All'ordine del giorno: 1) Art.
13 del decreto emesso il giorno antecedente (Magistrati fuori ruolo) 2) Conferimento dell'ufficio direttivo superiore di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano 3) Programma organizzativo per il biennio 2000/2001 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine 4) Parere in ordine alla istituzione di una terza sezione in funzione di Corte di Assise presso il Tribunale di S.
M.
C.
Vetere 5) Integrazione alle tabelle di composizione per il biennio 2000/2001 della Corte di Appello di Trieste 6) Formazione alle tabelle di composizione per … il biennio 2000/2001 del Tribunale di Tolmezzo 7) Applicazione extradistrettuale del dr.
Rizzieri al Tribunale di Sorveglianza di Venezia 8) Programma organizzativo per il biennio 2000/2001 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Tribunale di sorveglinza dell'Aquila e Tribunale di Chieti 9) Applicazione extradistrettuale del dr.
Nocella alla Corte di Appello di L'Aquila 10) Decadenze 11) Incarico extragiudiziario 12) Trasferimento d'ufficio 13) Proroga di applicazione extradistrettuale 14) Pubblicazione urgente di posti vacanti 15) Ricorsi al TAR Lazio e TAR Toscana 16) Nota del Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; le stesse per Trento e Verona 17) Ricorso al TAR e resistenze in giudizio; insufficienze di condizioni ostative; richiesta di regolamento di competenza; revisione dei temi 18) Ammissione a partecipare ai corsi di formazione per uditori giudiziari 19) Approvazione di 2 corsi 20) Risoluzione sulla formazione decentrata 21) Ricorso al TAR 22) Copertura posti 23) Conferimento uffici direttivi superiori 24) Nomine e conferme di giudici onorari e di viceprocuratori ordinari 25) Rinuncia all'incarico 26) Istanza di trasferimento 27) Assunzione ritardata delle funzioni di viceprocuratore onorario, causa gravidanza 28) Richiesta di aumento organico dei viceprocuratori onorari a Spoleto 29) Esposto dell'avv.
Quaranta contro l'ex vicepretore onorario di Brindisi, d.ssa Giovene 30) Ricorso dell'avv.
De Noia 31) Rinuncia all'incarico 32) Decadenza per mancata presa di possesso 33) Idoneità 34) Richiesta di collegamento con la banca dati della Corte di Cassazione 35) Decadenza 36) Modalità di distribuzione del materiale degli incontri di studio su supporto elettronico 37) Idoneità alla nomina a magistrato di Cassazione 38) Procedimento relativo al dr.
Polidori Il CSM nelle agenzie di stampa GOVERNO: INSORGONO DAL CSM, DECRETO LEDE NOSTRE PREROGATIVEMAGISTRATI FUORI RUOLO SENZA NOSTRO 'OK'? INTERVERREMO CON URGENZA Roma, 13 giu.
(Adnkronos) - Una ''lesione delle prerogative costituzionali del Csm''.
E ancora: alla Costituzione ''non si puo' derogare per decreto legge'', interverremo ''con urgenza''.
Insorgono alcuni consiglieri del Csm contro ''il primo atto del governo Berlusconi''.
Cioe', contro una norma contenuta nel decreto legge istitutivo dei nuovi ministeri.
Provvedimento approvato due giorni fa dal nuovo esecutivo, che rende ''possibile il collocamento fuori ruolo dei magistrati 'anche in deroga alle norme e ai criteri' che disciplinano la materia''.
E sul quale si annuncia battaglia dal Csm, con un'iniziativa 'ad hoc'.
''La Costituzione -afferma Nello Rossi, togato di Md- e' chiarissima nel riservare al Csm i piu' significativi provvedimenti riguardanti i magistrati ordinari.
E alla Costituzione non si puo' derogare con decreto legge (ne' con legge ordinaria)''.
