11 NOV 2003

Vigilanza Rai: Audizione del Direttore del Dipartimento dello sport della RAI

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 36 min
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Audizione del Direttore del Dipartimento dello sport della RAI .

Registrazione audio di "Vigilanza Rai: Audizione del Direttore del Dipartimento dello sport della RAI", registrato martedì 11 novembre 2003 alle 00:00.

La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 36 minuti.
  • Introduzione del presidente

    Il presidente, senatore Petruccioli, ricorda che l’audizione del dottor Francia era stata decisa nel corso del dibattito sul piano industriale della RAI, in considerazione delle problematiche di grande rilievo sollevate dal piano in questione per quanto riguarda lo sport, e in particolare dell’intento manifestato nel documento di mantenere un ruolo centrale alla programmazione sportiva su tutti e tre i canali televisivi, obiettivo questo che non può essere perseguito senza tenere nella dovuta considerazione i mutamenti nel mercato dei diritti sportivi determinati dalla nascita di Sky Italia. <br>Successivamente alla decisione della Commissione di audire il dottor Francia, assunta alla fine di ottobre, quest’ultimo è stato sostituito la settimana scorsa dal dottor Luigi Maffei nella carica di direttore della testata giornalistica RAISPORT; peraltro sia il fatto che il dottor Francia è stato fino a pochissimi giorni fa direttore della testata, sia il fatto che egli continui ad esercitare le funzioni di direttore del Dipartimento sport della RAI, che coordina le attività editoriali e quelle commerciali dell’azienda nel settore sportivo, contribuiscono a non rendere anacronistica la sua audizione. <br><strong>Indice degli interventi</strong><br>L'audizione comincia alle 14h35<br>Presidenza del presidente <strong>Claudio Petruccioli</strong>
    0:00 Durata: 2 min 28 sec
  • Relazione di Paolo Francia, direttore del Dipartimento sport della Rai

    Il dottor Paolo Francia, direttore del Dipartimento sport della RAI, ringrazia in primo luogo la Commissione per averlo invitato in audizione, anche perché ciò gli consentirà di esporre le sue preoccupazioni su talune problematiche del settore sportivo della RAI, in ordine alle quali egli ha ripetutamente e inutilmente chiesto udienza ai vertici dell’azienda. <br>In primo luogo egli ricorda che un anno e mezzo fa era stato istituito il Dipartimento sport della RAI al fine di favorire un miglior coordinamento tra l’attività di acquisizione dei diritti sportivi e la programmazione relazionale, così evitando che si perpetuassero talune inefficienze gestionali verificatesi in passato: si pensi all’oneroso acquisto da parte della RAI per quattro anni dei diritti relativi al torneo di tennis Roland Garros, torneo del quale non era poi stata trasmessa alcuna partita.<br>La politica da lui seguita in questo anno e mezzo è stata basata su quattro obiettivi fondamentali: la difesa della trasmissione del calcio in chiaro da parte della RAI, realizzata attraverso il contratto triennale con la Lega Calcio; il mantenimento, in questo caso evidentemente reso più facile dalle specifiche previsioni normative, dell’esclusiva dell’azienda sulle partite della Nazionale di calcio; la difesa dei diritti sulla Formula Uno, che sono stati garantiti fino al 2007; la razionalizzazione dei costi dei diritti di trasmissione degli eventi minori degli sport di maggior seguito e di quelli degli sport minori.<br>Un altro obiettivo perseguito con successo è stato quello di sviluppare l’efficacia della programmazione e della penetrazione commerciale del canale satellitare RAISATSPORT, istituito dal Consiglio di amministrazione presieduto dal dottor Zaccaria su sua pressante richiesta, e che ora comincia a sviluppare in pieno le sue potenzialità.<br>Questo impegno ha dato i suoi frutti. I nuovi indicatori di qualità e soddisfazione danno un ottimo posizionamento alla testata sportiva, mentre anche sul piano degli ascolti si sono registrati nel corso dell’ultimo anno successi importanti come quelli de «La domenica sportiva», passata da una quota media del 14,04 per cento al 14,20 o di «Novantesimo minuto», passato dal 30,83 per cento al 32,09.<br>La testata sportiva si trova ora di fronte ad un biennio ricco di impegni quali le Olimpiadi del 2004, i Campionati Europei di calcio, le Olimpiadi invernali del Piemonte, i Campionati mondiali di sci di Bormio.<br>A fronte di questi impegni vi è però una situazione sempre più difficile sul piano delle risorse umane e materiali di cui l’azienda non sembra voler prendere atto, e che già oggi va a volte a scapito degli standard tecnici di ripresa.<br>A queste difficoltà derivanti da carenze materiali, si sono poi aggiunte quelle di carattere ambientale determinate da attacchi esterni e atteggiamenti non sempre leali da parte di alcuni collaboratori. Per parte sua, egli ritiene di aver svolto le sue funzioni di direttore di testata e di dipartimento in maniera corretta, con spirito di lealtà aziendale, con attenzione al miglioramento del prodotto e alla elevazione degli standard etici in un settore così delicato. <br>
    0:02 Durata: 12 min 40 sec
  • Antonio Iervolino (UDC)

