Ancona, 25 aprile 2001 - Marco Pannella ad Ancona ha incontrato i candidati della Lista Bonino e, discutendo con i giornalisti, nel ricordo del 25 aprile ha rivolto un "saluto solidale ai rappresentanti demonizzati dall'antifascismo speculatore", con particolare riferimento alle polemiche innescate dalle dichiarazioni di Rauti e dalle manifestazioni dei rappresentanti di estrema destra.
Il leader radicale richiamandosi agli "antifascisti assassinati come Rosselli, che lottavano anche per la libertà dei loro carcerieri" ha affermato: "Oggi non si può tollerare il linciaggio di nessuna parte … politica concorrente solo perchè scomunicata e demonizzata".
Contrapponendosi al "fascismo degli antifascisti" il leader radicale ha rivendicato la lotta per la libertà che i radicali continuano ad incarnare: "Diamo corpo rischiando la vita, come durante la resistenza, alla nostra volontà di libertà e di diritto", riferendosi all'imminente inizio del Satyagraha radicale, di cui più avanti ha illustrato l'obiettivo: "Chiediamo al Presidente della Repubblica un solo gesto - ha affermato - quello di dichiarare pubblicamente che è vero che in Italia sul piano del funzionamento democratico delle istituzioni e della politica ci sono delle cose che devono essere corrette e non sono andate bene".Pannella ha chiamato in causa Ciampi anche su un altro fronte, richiamando l'intervista rilasciata da Giulio Andreotti a "Il Mattino" di Napoli, nella quale il senatore a vita aveva denunciato l'inerzia del capo dello Stato di fronte alla truffa perpretata ai danni degli elettori, cui si lascia credere che vi sia un'elezione diretta del premier, mentre - su questo l'assenso di Pannella - in realtà il Presidente del Consiglio deve comunque trovare voti in parlamento, secondo la Costituzione vigente.
Questo dato, ha affermato Pannella, costituisce un "vero e proprio Golpe".
A tal proposito Marco Pannella ha richiamato la proposta unicamente dei radicali di un modello di "costituzione liberale di tipo americano", presidenziale, bipartico, federalista, mentre tutti gli altri in Italia "sono tutti contro il sistema anglosassone" e si predilige l'influenza sui parlamentari "rappresentanti di partito".
In questo scenario, Pannella ha ribadito la propria convizione per la quale "Silvio Berlulsconi è l'uomo della provvidenza", in quanto, "quando eravamo sul punto di andare al bipartitismo americano", è tornato indietro circa la sua volontà di promuovere la riforma, con un chiaro riferimento alla campagna astensionista di Berlusconi sui referendum del maggio 2000, e più avanti ha aggiunto "Rutelli e Berlusconi sono ferocemente d'accordo", sul fatto che "i Radicali non devono essere nel prossimo Parlamento".
Il leader radicale, rispondendo alle domande dei giornalisti, è poi ritornato sui temi relativi all'informazione: "Oggi si offrono centinaia di verità per meglio celare le verità fondamentali", e - ha continuato - nei media "nessuno parla di niente".
Non si è fatta menzione per esempio del fatto che "il capo della narcotici di Roma dott.
Di Mario, si è dimesso dalla Polizia e si è dichiarato antiproibizionista".
L'informazione, ha concluso Pannella rappresenta solo terreno di conquista per "l'Ordine, il quale oggi vuole regnare anche in Internet".
Il leader radicale richiamandosi agli "antifascisti assassinati come Rosselli, che lottavano anche per la libertà dei loro carcerieri" ha affermato: "Oggi non si può tollerare il linciaggio di nessuna parte … politica concorrente solo perchè scomunicata e demonizzata".
Contrapponendosi al "fascismo degli antifascisti" il leader radicale ha rivendicato la lotta per la libertà che i radicali continuano ad incarnare: "Diamo corpo rischiando la vita, come durante la resistenza, alla nostra volontà di libertà e di diritto", riferendosi all'imminente inizio del Satyagraha radicale, di cui più avanti ha illustrato l'obiettivo: "Chiediamo al Presidente della Repubblica un solo gesto - ha affermato - quello di dichiarare pubblicamente che è vero che in Italia sul piano del funzionamento democratico delle istituzioni e della politica ci sono delle cose che devono essere corrette e non sono andate bene".Pannella ha chiamato in causa Ciampi anche su un altro fronte, richiamando l'intervista rilasciata da Giulio Andreotti a "Il Mattino" di Napoli, nella quale il senatore a vita aveva denunciato l'inerzia del capo dello Stato di fronte alla truffa perpretata ai danni degli elettori, cui si lascia credere che vi sia un'elezione diretta del premier, mentre - su questo l'assenso di Pannella - in realtà il Presidente del Consiglio deve comunque trovare voti in parlamento, secondo la Costituzione vigente.
Questo dato, ha affermato Pannella, costituisce un "vero e proprio Golpe".
A tal proposito Marco Pannella ha richiamato la proposta unicamente dei radicali di un modello di "costituzione liberale di tipo americano", presidenziale, bipartico, federalista, mentre tutti gli altri in Italia "sono tutti contro il sistema anglosassone" e si predilige l'influenza sui parlamentari "rappresentanti di partito".
In questo scenario, Pannella ha ribadito la propria convizione per la quale "Silvio Berlulsconi è l'uomo della provvidenza", in quanto, "quando eravamo sul punto di andare al bipartitismo americano", è tornato indietro circa la sua volontà di promuovere la riforma, con un chiaro riferimento alla campagna astensionista di Berlusconi sui referendum del maggio 2000, e più avanti ha aggiunto "Rutelli e Berlusconi sono ferocemente d'accordo", sul fatto che "i Radicali non devono essere nel prossimo Parlamento".
Il leader radicale, rispondendo alle domande dei giornalisti, è poi ritornato sui temi relativi all'informazione: "Oggi si offrono centinaia di verità per meglio celare le verità fondamentali", e - ha continuato - nei media "nessuno parla di niente".
Non si è fatta menzione per esempio del fatto che "il capo della narcotici di Roma dott.
Di Mario, si è dimesso dalla Polizia e si è dichiarato antiproibizionista".
L'informazione, ha concluso Pannella rappresenta solo terreno di conquista per "l'Ordine, il quale oggi vuole regnare anche in Internet".
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