21 NOV 2001

Fnsi: XXIII Congresso Nazionale Stampa Italiana (Seconda giornata, pomeriggio)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 30 min

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Montesilvano (PE), 21 novembre 2001 - La sessione pomeridiana della Seconda giornata del XXIII Congresso Nazionale della Stampa Italiana ha visto, tra gli altri, gli interventi del segretario di Radicali Italiani Daniele Capezzone e del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.Daniele Capezzone ha elencato ai giornalisti presenti in sala quali sono i termini della denuncia di Radicali Italiani contro l’attuale gestione dell’informazione nel nostro Paese.La violazione dei diritti civili e politici nell'informazione"Nessun organo di informazione - ha ricordato Capezzone - ha rilevato che in Italia vi è stata una palese violazione dei diritti civili e politici a proposito del referendum del 7 ottobre scorso", e l’Italia "ha già il primato delle condanne della giustizia internazionale per la mala giustizia e i sui tempi di attuazione".

I "radicali si domandano - ha aggiunto Capezzone - cosa accadrà quando si parlerà della questione della violazione dei diritti civili e politici avvenuta in Italia con la vicenda del referendum?".La burocratizzazione del sistema informativoCapezzone ha denunciato inoltre l’eccessiva burocratizzazione del sistema informativo, che impone la registrazione delle testate, la necessità di un direttore iscritto all’Ordine.

auspicandone il superamento ricordando che tale modello non rappresenta il modello vincente.Le diverse forme di informazione esistenti nelle altre democrazie presuppongono una diversa e più equilibrata organizzazione sia in termini di partecipazione ai dibattiti che di gestione dei tempi degli interventi, con appropriati tempi di preparazione, al fine di garantire un più giusto servizio informativo.Il servizio pubblicoIl ministro Maurizio Gasparri da parte sua, dopo aver reso omaggio a Maria Grazia Cutuli, la giornalista uccisa in Afganistan, è tornato sulla questione del servizio pubblico finanziato dal canone e ha promesso che il tema sarà affrontato "già dalla prossima primavera quando inizieremo la discussione sul contratto di servizio che dovrà essere rinnovato nel 2003".No al sindacato unicoGasparri si è quindi soffermato sul ruolo del sindacato unico ed unitario dei giornalisti affermando che "un sindacato unico dei giornalisti è uno schema troppo rigido, sembra quasi un retaggio da paese dell’est".

"Il paese ha votato per oltre il 50% il centrodestra - ha detto Gasparri, che nelle critiche al sindacato viene accolto da un coro di fischi - ma invece tra i giornalisti questa percentuale è molto diversa".

Allora "forse bisogna vedere quali sono le modalità di accesso alla professione".

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