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Segnalaci eventuali errori su questa pagina(verrà aperta una finestra per inviare la segnalazione)Seguito della discussione di proposte di risoluzione sulla situazione generale della Rai.
Registrazione di "Vigilanza Rai: Seguito della discussione di proposte di risoluzione sulla situazione generale della Rai", registrato mercoledì 7 luglio 2004 alle 00:00.
La registrazione ha una durata di 57 minuti.
Registrazione di "Vigilanza Rai: Seguito della discussione di proposte di risoluzione sulla situazione generale della Rai", registrato mercoledì 7 luglio 2004 alle 00:00.
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Presidente
Il PRESIDENTE Petruccioli annuncia che i senatori Iervolino e Moncada Lo Giudice e il deputato Giuseppe Gianni hanno presentato la seguente proposta di risoluzione:<br>«Premesso che ad aprile 2004 il Parlamento ha approvato la legge n. 112 che oltre ad avviare lo sviluppo del Digitale Terrestre innova profondamente il quadro normativo di riferimento per tutto il settore radiotelevisivo ed introduce nuove regole per la nomina del Consiglio di amministrazione della Rai; considerato che fino ad ora le nomine del Consiglio di amministrazione della Rai sono state affidate alla imparzialità delle scelte dei Presidenti di Camera e Senato con evidente sottolineatura del ruolo di garanzia dello stesso e soprattutto del suo Presidente; viste le dimissioni della presidente Annunziata rassegnate il 4 maggio scorso; considerato la funzione peculiare che il servizio pubblico radiotelevisivo è chiamato a svolgere soprattutto nel nuovo contesto normativo dettato dalla legge n. 112/04, a difesa ed a garanzia del pluralismo, dell'imparzialità e della qualità dell'informazione; visto che il Consiglio di amministrazione ha avviato la procedura per la fusione fra Rai Holding e Rai S.p.A., così come previsto dalla legge n. 112/04; visto che è stato predisposto un nuovo Statuto della società che recepisce tutte le innovazioni della legge n. 112/04 e che entrerà in vigore presumibilmente, entro il mese di settembre 2004; la Commissione di Vigilanza Rai ritiene necessario superare la situazione in cui si trova l'attuale vertice della Rai, considerando il momento molto delicato per il futuro della più grande azienda culturale e dell'informazione del nostro Paese; impegna il Consiglio di amministrazione ad evitare, nel contesto di una fusione societaria e di un Consiglio di amministrazione privo del suo Presidente, di promuovere nomine in reti, testate, dipartimenti e società; impegna il Consiglio di amministrazione a completare la fusione tra Rai Holding e Rai S.p.A. entro i termini fissati dall'articolo 21 della legge n. 112/04 (60 giorni dall'entrata in vigore della stessa) e a rassegnare subito dopo e comunque non oltre il 30 settembre 2004 le proprie dimissioni in modo da consentire la formazione del nuovo vertice secondo i criteri della legge n. 112/04.» <br><strong>Indice degli interventi</strong><br>La seduta inizia alle 14h35<br>Presidenza del presidente <strong>Claudio Petruccioli</strong><br>0:00 Durata: 3 min -
Davide Caparini (LNFP)
Il deputato CAPARINI ritiene che tale risoluzione debba essere considerata inammissibile, dal momento che non si vede a che titolo la Commissione possa impegnare il Consiglio di amministrazione della Rai a tenere comportamenti determinati, e meno che mai a rassegnare le proprie dimissioni. <br>0:02 Durata: 1 min 41 sec -
Presidente
Il PRESIDENTE ritiene che il documento presentato dai colleghi Iervolino, Moncada Lo Giudice e Giuseppe Gianni debba essere considerato ammissibile, in quanto certamente non estraneo all'oggetto della discussione.<br>Egli peraltro invita i presentatori a tener conto delle obiezioni del deputato Caparini e a riformulare il testo nel senso di sostituire la parola «impegna» con l'altra «invita». <br>0:04 Durata: 1 min 4 sec -
Antonio Iervolino (UDC)
Il senatore IERVOLINO accoglie l'invito del Presidente e modifica il testo nel senso indicato.<br>Egli osserva peraltro come tale modifica non alteri il senso politico del documento, che è quello di rilevare l'inopportunità che il Consiglio di amministrazione uscente continui a gestire la Rai e di chiedere che la legge Gasparri sia applicata e si vada rapidamente a regime.<br>Egli ricorda come l'Unione democristiana e di centro, che ha sostenuto lealmente l'approvazione della legge di riforma del sistema radiotelevisivo pur con non poche perplessità su taluni degli aspetti più controversi, era stata consapevole per tempo della necessità di evitare una prolungata gestione interinale, e aveva pertanto proposto l'emendamento, approvato dal Senato e che aveva suscitato molte critiche, con il quale si fissava al 28 febbraio 2004 - data poi superata dalle vicende dell'approvazione della legge - il termine di scadenza del Consiglio di amministrazione in carica.<br>I successivi avvenimenti hanno dimostrato la correttezza di tale impostazione, in particolare dopo che le dimissioni della presidente Annunziata hanno determinato una evidente rottura degli equilibri che reggevano la formula di questo Consiglio di amministrazione così come era stata configurata dai Presidenti delle Camere.<br>E' evidente quindi che si pone ora un problema di rappresentatività, e dunque un problema di tutela della democrazia nella gestione del servizio pubblico, tema al quale i Democratici cristiani non possono non essere sensibili. <br>0:05 Durata: 6 min 15 sec -
