28 OTT 2002

Droga: Condanna definitiva da parte della Crown Court per Chris Davies e Marco Cappato per azioni di disobbedienza civile

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Cappato e Davies condannati e 7 giorni di carcere o ad una multa di 100 sterline.

Il giudice li dichiara irresponsabili e li accusa di aver solo fatto perdere tempo Manchester, 28 ottobre 2002 - Chris Davies e Marco Cappato questa mattina sono stati condannati dalla Corte della Corona di Manchester per le azioni di disobbedienza civile che avevano condotto a Stockport nel mese di dicembre del 2001.

Questo è l'ennesimo processo nei loro confronti: l'udienza si è aperta con la presentazione da parte degli avvocati difensori del caso di Chris Davies e Marco Cappato.

Il procuratore ha ricordato i
fatti del dicembre del 2001, con le due azioni che erano state commesse rispettivamente il 15 e il 20 dicembre dai due imputati che si erano consegnati alla polizia dichiarandosi in possesso di cannabis.

I difensori hanno spiegato le ragioni, affermando che si trattava di un'azione di disobbedienza civile per chiedere la riforma delle attuali leggi sulle droghe in Gran Bretagna.

Il giudice, intorno alle 12.15, ha dato la sentenza.

Le parole del giudice Fish sono state di dichiarare gli imputati colpevoli di possesso di cannabis, "la Corte sa che è un reato a livelli più bassi dei reati per droga, tuttavia a voi non è permesso fare questo e il vostro comportamento è altamente irresponsabile per una serie di ragioni".

Il giudice: "siete degli irresponsabili" e … Fish ha quindi spiegato queste ragioni: innanzitutto il ruolo di Parlamentari europei, il fatto che proprio in questa funzione Cappato e Davies avrebbero avuto la possibilità di influenzare e di spiegare all'opinione pubblica attraverso i media la loro posizione sulla legge attuale sulle droghe: "Avete scelto un metodo provocatorio" ha detto ancora il giudice Fish, che ha continuato dicendo "la vostra posizione, voi avete una rappresentanza elettorale, vi impone di rispettare le leggi, come fanno milioni di persone in Europa, tanto più che siamo in un sistema democratico".

Alle parole di irresponsabilità del giudice ha risposto Marco Cappato: "Il giudice ha menzionato la nostra irresponsabilità, in particolare in quanto Parlamentari europei ed ha anche menzionato il fatto che era inutile, nella nostra processione, cercare di ottenere un dibattito in questo modo, in quanto noi da parlamentari abbiamo già abbastanza accesso ai mezzi di informazione e abbiamo altri strumenti per cercare di riformare le leggi e che questo dibattito è di fatto un dibattito che esiste, sono usciti rapporti, studi scientifici, e quindi non c'era la necessità di fare questo tipo di azione".

"In realtà, ma questo non c'è stata data la possibilità di rispondere in aula, ma l'abbiamo fatto fuori dall'aula con la stampa presente - prosegue l'eurodeputato radicale - è vero che esistono e che sono stati pubblicati numerosi studi scientifici, in particolare il più autorevole a livello internazionale all'interno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, uno studio che poi è stato però censurato e non pubblicato, ma moltissimi sono gli studi che confermano come la cannabis sia meno dannosa dell'alcool e del tabacco, nonostante questo, è il dibattito politico e della politica a dimostrarsi completamente paralizzata e bloccata di fronte a questo tema".

… "Avete solo fatto perdere tempo alla polizia e alla Corte" Il giudice Fish ha poi accusato Davies e Cappato di aver fatto perdere del tempo alla polizia, alla procura e alla Corte "per queste circostanze - ha concluso - l'azione che avete compiuto è altamente irresponsabile".

La condanna è in realtà più morale che sostanziale, perché riguarda il pagamento di 100 sterline o sette giorni di carcere nel caso in cui non avvenga il pagamento e in più il pagamento dei costi della procedura che ammonta per Chris Davies a 3585 sterline, per Marco Cappato 2385 sterline.

Su questa questione Chris Davies ha detto chiaramente che il cambiamento della legge farebbe perdere meno tempo alla polizia, alle procure e ai tribunali.

Cappato: "Mettiamo sotto accusa queste leggi proibizioniste" Marco Cappato ha aggiunto: "Quello che noi abbiamo voluto denunciare col nostro atto di disobbedienza civile sono decine di migliaia di casi e di persone che in seguito a comportamenti simili al nostro, cioè di possesso di piccole quantità di cannabis, intasano il sistema della giustizia non solo in Gran Bretagna, ma in tutta Europa, quindi oltre che guardare il nostro caso sarebbe opportuno che la politica in Gran Bretagna e in Europa guardasse a queste decine di migliaia di persone, per poi arrivare a quei casi limite che Rita Bernardini e Radicali Italiani stanno monitorando e pubblicando sui nostri forum di radicali.it, cioè di quei numerosissimi arresti che poi portano anche alle disperazioni personali dei soggetti più deboli, come ai suicidi in carcere e a questo tipo di tragedie individuali".

Il giudice Fish ha concluso negando il diritto alle disobbedienze civili da parte dei parlamentari, ma Cappato ha precisato a Radio Radicale, che l'azione dei due Parlamentari europei non era volta ad ottenere un diritto alla disobbedienza civile, "ma di mettere sotto accusa questa legge proibizionista". .

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