L'Europa, per ora, dice no all'utilizzo dell'embrione umano sovrannumerario per la ricerca scientifica.
Bruxelles, 30 settembre 2002 - Oggi a Bruxelles si è deciso sul piano di finanziamento per la ricerca, dopo un negoziato durato mesi, e che ha avuto come arma del contendere i tipi di finanziamento ai 15 Paesi Membri dell'Unione per la ricerca scientifica per i periodo 2002-2006.
Il programma ha obiettivi ambiziosi, il primo tra tutti è la creazione di uno spazio per la ricerca, la "Era", European Reserch Area, una integrazione sovranazionale europea delle strutture di ricerca che consenta … di sviluppare al massimo le sinergie comuni.
Vince la via italiana: no all'uso degli embrioni La chiave d'intesa è stata la garanzia che fino a tutto il 2003, non potrà essere finanziata alcuna ricerca che utilizzi embrioni umani o cellule staminali derivanti da embrioni umani che non siano già esistenti.
"In nessun modo consentiamo - ha spiegato ai giornalisti il viceministro per l'Istruzione e la Ricerca Scientifica Guido Possa - che per fini di ricerca si utilizzino embrioni umani direttamente o indirettamente determinadone la distruzione".
"Consideriamo - ha aggiunto - che un embrione umano è un essere vitale che ha la potenzialità di diventare un essere umano: questa potenzialità gli conferisce un carattere di particolare rilievo, un carattere sacro".
La decisione non è retroattiva Possa ha tenuto comunque a spiegare che non saranno escluse nè le ricerche su embrioni umani, nè quelle sulle cellule staminali ad una data antecedente a quella odierna.
"Per quanto riguarda le ricerche sulle cellule staminali, cioè le cellule staminali dette totipotenti, quelle derivate dagli embrioni umani, la loro produzione prevede la distruzione dell'embrione umano e quindi le ricerche di questo tipo, se le cellule staminali sono già esistenti, non c'è questa relazione di causa effetto, perché la relazione di distruzione è già avvenuta e non è perseguibile, quindi le consentiamo".
Siamo come gli Usa Possa ha poi ricordato che una simile decisione è avvenuta negli Stati Uniti e che l'Italia si è perfettamente allineata "Bush - ha detto - il 9 agosto 2001 ha stabilito che i fondi per le cellule staminali possono essere dati solo per l'utilizzo di cellule staminali già esistenti.
Per ciò che riguarda il finanziamento, la nostra posizione è la stessa ".
Secondo Possa anche la Germania si sarebbe da tempo allineata con gli Usa, prendendo lo stesso tipo di decisione.
L'interpretazione italiana: la moratoria Il programma specifico di "Structuring and Integrating Era", in particolare la parte che si occupa delle cellule staminali, non esclude l'utilizzo degli embrioni alla data odierna, per questo motivo Possa ha spiegato che l'Italia ha votato contro, nonostante l'approvazione degli altri 14 Stati Mmebri.
Oltre al voto sui programmi specifici, la discussione ha riguardato anche una serie di dichiarazioni della Commissione su questo tema, "queste dichiarazioni - spiega Possa - sono di sospensiva, cioè non si finanzieranno, fino alla fine del 2003, ricerche su embrioni umani.
La dizione usata dal particolare compromesso che esprime la Commissione, ci consente di dire che si tratta di cellule staminali già esistenti".
La moratoria scadrà quindi nel dicembre 2003, momento in cui l'Italia avrà la presidenza di turno all'Unione Europea.
Bruxelles, 30 settembre 2002 - Oggi a Bruxelles si è deciso sul piano di finanziamento per la ricerca, dopo un negoziato durato mesi, e che ha avuto come arma del contendere i tipi di finanziamento ai 15 Paesi Membri dell'Unione per la ricerca scientifica per i periodo 2002-2006.
Il programma ha obiettivi ambiziosi, il primo tra tutti è la creazione di uno spazio per la ricerca, la "Era", European Reserch Area, una integrazione sovranazionale europea delle strutture di ricerca che consenta … di sviluppare al massimo le sinergie comuni.
Vince la via italiana: no all'uso degli embrioni La chiave d'intesa è stata la garanzia che fino a tutto il 2003, non potrà essere finanziata alcuna ricerca che utilizzi embrioni umani o cellule staminali derivanti da embrioni umani che non siano già esistenti.
"In nessun modo consentiamo - ha spiegato ai giornalisti il viceministro per l'Istruzione e la Ricerca Scientifica Guido Possa - che per fini di ricerca si utilizzino embrioni umani direttamente o indirettamente determinadone la distruzione".
"Consideriamo - ha aggiunto - che un embrione umano è un essere vitale che ha la potenzialità di diventare un essere umano: questa potenzialità gli conferisce un carattere di particolare rilievo, un carattere sacro".
La decisione non è retroattiva Possa ha tenuto comunque a spiegare che non saranno escluse nè le ricerche su embrioni umani, nè quelle sulle cellule staminali ad una data antecedente a quella odierna.
"Per quanto riguarda le ricerche sulle cellule staminali, cioè le cellule staminali dette totipotenti, quelle derivate dagli embrioni umani, la loro produzione prevede la distruzione dell'embrione umano e quindi le ricerche di questo tipo, se le cellule staminali sono già esistenti, non c'è questa relazione di causa effetto, perché la relazione di distruzione è già avvenuta e non è perseguibile, quindi le consentiamo".
Siamo come gli Usa Possa ha poi ricordato che una simile decisione è avvenuta negli Stati Uniti e che l'Italia si è perfettamente allineata "Bush - ha detto - il 9 agosto 2001 ha stabilito che i fondi per le cellule staminali possono essere dati solo per l'utilizzo di cellule staminali già esistenti.
Per ciò che riguarda il finanziamento, la nostra posizione è la stessa ".
Secondo Possa anche la Germania si sarebbe da tempo allineata con gli Usa, prendendo lo stesso tipo di decisione.
L'interpretazione italiana: la moratoria Il programma specifico di "Structuring and Integrating Era", in particolare la parte che si occupa delle cellule staminali, non esclude l'utilizzo degli embrioni alla data odierna, per questo motivo Possa ha spiegato che l'Italia ha votato contro, nonostante l'approvazione degli altri 14 Stati Mmebri.
Oltre al voto sui programmi specifici, la discussione ha riguardato anche una serie di dichiarazioni della Commissione su questo tema, "queste dichiarazioni - spiega Possa - sono di sospensiva, cioè non si finanzieranno, fino alla fine del 2003, ricerche su embrioni umani.
La dizione usata dal particolare compromesso che esprime la Commissione, ci consente di dire che si tratta di cellule staminali già esistenti".
La moratoria scadrà quindi nel dicembre 2003, momento in cui l'Italia avrà la presidenza di turno all'Unione Europea.
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