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Roma, 10 agosto 2003 - Uno sciopero della fame di alcuni giorni, questa l'iniziativa annunciata da Marco Pannella nell'appuntamento di questa settimana con la conversazione.
L'obiettivo quello di mettere in evidenza l'inaccettabilità della detenzione di Adriano Sofri.
«Una persona che vive e produce quello che vive e produce Adriano Sofri - ha detto il leader radicale - non può essere considerato "positavamente detenuto".
Questo è un simbolo che fa male al diritto, alla legge, all'amministrazione della giustizia.
Si deve decidere sulla necessità che questa cosa finisca».
«Ormai la vicenda … Sofri è vicenda nostra - ha infine aggiunto Pannella - di tutti gli italiani».
L'obiettivo quello di mettere in evidenza l'inaccettabilità della detenzione di Adriano Sofri.
«Una persona che vive e produce quello che vive e produce Adriano Sofri - ha detto il leader radicale - non può essere considerato "positavamente detenuto".
Questo è un simbolo che fa male al diritto, alla legge, all'amministrazione della giustizia.
Si deve decidere sulla necessità che questa cosa finisca».
«Ormai la vicenda … Sofri è vicenda nostra - ha infine aggiunto Pannella - di tutti gli italiani».
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