La leader radicale e parlamentare europeo Emma Bonino, ha avuto oggi un incontro a Kabul con il presidente afghano Hamid Karzai.
Roma, 9 giugno 2002 - Emma Bonino, in visita per la prima volta in Afghanistan dopo la caduto del regime talebano, invitata a partecipare alla prima seduta della Loya Jirga, il neo parlamento afghano, ha rilasciato per i microfoni di Radio Radicale le sue impressioni su "Kabul in costruzione", evidenziando i problemi espressi dal presidente Karzai, ma notando soprattutto i progressi fatti nella capitale, in particolare per la situazione per i diritti delle donne.
I … problemi in Afghanistan Durante il colloquio Karzai ha espresso alla leader radicale alcune preoiccupazioni, tra le quale il rispetto, da parte dei paesi donatori, degli impegni finanziari presi a Tokyo per la ricostruzione del paese e la necessità di garantire la sicurezza anche al di là di Kabul.
"Il presidente Karzai - ha riferito Bonino - ci ha manifestato la propria preoccupazione in particolare per due problemi.
Il primo è che vengano mantenute le promesse della comunità dei donatori.
E' importante per Karzai che gli impegni finanziari assunti a Tokyo vengano onorati al più resto per avviare subito i lavori di ricostruzione".
Il secondo problema evidenziato da Karzai, per Bonino, è quello della sicurezza del paese, garantita al momento dalle forze internazionali solo a Kabul: "Credo invece - ha aggiunto Bonino - che sarebbe importante che la comunità internazionale decidesse di garantire la sicurezza anche in altre zone dell'Afghanistan".
Un trend positivo Per l'europarlamentare radicale, il processo in atto nel paese sembra comunque molto positivo.
"Il governo sta rispettando tutti gli impegni e le scadenze assunti alla Conferenza di Bonn e l'atmosfera che si respira a Kabul sembra davvero nuova, con le scuole e le università strapiene".
"Un trend positivo - ha detto ancora Bonino - che però è anche molto fragile e che proprio in questa fase delicata necessita della massima attenzione da parte della comunità internazionale".
Domani mattina Emma Bonino incontrerà le donne afgane che hanno finalmente avuto la possibilità di ricominciare e lavorare.
In seguito sarà in visita alla Loya Jirga, il Gran Consiglio tribale che dovrà eleggere il capo dello Stato e il nuovo governo afghano che condurrà il Paese alle elezioni generali del 2004.
Roma, 9 giugno 2002 - Emma Bonino, in visita per la prima volta in Afghanistan dopo la caduto del regime talebano, invitata a partecipare alla prima seduta della Loya Jirga, il neo parlamento afghano, ha rilasciato per i microfoni di Radio Radicale le sue impressioni su "Kabul in costruzione", evidenziando i problemi espressi dal presidente Karzai, ma notando soprattutto i progressi fatti nella capitale, in particolare per la situazione per i diritti delle donne.
I … problemi in Afghanistan Durante il colloquio Karzai ha espresso alla leader radicale alcune preoiccupazioni, tra le quale il rispetto, da parte dei paesi donatori, degli impegni finanziari presi a Tokyo per la ricostruzione del paese e la necessità di garantire la sicurezza anche al di là di Kabul.
"Il presidente Karzai - ha riferito Bonino - ci ha manifestato la propria preoccupazione in particolare per due problemi.
Il primo è che vengano mantenute le promesse della comunità dei donatori.
E' importante per Karzai che gli impegni finanziari assunti a Tokyo vengano onorati al più resto per avviare subito i lavori di ricostruzione".
Il secondo problema evidenziato da Karzai, per Bonino, è quello della sicurezza del paese, garantita al momento dalle forze internazionali solo a Kabul: "Credo invece - ha aggiunto Bonino - che sarebbe importante che la comunità internazionale decidesse di garantire la sicurezza anche in altre zone dell'Afghanistan".
Un trend positivo Per l'europarlamentare radicale, il processo in atto nel paese sembra comunque molto positivo.
"Il governo sta rispettando tutti gli impegni e le scadenze assunti alla Conferenza di Bonn e l'atmosfera che si respira a Kabul sembra davvero nuova, con le scuole e le università strapiene".
"Un trend positivo - ha detto ancora Bonino - che però è anche molto fragile e che proprio in questa fase delicata necessita della massima attenzione da parte della comunità internazionale".
Domani mattina Emma Bonino incontrerà le donne afgane che hanno finalmente avuto la possibilità di ricominciare e lavorare.
In seguito sarà in visita alla Loya Jirga, il Gran Consiglio tribale che dovrà eleggere il capo dello Stato e il nuovo governo afghano che condurrà il Paese alle elezioni generali del 2004.
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