    Il senatore Iervolino esprime in primo luogo vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal dottor Francia e da tutta la redazione sportiva della RAI, che trova riscontro nei positivi risultati conseguiti. <br>Egli chiede quindi al dottor Francia di voler specificare il senso di talune sue affermazioni riguardanti in particolare la razionalizzazione dei costi dei diritti di ripresa e le manifestazioni di ostruzionismo o di ostilità da parte dell’azienda, nonché una sua valutazione sulle ragioni che hanno determinato la sua sostituzione dalla direzione di RAISPORT. <br>
    0:15 Durata: 2 min 4 sec
  • Giuseppe Giulietti (DS-U)

    Il deputato Giulietti rileva in primo luogo come i problemi sollevati dal dottor Francia, in particolare quello relativo alla sua sostituzione alla direzione della testata, si inquadrino in una situazione più generale di grave malessere aziendale che determina in questi giorni le proteste del TG3 e del TG2 e delle omologhe reti e pertanto non può e non deve essere liquidata, come da parte di alcuni si tende a fare, come una banale questione di scontri politici all’interno della maggioranza, una interpretazione che non rende giustizia né al dottor Francia né al dottor Maffei. <br>Egli chiede quindi in primo luogo al dottor Francia quali siano le sue valutazioni sulla maggiore o minore razionalità di una disgiunzione degli incarichi di direttore di testata e di direttore di dipartimento, e se a lui siano state prospettate da parte dei vertici aziendali delle argomentazioni di merito in ordine a questa scelta.<br>In secondo luogo egli chiede al dottor Francia una valutazione complessiva sulla politica seguita dall’azienda in materia di acquisizione dei diritti sportivi. In particolare egli si riferisce alle dichiarazioni di Piersilvio Berlusconi circa il fatto che mai come quest’anno sarebbe stato agevole per Mediaset acquistare i diritti della Champions League, in mancanza di un’offerta della RAI.<br>Infine egli chiede al dottor Francia di specificare a che cosa egli si riferisse parlando di elevazione degli standard etici, e in particolare se si riferisse ai rapporti con le agenzie di intermediazione nel campo dell’acquisizione dei diritti sportivi. <br>
    0:17 Durata: 9 min 53 sec
  • Antonio Iervolino (UDC)

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    0:27 Durata: 49 sec
  • Vittorio Pessina (FI)

    Il senatore Pessina nell’associarsi alle manifestazioni di stima nei confronti del dottor Francia e sui risultati esaltanti ottenuti nell’ultimo anno da RAISPORT in termini di audience, chiede al Direttore di conoscere la sua opinione in merito alla possibilità - ferme naturalmente restando le esigenze di ascolto, che peraltro una televisione di servizio pubblico non può considerare esclusive - di una presenza televisiva più forte degli sport minori sia in termini quantitativi, sia in termini di miglioramento della collocazione in palinsesto. <br>
    0:27 Durata: 3 min 5 sec
  • Paolo Gentiloni Silveri (MARGH-U)

