07 OTT 2003

Vigilanza Rai: Audizione del Direttore della Testata Giornalistica Regionale, Angela Buttiglione

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 27 min
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Audizione del Direttore della Testata Giornalistica Regionale, Angela Buttiglione.

Registrazione audio di "Vigilanza Rai: Audizione del Direttore della Testata Giornalistica Regionale, Angela Buttiglione", registrato martedì 7 ottobre 2003 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 27 minuti.
  • Introduzione del presidente

    Il presidente Petruccioli ricorda che la dottoressa Buttiglione è stata ascoltata dalla Commissione già lo scorso luglio. Una nuova audizione così ravvicinata si giustifica nel quadro del dibattito politico delle ultime settimane sul pluralismo radiotelevisivo e sul suo futuro, un problema nell'ambito del quale l'informazione regionale riveste profili particolarmente delicati. <br>La scelta operata un anno e mezzo fa di ripristinare l'autonomia della Testata Giornalistica Regionale, rispetto al profilo organizzativo che vedeva le redazioni regionali dipendere dal TG3, ha indubbiamente conferito una maggiore autonomia, anche nell'immagine, all'informazione regionale e al tempo stesso ha fatto emergere con maggior rilievo le peculiarità di un'informazione articolata ma coordinata da una direzione centrale rispetto al tema del pluralismo, in particolare in relazione al fatto che ciascuna redazione opera in realtà distinte anche politicamente.<br>Si tratta evidentemente di una questione destinata ad assumere un rilievo crescente con l'avvicinarsi della primavera del 2004, quando saranno rinnovati diversi consigli regionali e amministrazioni locali, e soprattutto con il rinnovo di quindici amministrazioni regionali nella primavera del 2005. <br><strong>Indice degli interventi</strong><br>L'audizione comincia alle 14h40<br>Presidenza del presidente <strong>Claudio Petruccioli</strong>
    0:00 Durata: 7 min 38 sec
  • Relazione di Angela Buttiglione, direttore della Testata Giornalistica Regionale

    La dottoressa Angela Buttiglione, direttrice della Testata Giornalistica Regionale, concorda con quanto affermato dal Presidente circa le specifiche caratteristiche che riveste il rispetto del pluralismo culturale e politico all'interno dell'informazione regionale. Del resto ella ritiene che la tutela del pluralismo debba essere un obiettivo fondamentale per un buon giornalista, che deve anzi farsene carico in prima persona ricercando le diverse opinioni allo stesso modo di come si ricercano le notizie. <br>Quando ella ha assunto la Direzione della ricostituita Testata Giornalistica Regionale un anno e mezzo fa, ha dovuto in primo luogo affrontare e risolvere alcune conseguenze a suo parere non positive determinate dal precedente modello di conduzione delle redazioni regionali sotto la direzione del TG3. Quel modello nacque proponendosi un obiettivo ambizioso, quello cioè di conferire uno specifico carattere «federalistico» e aperto alle realtà locali del telegiornale della terza rete; tale obiettivo però non si è realizzato e, mentre il TG3 ha coltivato la propria specifica caratterizzazione editoriale indipendentemente dai telegiornali regionali, questi ultimi sono stati abbandonati a se stessi conquistando certamente autonomia ma a spese del loro coordinamento editoriale e di immagine.<br>La nuova Direzione ha quindi operato nel senso di realizzare una specificità editoriale della Testata pur nella valorizzazione delle differenze regionali, secondo una serie di criteri che sono la copertura per quanto possibile integrale del territorio, l'apertura a tutte le voci - e in particolare a quelle delle minoranze che in sede locale non hanno spesso altri strumenti per far sentire la loro presenza - l'attenzione alle relazioni tra le regioni italiane e le realtà ad esse confinanti. In questo senso vanno interpretate l'istituzione dell'Agenzia per il Mediterraneo, dell'Agenzia Europea e dell'Osservatorio sui Balcani.<br>Proprio alcune nomine conseguenti alla costituzione di queste nuove realtà hanno contribuito a quel processo a cascata per cui si è reso necessario procedere ad una serie di nomine nelle redazioni regionali, che sono state oggetto di polemiche.<br>A questo proposito ella dichiara di non essere mai stata disposta a farsi influenzare nelle sue decisioni da valutazioni che non siano di ordine strettamente professionale. <br>
    0:07 Durata: 11 min 24 sec
  • Paolo Gentiloni Silveri (MARGH-U)