Presidente
<br>0:11 Durata: 1 min 19 sec -
Giampaolo D'Andrea (Mar-DL-U)
Il senatore D'ANDREA osserva che la questione di inammissibilità sollevata dal deputato Caparini investe il problema degli effetti di una approvazione da parte della Commissione delle risoluzioni presentate.<br>A suo parere è infatti discutibile la tesi, pur autorevolmente sostenuta dal Presidente, che questa Commissione non abbia più alcun potere di revoca nei confronti dell'attuale Consiglio di amministrazione.<br>I principi generali sull'amministrazione delle società implicano infatti che laddove vi è un potere di nomina vi sia anche un potere di revoca, e se è vero che il Consiglio di amministrazione in carica non è stato nominato da questa Commissione, è anche vero che ad essa la nuova legge affida il compito di individuare i membri del Consiglio di amministrazione.<br>E' in ogni caso evidente che questo Consiglio di amministrazione non è più in grado di svolgere le sue funzioni: non va dimenticato che il Consiglio di amministrazione della Rai non opera come, ad esempio, quello di una fondazione per fini benefici, il cui compito è soltanto quello di tutelare il rispetto del programma di attività dell'istituzione. <br>E' invece organo di amministrazione della società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, il cui compito è quello di garantire il rispetto dell'imparzialità, del pluralismo, dell'accesso di tutte le posizioni politiche e culturali, tanto che la vigilanza stessa di questa Commissione si configura essenzialmente come uno strumento di tutela rispetto a situazioni patologiche, in quanto di norma è il Consiglio di amministrazione stesso a dover garantire il rispetto dei principi costituzionali nel servizio pubblico.<br>E' evidente che la rottura del patto istituzionale che aveva portato alla nomina di questo Consiglio, conseguente alle dimissioni della Presidente, fa sì che, indipendentemente dalle loro qualità personali, gli attuali membri del Consiglio di amministrazione non siano oggettivamente in grado di garantire agli occhi del pubblico l'imparzialità e l'indipendenza della Rai, ciò tanto più nella situazione determinatasi con l'assunzione dell'interim del Tesoro, e quindi della titolarità dell'organo che controlla la proprietà della Rai, da parte del proprietario di Mediaset. <br>0:13 Durata: 15 min 35 sec -
Presidente
l PRESIDENTE fa presente al senatore D'Andrea che la sua convinzione circa l'impossibilità che questa Commissione revochi il Consiglio di amministrazione in carica si fonda innanzitutto sulla considerazione che anche la precedente disciplina non dava questo potere alla Commissione, ma solo quello di proporre a maggioranza qualificata la revoca ai Presidenti delle Camere. <br>Peraltro la stessa legge Gasparri non prevede una procedura di revoca del Consiglio di amministrazione. <br>0:28 Durata: 2 min 10 sec -
Alfonso Pecoraro Scanio (Misto-Verdi-U)
Il deputato PECORARO SCANIO osserva come, al di là delle questioni pure importanti relative all'esistenza o meno in capo alla Commissione di un potere di revoca del Consiglio, resta il fatto che tale organo è ormai privo di rappresentatività e addirittura di vitalità.<br>E' evidente che quanto più si prolungherà questa situazione tanto più la Rai rimmarrà paralizzata, anche alla luce dell'evidente problema di conflitto di interessi che si manifesta con l'assunzione dell'interim del Tesoro da parte del presidente Berlusconi, una situazione questa oltretutto che è tutt'altro che chiaro quanto sia destinata a durare. <br>0:31 Durata: 7 min 52 sec -
Giorgio Lainati (FI)
Il deputato LAINATI dichiara in primo luogo di non accettare lezioni sulla stabilità governativa dal collega Pecoraro Scanio, che è stato ministro nel quarto dei governi che si sono succeduti nella scorsa legislatura.<br>Egli si dichiara poi assolutamente contrario a entrambi i documenti presentati, ed osserva come sarebbe paradossale e politicamente preoccupante se l'UDC finisse per votare insieme ai gruppi dell'opposizione di sinistra. <br>0:38 Durata: 7 min 47 sec -
Presidente
Il PRESIDENTE Petruccioli dichiara chiusa la discussione generale.<br>Dopo un breve dibattito al quale partecipano i deputati BUTTI, PECORARO SCANIO e GIULIETTI e il senatore FALOMI, egli annuncia che la Commissione tornerà a riunirsi martedì alle ore 14 per lo svolgimento delle dichiarazioni di voto e la votazione finale. <br>0:46 Durata: 1 min 29 sec -
Alessio Butti (AN) - Presidente
0:48 Durata: 1 min 16 sec -
Paolo Gentiloni (MARGH-U)
0:49 Durata: 1 min 42 sec -
Presidente - Alfonso Pecoraro Scanio (Misto-Verdi-U)
0:51 Durata: 2 min 42 sec -
Antonio Falomi (Misto)
0:53 Durata: 1 min 22 sec -
Giuseppe Giulietti (DS-U)
0:55 Durata: 1 min 27 sec -
Presidente
La seduta termina alle 15h30.0:56 Durata: 1 min 18 sec