    Il deputato Gentiloni Silveri esprime in primo luogo un certo imbarazzo per il fatto che la decisione repentinamente assunta dalla RAI di sostituire il dottor Francia alla direzione di RAISPORT, abbia sostanzialmente modificato il quadro nel quale era stata decisa questa audizione. <br>Nell’associarsi alla richiesta dei colleghi Iervolino e Giulietti di conoscere le valutazioni del dottor Francia sulle ragioni che hanno determinato la sua sostituzione, egli fa presente come già fin dalla sua prima audizione il direttore generale Cattaneo avesse dichiarato di non essere intenzionato a effettuare nuove nomine, se non quelle che si fossero rese necessarie per intervenute vacanze o per mutamenti degli assetti organizzativi. Appare pertanto singolare che sia stata decisa unicamente questa sostituzione, soprattutto alla luce dei positivi risultati conseguiti da RAISPORT. <br>
    0:30 Durata: 3 min 29 sec
  • Paolo Barelli (FI)

    Il senatore Barelli si associa, anche sulla base della propria personale esperienza di Presidente della Federazione Italiana di Pallanuoto, alle considerazioni del senatore Pessina in ordine alla necessità di valorizzare maggiormente gli sport minori, sia attraverso un migliore collocamento nella televisione in chiaro, sia attraverso lo sviluppo delle potenzialità del canale satellitare in questo settore. <br>
    0:34 Durata: 4 min 3 sec
  • Giuseppe Gianni (UDC)

    Il deputato Giuseppe Gianni si associa alla richiesta di conoscere la valutazione del dottor Francia sui motivi che hanno portato la sua sostituzione; egli preannuncia quindi che chiederà all’Ufficio di Presidenza di ascoltare sulla questione il direttore generale Cattaneo, apparendo incredibile ed in chiaro contrasto con i criteri di efficienza cui si richiama il Direttore generale stesso, che un dirigente venga sostituito proprio mentre ottiene risultati commerciali ed editoriali positivi. <br>Egli chiede altresì di sapere se la separazione degli incarichi di direttore di testata e di dipartimento abbia comportato un aumento per gli oneri dell’azienda. <br>
    0:38 Durata: 1 min 14 sec
  • Giorgio Merlo (MARGH-U)

    Il deputato Merlo, nell’associarsi alle considerazioni del collega Gentiloni Silveri circa l’oggettiva difficoltà di questa audizione con l’ex direttore di RAISPORT appena sostituito dall’incarico, chiede al dottor Francia se egli ritenga corretta l’attuale articolazione di RAISPORT su quattro redazioni, e se non ritenga che sarebbe invece più razionale avere redazioni anche a Napoli e a Torino. <br>Per quanto riguarda in particolare quest’ultima realtà, egli fa presente il grande rilievo del Piemonte nello sport nazionale, sia per la presenza di due realtà calcistiche che hanno un seguito extraregionale particolarmente forte, sia per il ruolo della Regione nel settore automobilistico, sia infine per la sua importanza nell’ambito degli sport invernali, che dovrebbe oltretutto essere rilanciata dalle Olimpiadi invernali del 2006, un evento sul quale la copertura giornalistica della RAI appare finora insufficiente.<br>La sottovalutazione di questa realtà appare invece evidente laddove si consideri che i giornalisti sportivi assegnati alla redazione di Torino del TG Regionale sono passati negli ultimi anni da sei a due, senza considerare che vi sono casi di sottoutilizzazione di notevoli professionalità, dei quali egli ritiene comunque opportuno discutere con il nuovo Direttore. <br>
    0:39 Durata: 3 min 57 sec
  • Davide Caparini (LNP)

