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Segnalaci eventuali errori su questa pagina(verrà aperta una finestra per inviare la segnalazione)Seguito della discussione sulla situazione generale della RAI ed esame di eventuali risoluzioni .
Registrazione audio di "Vigilanza Rai: Seguito discussione sulla situazione generale della Rai", registrato mercoledì 4 dicembre 2002 alle 00:00.
La registrazione audio ha una durata di 58 minuti.
Registrazione audio di "Vigilanza Rai: Seguito discussione sulla situazione generale della Rai", registrato mercoledì 4 dicembre 2002 alle 00:00.
La registrazione audio ha una durata di 58 minuti.
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Davide Caparini (LNP)
Il deputato Caparini propone un'inversione dell'ordine del giorno nel senso di discutere prima il punto relativo alla riforma della disciplina delle tribune politiche tematiche. <br>Si tratta di un provvedimento fortemente atteso dalla RAI sul quale vi è un generale consenso e che sembra idoneo a risolvere i problemi che si sono verificati nella prima fase sperimentale delle tribune tematiche.<br>Sarebbe deplorevole se le difficoltà connesse alla discussione sullo stato della RAI e alla votazione delle risoluzioni presentate dovessero rendere impossibile la discussione e l'approvazione del nuovo regolamento sulle tribune. <p>Il Presidente ricorda che sulla proposta di inversione dell'ordine del giorno possono prendere la parola un commissario a favore e uno contro. <br>Indice degli interventi<br>La seduta comincia alle 14h10<br>Presidenza del Presidente <strong>Claudio Petruccioli</strong><br>0:00 Durata: 1 min 23 sec -
Antonio Falomi (DS-U)
Il senatore Falomi si dichiara contrario all'inversione dell'ordine del giorno. <br>Per quanto egli condivida l'importanza attribuita dal deputato Caparini all'esame del provvedimento sulle tribune tematiche questo non può giustificare la rinuncia a discutere su questioni che sono vitali per la sopravvivenza stessa del servizio pubblico. La maggioranza non si può illudere di bloccare la discussione in Commissione sulla crisi dell'azienda con un inaccettabile ostruzionismo, e che al tempo stesso i lavori ordinari della Commissione possono proseguire come se nulla fosse successo. <br>La proposta di inversione dell'ordine del giorno, posta ai voti, non è approvata. <br>0:01 Durata: 1 min 45 sec -
Alfonso Pecoraro Scanio (Misto-Verdi-U)
Il deputato Pecoraro Scanio interviene per annunciare il voto favorevole sulla risoluzione presentata dal presidente Petruccioli, ovvero nel caso che questi di fronte alla non disponibilità della maggioranza decida di ritirarla, alla Risoluzione n. 1. <br>Il deputato Pecoraro Scanio esprime quindi la più viva disapprovazione nei confronti di una maggioranza che, anziché confrontarsi sulle risoluzioni che sono state presentate o magari presentare essa stessa risoluzioni alternative, conseguendo in ogni caso quel risultato che la forza dei numeri le garantirebbe, preferisce bloccare i lavori della Commissione con un atteggiamento che testimonia chiaramente le divisioni e le difficoltà che attraversano la maggioranza stessa. <br>0:03 Durata: 6 min 3 sec -
Francesco Giordano (RC)
Il deputato Giordano concorda con tale analisi. In realtà l'apprezzabile sforzo del Presidente per redigere un testo per quanto possibile moderato e conciliante nei toni, ma nel quale ovviamente permane l'irrinunciabile richiesta dell'unica soluzione logica, che è quella di una sostituzione integrale del Consiglio di Amministrazione della RAI, ha finito per mettere in luce la grave frattura all'interno di una maggioranza che non sembra in grado né di convenire su tale testo, né di assumere una limpida posizione politica unitaria respingendolo.<br>Si tratta di un dissidio evidente, che investe anche i vertici istituzionali come dimostra il tenore assolutamente diverso delle lettere di risposta inviate dai Presidenti delle due Camere alla richiesta di un'autorevole interpretazione formulata dal presidente Petruccioli.<br>Non vi è dubbio che la vicenda in atto dimostri quanto sia ormai inadeguato il sistema introdotto dalla legge 206 del 1993 per la nomina del Consiglio di Amministrazione, tuttavia è altrettanto evidente che l'ostinazione del Governo e di una parte della maggioranza a perseguire soluzioni politicamente e giuridicamente inaccettabili abbia creato delle notevoli difficoltà agli stessi Presidenti delle Camere. <br>0:09 Durata: 6 min 20 sec -
