09 SET 2001

Radicali: Conversazione settimanale con Pannella, I radicali sono chiamati allo scontro con Bertinotti

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 4 min
Organizzatori: 

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

La sintesi di Radicali.it degli argomenti trattati nella ConversazioneRoma, 09 settembre 2001 - La settimana politica italiana con le dichiarazioni di Fausto Bertinotti, l'intervento alla Fiera del Levante del Presidente del Consiglio Silvio Belusconi, e non ultima la presentazione in Cassazione da parte di Radicali Italiani di 25 proposte di legge di iniziativa popolare, ha offerto a Marco Pannella molti spunti di riflessione nel corso della consueta conversazione settimanale con il direttore di radio Radicale, Massimo Bordin."Quella di Bertinotti è posizione potenzialmente egemone"Marco Pannella apre la conversazione settimanale commentando le dichiarazioni del segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, intervenuto alla Festa di Liberazione alcuni giorni prima a Bologna.Quella di Bertinotti - ha evidenziato il leader radicale - "è posizione potenzialmente egemone, che rappresenta una linea politica e strategica, che non condivido, rispetto alla quale i partiti di destra e di sinistra rischiano di essere incapaci di governare efficacemente".Rispetto all'intervento del segretario di Prc, Pannella ha parlato di contenuti "reazionari, demagogici, e che in qualche misura possono suscitare o paura o ribrezzo".

"La strategia e la tattica - ha proseguito Pannella - coincidono in modo molto evidente, ed infondo lui (Bertinotti, ndr) vede una prospettiva rivoluzionaria, che il Partito Comunista, il comunismo, può guidare ed organizzare, attraverso un terzo Stato di 'salariati' e 'sussidiati', un terzo Stato burocratico".La necessità dello scontro con BertinottiQuello che però il leader radicale tiene a sottolineare è l'importanza dello "scontro politico da ricercare costantemente" con le posizioni di Bertinotti, a partire dalla consapevolezza che "la destra, questa destra, non è in grado di condurre", sull'assenza "di problemi di libertà" nei discorsi del leader di Prc.Pannella ha messo in evidenza per denunciarla, l'equazione dei "vetero-comunisti": "I temi di democrazia politica sono capitalisti, e il capitalismo è il nemico", questo l'assunto contro il quale Pannella ha esortato i radicali a battersi."La posizione di Bertinotti - ha concluso sul punto il leader radicale - ha in sé, come propria cultura, come proprio retroterra, la quintessenza della cultura fascista, del fascismo reale, del comunismo reale, dell'anti-umanesimo e dell'anti-libertà come valore laico, né più né meno che i burocrati della curia.

Questa è la battaglia della quale occorre avere consapevolezza".Il pericolo di Violante alla ConsultaLa possibilità emersa negli ultimi giorni che Luciano Violante, capogruppo alla Camera dei Ds, venga nominato Presidente della Corte Costituzionale, offre al leader radicale la possibilità di commentare lo stato di "illegalità" della politica italiana, a cominciare dal mancato plenum parlamentare."Per sudditanza culturale e politica partitocratica - ha sottolineato Pannella - i presidenti di Camera e Senato aspettano che si mettano d'accordo il partito dei giudici, il partito dei PM, e Berlusconi, per dare il via libera all'elezione dei membri della Corte Costituzionale.

Ci troviamo quindi dinanzi ad una intolleranza rispetto allo stato di diritto e rispetto alla democrazia, che è clamorosa".Altro aspetto da prendere in considerazione è la possibilità che a pagare le conseguenze di una scelta di questo tipo possa essere Filippo Mancuso, la cui mancata elezione renderebbe ancor più urgente "l'abolizione della Corte Costituzionale".Impossibile l'incontro con la sinistra di RutelliLa Margherita non è esente dall'analisi che Pannella ha voluto fare della sinistra italiana."Con una sinistra rutelliana - ha detto il leader radicale - che continui ad avere il dogma dell'alleanza necessaria con Rifondazione Comunista, e che ha paura di porsi problemi di fondo, non esiste possibilità di incontro anche parziale.

Non si può tollerare una sinistra così trasformista, così opportunista, così indifferente sui valori, così buonista, così generica, come Francesco (Rutelli, ndr) la sta riducendo".Bisogna tentare il dialogo con il GovernoAnalizzata anche la dichiarazione del Presidente del Consiglio durante la Fiera del Levante, appuntamento istituzionale, "inaugurato dal fascismo", ma che oggi assume sempre più il valore di una "vetrina" per i politici italiani."Non c'è stato - ha osservato Pannella - un accenno al fatto che noi viviamo le grandi migrazioni o i tentativi di migrazione dal medio oriente verso la penisola italiana.

Il Levante è medio oriente, è Israele, è Turchia.

Questo mi ha deluso, ma è chiaro che è una scelta precisa".Sul lavoro dell'attuale esecutivo, del quale il leader radicale non si dice soddisfatto, Pannella ritiene comunque che "i radicali debbano tentare quanto più possibile di incontrarsi e dialogare con il governo stesso, sperando che Berlusconi trovi interesse nel dialogo con i radicali".Le 25 proposte di legge di iniziativa popolareA chi contesta a Radicali Italiani che 25 proposte di legge sono troppe, Pannella risponde facendo notare da un lato come vi sia "la necessità di essere presenti in Parlamento", e dall'altro che "le grandi vittorie sul divorzio e sull'aborto" siano state ottenute quando i radicali erano fuori dal "palazzo"."Questa è l'iniziativa - ha sottolineato il leader radicale - che mette nelle mani dei cittadini, dei territori, della tra virgolette base, un'azione politica priva degli echi municipalisti".Chiusura dedicata alla manifestazione anticlericale del prossimo 20 settembre, in occasione dell'anniversario della presa di Porta Pia, con l'augurio che "possa essere una mobilitazione degna quantomeno della liberazione di Roma".

leggi tutto

riduci