    Il deputato Gentiloni Silveri ritiene che l'intervento della dottoressa Buttiglione, certamente in gran parte condivisibile, lasci però in ombra una questione fondamentale, che è quella della necessità di assicurare un equilibrio politico-culturale complessivo all'interno dell'azienda. <br>In proposito egli osserva che alla fine di cinque anni di governo del centro sinistra sei redazioni regionali, fra cui talune considerate della massima importanza come Torino, Milano e Cagliari, erano guidate da giornalisti considerati vicini a quella che era allora l'opposizione. In soli due anni dalla vittoria elettorale del centro destra il rapporto numerico si è rovesciato, e tra le regioni dove il capo redattore appartiene ad un orientamento culturale vicino all'opposizione solo la Toscana può essere classificata fra quelle maggiori.<br>Si tratta solo di un aspetto del più generale fenomeno di occupazione della RAI da parte della maggioranza di governo che scardina - oltretutto in una fase storica in cui il Capo del Governo è il proprietario della televisione privata - una filosofia che era sopravvissuta alla fine del sistema proporzionale e che si fondava sull'equilibrio, spesso spregiativamente definito lottizzazione, fra maggioranza e opposizione.<br>In proposito egli ricorda che nella passata legislatura il direttore di RAIUNO era stato il dottor Saccà, poi nominato Direttore Generale sotto la Presidenza Baldassarre, che il TG1 si era contraddistinto per esemplare equilibrio e moderazione, che il TG2 era stato diretto da Clemente Mimun, che le Tribune e i Servizi parlamentari erano stati affidati alla stessa dottoressa Buttiglione, che a Bruno Vespa, infine, era stato affidato un ruolo centrale nella politica di informazione dell'azienda. <br>In questa legislatura invece si è assistito ad un'occupazione della televisione pubblica che sembra inaugurare uno spoil sistem molto pericoloso, e in futuro applicabile da chiunque vinca le elezioni.<br>Questa situazione ripropone con forza la necessità di individuare strumenti per garantire una maggiore autonomia della RAI dalla politica e una sua reale equità ed autorevolezza, obiettivi questi che il disegno di legge di riforma in discussione sembra tutt'altro che in grado di perseguire. <br>
    0:19 Durata: 8 min 52 sec
  • Enzo Carra (MARGH-U)

    Il deputato Carra osserva come il dibattito in corso acquisti particolare rilievo in relazione alla questione, sulla quale nell'audizione di mercoledì scorso la presidente Annunziata ed il direttore generale Cattaneo hanno espresso opinioni opposte, circa l'effettiva possibilità nell'attuale quadro politico-istituzionale di dare alla RAI una presidenza di garanzia, in grado di tutelare tutte le posizioni politiche e culturali comprese quelle che in questo momento si trovano all'opposizione. <br>In realtà proprio sulla questione delle nomine delle redazioni regionali la presidente Annunziata ha dichiarato di aver riscontrato l'impossibilità di garantire questo ruolo, e ciò per la pregiudiziale opposizione alla sua valutazione circa i rischi che avrebbero potuto comportare nomine, da lei definite «a spezzatino», effettuate al di fuori di una logica editoriale unitaria.<br>Proprio per valutare l'effettività del rischio paventato dalla presidente Annunziata, egli chiede alla direttrice Buttiglione se esista un piano editoriale della Testata, unico strumento a suo parere per garantire la suddetta unitarietà. <br>
    0:27 Durata: 4 min 29 sec
  • Giorgio Lainati (FI)

