Il leader radicale esalta la scelta editoriale di Radio Radicale: in Italia la conoscenza è rivoluzionaria.
E sul tema della legalità lancia la sfida: "Io ci sto ad affrontare i temi del Palavobis, ma allora andiamo fino in fondo"Roma, 24 febbraio 2002 - La manifestazione organizzata da Micromega al Palavobis di Milano sabato scorso, trasmessa ininterrottamente da Radio Radicale sino alla mattina di lunedì, al centro della consueta conversazione settimanale con Marco Pannella, in collegamento telefonico dalla sede del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Ma anche la situazione della Rai, con le … nuove nomine, e soprattutto con lo sciopero della fame del segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone, giunto ormai al settimo giorno.In Italia la conoscenza è rivoluzionariaLa manifestazione organizzata al Palavobis in occasione del decennale Mani Pulite è un evento che Pannella ha definito "di grande eloquenza e di importanza politica e civile"."L'importanza - ha poi precisato - poi può essere positiva o negativa, ma resta l'importanza di immettere nel circuito della consoscenza, del dialogo, della lotta politica un evento che sicuramente porta alla luce delle realtà misconosciute e questo è rivoluzionario nella società italiana" nella quale "l'arte di Santorio, Biagi, Vespa è sempre quella di impedire una consocenza ampia ed approfondita che sia di carattere d'oro, regola d'oro del processo penale, del processo politico, della vita civile stessa".Tutto questo - ha poi sottolineato Pannella - nel momento in cui il segretario di Radicali italiani, Daniele Capezzone e quello del segretario del Pr, Olivier Dupuis sono in digiuno e Radio Radicale "rappresenta l'unica possibile alternativa alla condanna alla clandestinità della vita radicale".
"In questo momento riteniamo che sia prevalente nutrire e rifornire di conoscenza gli altri, tutti, su quello che accade".La scelta editoriale di trasmettere ininterrottamente il Palavobis è per Pannella anzitutto "un episodio di lotta".
"Noi viviamo in un momento drammatico - ha affermato il leader radicale - siamo una società nella quale la conoscenza è negata, il diritto è negato, la legalità e negata, e dunque dare dei segmenti di vita alla conoscenza credo che sia essenziale"La sfida ai "faziosi" del PalavobisSe Pannella ha rivendicato la scelta di dare al maggior numero possibile di cittadini la possibilità di conoscere nella sua integralità la manifestazione del Palavobis, nel merito l'ha giudicata come un evento che ha portato alla luce "uno sfascismo antiliberale".Pannella però, non si è limitato ad un giudizio severo nei confronti dei protagonisti della manifestazione a Milano, ma - prendendo spunto dal titolo della manifestazione, "Tornare alla Legalità" - ha lanciato una sfida ai "faziosi" che l'hanno promossa e realizzata, chiedendo a Flores d'Arcais ed agli altri protagonisti un confronto proprio sui temi della legalità, della moralità e del diritto.Pannella ha infatti rievocato le solitarie battaglie dei radicali in difesa dello stato di diritto, i referendum contro la legge Reale, contro i decreti Cossiga, contro le leggi di emergenza, contro la Commissione inquirente.
"Dov'erano allora? Non lo ho mai visti e mai sentiti" ha sottolineato Pannella.
"Io ci sto ad affrontare i temi del Palavobis, ma allora andiamo fino in fondo".Le 25 proposte di legge di Radicali ItalianiAlla nomina del nuovo Presidente Rai è strettamente legata l'ennesima iniziativa nonviolenta radicale, portata avanti da oltre sette giorni da Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, che dalla mezzanotte di domenica scorsa è in sciopero della fame, per ottenere un'audizione formale dalla Commissione di Vigilanza.
Questo per porre l'attenzione sulla cancellazione dai media italiani, in particolare quelli pubblici, delle 25 proposte di legge di iniziativa popolare sulle quali i radicali stanno raccogliendo ancora le firme."Noi nutriamo e rafforziamo le capacità di giudizio di chi ci ascolta".
Ha detto Pannella riferendosi ancora alla manifestazione di Milano.
"Siamo clandestini, così come la giustizia o la costituzione.
Guai a quel paese che continua a condannarsi all'ignoranza delle forze liberali, di alternativa.
Vorrei che chi ci ascolta tenesse presenti le 25 proposte di legge di Radicali Italiani, lì c'è la nostra proposta di governo, quella che abbiamo appreso nella miseria, nelle difficoltà delle nostre lotte.
Ho ora l'impressione che la mancanza nostra la pagano coloro che hanno paura della nostra esistenza, questa destra e questa sinistra, che litigano"."Mi auguro - ha infine concluso il leader radicale - che in questa settimana vengano proposte, iniziative, nuove e concrete.
Abbiamo bisogno di 25.000 firme.
C'è nel mondo chi vede in noi speranza di vita e di libertà, ed in Italia non ci sono tre o quattro organizzazioni che possano o vogliano aiutarci in questa iniziativa".
