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Roma, 5 aprile 2002 - Il progetto di riforma dell'ordinamento giudiziario varato dal governo «altera in maniera profonda l'equilibrio tra i poteri dello Stato disegnato dal legislatore costituente».
E' quanto si legge nel documento dell'Anm che oggi è stato consegnato in tutti i tribunali in occasione della sospensione dalle udienze per 15 minuti contro il ddl del governo.
La riforma del Csm ed il nuovo ruolo della CassazioneIl documento è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa dal nuovo presidente dell'Anm, Antonio Patrono.
Tra i punti contestati, la legge sul Csm che, … riducendo il numero dei componenti, «ostacolerà l'adempimento dei molteplici compiti attribuiti dalla costituzione al Csm», e la «progressiva esaltazione, prevista nella riforma dell'ordinamento giudiziario, della Corte di Cassazione in chiave sostitutiva del Csm».Patrono ha spiegato quindi che si tratta di difendere l'impianto giudiziario come previsto dalla Costituzione, a tutela dell'autonomia e l'indipendenza della magistratura, del ruolo del Csm, del disegno costituzionale che vuole i magistrati distinti solo per funzioni e soggetti soltanto alla legge.
Aperti al dialogo, ma anche allo scioperoQuella di oggi è la prima giornata di protesta dei magistrati, che si riuniranno poi in varie assemblee nei vari distretti giudiziari fino all'appuntamento del 20 aprile quando ci sarà l'assemblea nazionale a Roma.
«Siamo ovviamente aperti al dialogo e al confronto - ha spiegato il presidente Patrono - ma certo rimane, come estrema risorsa, lo sciopero».
Il documento dell'Anm«Nella stessa linea di erosione del ruolo del Csm quale delineato nel vigente modello costituzionale - si legge nel documento dell'Anm - si pone la proposta di legge-delega al governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario.
Tale proposta si caratterizza per la progressiva esaltazione in chiave sostitutiva del Csm, della Corte di Cassazione.
Nella prospettiva complessivamente derivante dalle nuove norme la Cassazione diverrebbe di fatto nel corso degli anni un organo giudiziario in larga misura autocostituito secondo criteri di sostanziale cooptazione fortemente influenzata dal potere esecutivo.
Alla Cassazione, oltre al normale compito di decidere definitivamente ogni processo in quanto giudice di ultima istanza, sarebbe impropriamente attribuito anche il potere di incidere profondamente sugli sviluppi di carriera di ogni singolo magistrato e di determinare con largo anticipo i quadri dirigenti delle futura magistratura».«La prospettata separazione delle funzioni prefigura una vera e propria separazione delle carriere»Sempre nel documento l'Anm scrive che «la prospettata separazione delle funzioni tra giudici e pm è realizzata con un meccanismo di incompatibilità così rigido ed eccessivo da prefigurare in pratica una vera e propria separazione delle carriere».
I magistrati sottolineano, inoltre, il mancato confronto preventivo del governo con l' Anm.
«Speriamo di avere dal ministro, nell' incontro già fissato per il 10 aprile - ha affermato Patrono - la necessaria attenzione.
Il ministro della giustizia è infatti l'interlocutore privilegiato per noi, anche se non il solo.
La nostra linea rimane infatti sempre quella del confronto come metodo, ma anche fermezza nei principi.
Due sono i punti per noi fondamentali: no al sistema che vede la Cassazione al vertice dell'ordinamento giudiziario, e no all'erosione del ruolo del Csm, che è l' organo di tutela dell'indipendenza della magistratura.
Il decentramento va bene, ma non a favore di organismi non costituzionalmente garantiti come i consigli giudiziari».«Assolutamente in disaccordo con le ragioni dello sciopero dei penalisti» Il presidente dell' Anm, rispondendo ai giornalisti, si è poi dichiarato «assolutamente in disaccordo con le ragioni dello sciopero proclamato dai penalisti per il 19 aprile.
Ma se loro ritengono di dover scioperare, hanno naturalmente la libertà di farlo.
Noi riteniamo che il Pm debba avere una formazione da giudice, e non debba essere semplicemente una parte del processo.
Il pm deve chiedere l'assoluzione dell' imputato se si convince che è innocente, e non solo limitarsi all'accusa tanto per avere un colpevole.