    Il deputato Caparini condivide il disagio manifestato dai colleghi Gentiloni Silveri e Merlo per le conseguenze ricadute sull’audizione in corso della sostituzione del dottor Francia. <br>Peraltro egli ritiene comunque utile ascoltare la sua opinione su alcune questioni fondamentali.<br>In primo luogo quella, ricordata già da alcuni colleghi, della valorizzazione degli sport minori, in ordine alla quale Sky Italia riesce a muoversi molto bene, fino al punto da costruire un pubblico perfino per sport americani praticamente sconosciuti in Italia.<br>In secondo luogo egli chiede al dottor Francia quali iniziative possano a suo parere essere adottate per arginare il negativo fenomeno dello sport «gridato», e per evitare che la televisione si trasformi in amplificatore del fanatismo sportivo piuttosto che in scuola di fair play. <br>Il deputato Caparini si associa quindi alla richiesta di chiarimenti sulla vicenda della mancata formulazione di un’offerta per l’acquisto della Champions League, osservando peraltro come sia stato merito del Consiglio di amministrazione presieduto dal professor Baldassarre aver mantenuto alla RAI i diritti sul Campionato di calcio che non erano stati neanche iscritti nell’ultimo bilancio di previsione della precedente amministrazione.<br>Infine egli chiede il perché del trasferimento alla redazione romana di una serie di rubriche sportive tradizionalmente collocate a Milano, con un indubbio aumento oltretutto di oneri di ogni genere. <br>
    0:43 Durata: 7 min 34 sec
  • Presidente

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    0:51 Durata: 1 min 3 sec
  • Giorgio Lainati (FI)

    Il deputato Lainati si associa alle manifestazioni di stima dei colleghi e condivide quanto affermato dai senatori Pessina e Barelli e dal deputato Caparini circa la necessità di promuovere la cultura sportiva nazionale attraverso una migliore visibilità degli sport minori. <br>
    0:52 Durata: 2 min 55 sec
  • Presidente

    Il presidente Petruccioli, nel ricordare che l’audizione era stata richiesta in relazione ai complessi problemi concernenti lo sport che emergevano dall’esame del piano editoriale, chiede in primo luogo al dottor Francia se egli ritenga giustificata la separazione fra l’attività editoriale e quella di acquisizione dei contenuti per quanto riguarda lo sport, e se egli non pensi che il mantenimento di una autonoma figura di direzione dipartimentale sembri ricalcare quel modello divisionale che pure il piano stesso e i dirigenti della RAI affermano di voler superare. <br>Un altro obiettivo dichiarato dal piano sul quale egli chiede di conoscere l’opinione del Direttore è quello di una progressiva esternalizzazione delle unità mobili, in particolare di quelle di grandi dimensioni.<br>Il Presidente si sofferma quindi sulla questione sollevata da diversi colleghi di una maggiore visibilità degli sport minori. Si tratta certamente di un obiettivo da coltivare, e tuttavia non va dimenticato che la funzione dello sport in una televisione generalista e di servizio pubblico è anche quella di fidelizzare, attraverso i grandi eventi degli sport più seguiti, una quota notevole di pubblico, facendo così da traino all’intera programmazione.<br>A questo proposito egli chiede il parere del dottor Francia sul futuro che si prospetta allo sport nella televisione generalista e in particolare per la RAI a seguito dell’ingresso di Sky Italia sul mercato.<br>Non si può ignorare infatti che ormai già il 23 per cento delle famiglie italiane possiede la tecnologia necessaria per seguire le trasmissioni satellitari, e del resto è proprio lo sport, e in particolare il calcio, che si presta ad una fruizione anche da parte delle persone che non possiedono una parabola e un decoder, dal momento che la trasmissione satellitare delle partite di calcio ha dato luogo a fenomeni di aggregazione collettiva che ripropongono in forme nuove l’uso comunitario della televisione che veniva fatto nei primi anni.<br>Il Presidente infine chiede chiarimenti al dottor Francia circa i riferimenti da lui fatti all’introduzione di standard etici più elevati rispetto al passato. È evidente che questo è un problema che si propone per ogni attività economica in cui vi sia spazio per una funzione di mediazione, ma che potrebbe riguardare anche altri campi, come ad esempio il controllo sull’uso delle inquadrature nel corso di eventi sportivi con importanti soggetti sponsorizzatori. <br>
    0:55 Durata: 13 min 13 sec
  • Replica di Paolo Francia

