30 LUG 2002

Camera: Il presidente Pier Ferdinando Casini incontra la stampa per la Cerimonia del Ventaglio

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Sì al premierato, che sia accompagnato da una legge elettorale maggioritaria.

Casini chiede alle forze politiche di lottare insieme contro il terrorismo, e di dialogare sulla riforma della giustizia Roma, 30 luglio 2002 - Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha incontrato l'Associazione della stampa parlamentare per la tradizionale cerimonia della consegna del Ventaglio.

Ai giornalisti ha presentato un consuntivo del primo anno di legislatura, visto dallo scranno più alto di Montecitorio.

Meno leggi ma più importanti.

Questo il senso dell'attività dalla Camera presieduta da
Casini la quale, in un raffronto dei primi dodici mesi di lavoro della legislatura, ha prodotto 135 leggi approvate contro le 184 della precedente legislatura.

Premierato e maggioritario Relativamente agli argomenti in discussione tra le forze politiche, il Presidente Casini ha parlato dell'ipotesi dell'istituzione del premierato, con un presidente del Consiglio eletto direttamente dai cittadini, purché tale riforma sia accompagnata da una legge elettorale maggioritaria.

"È necessario avere un presidente della Repubblica arbitro - ha detto - e un presidente del Consiglio che abbia maggiori poteri.

E a questo proposito penso che la soluzione migliore sia quella del premier eletto direttamente dai cittadini.

Naturalmente - ha aggiunto - accompagnato da un sistema elettorale maggioritario, a meno che non si voglia fare un improbabile vestito di arlecchino".

Più poteri al presidente del Consiglio "Berlusconi lamenta di avere pochi poteri ma anche D'Alema diceva la stessa cosa - afferma il Presidente della Camera - Non c'è un presidente del Consiglio che, giustamente, non abbia lamentato lo squilibrio di poteri che in Italia si è determinato, ad esempio tra la carica di premier e quella dei presidenti delle Regioni".

Un premier, ricorda Casini, "non può dimissionare un ministro, se subisce un ribaltone, che è politicamente una lesione delle regole morali e democratiche, anche se giuridicamente legittimo, non può avviare le procedure per lo scioglimento delle Camere".

Per questi motivi servono le riforme per realizzare le quali possono esserci varie strade, ma il premierato collegato ad un sistema maggioritario "è una soluzione coerente con l'evoluzione della vita politica italiana".

La lotta al terrorismo Le forze politiche devono unirsi invece contro il terrorismo e "non abbassare la guardia", sia di fronte ad "atti intimidatori e dimostrativi", come forse erano quelli di ieri, sia di fronte ai fatti più gravi.

"E chi parla in questo caso di consociativismo - ha affermato - è un analfabeta politico".

Il terrorismo "si combatte insieme, nella distinzione dei ruoli, ma sapendo che ognuno deve fare la sua parte con senso di responsabilità".

Il presidente della Camera, riferendosi agli anni di piombo, ha ricordato che "il terrorismo non si sarebbe mai vinto se a partire dal movimento sindacale alla sinistra politica non ci fosse stata una convergenza con le forze di governo".

Lo scontro sul ddl Cirami "Quanto al dibattito sul ddl Cirami, Casini ha ribadito che "il centrodestra, che ha vinto le elezioni, nella sua piattaforma politico-programmatica aveva il tema della giustizia".

Bisogna quindi "con realismo capire che la riforma della giustizia è indispensabile e non credo sia una invenzione di nessuno".

È giusto che ci sia un "dialogo tra maggioranza e opposizione", e anche tra "operatori del diritto e legislatore", e sia un dibattito svolto "nei tempi giusti, senza strozzature", ma "se una forza politica è intenzionata a portare avanti una battaglia - ha concluso il presidente della Camera - lo deve fare.

Guai se le polemiche portassero alla paura di affrontare dei temi che si ritiene debbano essere affrontati.

C'è un dovere morale da rispettare e non ci si può far intimidire dalla polemiche".

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