E questo si potrà avere solo con una mentalità professionale da.
E' quanto si legge nel documento dell'Anm che oggi è stato consegnato in tutti i tribunali in occasione della sospensione dalle udienze per 15 minuti contro il ddl del governo.
La riforma del Csm ed il nuovo ruolo della CassazioneIl documento è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa dal nuovo presidente dell'Anm, Antonio Patrono.
Tra i punti contestati, la legge sul Csm che, … riducendo il numero dei componenti, «ostacolerà l'adempimento dei molteplici compiti attribuiti dalla costituzione al Csm», e la «progressiva esaltazione, prevista nella riforma dell'ordinamento giudiziario, della Corte di Cassazione in chiave sostitutiva del Csm».Patrono ha spiegato quindi che si tratta di difendere l'impianto giudiziario come previsto dalla Costituzione, a tutela dell'autonomia e l'indipendenza della magistratura, del ruolo del Csm, del disegno costituzionale che vuole i magistrati distinti solo per funzioni e soggetti soltanto alla legge.
Aperti al dialogo, ma anche allo scioperoQuella di oggi è la prima giornata di protesta dei magistrati, che si riuniranno poi in varie assemblee nei vari distretti giudiziari fino all'appuntamento del 20 aprile quando ci sarà l'assemblea nazionale a Roma.
«Siamo ovviamente aperti al dialogo e al confronto - ha spiegato il presidente Patrono - ma certo rimane, come estrema risorsa, lo sciopero».
Il documento dell'Anm«Nella stessa linea di erosione del ruolo del Csm quale delineato nel vigente modello costituzionale - si legge nel documento dell'Anm - si pone la proposta di legge-delega al governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario.
Tale proposta si caratterizza per la progressiva esaltazione in chiave sostitutiva del Csm, della Corte di Cassazione.
Nella prospettiva complessivamente derivante dalle nuove norme la Cassazione diverrebbe di fatto nel corso degli anni un organo giudiziario in larga misura autocostituito secondo criteri di sostanziale cooptazione fortemente influenzata dal potere esecutivo.
Alla Cassazione, oltre al normale compito di decidere definitivamente ogni processo in quanto giudice di ultima istanza, sarebbe impropriamente attribuito anche il potere di incidere profondamente sugli sviluppi di carriera di ogni singolo magistrato e di determinare con largo anticipo i quadri dirigenti delle futura magistratura».«La prospettata separazione delle funzioni prefigura una vera e propria separazione delle carriere»Sempre nel documento l'Anm scrive che «la prospettata separazione delle funzioni tra giudici e pm è realizzata con un meccanismo di incompatibilità così rigido ed eccessivo da prefigurare in pratica una vera e propria separazione delle carriere».
I magistrati sottolineano, inoltre, il mancato confronto preventivo del governo con l' Anm.
«Speriamo di avere dal ministro, nell' incontro già fissato per il 10 aprile - ha affermato Patrono - la necessaria attenzione.
Il ministro della giustizia è infatti l'interlocutore privilegiato per noi, anche se non il solo.
La nostra linea rimane infatti sempre quella del confronto come metodo, ma anche fermezza nei principi.
Due sono i punti per noi fondamentali: no al sistema che vede la Cassazione al vertice dell'ordinamento giudiziario, e no all'erosione del ruolo del Csm, che è l' organo di tutela dell'indipendenza della magistratura.
Il decentramento va bene, ma non a favore di organismi non costituzionalmente garantiti come i consigli giudiziari».«Assolutamente in disaccordo con le ragioni dello sciopero dei penalisti» Il presidente dell' Anm, rispondendo ai giornalisti, si è poi dichiarato «assolutamente in disaccordo con le ragioni dello sciopero proclamato dai penalisti per il 19 aprile.
Ma se loro ritengono di dover scioperare, hanno naturalmente la libertà di farlo.
Noi riteniamo che il Pm debba avere una formazione da giudice, e non debba essere semplicemente una parte del processo.
Il pm deve chiedere l'assoluzione dell' imputato se si convince che è innocente, e non solo limitarsi all'accusa tanto per avere un colpevole.
E questo si potrà avere solo con una mentalità professionale da.
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