    Il deputato Lainati esprime viva perplessità per la ricostruzione degli equilibri politico-culturali della RAI nella scorsa legislatura operata dal collega Gentiloni Silveri. <br>È vero che Agostino Saccà è stato Direttore di RAIUNO ma solo nell'ultimo anno e il suo predecessore, il dottor Tantillo, non poteva certo essere considerato omogeneo all'opposizione di allora, e analoghe considerazioni possono valere se si guarda alle vicende della direzione del TG1; in ogni caso gli esempi portati dal deputato Gentiloni Silveri non possono far dimenticare l'uso di parte che è stato fatto della RAI, e in particolare dalla Rete Due diretta da Carlo Freccero, attraverso trasmissioni come quelle di Michele Santoro e di Daniele Luttazzi che, in pieno periodo elettorale, hanno condotto aggressioni personali contro il leader del centro destra, la cui gravità è stata formalmente riconosciuta con le note decisioni dell'Autorità garante per le comunicazioni. <br>Il deputato Lainati conclude esprimendo vivo apprezzamento per il lavoro svolto dalla dottoressa Buttiglione. <br>
    0:32 Durata: 5 min 50 sec
  • Giorgio Merlo (MARGH-U)

    Il deputato Merlo ritiene, anche sulla base della propria esperienza professionale, che l'informazione regionale costituisca un punto qualificante del servizio pubblico. <br>Proprio per questo egli chiede alla dottoressa Buttiglione se non ritenga che negli ultimi anni gli organici e le risorse delle redazioni regionali siano stati eccessivamente ridotti, il che in una fase in cui vengono ridotti anche gli appalti esterni può mettere in forse la stessa capacità di assicurare un'informazione regionale completa e dignitosa.<br>Egli chiede quindi alla Direttrice della Testata Giornalistica Regionale quale sia la situazione dei corrispondenti di provincia, la cui progressiva scomparsa ha portato, secondo lamentele che egli ha ad esempio raccolto in Piemonte e in Lombardia, ad un'informazione regionale che privilegia eccessivamente i capoluoghi.<br>Dopo aver chiesto notizie circa lo stato della formazione del polo dell'informazione ambientale-scientifico che la dottoressa Buttiglione aveva prefigurato nella sua audizione del luglio, il deputato Merlo si sofferma sul problema dell'insufficiente copertura, denunciata anche dal ministro Frattini, fornita dall'informazione regionale alla preparazione delle Olimpiadi invernali del Piemonte, una assenza questa che certamente rischia di danneggiare le potenzialità di sviluppo di immagine e turistico determinate da tale evento.<br>Il deputato Merlo esprime infine vivo apprezzamento per la sensibilità con cui la Testata Giornalistica Regionale ha saputo valorizzare lo straordinario patrimonio rappresentato da un grande professionista del giornalismo sportivo come Carlo Nesti, la cui emarginazione da parte del Direttore della Testata giornalistica sportiva Francia ha rappresentato un atto di inaccettabile arroganza. <br>
    0:38 Durata: 7 min 22 sec
  • Esterino Montino (DS-U)

    Il senatore Montino chiede in primo luogo alla dottoressa Buttiglione se corrispondano a verità i preoccupanti dati sull'ascolto dei telegiornali regionali pubblicati da «il Sole 24 Ore» e quali siano a suo giudizio i motivi di questa crisi. <br>Egli si sofferma quindi sulla questione del pluralismo rilevando, sulla base della sua personale esperienza di spettatore dei telegiornali del Lazio e della Toscana, come il pluralismo sembri spesso ridotto ad un continuo collage di brevi interviste e dichiarazioni di noti esponenti politici di orientamento diverso - ad esempio il presidente Storace ed il sindaco Veltroni nel Lazio, il presidente Martini ed il capogruppo di AN in Toscana - mentre manca un serio tentativo di dare voce alla molteplicità delle forze e delle esperienze culturali e sociali esistenti sul territorio. <br>
    0:45 Durata: 5 min 4 sec
  • Giuseppe Gianni (UDC)

    Il deputato Giuseppe Gianni esprime apprezzamento per la volontà manifestata dalla dottoressa Buttiglione di tutelare e sviluppare il pluralismo all'interno dell'informazione regionale, tuttavia egli ritiene che la realtà sia spesso ben diversa e che l'informazione regionale appaia troppo di frequente squilibrata in favore dell'opposizione. <br>Dopo aver chiesto alla dottoressa Buttiglione assicurazioni circa il futuro di RaiMed, sulla cui sorte incombono voci fortemente minacciose, il deputato Gianni osserva che per il rilancio dell'informazione regionale, la cui crisi è testimoniata dai dati pubblicati da «il Sole 24 Ore», sia necessario investire risorse materiali e soprattutto umane in particolare attingendo alla grande riserva di personale qualificato rappresentata dai giornalisti precari. <br>
    0:50 Durata: 4 min 18 sec
  • Davide Caparini (LNP)