    Il dottor Paolo Francia si sofferma in primo luogo sulla questione degli sport minori. <br>Egli condivide la necessità che la RAI aumenti i suoi sforzi per promuovere queste discipline sportive, anche nel quadro di una sempre maggiore razionalizzazione dei costi dei diritti sportivi, che attualmente continuano ad essere straordinariamente elevati per alcuni sport mentre per altri, che pure avrebbero bisogno di un sostegno adeguato, la RAI paga cifre veramente modeste che in certi casi - come in quello dei diritti pagati per la trasmissione delle gare riservate ai disabili - appaiono quasi delle mortificanti elemosine.<br>Ferma restando la trasmissione degli sport minori sulle reti analogiche, egli ritiene che un’importante potenzialità sia rappresentata dall’aumento della penetrazione di RAISATSPORT, e dalla ritrasmissione degli eventi programmati su questa rete in digitale terrestre nella fase del simul cast.<br>Per quanto riguarda poi gli eventi sportivi di discipline minori trasmessi su reti analogiche, che incontrano resistenze da parte dei direttori di rete che sono condizionati dall’Auditel, egli ricorda di aver proposto di «sterilizzare» le ore di trasmissione dedicate agli sport minori ai fini del calcolo del raggiungimento degli obiettivi di ascolto di ogni singola rete.<br>L’oratore si sofferma quindi sulle questioni sollevate dai deputati Merlo e Caparini in ordine alle redazioni di Torino e Milano.<br>In primo luogo egli fa presente al deputato Merlo che in realtà le redazioni non sono quattro ma due, essendo i redattori di Aosta e Bolzano titolari di un incarico speciale, a suo parere oltretutto concesso con una procedura discutibile. Egli condivide in pieno la necessità di istituire due redazioni a Torino e Napoli: i due redattori che si trovano oggi a Torino, ai quali faceva riferimento il deputato Merlo sono in realtà dipendenti dal TG Regionale e questo crea sicuramente dei problemi alla testata sportiva.<br>Egli è anche d’accordo con il deputato Caparini circa la questione del sottodimensionamento della redazione di Milano, che è responsabile oggi del 40 per cento del prodotto della testata ma ha solo 14 redattori contro i 65 di Roma. Purtroppo il suo sforzo di riequilibrare le risorse delle due redazioni non è stato fino ad oggi coronato dal successo.<br>Per quanto riguarda la domanda posta dal deputato Giuseppe Gianni circa i costi della separazione fra la direzione del dipartimento e quella della testata, il dottor Francia - nel condividere le considerazioni del Presidente circa l’incoerenza fra le modifiche annunciate al modello organizzativo della RAI e il conferimento di una autonomia al dipartimento - osserva come questo fino ad oggi era stato una sorta di scatola vuota, un incarico cioè di coordinamento fra le attività redazionali e quelle commerciali, affidato a lui in quanto direttore della testata; è evidente che nella nuova situazione il coordinamento non potrà funzionare se a lui non verranno attribuite risorse adeguate, in particolare di personale.<br>Il dottor Francia si sofferma quindi sulla questione sollevata dal piano industriale dell’esternalizzazione delle unità mobili che lo vede assolutamente contrario; si tratta infatti ad un tempo di una sottoutilizzazione delle risorse dell’azienda e di una perdita di specificità professionale e tecnica.<br>Per quanto riguarda la questione del futuro dello sport sulla televisione in chiaro, nell’osservare come talune caratteristiche culturali rendano comunque più difficile alla televisione a pagamento una espansione sul mercato analoga a quella realizzata ad esempio in Gran Bretagna, il dottor Francia fa presente che il fatto che l’ultimo contratto per il Campionato di calcio abbia durata triennale e quello per la Formula Uno copra i prossimi quattro anni lasciano un lasso di tempo per valutare la possibilità di una tutela normativa che salvaguardi lo sport sulla televisione in chiaro.