Lucca, 3 giugno 2001 h 18.30 - "Quando ho lasciato Lucca ero un uomo di parte, un uomo del mio territorio, oggi sono un uomo delle istituzioni".
Così ha esordito Marcello Pera, neo eletto presidente del Sanato, nel discorso ai suoi elettori e concittadini.
La presidenza del Senato, "ottenuta con un ampio consenso, È una carica di prestigio di cui - ha affermato Pera - avverto tutta la responsabilità".
Il concetto "di democrazia", si basa sulla "sostituzione pacifica di una maggioranza con un'altra, lo strumento di essa è la dialettica delle idee e il confronto".
La Democrazia "in Italia è … salda, anche rispetto a questo concetto", e il "voto è la testimonianza di questa democrazia".
Pera ha ricordato che "non c'è pericolo di libertà e non c'è stata una rottura rispetto alla tradizione di valori condivisi, si tratta solo di un avvicendamento di una maggioranza di governo".
La coalizione che ha vinto le elezioni è "legittimata a governare in tutte le sue componenti", e "il voto è la fonte della legittimazione a governare".
In qualità di presidente del Senato, ha aggiunto Pera, "ho il ruolo dell'arbitro", e "entrambi i contendenti devono rispettare le regole, ma la maggioranza ha il dovere di confrontarsi con l'opposizione, ma anche il diritto di vedere realizzato il programma con il quale è diventato maggioranza".
"Rispettare le regioni delle parti - ha concluso Marcello Pera - non significa essere privo di idee, chi è privo di idee è privo di valore, e io non intendo essere così".
Così ha esordito Marcello Pera, neo eletto presidente del Sanato, nel discorso ai suoi elettori e concittadini.
La presidenza del Senato, "ottenuta con un ampio consenso, È una carica di prestigio di cui - ha affermato Pera - avverto tutta la responsabilità".
Il concetto "di democrazia", si basa sulla "sostituzione pacifica di una maggioranza con un'altra, lo strumento di essa è la dialettica delle idee e il confronto".
La Democrazia "in Italia è … salda, anche rispetto a questo concetto", e il "voto è la testimonianza di questa democrazia".
Pera ha ricordato che "non c'è pericolo di libertà e non c'è stata una rottura rispetto alla tradizione di valori condivisi, si tratta solo di un avvicendamento di una maggioranza di governo".
La coalizione che ha vinto le elezioni è "legittimata a governare in tutte le sue componenti", e "il voto è la fonte della legittimazione a governare".
In qualità di presidente del Senato, ha aggiunto Pera, "ho il ruolo dell'arbitro", e "entrambi i contendenti devono rispettare le regole, ma la maggioranza ha il dovere di confrontarsi con l'opposizione, ma anche il diritto di vedere realizzato il programma con il quale è diventato maggioranza".
"Rispettare le regioni delle parti - ha concluso Marcello Pera - non significa essere privo di idee, chi è privo di idee è privo di valore, e io non intendo essere così".
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