14 SET 2002

Girotondi: La manifestazione a San Giovanni

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 44 min

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Roma, 14 settembre 2002 – Piazza San Giovanni in Laterano ha ospitato la manifestazione organizzata dai movimenti dei “girotondi” che ha visto una larga partecipazione di pubblico.

Nanni Moretti ha coordinato gli interventi dal palco dopo un suo appassionato intervento.Tra gli intervenuti, nessun politico di professione, ma molti cosiddetti esponenti della “società civile”, tra cui Gino Strada, Paolo Flores D'Arcais, Furio Colombo, Francesco Pardi.

A Sergio Cofferati, presente tra la folla, la piazza ha tributato l'applauso più entusiasta “Non si tratta di dar vita a un nuovo
partito ma è chiaro che visto quanto siamo cresciuti pretendiamo ascolto”.

Francesco “Pancho” Pardi spiega quali siano gli intenti del movimento girotondista, e nel suo intervento ci tiene a precisare: “Una cosa diciamo ai nostri parlamentari: non trattate sulle riforme istituzionali”.“Una sola è la riforma che questa maggioranza e questo Governo vogliono - spiega Pardi - una Repubblica presidenziale che racchiuda in un solo uomo il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio.

Se anche con l'assetto attuale il presidente del Consiglio diventasse presidente della Repubblica sarebbe una sventura.

Ma se diventasse presidente della Repubblica in una Repubblica presidenziale, sarebbe una vergogna per il nostro paese che durerebbe decenni”.“Da questa piazza oggi viene una grandissima lezione di unità.

E unità non vuol dire pensare tutti allo stesso modo, ma partire dalle differenze ed impegnarsi insieme''.

Vittorio Foa con queste parole si è rivolto alla folla che lo ha salutato con un lungo, caloroso applauso, e gridando “Vittorio, Vittorio!”.“Dobbiamo pensare al futuro” ha spiegato.

“Per un anno l'Ulivo e' stato tanto diviso, ci siamo tormentati per sapere perche' abbiamo perso le elezioni.

Ma oggi - ha detto - si puo' guardare oltre e vedere se si può costruire una alternativa.

Abbiamo da correggere molte cose e dobbiamo affrontare l'arroganza del potere, l'impunita' di chi governa, la violazione del sacro principio in base al quale le leggi sono uguali per tutti”.Paolo Flores D’Arcais ha centrato il suo intervento sull’informazione in Italia.

''In questo paese - ha detto - l'informazione televisiva è quasi morta.

Noi non ci lamentiamo per non aver avuto la diretta tv perché questa è una festa di protesta.

Resta il fatto assurdo di non aver voluto rendere un servizio pubblico al cittadino italiano, tanto più che il presidente del Senato Marcello Pera dice di voler riconoscere il primato della società civile”Il direttore di Micromega ha concluso sottolineando che il movimento che si ritrovato in piazza nella capitale ha “messo le radici”, aggiungendo: “Noi in politica ci siamo già, nel senso che siamo cittadini che si sono organizzati per difendere certi valori.

Questa è politica”.

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