    Il deputato Caparini esprime in primo luogo soddisfazione per i toni pacati del dibattito odierno che testimoniano come anche l'opposizione si sia resa conto del carattere eccessivo ed inopportuno delle polemiche sollevate intorno alle nomine effettuate nelle scorse settimane, che avevano addirittura spinto la Presidente della RAI a gravissime quanto ingiustificate dichiarazioni circa l'esistenza di uno scambio fra nomine gradite ad alcune forze politiche ed il consenso da queste assicurato all'approvazione del disegno di legge di riordino del sistema radiotelevisivo. <br>Dopo aver chiesto alla dottoressa Buttiglione notizie sullo stato di attuazione della rotazione dei telegiornali regionali sul satellite - fino a poco fa, egli ricorda, veniva trasmesso su tutto il territorio nazionale il solo telegiornale del Lazio - il deputato Caparini chiede di conoscere quali saranno i tempi di attuazione della mezz'ora di programmazione regionale che la RAI si è impegnata a trasmettere in base al comma 3 dell'articolo 12 del nuovo contratto di servizio.<br>L'oratore si sofferma quindi sulla questione della crisi di ascolto del TGR, osservando come in realtà essa proceda di pari passo con una diminuzione di ascolti dei programmi trasmessi dalla terza rete nel suo complesso.<br>Egli chiede quindi alla dottoressa Buttiglione se a suo parere il calo di RAITRE sia in qualche misura determinato dalla perdita di pubblico dei telegiornali regionali - il che è possibile ove si consideri il forte valore aggiunto che l'informazione regionale ha sempre rappresentato per la terza rete - o se non sia piuttosto il diminuito interesse per i programmi di rete a riflettersi negativamente sui risultati dell'informazione regionale. <br>
    0:54 Durata: 8 min 21 sec
  • Giampaolo D'Andrea (Mar-DL-U)

    Il senatore D'Andrea si sofferma sul problema dell'apporto dell'attività delle redazioni regionali ai telegiornali nazionali, questione che certamente non dipende dalla direzione dell'informazione regionale quanto dalle scelte editoriali delle tre Testate nazionali, ma sul cui superamento sarebbe interessante conoscere il parere della dottoressa Buttiglione. <br>
    1:03 Durata: 4 min 6 sec
  • Presidente

    Il presidente Petruccioli rileva come il problema del pluralismo nell'informazione regionale presenti aspetti complessi e delicati. <br>In primo luogo egli ritiene fuorviante ridurre la questione del pluralismo al problema di quanti capi di redazione siano rispettivamente riconducibili alla maggioranza o all'opposizione: da un lato infatti il pluralismo deve essere assicurato all'interno di ciascuna redazione regionale, indipendentemente da chi sia chiamato a coordinarla, e dall'altro la responsabilità di garantire il pluralismo stesso deve essere unitariamente ricondotta al Direttore della Testata.<br>È poi certamente vero, come è stato rilevato, che l'obiettivo del pluralismo non può ritenersi soddisfatto semplicemente dando voce con equità agli esponenti politici dell'una e dell'altra parte, ma deve consistere nella capacità di dare voce e conferire visibilità ai diversi attori della scena sociale e culturale; tuttavia occorre da una parte riconoscere che sono i politici stessi, il più delle volte, a premere per avere un ruolo di primo piano, a discapito quindi di un'informazione realmente completa e professionale - e certamente questa pressione è molto più forte in sede regionale e locale dove i politici hanno minori occasioni di visibilità - mentre da un altro lato bisogna ammettere che spesso intervistare un rappresentante della maggioranza e uno dell'opposizione per dimostrare di aver garantito il pluralismo sia la scelta più facile ed economica, dal momento che raccontare nel profondo la realtà richiede uomini e risorse. <br>
    1:07 Durata: 9 min 8 sec
  • Replica di Angela Buttiglione