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E sul tema della legalità lancia la sfida: "Io ci sto ad affrontare i temi del Palavobis, ma allora andiamo fino in fondo"Roma, 24 febbraio 2002 - La manifestazione organizzata da Micromega al Palavobis di Milano sabato scorso, trasmessa ininterrottamente da Radio Radicale sino alla mattina di lunedì, al centro della consueta conversazione settimanale con Marco Pannella, in collegamento telefonico dalla sede del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Ma anche la situazione della Rai, con le … nuove nomine, e soprattutto con lo sciopero della fame del segretario di Radicali Italiani, Daniele Capezzone, giunto ormai al settimo giorno.In Italia la conoscenza è rivoluzionariaLa manifestazione organizzata al Palavobis in occasione del decennale Mani Pulite è un evento che Pannella ha definito "di grande eloquenza e di importanza politica e civile"."L'importanza - ha poi precisato - poi può essere positiva o negativa, ma resta l'importanza di immettere nel circuito della consoscenza, del dialogo, della lotta politica un evento che sicuramente porta alla luce delle realtà misconosciute e questo è rivoluzionario nella società italiana" nella quale "l'arte di Santorio, Biagi, Vespa è sempre quella di impedire una consocenza ampia ed approfondita che sia di carattere d'oro, regola d'oro del processo penale, del processo politico, della vita civile stessa".Tutto questo - ha poi sottolineato Pannella - nel momento in cui il segretario di Radicali italiani, Daniele Capezzone e quello del segretario del Pr, Olivier Dupuis sono in digiuno e Radio Radicale "rappresenta l'unica possibile alternativa alla condanna alla clandestinità della vita radicale".
"In questo momento riteniamo che sia prevalente nutrire e rifornire di conoscenza gli altri, tutti, su quello che accade".La scelta editoriale di trasmettere ininterrottamente il Palavobis è per Pannella anzitutto "un episodio di lotta".
"Noi viviamo in un momento drammatico - ha affermato il leader radicale - siamo una società nella quale la conoscenza è negata, il diritto è negato, la legalità e negata, e dunque dare dei segmenti di vita alla conoscenza credo che sia essenziale"La sfida ai "faziosi" del PalavobisSe Pannella ha rivendicato la scelta di dare al maggior numero possibile di cittadini la possibilità di conoscere nella sua integralità la manifestazione del Palavobis, nel merito l'ha giudicata come un evento che ha portato alla luce "uno sfascismo antiliberale".Pannella però, non si è limitato ad un giudizio severo nei confronti dei protagonisti della manifestazione a Milano, ma - prendendo spunto dal titolo della manifestazione, "Tornare alla Legalità" - ha lanciato una sfida ai "faziosi" che l'hanno promossa e realizzata, chiedendo a Flores d'Arcais ed agli altri protagonisti un confronto proprio sui temi della legalità, della moralità e del diritto.Pannella ha infatti rievocato le solitarie battaglie dei radicali in difesa dello stato di diritto, i referendum contro la legge Reale, contro i decreti Cossiga, contro le leggi di emergenza, contro la Commissione inquirente.
"Dov'erano allora? Non lo ho mai visti e mai sentiti" ha sottolineato Pannella.
"Io ci sto ad affrontare i temi del Palavobis, ma allora andiamo fino in fondo".Le 25 proposte di legge di Radicali ItalianiAlla nomina del nuovo Presidente Rai è strettamente legata l'ennesima iniziativa nonviolenta radicale, portata avanti da oltre sette giorni da Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, che dalla mezzanotte di domenica scorsa è in sciopero della fame, per ottenere un'audizione formale dalla Commissione di Vigilanza.
Questo per porre l'attenzione sulla cancellazione dai media italiani, in particolare quelli pubblici, delle 25 proposte di legge di iniziativa popolare sulle quali i radicali stanno raccogliendo ancora le firme."Noi nutriamo e rafforziamo le capacità di giudizio di chi ci ascolta".
Ha detto Pannella riferendosi ancora alla manifestazione di Milano.
"Siamo clandestini, così come la giustizia o la costituzione.
Guai a quel paese che continua a condannarsi all'ignoranza delle forze liberali, di alternativa.
Vorrei che chi ci ascolta tenesse presenti le 25 proposte di legge di Radicali Italiani, lì c'è la nostra proposta di governo, quella che abbiamo appreso nella miseria, nelle difficoltà delle nostre lotte.
Ho ora l'impressione che la mancanza nostra la pagano coloro che hanno paura della nostra esistenza, questa destra e questa sinistra, che litigano"."Mi auguro - ha infine concluso il leader radicale - che in questa settimana vengano proposte, iniziative, nuove e concrete.
Abbiamo bisogno di 25.000 firme.
C'è nel mondo chi vede in noi speranza di vita e di libertà, ed in Italia non ci sono tre o quattro organizzazioni che possano o vogliano aiutarci in questa iniziativa".
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