamente e ovviamente tutte le conseguenze politiche di chi diciamo oggi cadute da divisioni del mondo in due parti forse anche quindi diciamo in schierarsi dalla parte davvero delle vittime ma e qui vengo alla parte mi riguarda direttamente ricordare non è solo non è tanto come non è solo una come dire rendere giustizia anche alla storia e allora anche dal punto di vista politico o anche umano ma è come dire
Non capire perché i grandi sono accaduti ed attivare un meccanismo che ci serve oggi diciamo per il nostro punto c'è questo bellissimo articolo di oggi di Claudio Magris sul Corriere della sera appunto sul significato etico uno perché ricordiamo per sollevare scelto il velo di oblio di colpevole rimozione deposito di attivare un meccanismo ricordo ma anche per questo nostro voto di oggi dove noi abbiamo visto
Cento diverso naturalmente io frequentato molto la zona della Bosnia negli anni subito dopo insomma durante subito dopo la guerra di nuovo la idea che nell'altro la diversità culturale sia unanime c'è stato di nuovo facciamo l'innesco di di violenze che bene il nostro fondo Istria Fiume Dalmazia davvero dopo detta non solo un uomo materiale Modolo spirituale responsabilità che noi resta la comunità
Istriana datata qui nella nostra nella nostra città è un punto importante rivisto il il volume il seconda diciamo dizione voglio ricordare
Che ha un
Elemento per noi storico importante ricordo quando sono entrato in questa Amministrazione è una delle prime cose che l'otturatore Sergio D tredici rilegge
Diciamo lo Stato Dirty questa cosa che fece vedere proprio questa
Questo fondo sociale no e correva ancora nel maggio del due mila pubblicato prima il primo la prima edizione del catalogo è un fondo importante perché a mio avviso testimonia davvero questa ampiezza diciamo delle degli della
Profondità giurare insomma sono opere di carattere scientifico succederà Fia ambiente storia giuridica economica artistica sono opere letterarie e musica solo monografie opere sulla linguistica alto duro lessico Barroso insomma
Una parte importanti fuori uso e e severo che segna solo facciamo le tracce di quella letteratura dell'esito di cui parla tolte nella nella sua nella sua introduzione altre altre forme ma che segna anche illegale forte fra la nostra città e e queste egli si sia la Dalmazia
Non solo per le grandi personalità Tommaseo Stuparich omicida relativo insomma dobbiamo ricordare ne abbiamo appena compiuto le celebrazioni del centenario vicino alla piccola dei grandissimi
Compositori e intellettuali del Novecento ingiustamente
Sottovalutata davvero uno dei grandissimi vero pomposa nostra Firenze
E visiva in questo caso su
Credo che dentro questo catalogo troverete se sportivo conoscete molto bene diciamo trova davvero il senso di che cosa vuol dire appartenere a un a una comunità appunto che dura una comunità è è una comunità di cultura di di
Distinti
Steve spirito Reporters
Bene io vorrei concludere citando uno dei libri che potrete forse legge non ora avrebbero preso in prestito io quindi aspettate qualche giorno di festa di questo bellissimo fondo ed è un libro che io ho trovato straordinario di Anna Maria Mori leader Milani Borea e biciclette zitto perché a mio avviso del proprio se sommati che vorrei trarre da questa
Di questa giornata
è la storia di due tonde due giovani una viene sradicato ascende diciamo cento rilievi una sceglie di rimanere nell'altra è obbligata a
Fuggire diciamo a scappare e e c'è tutto il tema della appunto di un'identità lacerate anzi però e e dice una delle dal punto si pone la domanda nordici ci ci sono un nuovo nella Venezia Giulia degli islamici vivono in case costruite dai loro padri sulla che per lunga tradizione alla mano pensano e pregano Isla
Nessuno lo può negare
è lecito invade nelle case cambi le chiese di questi slavi e imporre loro con la rivoltella impugnò di non amare non pensare ed in un precario lato più avanti continua la stessa domanda si può formulare oggi sostituendo al sostantivo slavi il sostantivo italiana
Ecco punto diffonde come comunità che appartengono a come dire a a identità linguistiche culturali spirituali diverse possono convivere su una stessa terra possano riconoscersi reciprocamente e invece combattersi contribuire allo sviluppo di questo unico pianeta del quale facciamo un'altra la cultura viene civile in questo caso possano essere un buon esempio abissi della comunità così come noi consideriamo questo fondo
Istria Fiume Dalmazia di punti fra Firenze in quell'ente
E se la parola