    La dottoressa Buttiglione risponde agli oratori intervenuti facendo in primo luogo presente, con riferimento alla domanda del deputato Carra, di avere da tempo redatto un piano editoriale ed una ricognizione delle risorse esistenti, anche se fino ad oggi i Consigli di amministrazione che si sono succeduti negli ultimi due anni non hanno ancora trovato il tempo di esaminare questi documenti; ella comunque li porterà a conoscenza della Commissione. <br>Dopo aver precisato con riferimento alla richiesta del deputato Gianni che la sorte di RaiMed è competenza del Direttore Generale, la dottoressa Buttiglione si sofferma sui dati di ascolto riportati da «il Sole 24 Ore».<br>In realtà la situazione deve essere valutata tenendo conto delle tre edizioni del telegiornale: l'edizione delle 14, infatti, sta riscuotendo un successo notevole, con uno share del 19.50 per cento, mentre quella della notte si attesta intorno al 17.50, un risultato anche questo confortante sebbene si possa fare di più.<br>Il problema è evidentemente quello dell'edizione delle 19,30, i cui ascolti sono in forte calo. Ciò avviene però esclusivamente a causa del costante e crescente successo dell'«Eredità»: il problema è che il TG3 e il TGR sono collocati nella fascia oraria precedente a quella dei telegiornali delle reti ammiraglie di RAI e Mediaset, dove quindi vi è la concorrenza delle trasmissioni preserali. Naturalmente ella si augura di riuscire a migliorare i risultati del TGR delle 19,30, ma bisogna tener conto delle strategie editoriali dell'azienda e fino a che gli ascolti restano in RAI le perdite non devono essere considerate un vero problema.<br>Per quanto riguarda la questione dell'eccesso di interviste ai politici locali, il presidente Petruccioli ha colto nel segno quando ha indicato nella scarsezza delle risorse uno dei motivi di questo eccesso, da lei peraltro ripetutamente biasimato nelle riunioni con le redazioni; tuttavia vi è da considerare che l'intervista è anche uno strumento per mantenere rapporti tranquilli tra le redazioni e le autorità politiche locali, tanto che sarebbe opportuno consentire all'azienda di farsi forte di un indirizzo della Commissione in materia di pluralismo nell'informazione regionale. <br>La direttrice Buttiglione fa poi presente al deputato Caparini che la rotazione del telegiornale regionale sul satellite è attualmente operante solo tra le edizioni di capoluoghi che sono anche sedi di centri di produzione, mentre non è attualmente praticabile per le altre sedi regionali.<br>Quanto ai progetti per la mezz'ora di programmazione regionale richiesta dall'articolo 12 del contratto di servizio essi sono in stato avanzato e le trasmissioni partiranno nell'autunno del 2004.<br>Con riferimento al problema della copertura delle Olimpiadi invernali di Torino la dottoressa Buttiglione ritiene che le lamentele di una parte della redazione regionale non siano giustificate: in realtà sono allo studio numerosi progetti per dare risalto a questo evento e alle attività collegate, tuttavia non è pensabile che si comincino a promuovere i giochi olimpici con tre anni di anticipo perché il risultato potrebbe essere controproducente. <br>Per quanto riguarda la questione della contemporanea riduzione delle risorse umane e materiali a disposizione della Testata e degli appalti esterni, ella ricorda come la direzione Celli avesse promosso la filosofia del out sourcing che è stata poi a suo parere opportunamente abbandonata, senza però che si assumessero le decisioni conseguenti, quale in primo luogo quella di assumere e formare telecineoperatori e operatori di ripresa.<br>Per quanto riguarda la figura del corrispondente di provincia ella ritiene che debba essere superata e sostituita da un redattore residente, inserito nella redazione e in grado di coprire efficacemente l'intera provincia.<br>Le soluzioni a tutti questi problemi però evidentemente trovano un limite nei vincoli di bilancio; non è possibile pensare di procedere ad esempio ad ampie assunzioni di personale precario senza aver prima affrontato i problemi industriali e strutturali della RAI, primo fra i quali un costo di lavoro molto superiore a quello della concorrenza. <p>Il presidente Petruccioli ringrazia la dottoressa Buttiglione e dichiara conclusa l'audizione. <br>La seduta termina alle 16h10. <br>
    1:16 Durata: 11 min 4 sec