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La Vigilanza ha deciso: Capezzone sarà audito il prossimo 5 di marzo, "per non alimentare polemiche" nel momento in cui si sta insediando il nuovo Cda. Dura reazione dei radicali che decidono di proseguire ed allargare l'azione nonviolenta.Roma, 27 gennaio 2002 - Daniele Capezzone, al decimo giorno di sciopero della fame, si è presentato nella sala stampa della Camera con in mano la lettera che ha ricevuto la sera precedente (martedi) dal presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Claudio Petruccioli, nella quale si fissa l'audizione del segretario di Radicali Italiani, il prossimo 5 … marzo, solo cinque giorni prima del termime ultimo per la raccolta firme sulle 25 pdl di iniziativa popolare che i radicali hanno in corso.
La scelta della data è giunta - secondo quanto scritto Petruccioli - dopo aver ricevuto "ampio mandato" dall'ufficio di Presidenza e dopo aver considerato che "il particolare momento nel quale si trova la azienda concessionaria del servizio pubblico, praticamente in 'sede vacante' nel passaggio da un consiglio di amministrazione all’altro, suggerisce la opportunità di non alimentare polemiche che possono essere evitate".Inoltre, ha chiarito Petruccioli, l'audizione ha dei vincoli ben precisi: dovrà essere limitata "agli aspetti connessi con la iniziativa politica che i Radicali Italiani hanno in corso" e durerà solo due ore, dalle 12 alle 14.
Capezzone: "Scelta incredibile e incomprensibile"La reazione di Capezzone è stata molto netta: "Pur essendo ormai prossimi allo scadere della raccolta firme e pur essendo in corso un'iniziativa non violenta - ha esordito -, il presidente ci convoca tra una settimana. E' una scelta così incredibile e incomprensibile - afferma - che c'è da sperare che ci sia un equivoco...""Per ciò che riguarda la Commissione - ha continuato - credo di dover constatare che i tempi e i modi con cui si è scelto di operare, rischiano di essere utili solo a perfezionare l'opera di non informazione dei cittadini che è avvenuta in questi cinque mesi e quindi definitivamente a sabotare questa raccolta firme"."Si allarga il gap di non informazione" Capezzone ha parlato poi dell'evoluzione-involuzione che ha seguito la sua iniziativa non violenta: "Per adesso - ricorda il segretario - ad eccezione di Radio Anch'io, tutti gli spazi di confronto di dibattito di approfondimento restano chiusi, devo quindi constatare - continua - che a fronte di quelle prese di posizione e a fronte di quell'iniziativa non violenta, che comincia ad essere costosa e rischiosa, la situazione non solo non è migliorata, ma non è nemmeno rimasta uguale, si è aggravata: si allarga il gap di non informazione del cittadino"."La mia iniziativa non violenta - ha confermato il segretario - non può che andare avanti, perché trova purtroppo nuove ragioni per essere proseguita, non a difesa dei diritti nostri, ma a difesa dei diritti dei cittadini a conoscere questa iniziativa politica e giudicarla positivamente o negativamente".Lo sciopero della fame si allargaRita Bernardini, Sergio Stanzani, Marco Beltrandi e Michele De Lucia, presenti alla conferenza stampa, dichiarano di volersi unire all'iniziativa non violenta di Capezzone e annunciano che a partire dalla mezzanotte di questa sera, 27 febbraio 2002, inizieranno lo sciopero della fame.
La scelta della data è giunta - secondo quanto scritto Petruccioli - dopo aver ricevuto "ampio mandato" dall'ufficio di Presidenza e dopo aver considerato che "il particolare momento nel quale si trova la azienda concessionaria del servizio pubblico, praticamente in 'sede vacante' nel passaggio da un consiglio di amministrazione all’altro, suggerisce la opportunità di non alimentare polemiche che possono essere evitate".Inoltre, ha chiarito Petruccioli, l'audizione ha dei vincoli ben precisi: dovrà essere limitata "agli aspetti connessi con la iniziativa politica che i Radicali Italiani hanno in corso" e durerà solo due ore, dalle 12 alle 14.
Capezzone: "Scelta incredibile e incomprensibile"La reazione di Capezzone è stata molto netta: "Pur essendo ormai prossimi allo scadere della raccolta firme e pur essendo in corso un'iniziativa non violenta - ha esordito -, il presidente ci convoca tra una settimana. E' una scelta così incredibile e incomprensibile - afferma - che c'è da sperare che ci sia un equivoco...""Per ciò che riguarda la Commissione - ha continuato - credo di dover constatare che i tempi e i modi con cui si è scelto di operare, rischiano di essere utili solo a perfezionare l'opera di non informazione dei cittadini che è avvenuta in questi cinque mesi e quindi definitivamente a sabotare questa raccolta firme"."Si allarga il gap di non informazione" Capezzone ha parlato poi dell'evoluzione-involuzione che ha seguito la sua iniziativa non violenta: "Per adesso - ricorda il segretario - ad eccezione di Radio Anch'io, tutti gli spazi di confronto di dibattito di approfondimento restano chiusi, devo quindi constatare - continua - che a fronte di quelle prese di posizione e a fronte di quell'iniziativa non violenta, che comincia ad essere costosa e rischiosa, la situazione non solo non è migliorata, ma non è nemmeno rimasta uguale, si è aggravata: si allarga il gap di non informazione del cittadino"."La mia iniziativa non violenta - ha confermato il segretario - non può che andare avanti, perché trova purtroppo nuove ragioni per essere proseguita, non a difesa dei diritti nostri, ma a difesa dei diritti dei cittadini a conoscere questa iniziativa politica e giudicarla positivamente o negativamente".Lo sciopero della fame si allargaRita Bernardini, Sergio Stanzani, Marco Beltrandi e Michele De Lucia, presenti alla conferenza stampa, dichiarano di volersi unire all'iniziativa non violenta di Capezzone e annunciano che a partire dalla mezzanotte di questa sera, 27 febbraio 2002, inizieranno lo sciopero della fame.
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