Secondo Rossi, quell'articolo del decreto ''sarebbe in contrasto con la Costituzione se fosse interpretato come norma che consente di collocare fuori ruolo i magistrati ordinari per destinarli ad incarichi di diretta collaborazione con membri del governo senza l'intervento e il meditato assenso del Csm''.
Il Csm, sostiene ancora il rappresentante di Md a palazzo dei Marescialli, ''deve affrontare con sollecitudine questo problema per chiedere che sia fatta chiarezza e, se e' il caso, deve anche esercitare il suo potere di proposta al ministro della Giustizia per garantire il pieno rispetto di competenze costituzionalmente sancite.
Mi riservo -anticipa Rossi- di promuovere una iniziativa urgente in tal senso''.
Contro quella norma fa sentire la sua voce anche il consigliere Gianni Di Cagno, laico dei Ds, che si augura che in sede di conversione del decreto venga ''rivista''.
Da un lato, denuncia, ''comporta lesione delle prerogative costituzionali del Csm'', dall'altro ''contraddice clamorosamente la recente disposizione legislativa che, nell'istituire l'organico dei magistrati fuori ruolo, ne limita rigidamente il numero a 200''.
''L'indiscriminata possibilita' di collocamento fuori ruolo di magistrati -avverte Di Cagno- non potrebbe non influire negativamente sul buon andamento dell'amministrazione della giustizia, che resterebbe inevitabilmente penalizzata dalla sottrazione di risorse umane per compiti che nulla hanno a che vedere con l'esercizio della giurisdizione''.
Preoccupato si mostra anche il presidente dell'Anm Giuseppe Gennaro.
''Vogliamo capire -dice- se questa deroga realizzi una limitazione dei poteri del Csm che interviene sul fuori ruolo dei magistrati come organo di autogoverno.
Se cosi' fosse -avverte- sarebbe una lesione di un principio che in 50 anni di Costituzione repubblicana e' sempre stato rispettato.
Non sarebbe possibile attuarla senza arrecare uno strappo alle prerogative costituzionali del Csm''.Al coro di critiche che si leva dal Csm si aggiunge Eligio Resta, laico dei Verdi.
Anticipa anche lui che chiedera' che l'organo di autogoverno della magistratura ''assuma iniziative'' sul provvedimento del governo.
E avverte: se verra' confermato che quella norma consente di collocare fuori ruolo i magistrati anche senza il parere di palazzo dei Marescialli, ''c'e' un problema di compatibilita' con la disciplina prevista dall'articolo 107 della Costituzione che sancisce l'inamovibilita' dei magistrati, se non in seguito a decisione del Csm.
Tutto questo -sostiene Resta- produce un'intera rivisitazione delle norme ordinamentali e delle prassi del Consiglio''.
Senza dimenticare, aggiunge, che quella norma dimostra ''una sottovalutazione dei problemi ordinamentali connessi al funzionamento della giustizia''.
GOVERNO: VIETTI, CSM? NESSUN ATTENTATO, POLEMICA PRETESTUOSA ''BASTA LEGGERE TESTO DECRETO SENZA RETROPENSIERI'' Roma, 13 giu.
- (Adnkronos) - ''Una tempesta in un bicchier d'acqua''.
Cosi' il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti definisce la polemica tra il Csm e il governo sulla norma del decreto che riguarda il collocamento fuori ruolo dei magistrati.
E si rivolge ai suoi ex colleghi di palazzo dei Marescialli (Vietti ha appena lasciato il Csm dopo essere stato eletto deputato) per invitarli a leggere il provvedimento del governo ''senza retropensieri''.
''Basta leggere il testo del decreto, senza retropensieri, per capire -afferma- che la collocazione fuori ruolo dei magistrati deve avvenire nel rispetto delle competenze dell'organo di autogoverno.
Nessun attentato all'autogoverno della magistratura, ma solo -conclude Vietti- una polemica pretestuosa.
DECRETO SU MAGISTRATI: CASTELLI, NESSUNA PREVARICAZIONE (AGI) - Roma, 13 giu.
