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Roma, 5 Novembre 2002 - Stop Fgm.
Fermate la pratica dell'FGM, acronimo in inglese di Female Genitals Mutilation, la mutilazione degli organi genitali femminili.
E' questa la campagna lanciata da stamattina a Roma da tre organizzazioni.
L'Aidos (l'Associazione italiana donne per lo sviluppo), da NPWJ 'Non c'è pace senza giustizia' e da Tamwa (associazione di donne della Tanzania) in partnership con associazioni africane di donne.La presentazione di Emma BoninoEmma Bonino, deputato europeo impegnato in questo settore, ha presentato la conferenza stampa e l'iniziativa Stop FGM! che vedrà … impegnate associazioni di donne da molti paesi africani e arabi dove questa pratica è ancora diffusa.
Iniziativa che viene supportata da un finanziamento della Commissione Europea e che prevede il lancio di un portale internet Stop FGM!I numeri della pratica delle mutilazioniSecondo i dati 130 milioni di donne nel mondo tra Africa, Asia e anche nelle comunità di immigrati in Europa e altrove hanno subito la mutilazione dei genitali.
Oggi è ancora presente in 28 Paesi africani e in alcune comunità asiatiche, e costringe circa 2 milioni di bambine e adolescenti al mondo a vivere senza la possibilità di godere del piacere sessuale; violazione, questa, considerata di uno dei fondamentali diritti umani.In cosa consisteLa mutilazione dei genitali femminile è una tecnica che consta di quattro diverse modalità.
La prima consiste nel recidere il prepuzio con asportazione parziale o totale della clitoride; la seconda, chiamata escissione, nel recidere il prepuzio e nell'asportazione, oltre che della clitoride, di parte o di tutte le piccole labbra; la terza l'infibulazione (o circoncisione faraonica) che è la forma più estrema e prevede anche l'incisione delle grandi labbra, poi cucite in modo da lasciare solo una piccola apertura per il flusso dell'urina e del sangue mestruale.
L'ultima è un insieme di pratiche diverse, dalla trafittura della clitoride per farla sanguinare all'allungamento delle labbra al taglio della vagina.L'obiettivo di STOP FGM!I promotori di questa iniziativa intendono coinvolgere i media, il mondo della politica, le istituzioni, l’opinione pubblica per raggiungere un obiettivo su cui da anni in molti lavorano: fermare la pratica delle mutilazioni dei genitali femminili e dare voce alle donne che ne sono vittime.
Come Fatoumata Sidibeh, ricercatrice della Bafrow, associazione di Banjoul per i diritti delle donne in Gambia.«Quelle della mia età» - dice - «se la portano addosso questa ferita.
Fa male da sempre, fa male al corpo e al cuore, dappertutto.
Ce ne dobbiamo fare carico, non abbiamo scampo, non si cancella.
Ma questa ferita è per noi anche un compito: di risparmiarla alle nostre figlie e alle generazioni future».
Fermate la pratica dell'FGM, acronimo in inglese di Female Genitals Mutilation, la mutilazione degli organi genitali femminili.
E' questa la campagna lanciata da stamattina a Roma da tre organizzazioni.
L'Aidos (l'Associazione italiana donne per lo sviluppo), da NPWJ 'Non c'è pace senza giustizia' e da Tamwa (associazione di donne della Tanzania) in partnership con associazioni africane di donne.La presentazione di Emma BoninoEmma Bonino, deputato europeo impegnato in questo settore, ha presentato la conferenza stampa e l'iniziativa Stop FGM! che vedrà … impegnate associazioni di donne da molti paesi africani e arabi dove questa pratica è ancora diffusa.
Iniziativa che viene supportata da un finanziamento della Commissione Europea e che prevede il lancio di un portale internet Stop FGM!I numeri della pratica delle mutilazioniSecondo i dati 130 milioni di donne nel mondo tra Africa, Asia e anche nelle comunità di immigrati in Europa e altrove hanno subito la mutilazione dei genitali.
Oggi è ancora presente in 28 Paesi africani e in alcune comunità asiatiche, e costringe circa 2 milioni di bambine e adolescenti al mondo a vivere senza la possibilità di godere del piacere sessuale; violazione, questa, considerata di uno dei fondamentali diritti umani.In cosa consisteLa mutilazione dei genitali femminile è una tecnica che consta di quattro diverse modalità.
La prima consiste nel recidere il prepuzio con asportazione parziale o totale della clitoride; la seconda, chiamata escissione, nel recidere il prepuzio e nell'asportazione, oltre che della clitoride, di parte o di tutte le piccole labbra; la terza l'infibulazione (o circoncisione faraonica) che è la forma più estrema e prevede anche l'incisione delle grandi labbra, poi cucite in modo da lasciare solo una piccola apertura per il flusso dell'urina e del sangue mestruale.
L'ultima è un insieme di pratiche diverse, dalla trafittura della clitoride per farla sanguinare all'allungamento delle labbra al taglio della vagina.L'obiettivo di STOP FGM!I promotori di questa iniziativa intendono coinvolgere i media, il mondo della politica, le istituzioni, l’opinione pubblica per raggiungere un obiettivo su cui da anni in molti lavorano: fermare la pratica delle mutilazioni dei genitali femminili e dare voce alle donne che ne sono vittime.
Come Fatoumata Sidibeh, ricercatrice della Bafrow, associazione di Banjoul per i diritti delle donne in Gambia.«Quelle della mia età» - dice - «se la portano addosso questa ferita.
Fa male da sempre, fa male al corpo e al cuore, dappertutto.
Ce ne dobbiamo fare carico, non abbiamo scampo, non si cancella.
Ma questa ferita è per noi anche un compito: di risparmiarla alle nostre figlie e alle generazioni future».
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