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Roma, 25 maggio 2004 - Al centro della giornata politica è ancora la vicenda irachena, domani i giornali apriranno sul discorso tenuto da Bush e sugli echi italiani.
La puntata però si apre parlando di informazione in collegamento con Oliviero Beha, il quale parla con costernazione della chiusura della sua trasmissione radiofonica di servizio.
Capezzone ripercorre l'iter della vicenda chiarendo come anche la commissione di Vigilanza Rai abbia parlato di questa trasmissione.
Se uno fa un buon programma, a giudizio di molti, se non di tutti - afferma Beha - se fa un programma di ascolto, se non … si pone il problema politico e non guarda in faccia a nessuno e gli chiudono il programma, questo diventa un problema di tutti e dell'intera opinione pubblica.
Capezzone ricorda sia la curva di ascolto che faceva la trasmissione di Beha, che la progressiva compressione dei tempi che questa ha avuto.
Il picco di ascolto che faceva il programma dimostrava che la trasmissione interessava gli ascoltatori, ma quando qualcuno dà fastidio, non c'è ascolto che tenga.
Beha conclude dicendo di sentirsi un pericolo pubblico, perché non ha etichette né di destra né di sinistra e palesa il suo sconcerto.
La puntata però si apre parlando di informazione in collegamento con Oliviero Beha, il quale parla con costernazione della chiusura della sua trasmissione radiofonica di servizio.
Capezzone ripercorre l'iter della vicenda chiarendo come anche la commissione di Vigilanza Rai abbia parlato di questa trasmissione.
Se uno fa un buon programma, a giudizio di molti, se non di tutti - afferma Beha - se fa un programma di ascolto, se non … si pone il problema politico e non guarda in faccia a nessuno e gli chiudono il programma, questo diventa un problema di tutti e dell'intera opinione pubblica.
Capezzone ricorda sia la curva di ascolto che faceva la trasmissione di Beha, che la progressiva compressione dei tempi che questa ha avuto.
Il picco di ascolto che faceva il programma dimostrava che la trasmissione interessava gli ascoltatori, ma quando qualcuno dà fastidio, non c'è ascolto che tenga.
Beha conclude dicendo di sentirsi un pericolo pubblico, perché non ha etichette né di destra né di sinistra e palesa il suo sconcerto.
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