Roma, 25 giugno 2001 - Il Consiglio Nazionale del CCD si è riunito per eleggere il nuovo Presidente del partito, avendo l'onorevole Pierferdinando Casini, dopo l'elezione a Presidente della Camera dei Deputati, dato le dimissioni.
Il nuovo Presidente, eletto con voto segreto - e non per acclamazione - dal Consiglo Nazionale, è Marco Follini, già Presidente del Gruppo Parlamentare alla Camera, la cui candidatura è stata avanzata da Mario Baccini, coordinatore nazionale del CCD.
Il neoletto presidente Marco Follini, nel suo intervento al Consiglio nazionale del partito, ha concluso … sottolineando: "Siamo una rotella decisiva dell'ingranaggio che muove il centrodestra di questo Paese, non sottovalutiamoci.
Se non lo facciamo noi non ci sottovaluteranno gli altri.
Possiamo essere un partito di dimensioni medie e abbiamo possibilità di crescere.
Mettiamoci tutti al lavoro con impegno e convinzione.
La nostra voce non si spegnerà, si farà sentire".
Per ciò che riguarda la fusione con il CDU, Follini si dice pronto, ma considera "antidiluviano e improbabile usare il termine Biancofiore con il quale viene definita ora l'alleanza tra i due partiti dell'ex Dc".
Il neo-Presidente chiarisce quindi come "la fusione con il Cdu sia un'opera di chiarimento e semplificazione della politica che è all'ordine del giorno e va fatta al più presto", utilizzando però un nome più moderno: "Noi siamo democratici cristiani penso quindi che sia giusto chiamarci con il nostro nome, non con un soprannome".
Il nuovo Presidente, eletto con voto segreto - e non per acclamazione - dal Consiglo Nazionale, è Marco Follini, già Presidente del Gruppo Parlamentare alla Camera, la cui candidatura è stata avanzata da Mario Baccini, coordinatore nazionale del CCD.
Il neoletto presidente Marco Follini, nel suo intervento al Consiglio nazionale del partito, ha concluso … sottolineando: "Siamo una rotella decisiva dell'ingranaggio che muove il centrodestra di questo Paese, non sottovalutiamoci.
Se non lo facciamo noi non ci sottovaluteranno gli altri.
Possiamo essere un partito di dimensioni medie e abbiamo possibilità di crescere.
Mettiamoci tutti al lavoro con impegno e convinzione.
La nostra voce non si spegnerà, si farà sentire".
Per ciò che riguarda la fusione con il CDU, Follini si dice pronto, ma considera "antidiluviano e improbabile usare il termine Biancofiore con il quale viene definita ora l'alleanza tra i due partiti dell'ex Dc".
Il neo-Presidente chiarisce quindi come "la fusione con il Cdu sia un'opera di chiarimento e semplificazione della politica che è all'ordine del giorno e va fatta al più presto", utilizzando però un nome più moderno: "Noi siamo democratici cristiani penso quindi che sia giusto chiamarci con il nostro nome, non con un soprannome".
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