Giuseppe Giulietti (DS-U)
Il deputato Giulietti concorda con le osservazioni degli oratori che lo hanno preceduto osservando che il paradossale ostruzionismo messo in atto dalla maggioranza si inquadra in una fase in cui, in particolare nei rapporti tra il Governo e l'informazione, si evidenzia sempre di più la congenita intolleranza verso la critica ed il confronto dialettico che anima il Presidente del Consiglio e importanti componenti di questa maggioranza. <br>Le recenti esternazioni del presidente Berlusconi anche in materia di riforme costituzionali, o il conflitto che vede il ministro Tremonti contrapposto ad un importante gruppo editoriale ne sono una palese dimostrazione.<br>Il deputato Giulietti si sofferma poi sulla paradossale situazione creatasi a seguito dell'intervista rilasciata ormai da una settimana dal consigliere dimissionario Zanda Loy al «Corriere della sera», nella quale egli formulava critiche roventi alla gestione del direttore generale Saccà.<br>Non solo il Direttore generale, incomprensibilmente, invece che querelare il consigliere dimissionario Zanda Loy ha preferito querelare l'intervistatore e il «Corriere della sera», ma il presidente Baldassarre non ha finora sentito alcun bisogno di smentire il consigliere dimissionario e dissociarsi dalle sue affermazioni, creando così l'impressione di un Direttore generale sfiduciato da un Consiglio di Amministrazione dimezzato. <br>0:15 Durata: 8 min 6 sec -
Davide Caparini (LNP)
Il deputato Caparini ricorda come non da oggi egli abbia denunciato l'uso strumentale che l'opposizione sta facendo di questa Commissione, che è stata trasformata in un megafono di polemiche politiche pretestuose e non è stata posta sostanzialmente in condizione di svolgere i suoi compiti istituzionali. <br>La sua proposta di inversione dell'ordine del giorno aveva un significato provocatorio in quanto tesa a dimostrare, come di fatto ha dimostrato, l'indisponibilità della maggioranza ad approvare un provvedimento di grande importanza, atteso dalla RAI e da tutte le forze politiche, come quello che finalmente disciplina in maniera soddisfacente le regole della comunicazione politica in periodo non elettorale, ovvero un atto di indirizzo sul pluralismo che era stato redatto con il più ampio consenso.<br>Tutto ciò al fine di approvare una risoluzione palesemente illegittima e che propone soluzioni ispirate a finalità meramente politiche ad un problema che trova invece la sua soluzione nelle norme in vigore.<br>Rifiutandosi di partecipare a questa votazione la maggioranza intende esprimere il suo netto dissenso da un atteggiamento dell'opposizione e da un modello di gestione della Presidenza che finiscono per paralizzare l'attività istituzionale. <br>0:23 Durata: 6 min 57 sec -
Enzo Carra (MARGH-U)
Il deputato Carra osserva come fin dall'inizio della legislatura, si può dire anzi da prima che venisse eletto il presidente Petruccioli, la maggioranza sembra stata animata dalla volontà di impedire a questa Commissione di svolgere realmente le sue funzioni di vigilanza e di indirizzo, e di tale situazione a suo parere il presidente Petruccioli dovrebbe investire le Presidenze della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. <br>Egli inoltre si riallaccia all'episodio ricordato dal deputato Giulietti delle accuse formulate dal consigliere dimissionario Zanda Loy che non sono state smentite dal presidente Baldassarre.<br>Poiché il presidente Baldassarre ed il consigliere Albertoni sembrano considerarsi ancora in carica e si comportano come se lo fossero, egli ritiene che sarebbe giusto convocare i due consiglieri residui e il Direttore generale in Commissione per avere chiarimenti su questa oscura vicenda. <br>0:30 Durata: 3 min 11 sec -
