24 MAR 2002

Radicali: Conversazione settimanale con Marco Pannella, Io sono il difensore manifesto della legalità delle istituzioni

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 1 min
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Roma, 24 marzo 2002 - L'appuntamento di questa settimana con la conversazione con Marco Pannella giunge a poche ore dalla conclusione del Comitato Nazionale di Radicali Italiani ed a pochi giorni dall'avvio dello sciopero della sete che il leader radicale ha annunciato per il 28 marzo per chiedere il superamento dello "scandalo" della mancanza di plenum alla Corte Costituzionale ed alla Camera dei Deputati.

E proprio lo sciopero della sete annunciato da Pannella al centro della conversazione, condizionata fortemente dalla decisione del leader radicale di portare avanti questa ennesima
iniziativa nonviolenta.

Non sono stati trascurati comunque i temi dell'attualità politica della settimana, a partire dall'omicidio di Marco Biagi, con la polemica sulla riforma dell'articolo 18 e la manifestazione della Cgil sabato a Roma, per finire con il Comitato Nazionale di Radicali Italiani che si è concluso con la conferma del segretario Daniele Capezzone e di tutto il gruppo dirigente.L'incontro telefonico con CiampiLo spunto iniziale è offerto dalla telefonata tra lo stesso Pannella ed il Presidente della Repubblica Ciampi, della quale il leader radicale ha già riferito durante i lavori del Comitato Nazionale di Radicali Italiani."Il Presidente Ciampi - ha detto Pannella - ha manifestato il suo interessamento e ha ricordato di essere più volte intervenuto con dei messaggi ampiamente ripresi da stampa e tv.

Non mi è sembrato che il Presidente apprezzasse molto l'iniziativa di un mio messaggio alle Camere"."Il Presidente della Repubblica - ha poi aggiunto il leader radicale - ritiene di non dover fare un messaggio formale, allora arriva l'iniziativa di un cittadino.

Qualcuno dovrà pure assumersi questa responsabilità".La posizione di CasiniIl presidente della Camera, Pierferdinando Casini, agli inizi di Marzo ha formalmente chiesto la convocazione del Parlamento in una seduta continua fino alla votazione utile per l'elezione dei due giudici costituzionali mancanti, anche se essa non ha avuto finora esito.

Lo ha riferito Marco Pannella nel corso di un intervento al Comitato di Radicali e lo ha ripreso poi nella conversazione di questa settimana."Ci troviamo - ha sottolineato il leader radicale - davanti ad una patente violazione della legalità costituzionale da parte dei massimi organi della Repubblica.

E' apparso patentemente vero che Casini ha sicuramente ed in modo formale anche se riservato già da diverse settimane proposto una seduta comune.

Se di questo non si è avuto notizia pubblica qualche ragione deve pur esserci".Le ragioni di questa azionePannella ha spiegato ancora una volta le ragioni di questa sua azione, sottolineando come "la Camera ed il Senato abbiano l'obbligo costituzionale di eleggere la loro quota di giudici costituzionali"."Il Parlamento repubblicano - ha evidenziato il leader radicale - se manca ad un atto dovuto va contro la legge.

Semplicemente questo.

Noi riteniamo che difendere la legge sia la massima garanzia che si possa dare ai cittadini.

Se i potenti non rispettano la legge che si sono dati, non esiste più legge".Gli obiettivi dello sciopero della seteInfine Pannella, sollecitato dal direttore di Radio Radicale massimo Bordin, ha chiarito gli obiettivi di questo atto estremo, che va interpretato, come ha ricordato lo stesso leader radicale, come un messaggio alle Camere."Il Parlamento - ha infatti detto Pannella - deve riunirsi come seggio elettorale, e comportarsi come tale.

Quindi deve ritenersi convocato fino all'elezione dei due membri della Corte attualmente mancanti.

Vogliamo ottenere semplicemente il rientro di questo paese nella legalità che gli è propria.

Mi auguro che si riesca a venirne fuori"."Entro mercoledì - ha poi concluso - faremo il punto della situazione e chiederemo o no massimo impegno dei cittadini.

Mi auguro che Baldassarre e la Rai vogliano dimostrare almeno su questo che non vi sia continuità con la precedente gestione".

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