Firenze, 21 marzo 2001 - Documento audiovideo del dibattito su "Fra la Casa Bianca e Botteghe Oscure", del ministro degli esteri Lamberto Dini.
Intervengono l'autore, il ministro della giustizia ed ex sottosegretario agli esteri Piero Fassino, e il senatore della Casa Delle Libertà Jas Gawronski.
L'incontro ha costituito l'occasione per un bilancio degli ultimi cinque anni, che hanno visto Lamberto Dini ininterrottamente alla guida della politica estera italiana.
Secondo Fassino, in questi cinque anni la sinistra è riuscita a "cambiare il profilo della politica estera italiana", unendo in una … "visione strategica complementare" le tre dimensioni europee: "l'integrazione dell'Unione, il processo di allargamento ad Est, il dialogo euro-mediterraneo".
Gavronski, pur riconoscendo che il prossimo governo, qualunque esso sia, "si dovrà basare su quanto fatto finora", ha criticato la gestione del caso Ocalan il ruolo timido nell'allargamento della Nato, e l'immagine di anti-americanismo del ministero Dini.
Il ministro ha invece tratto un bilancio sostanzialmente positivo dei suoi anni alla guida della Farnesina, sottoinenado in particolare come nei Balcani l'Italia si sia guadagnata "una nuova affidabilità".
Intervengono l'autore, il ministro della giustizia ed ex sottosegretario agli esteri Piero Fassino, e il senatore della Casa Delle Libertà Jas Gawronski.
L'incontro ha costituito l'occasione per un bilancio degli ultimi cinque anni, che hanno visto Lamberto Dini ininterrottamente alla guida della politica estera italiana.
Secondo Fassino, in questi cinque anni la sinistra è riuscita a "cambiare il profilo della politica estera italiana", unendo in una … "visione strategica complementare" le tre dimensioni europee: "l'integrazione dell'Unione, il processo di allargamento ad Est, il dialogo euro-mediterraneo".
Gavronski, pur riconoscendo che il prossimo governo, qualunque esso sia, "si dovrà basare su quanto fatto finora", ha criticato la gestione del caso Ocalan il ruolo timido nell'allargamento della Nato, e l'immagine di anti-americanismo del ministero Dini.
Il ministro ha invece tratto un bilancio sostanzialmente positivo dei suoi anni alla guida della Farnesina, sottoinenado in particolare come nei Balcani l'Italia si sia guadagnata "una nuova affidabilità".
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