Giorgio Panattoni (DS-U)
Il deputato Panattoni nell'associarsi alle considerazioni svolte dai colleghi Pecoraro Scanio, Giordano, Giulietti e Carra, esprime la più viva riprovazione per le parole del deputato Caparini, e in particolare per le valutazioni da questi espresse su una presunta illegittimità delle proposte di risoluzione in votazione. <br>È del tutto inaccettabile censurare il diritto di un organo politico a formulare e approvare valutazioni e atti di indirizzo di contenuto politico. <br>0:33 Durata: 2 min 26 sec -
Giuseppe Scalera (Mar-DL-U)
Concorda il senatore Scalera il quale rileva che il paradossale ostruzionismo messo in atto dalla maggioranza appare in un certo senso coerente con la situazione surreale che si riscontra ai vertici della RAI, dove una minoranza del Consiglio continua a ritenersi in carica e nel pieno delle sue funzioni dopo che la maggioranza si è dimessa con un atto di evidente sfiducia. <br>0:36 Durata: 1 min 10 sec -
Antonio Falomi (DS-U)
Il senatore Falomi invita il deputato Caparini ad un'attenta lettura dei verbali della passata legislatura che gli consentirebbe di apprezzare il profilo ben altrimenti istituzionale di questa Presidenza della Commissione rispetto allo stile della Presidenza espressa da quella che allora era l'opposizione, ed anche la ben diversa lealtà istituzionale della maggioranza di allora, che non si è mai servita dei suoi numeri per bloccare l'attività della Commissione. <br>L'oratore invita quindi il presidente Petruccioli a investire la Presidenza del Senato e quella della Camera dei deputati del problema determinato da un atteggiamento della maggioranza che di fatto impedisce a questa Commissione di lavorare, finendo per esautorarla dei suoi compiti, a tutto danno del servizio pubblico radiotelevisivo e del prestigio del Parlamento. <br>0:37 Durata: 3 min 28 sec -
Presidente
Il presidente Petruccioli si sofferma in primo luogo sull'intervento del deputato Giordano, che ha posto con chiarezza il problema delle modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione: non si può che prendere atto del diffuso disagio verso le attuali regole e del fatto che è attualmente in discussione in Parlamento un disegno di legge di delega al Governo per la riforma del sistema delle comunicazioni. <br>Per quanto riguarda poi la richiesta del deputato Carra di invitare in audizione i consiglieri di amministrazione residui ed il Direttore generale in merito alle polemiche suscitate dall'intervista rilasciata dal consigliere dimissionario Zanda Loy al «Corriere della sera», egli sottoporrà tale richiesta all'Ufficio di Presidenza; tuttavia non può non esprimere fin da adesso la sua personale contrarietà a tale iniziativa, non sembrando opportuno disporre un'audizione dei vertici della RAI in una situazione giuridicamente e politicamente così anomala.<br>Il presidente Petruccioli si sofferma quindi su alcune dichiarazioni del deputato Caparini che sono a suo parere estremamente discutibili.<br>In primo luogo appare ben strano che si formuli in questa sede una critica complessiva al modo in cui è stata presieduta la Commissione negli ultimi mesi, senza che in precedenza né l'onorevole Caparini, né altri esponenti della maggioranza abbiano avanzato valutazioni critiche su singole decisioni del Presidente e sulla metodologia di cui erano manifestazione.<br>È altresì abbastanza sorprendente l'affermazione secondo cui questa discussione sarebbe pretestuosa e strumentale, ed utilizzata dall'opposizione per bloccare i lavori della Commissione.<br>Sarebbe infatti assai singolare se proprio questa Commissione facesse finta di nulla rispetto ad una situazione, quale quella determinatasi a seguito delle dimissioni della maggioranza del Consiglio di Amministrazione della RAI, che occupa un posto centrale nel dibattito mediatico e politico nazionale, e che ha determinato una situazione la cui anomalia è tale da indurre la Corte dei Conti ad esaminare la validità degli atti assunti dai residui consiglieri di amministrazione.