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Segnalaci eventuali errori su questa pagina(verrà aperta una finestra per inviare la segnalazione)Seguito dell'indagine conoscitiva sull'attuazione della legge-quadro sulle aree protette: seguito dell'audizione del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio Altero Matteoli.
Registrazione audio di "Ambiente: Seguito audizione Matteoli nell'indagine sull'attuazione della legge-quadro sulle aree protette", registrato martedì 26 novembre 2002 alle 00:00.
La registrazione audio ha una durata di 41 minuti.
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Replica di Altero Matteoli, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
Il ministro Matteoli, rispondendo alle richieste di chiarimento avanzate dai senatori, nel corso della precedente audizione dell'8 ottobre scorso, fa presente al senatore Giovanelli che, con riferimento alla nomina dei direttori degli enti parco, si è indetto nel luglio scorso un apposito concorso, all'esito del quale si potrà disporre di un albo degli idonei per l'esercizio di tale funzione. Quanto poi alle presunte tendenze centralistiche del Ministero, tiene a precisare che si è sempre attenuto alle disposizioni della legge n. 426 del 1998 per il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali. Rispondendo al senatore Mulas, ribadisce che la protezione del patrimonio naturale non può essere intesa più come vincolo e, in tale direzione, i parchi sono sempre più concepiti come promotori di iniziative per la valorizzazione socio-economica del territorio. Si tratta di un'impostazione che, traducendo in formule concrete il concetto di sostenibilità ambientale, mira a perseguire determinati obiettivi: il recupero dei centri storici situati nelle aree protette; la promozione dell'offerta alimentare in base a prodotti tipici; il restauro ambientale; la tutela del paesaggio e la valutazione di impatto ambientale. Tali finalità dovranno essere promosse accanto alle economie di fruizione tra le quali il turismo - nelle diverse accezioni di ecoturismo, turismo sostenibile o turismo compatibile - sta assumendo un ruolo di primo piano; sotto tale profilo, è positivo, che accanto ad un turismo del mare, delle montagne e delle città d'arte cresca anche un turismo delle aree protette che, del resto, farebbe aumentare la possibilità di autofinanziamento degli enti parco. <br>Al senatore Ponzo che chiedeva chiarimenti in ordine alla situazione del Parco della Val d'Agri fa presente che non solo il Ministero, ma la stessa Presidenza del Consiglio ha più volte sollecitato la regione Basilicata a completare gli adempimenti relativi alla perimetrazione del parco. Per quanto attiene poi alla nomina di un commissario ad acta, rileva l'inidoneità di tale strumento per il quale si renderebbe comunque necessario acquisire l'intesa della regione. Condivide poi il richiamo effettuato dal senatore Specchia in ordine all'eccessivo peso della burocrazia nella gestione degli enti parco; tale situazione impone un processo di riordino normativo volto allo snellimento delle procedure, ma anche ad attuare al posto della cultura burocratica una cultura manageriale, più sensibile ai criteri dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità. Più in generale, si tratta di perseguire una politica di sistema ancorata al concetto di sussidarietà al fine di far interagire i parchi con gli altri soggetti istituzionali, mediante gli strumenti delle intese, delle concertazioni e delle consultazioni, previsti dalla normativa vigente.<br>In risposta al senatore Turroni, precisa che - anche sulla base di specifici prospetti che consegna alla segreteria della Commissione - le giacenze di cassa degli enti parco ammontano a circa 151 milioni di euro. Tra le cause che hanno determinato l'accumulo di tali risorse vanno annoverate la carenza progettuale ed il trasferimento delle risorse e della progettazione ad istituzioni locali che si sono rivelate inefficienti. In relazione allo stato di attuazione della legge n. 394 del 1991, si registra tra il 1993 ed il 2000 un aumento di superficie protetta di circa il 75 per cento, tale che attualmente l'11 per cento del territorio nazionale è ricoperto da aree protette. In merito ai chiarimenti sollecitati dal senatore Manfredi sulla situazione amministrativa e gestionale degli enti parco bisogna rilevare la mancata attuazione degli strumenti di pianificazione, la mancata adozione degli statuti, oltre ad una serie di problemi sul versante della spesa. In ordine al sistema delle competenze dei parchi, alla luce della riforma del titolo V della Costituzione, si è dell'avviso che esso non sia mutato e che per le attribuzioni degli organi degli enti parco resta valida la disciplina del decreto legislativo n 165 del 2001.