15 FEB 2002

Governo: Conferenza stampa al termine del vertice italo-britannico (con Blair e Berlusconi)

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Blair e Berlusconi si incontrano e mettono a punto tre documenti comuni sul lavoro e su Barcellona: obiettivi, flessibilità, creazione di nuovi posti di lavoro e le priorità per il Consiglio europeo.

Berlusconi parla inoltre a tutto campo di conflitto d’interessi, Rai e informazione Roma, 15 febbraio 2002 - «Una assoluta identità di vedute sui temi principali della politica internazionale».

Con queste parole il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi commenta il vertice di Villa Madama con il Premier britannico Tony Blair.I premier italiano e britannico hanno sottoscritto tre
documenti congiunti e hanno convenuto su di un nuovo incontro a Londra prima del Consiglio Europeo.

I Documenti riguardano la posizione dei due governi in vista del summit di Barcellona, le priorità e le riforme necessarie per il mercato del lavoro.In particolare, i documenti puntano sulla flessibilità del mercato del lavoro e sul fronte dell'apertura dei mercati.

Tra i punti principali dell'accordo la liberalizzazione del mercato, a cominciare da quello dell'energia, e poi regole comuni a livello continentale per le opa.La Ue del FuturoQuanto all’incontro tra i due leader, l’argomento principale di discussione – spiega Berlusconi – è stato “L’Unione europea del futuro”.

Essa dovrà essere “un soggetto politico forte, identificabile a livello mondiale, con una propria forza armata.

Un soggetto che possa essere un fattore di pace anche con una propria forza armata in grado di intervenire nelle aree di crisi”.Identità di vedute anche su come la futura ''Unione europea a 25 o 27 membri potrà governarsi”.

Berlusconi aggiunge che la speranza dell’Italia è “di poter essere i registi” del nuovo assetto europeo, grazie alla Convenzione, “visto che si avrà la presidenza di turno nel secondo semestre del 2003”, data in cui si potrà “ arrivare ad una secondo trattato di Roma”.Le politiche di sviluppoTony Blair da parte sua, si dice convinto “dell’estrema importanza” dell’iniziativa organizzata per preparare il summit Barcellona, ed esprime soddisfazione per la ratifica dei tre documenti congiunti, che identificano i punti salienti della “riforma economica per una maggiore crescita del lavoro” e delle politiche di sviluppo.Quanto alla discussione sulla Convenzione, Blair conferma che “vi è ampio accordo sugli argomenti affrontati” durante l’incontro con il primo ministro italiano.

Accordo anche per quel che riguarda l'Afghanistan, “dove Italia e Inghilterra lavorano insieme”, il Medio Oriente, e le relazioni con la Russia.Libertà assoluta nel settore dei mediaRispondendo alle domande dei giornalisti Berlusconi, parlando del conflitto d’interessi chiarisce che “in Italia esiste già una completa libertà di accesso e di presenza nel settore dei media”.

C'è “libertà assoluta di accesso, tant'è vero che nel settore delle tv a pagamento, esiste una tv di proprietà francese cioè Canal Plus e si chiama Tele+.

Fino a qualche giorno fa esisteva una tv dove un socio importante di maggioranza era Rupert Murdoch”.Il problema è che “c'è una carenza di informazione nel cronista che ha posto la domanda –continua il premier italiano - perché in Italia c'è piena libertà sia per quanto riguarda la tv sia per quanto riguarda la stampa”.Il conflitto d’interessi della sinistraLa questione del conflitto di interessi esiste ma riguarda semmai la sinistra.

Secondo Berlusconi si tratta del “conflitto di interessi della sinistra con la verità e l'equilibrio”.

Per quanto riguarda le reti televisive, “tutti coloro che guardano le televisioni italiane –continua - e che non ne parlano senza conoscerle sulla base soltanto di ciò che dice certa stampa, sanno che nel nostro Paese c'è una posizione che pesa contro il centro-destra.

Una posizione di prevalenza della sinistra, sia nei giornali che nelle televisioni”.Quanto alle televisioni in cui la famiglia Berlusconi ha ancora un'importante partecipazione, esse “non hanno mai attaccato la sinistra.

Anzi, alcuni telegiornali e tra questi proprio i più importanti, hanno piuttosto una posizione critica nei confronti del centro-destra”.Berlusconi quindi mette in guardia “tutti i giornalisti stranieri dal non cadere nella trappola della disinformazione”.

Del resto “gli italiani, che non sono certo un popolo incolto non informato e intelligente, danno al primo ministro il 69,2% della fiducia e alla sinistra solo il 28%”La Rai del centro destraLa disinformazione viene anche dalla televisione di Stato, che è “nelle mani della sinistra”, e che “l'ha usata come una clava”contro il centro-destra e il suo candidato premier”.

Ciò non avverrà “quando ci sarà un cambio di gestione che si annuncia prossimo.

Un cambio con una gestione del centro-destra che sara' assolutamente aperta equilibrata e liberale”.Il lavoro oggi“Il problema principale per i nostri popoli è il lavoro e la qualità del lavoro, e dobbiamo riconoscere che il vecchio modo di lavorare non potrà più proteggere in futuro i patti di lavoro”.

Tony Blair passa a discutere con i giornalisti il contenuto dei documenti sottoscritti con Berlusconi.La necessità di “mantenere la flessibilità nel mondo del lavoro”, per il premier laburista non è in contrasto con il suo essere un leader del centrosinistra: “Dal punto di vista del centrosinistra questo è facilmente accettabile perché una società con più posti di lavoro è una società più giusta e una società con più istruzione è una società più equa”.La politica veterosindacaleBerlusconi aggiunge a questo proposito che “non bisogna confondere la politica sociale con la politica della sinistra veterosindacale che mira a difendere i privilegi di chi ha già un lavoro a scapito di chi un lavoro non ce l'ha”Sul mercato del lavoro la politica dell’esecutivo italiano “è esattamente uguale a quella del partito laburista inglese e del premier inglese.

Ed è completamente diversa dalla vetero-politica del sindacato comunista italiano”.L’Inghilterra e l’EuroTony Blair ion conclusione ribadisce la volontà di portare la Gran Bretagna nell'euro.

“La posizione di principio è favorevole -chiarisce il premier britannico – e ci sono test economici, iniziati lo scorso giugno, che andranno avanti per due anni”.

Il processo “culminerà quindi con il referendum”.

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  • Silvio Berlusconi

    Indice
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  • Tony Blair

    0:11 Durata: 5 min 43 sec
  • Berlusconi, sul conflitto d'interessi

    Domande dei giornalisti
    0:16 Durata: 3 min 16 sec
  • Berlusconi, sul "conflitto d'interessi" della sinistra

    0:20 Durata: 2 min 11 sec
  • Traduzioni

    0:22 Durata: 3 min 51 sec
  • Blair, sulla partnership con l'Africa

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  • Blair, sul processo a Milosevic

    0:27 Durata: 1 min 24 sec
  • Blair, sulle critiche della sinistra italiana al documento sul lavoro

    0:28 Durata: 5 min 32 sec
  • Berlusconi, sulla politica "vetero sindacale" della sinistra

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  • Blair, sui rapporti bilaterali

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  • Berlusconi, conclude

    <strong>Documenti</strong> Barcellona: La posizione dei Governi italiano e britannico Dichiarazione congiunta: La sfida delle riforme Occupazione e crescita nell'economia moderna
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