<br>L’oratore si sofferma quindi sulla vicenda del mancato acquisto dei diritti della Champions League.<br>Fin dal settembre del 2002 egli aveva preso contatti con la società inglese TEAM che gestisce i diritti televisivi per questa manifestazione, rappresentando l’interesse della RAI a fare una proposta alternativa a quella di Mediaset.<br>Egli aveva poi dovuto trascinare le trattative con una certa lentezza a causa della nota crisi del Consiglio di amministrazione dell’azienda.<br>Insediatosi il nuovo Consiglio egli si era impegnato con la TEAM a formulare una proposta entro i primi giorni di giugno, proposta che aveva poi elaborato insieme al Direttore generale.<br>Qualche giorno prima però della data fissata la controparte britannica faceva sapere che erano ormai in fase di conclusione dell’accordo con Mediaset. Questo esito è stato determinato da una decisione del Direttore generale il quale ha ritenuto inopportuno investire notevoli risorse su un grande evento il cui successo di pubblico era legato a fattori incerti quali i risultati positivi di una o più squadre italiane, e aveva invece ritenuto che fosse meglio investire su trasmissioni con un maggior carattere di serialità.<br>Per quanto riguarda la questione, sulla quale pure sono stati richiesti chiarimenti, dello sforzo da lui fatto per moralizzare il sistema, naturalmente egli intendeva fare anche riferimento ai rapporti con le agenzie di intermediazione, ma non solo a questi, dal momento che nel campo delle trasmissioni sportive possono esservi parecchie «zone grigie»; per fare un esempio, egli ricorda come tradizionalmente le trasmissioni delle maratone durassero due ore e trenta circa, cioè dalla partenza all’arrivo, un tempo televisivamente eccessivo e che rendeva necessario l’uso di due elicotteri per le riprese, e ciò per motivi di autonomia di carburante.<br>Egli aveva quindi ridotto la durata delle maratone ad un’ora e quindici minuti - cioè alla ripresa della partenza, di una fase intermedia e dell’arrivo - un tempo che consente di usare un elicottero solo. Se nei prossimi mesi si dovessero nuovamente vedere delle maratone da due ore e mezza, sarebbe giusto chiedersi se i motivi di tale durata siano solo di carattere editoriale.<br>Il dottor Francia si sofferma infine sulla questione delle circostanze della sua sostituzione.<br>Egli fa presente che il 22 ottobre, rientrando da un periodo di malattia, aveva incontrato il Direttore generale, cui aveva fatto presenti alcune delle problematiche descritte nell’audizione di oggi. Il 3 novembre era stato nuovamente invitato a colloquio dal dottor Cattaneo. In questa circostanza il Direttore generale lo invitava in maniera molto pressante a scrivere una lettera nella quale egli avrebbe dovuto dichiararsi disponibile ad andare in pensione dal prossimo anno, nel qual caso avrebbe potuto rimanere alla direzione di RAISPORT e del Dipartimento fino alla fine dell’anno, mentre in caso contrario si sarebbe provveduto a sostituirlo in uno dei due incarichi. <br>Avendo chiesto tempo per prendere una decisione, anche alla luce delle probabili modifiche della normativa pensionistica, egli il giorno dopo scriveva una lettera in cui rifiutando di prendere una decisione riguardo alla richiesta di collocamento a riposo, chiedeva che a preferenza gli venisse lasciata la direzione della testata piuttosto di quella del Dipartimento, proponendo in alternativa di rinunciare ad entrambi gli incarichi se gliene fosse stato offerto un altro adeguato alla sua esperienza professionale. Il giorno dopo gli è stata comunicata la sua sostituzione alla direzione della testata. <p>Il presidente Petruccioli ringrazia il dottor Francia, osservando come quanto emerso dalla sua audizione dovrà essere oggetto di valutazione in Ufficio di Presidenza e in Commissione, e dichiara conclusa l’audizione. <br>La seduta termina alle 16h05. <br>
    1:08 Durata: 27 min 34 sec