<br>Rispondendo al senatore Rollandin, fa presente che le disponibilità finanziarie previste per gli enti parco subiranno nel 2002 una riduzione rispetto agli stanziamenti dell'anno precedente. Tuttavia, a partire da quest'anno, si è adottato un criterio di riparto più attento a garantire le spese essenziali e i costi non riducibili, nonché una modalità di corresponsione del contributo sulla base di una componente fissa, legata ai costi di funzionamento, e di una variabile, fondata sulla capacità di spesa degli enti. Per quanto attiene ai problemi sollevati dalla sede del Parco nazionale del Gran Paradiso si è convinti che non è opportuna, come del resto ha ribadito un parere del Consiglio di Stato, la permanenza della sede al di fuori del perimetro. Al senatore Iovene, che faceva accenno al tema delle politiche di sistema, conferma che l'obiettivo è quello di garantire sia la protezione-tutela sia la promozione-sviluppo attraverso l'attuazione degli strumenti operativi ed una pianificazione mirata, mentre per l'istituzione del Parco nazionale della Sila è stato firmato dal Presidente della Repubblica il relativo decreto istitutivo. Condivide poi le affermazioni svolte dal senatore Dettori sull'importanza dell'indagine conoscitiva in titolo, oltre che sulla necessità per i parchi di avviare un processo di autofinanziamento.<br>Rispondendo poi al senatore Bergamo conferma l'attenzione verso una politica per promuovere la qualità del territorio, mediante attività di carattere tipicamente locale, mentre per quanto riguardo l'entità delle risorse, tra i canali di finanziamento oltre al contributo ordinario bisogna annoverare anche i finanziamenti comunitari e nazionali; tra questi ultimi evidenzia che con la legge finanziaria dell'anno scorso si è attivato un fondo di investimenti per le aree protette pari a circa 10 milioni di euro nel triennio 2001-2003. <br>Indice degli interventi<br>L'audizione comincia alle 15h50<br>Presidenza del Presidente <strong>Emiddio Novi</strong><br>0:00 Durata: 20 min 31 sec -
Presidente - Altero Matteoli
Il presidente Novi, nel dare atto al Ministro della sensibilità e della disponibilità dimostrata nei confronti della Commissione, sottolinea l'importanza che il processo di impulso degli enti parco sia associato allo sviluppo delle economie di fruizione, alla selezione dei progetti nonché ad un più attento controllo delle risorse: in tal modo, i parchi, oltre alla conservazione delle risorse naturali, partecipano alla valorizzazione socio-economica del territorio. Inoltre, condivide l'opinione in base alla quale più che un ulteriore aumento delle aree protette occorre una politica che tenda ad ottimizzare quelle già esistenti. <br>Osservazioni e quesiti dei Commissari0:20 Durata: 2 min 59 sec -
Antonio Iovene (DS-U)
Il senatore Iovene invita il Ministro a fornire ulteriori chiarimenti in ordine alla intenzione di dare seguito alle cosiddette politiche di sistema. <br>0:23 Durata: 1 min 49 sec -
Sauro Turroni (Verdi-U)
Il senatore Turroni fa presente che nel corso dell'audizione del Presidente della Federparchi si accennò ad una iniziativa dello stesso Ministro rivolta ai comuni, in ordine alla possibilità di rivedere la perimetrazione degli enti parco. <br>0:25 Durata: 2 min 45 sec -
Replica di Altero Matteoli
<br>0:28 Durata: 4 min 42 sec -
Bruno Dettori (Mar-DL-U)
Il senatore Dettori, dopo aver osservato che la qualità del successo delle aree protette è spesso legata al gradimento che riscuote il presidente dell'ente parco, chiede un giudizio del Ministro sul raddoppio della base americana presso l'arcipelago della Maddalena che sta suscitando sconcerto da parte della comunità locale. <br>0:32 Durata: 50 sec -
Replica di Altero Matteoli
Il ministro Matteoli conferma al senatore Iovene l'impegno volto a promuovere le politiche di sistema, dando maggior risalto al concetto di promozione-sviluppo, finora non sufficientemente realizzato. Riguardo poi alla proposta di rivedere le perimetrazioni degli enti parco, fa presente al senatore Turroni di aver rivolto un invito in tal senso ad alcuni sindaci, che poi si è ritenuto di estendere a tutte le amministrazioni locali. Al termine del vaglio di queste richieste si è comunque constatato un aumento della superficie delle aree protette. Condivide infine l'accenno formulato dal senatore Dettori sul gradimento che deve circondare la persona del presidente di un parco il quale deve operare in modo rispettoso nei confronti delle istituzioni locali. Per quanto attiene alla presenza della base americana presso l'arcipelago della Maddalena una risposta al problema potrà pervenire soltanto dalla Presidenza del Consiglio e dai Ministeri della difesa e degli esteri.<p>Il presidente Novi, dopo aver ringraziato il ministro Matteoli, dichiara chiusa l'odierna audizione e rinvia il seguito dell'indagine conoscitiva.<br>La seduta termina alle 16h35. <br>0:33 Durata: 7 min 39 sec