<br>È altresì altrettanto incondivisibile affermare che attraverso questa discussione l'opposizione - al di là del legittimo giudizio sulla strumentalità o meno delle sue critiche - possa o voglia bloccare i lavori della Commissione.<br>È di tutta evidenza, infatti, la differenza sostanziale fra una decisione di non partecipare ai lavori della Commissione che venga assunta dall'opposizione e un'analoga decisione assunta dalla maggioranza: nel primo caso, infatti, si tratta di una contestazione forte, ma che non è di per sé in grado di bloccare la funzionalità dell'organo, come dimostra il fatto che quando nella circostanza ricordata dal deputato Caparini stesso l'opposizione - con un gesto peraltro da lui non condiviso - aveva abbandonato la Commissione, i lavori di questa erano comunque proseguiti.<br>Nel caso in cui invece sia la maggioranza a manifestare il suo dissenso da una proposta non respingendola, come sarebbe in suo potere fare, ma astenendosi dal partecipare alle votazioni, è chiaro che la conseguenza di tale gesto è quella di determinare una paralisi dei lavori, né può essere considerato come un gesto utile a superare tale impasse l'invito del deputato Caparini ad accantonare la questione all'ordine del giorno per passare ad altri argomenti; fatte le debite proporzioni sarebbe come chiedere al Parlamento di non discutere le dimissioni di un Ministro e di concentrarsi su provvedimenti maturi per l'approvazione.<br>Egli ritiene pertanto di dover invitare con fermezza tutti i gruppi, ed in particolare quelli di maggioranza, a partecipare alle prossime sedute e ad assicurare il numero legale: laddove infatti questa situazione si dovesse protrarre impedendo alla Commissione di proseguire i propri lavori e di adempiere ai propri obblighi istituzionali egli non potrebbe che rappresentare questa situazione, e con estrema preoccupazione, ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati e al Presidente della Repubblica.<br>Quanto infine alla questione relativa all'inammissibilità delle due risoluzioni, inammissibilità che pure è stata sostenuta dal Vice Presidente del Senato Calderoli, egli non condivide tale giudizio e ritiene di potersi tranquillamente assumere la responsabilità di ritenere tali documenti ammissibili. Anche qui, naturalmente, la maggioranza della Commissione ha modo di pronunciarsi su tale decisione con un voto contrario alle risoluzioni che implicherebbe anche una valutazione negativa sulla loro legittimità.<br>Egli non può che ribadire in questa sede la sua valutazione, considerando peraltro che entrambe le risoluzioni non recano una valutazione di tipo giuridico, ma una valutazione politica, che un organo politico può e deve assumersi la responsabilità di fare, circa la necessità di rinnovare l'intero vertice dell'azienda dopo che la maggioranza dei consiglieri di amministrazione si sono dimessi, con un sostanziale atto di sfiducia nei confronti del Presidente.<br>Il Presidente Petruccioli infine si dichiara disponibile a votare la proposta di risoluzione n. 1 qualora i presentatori acconsentano a modificarne l'ultimo comma - la cui formulazione appare infelice nel momento in cui si invitano i Presidenti delle Camere a determinare le condizioni per un radicale rinnovamento dell'intero vertice della RAI - con la seguente riformulazione: «Auspica altresì che si determinino le condizioni per un radicale rinnovamento dell'intero vertice RAI». <br>I presentatori modificano la risoluzione n. 1 nel senso proposto dal Presidente. <p>Il presidente Petruccioli pone ai voti la risoluzione n. 1. <br>Su richiesta del deputato Caparini il presidente Petruccioli verifica che la Commissione non è in numero legale. <br>Il seguito della discussione è quindi rinviato. <br>La seduta termina alle 15h30. <br>0:40 Durata: 17 min 58 sec