Al processo come ai servizi in un rincari il cognome
Nato sino
No
Credo che dicevamo prima se il cognome non vengano cognome nato sì laddove è stato da poco ritrovata importante è stato restaurato qui a Firenze
Alle pietre dure non è rumori avrebbero un surplus naturalmente è importante sottolineare la figura di coronata da eseguire
Perché è nato da una famiglia modesta nato in Italia e cresciuto nei primi anni d'Italia trasferitosi come sempre
è diventato di madrelingua inglese è diventato professore ordinario all'università
Voi vorreste la facoltà presidente dell'Istituto di studi rinascimentali e quindi questo secondo me questa è una delle vicende
Francesco stia
Si possono utilizzare di orgoglio quindi è venuto proprio dietro sentirglielo durante quell'ospite servire quindi ritornano
Buonasera grazie a tutti veramente Collina enorme piacere perbene essere qui con voi stasera
Ero qui l'anno scorso silenziosamente come spettatore impieghi laggiù in quella gruppo di persone non avrei mai pensato ad un anno dopo sarei stato qui al tavolo col signor ministro
Corriere dignità e vorrei ringraziarla signor Ministro per le sue belle parole perché infatti malgrado il mio nome e cognome malgrado la mia storia cittadinanza ed non è mai stato italiana sono cresciuto mi sono sempre sentito italiano malgrado quello che mi dicono al consolato del consiglio alle norme del mondo signor ministro
Debbo Saldutti della comunità generalmente in Canada una politica e ho investito l'onore di rappresentare come consultore regionale presso il consolato italiano quindi a Toronto è qui in Italia presso la Regione Friuli Venezia Giulia di bordo anche il saluto del presidente della Federazione Giuliano Dalmata canadese signora Antonio veri e del presidente del mio club giungano dall'atto di Toronto di cui sono membro signor Guido Brahimi
Il confronto alle altre comunità italiane emigrato in Canada la nostra non è grande Conti a solo circa un venti mila persone di estrazione Giuliano Dalmata in Canada ma è una guida fiera delle sue radici la comunità che si dà da fare per vedersi blindare e per ricordare quelle terreni ha dovuto abbandonare così crudelmente mezzo secolo fa terre da cui ognuno di noi si sente ancora fortemente legato
Ci sono sei associazione Ciriello dal Canada la più vecchia quello interrotto fondata negli anni sessanta e tuttora considerata la principale per il numero di alloggi e per la bordata delle sue attività
Per esempio pubblica el Moretti un trimestrale in venti pagine che è il primo egli un consistente periodico Giuliano Dalmata oggi in tutto il Nord America
L'associazione Giuliano Dalmata più omogenea e invece la lega istriana di facciata che consiste di un gruppo di circa duecento famiglie siciliane emigrato in in luogo in questo piccolo paese rurale della procedura dell'Ontario per andare a lavorare nelle coltivazioni di biglietto da a quel tempo perché oggi in quella comunità ha contribuito è a rappresentanti che attengono alle cariche più alto più di rilievo nel nucleo cittadino di Chatham
E per noi c'è la dalmatica una comunità importante perché ci ha dato il Presidente della Federazione Giuliano Dalmata caratterizza Seedorf Perilli
Altre associazioni esistono nella capitale otto qua a Monreale Montreal dove hanno imparato a parlare non solo inglese ma anche francese aumento a qualcuno sulle sponde dove Oceano Pacifico
Per la comunità ciò che non armata in Canada l'esperienza delle sotto è stata e continua ad essere molto diversa da quella dei nostri corregionali come poiché sono rimasti in Italia
Un fatto è una constatazione che vale anche per i nostri corregionali dagli Stati Uniti in Australia Sudafrica o nell'America latina
Le ragioni per questo differenza sono molte
Come sono molte le maniere in cui in questa differenza si concretizza nella nostra vita quotidiana lontani dalle nostre terre soprattutto lontani dall'Italia per tanti anni dimenticati completamente dai rappresentanti del governo italiano spesso malga vincita questi stessi che ci considerano o in rosso ma o sloveni ho trovato perché nati terre ormai che non sono più italiane
Spesso no
E considera così da persone che sono nate spesso dopo il nostro Renzo Tondo
Quando sono andato a fare richiesta di cittadinanza italiana mi è stato detto Salvemini andare a quella croata per cercare di farmi croato
Abbiamo abbandonato le nostre terre per rimanere in Italia ma poi abbiamo dovuto abbandonare l'Italia per poter vivere
E adesso in terra straniera vediamo che i nostri figli stanno abbandonando le nostre tradizioni e la nostra cultura loro ormai sono diventati canadesi americani australiani e sudafricani così via
