Gallipoli, 8 maggio 2001, h 21.20 - Fabio Fazio e Roberto Vecchioni con Massimo D'Alema, in una manifestazione elettorale che ha anche il compito di respingere l'assalto di Berlusconi che pochi giorni prima si era recato nel di Gallipoli per sfidare direttamente il presidente dei DS.Nel corso dell'intervento, inframmezzato dal dialogo con Fabio Fazio, D'Alema ha riconosciuto che "dall'altra parte c'è una forza vera", che però porta avanti "un'idea della politica che esibisce ricchezza e che firma contratti e crea società", e che rappresenta "l'applicazione del diritto commerciale alla vita … dei cittadini", ma la convinzione del leader DS è che "prima dei programmi vengono i valori"."Quello che mi ha ferito - ha proseguito D'Alema riferendosi alla visita di Berlusconi - non e' stato il fatto che Berlusconi sia venuto dall' alto, ma che non abbia avuto mezz'ora di tempo per guardare negli occhi un cittadino di Gallipoli, non ha visitato un luogo, non ha visitato una chiesa.
E' venuto qui solo per me.
Sono delle attenzioni di cui avrei fatto a meno questa e' la differenza: tra chi e' qui per voi e chi e' venuto qui contro.
Il contro non costruisce, il contro distrugge e basta".
Massimo D'Alema si è detto quindi solidale con il proprio avversario di collegio, l'esponente di AN Mantovano per "l'umiliazione subita" dal momento che nella principale manifestazione a sostegno della sua candidatura "non gli hanno neanche dato la parola: Berlusconi ha detto 'ghe pensi mi'".
E' venuto qui solo per me.
Sono delle attenzioni di cui avrei fatto a meno questa e' la differenza: tra chi e' qui per voi e chi e' venuto qui contro.
Il contro non costruisce, il contro distrugge e basta".
Massimo D'Alema si è detto quindi solidale con il proprio avversario di collegio, l'esponente di AN Mantovano per "l'umiliazione subita" dal momento che nella principale manifestazione a sostegno della sua candidatura "non gli hanno neanche dato la parola: Berlusconi ha detto 'ghe pensi mi'".
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