Questa sera
Con i saluti del pensiero dei nostri corregionali in Canada vorrei offrire pitture considerazione sul vedi sotto osservazioni composte in forma di poesia dovunque nostro scrittore e voi Gangitano canadese di origine nigeriana banda
Spero che sentendo suoi perse riuscirete a sentire la voce dei nostri corregionali Rizzoli due volte
Dalle nostre terre
Datato
Gianni Angelo Rovati nato a Fiume nel mille novecentoventisei e isole nell'immediato dopoguerra emigrò in Canada nel mille novecentocinquanta seguito una carriera nel giornalismo e alla radio
Morì nell'ottantotto ma è ancora ricordato con grande affetto
In una sua poesia intitolata profughi
Trova ricordo una ragazza Unamuno come si dice a Fiume
Che addirittura andare esule in Australia dov'è adesso fa la serva ricordo un ragazzo indurlo che andrebbero dove adesso fa il mediatore ricordo velocità fiume
Svuotata della sua gente ricorda i vecchi rimasti indietro
Ricordi morti che presto resteranno soli del cimitero firmano di costola
In questo ricordo del ventotto sentiamo il dolore della distanza l'umiliazione dei lavori Servilia cui gli emigranti dovevano adattarsi
L'avvento di coloro che abbandona abbandonano tutto persino i loro morti
Gianni Angelo trova profughi
L'ambulanza è partita per mostrare il bullo per l'America latina
Dopo la guerra tutto se è cambiato Zanda e allora patria religione la gente che partiva per l'Italia credeva che andavano in vacanza invece soli senza più speranza in ordine salutava sa vincere infatti
Semi-intero deposta la le norme se incontrava dopo pranzo dei fiori Brazzo un balzo per i defunti
L'arbitro Barroso una carezza
Dove la massima ninja
Ah no ovvero e la fossi io a Venezia
Va avanti tristezza abbassare i morti riavviamo insorgono
Le stragi l'ho fatto valligiani capo spago denuncia del Venezia Desio Leopard-Trek lungo esilio passando chiudesse notevole Milano schiavi Venezia o in forma in via in campi profughi altro che calcolando se gente che comanda il piombo che dovrebbe basta del nuovo del detto
Ma anche
Zero a qualche c'era messa su in soffitta tres Frasca dice che non serve più
La prima rapporti e poi sebbene un ritiro
In giro per il mondo se servitù l'ambulanza Cosa Nostra
Non lo scavo sperpero
Punto
Fra il bravo fa piangere orgogliosa di rito
Lontani dalle terre naturali dieci sulle emigrato oltreoceano affronto per la nuova realtà de facto una nuova angosciante costatazione di loro finché le loro figlie stanno nascendo in terra straniera lettera le loro radici terra straniera diventeranno stranieri ai loro stessi genitori
Prova rimane perplesso quando gli nasce un figlio fuori di casa cioè all'estero a Toronto
Una volta nascere fuori di casa voleva dire nascere illegittimo
In questo caso il figlio di trovarsi e visto come un bastardo dentro nato fuori caso un patto cioè verrà Albina figlio di una relazione per così dire extraconiugale tra l'Italia del Carnevale
Ma i genitori padre rifiuta questa analisi si ribellano e afferma fortemente che questo nuovo Provence non solo e legittimo bacchetta il tutto italiano più ancora e fiumano verbali conclude fiumano di marca vita fino giardinaggio lo prova forate casa
Ufficio
Prima che il mondo crollasse per la guerra di trovarsi passeremo al spurie per vedere ossalato molto i pois insita freccia appelli oppure in braille maggiormente che era nato mio cugino del non ha violato alcuna già treno
Emilio messe in atto in riva al mare sulla laguna però se Venezia
I giorni invece
Tredici settembre
Un tutto coi oggi guarda nero se io che messe in atto qua a Toronto bontà nel fiume dei tacos alla nostra dove c'è il microfono ha spesso avuto da steward rimarca il mondo trova per la guerra
Tanti anni fa al vestita preparato questa procedura
Ma cosa ci vuol fare
Ora nel caso avesse dato un figlio che riporterà perseguiva il nome che è un sul volto sembianze dello sguardo nero ricordo che da Roma Milano mostra chiamato
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Ma forse mi nel sogno sarà per le babbucce
Qualche altro suo la fa Bestetti sarà chi
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E così
Ci sentiamo anche noi firmando istriani dalmati Dizeta
Purtroppo pazzesca non c'è più si potrebbe dire che la gente arrivata in fallimento balla Ponente buona e porta sempre chiara l'impronta di quella che quella francamente all'atto e le ricordo di quanto ci è costato essere nel voler rimane
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