- "Dalla lettura dell'articolo 13 non evinco le preoccupazioni espresse da alcuni esponenti del Csm e dell'Associazione Nazionale Magistrati".
Ad affermarlo e' il ministro della Giustizia Castelli, intervenendo sulla questione del decreto legge 12.6.01, numero 217.
"Non si volgiono assolutamente ledere - ha proseguito il ministro - le prerogative della magistratura tantomeno quelle previste dalla Costituzione.
In ogni caso, se qualcuno ritiene che il tseto cosi' come scritto possa dare adito a diversa interpretazione, nullaosta da parte mia ad una sua migliore riformulazione in sede di conversione affinche' qualsiasi equivoco venga eliminato".
DL MAGISTRATI: DI CAGNO (CSM), OPPORTUNO PARERE CONSIGLIO (AGI) - Roma, 14 Giu.
- Clima apparentemente piu' sereno a Palazzo dei Marescialli dopo le precisazioni venute dal Guardasigilli Castelli sul tanto contestato art.
13 del decreto che ha cambiato la legge Bassanini.
"Prendo atto con soddisfazione - ha dichiarato il consigliere laico Giovanni Di Cagno (DS) - delle intenzioni del Governo di non ledere le prerogative del CSM in ordine al collocamento fuori ruolo dei magistrati, e di non sguarnire i ruoli della magistratura ordinaria e amministrativa".
"Resta - ha pero' aggiunto - l'imprescindibile necessita' di modifica della norma incriminata, il cui tenore letterale fa temere che le prerogative del Consiglio, pur formalmente rispettate, possano venire vanificate attraverso la disapplicazione di ogni norma e criterio, espressamente prevista dal decreto legge.
Per questo e' opportuno che il plenum del CSM esprima pacatamente il proprio parere in merito".
DL MAGISTRATI: ROSSI (CSM), SCHERMAGLIE VERBALI NON SERVONO (AGI) - Roma, 14 giu - Il Dl magistrati continua ancora a fare discutere: al neo sottosegretario Michele Vietti che ha definito una "chiara strumentalizzazione" il documento presentato al CSM da Magistratura Democratica e Verdi, replica a stretto giro di posta il consigliere Nello Rossi.
"Ieri", dice Rossi, il sottosegretario "invitava i consiglieri del CSM a non avere 'retropensieri' sull'articolo 13" del decreto sul collocamento fuori ruolo 'in deroga', dei magistrati chiamati ad incarichi di diretta collaborazione con componenti del Governo.
Oggi, quando "tutti riconoscono l'effettiva esistenza del problema, Vietti definisce una strumentalizzazione l'iniziativa di alcuni componenti del Consiglio superiore della magistratura".
"Personalmente ritengo che schermaglie verbali di questo tipo non interessino ne' i magistrati ne' i cittadini".
Occorre invece "affrontare e risolvere il problema, in spirito di leale collaborazione, ponendo mano alla riformulazione di una norma che ormai tutti riconoscono essere quanto meno infelice e bisognosa di riscrittura nella parte sui magistrati".
GOVERNO: VALENTINO, DL? SERVE SNELLIMENTO PROCEDUREGLI UFFICI LEGISLATIVI INTERPRETERANNO L'ART.13 Roma, 14 giu.
(Adnkronos) - ''Una lettura piu' attenta della norma rende meno traumatica la considerazione fatta''.
Giuseppe Valentino, senatore di An e sottosegretario alla Giustizia, interviene sull'art.
13 del decreto legge che riguarda il collocamento fuori ruolo dei magistrati e che il Csm valutera' in plenum la prossima settimana.
''L'articolo -aggiunge Valentino- sara' interpretato dagli uffici legislativi del ministero, che valuteranno se vi sono profili che meritano un'attenzione particolare ed esigenze che impongono cautele diverse.
Ma e' tuttavia innegabile che vi sia un'esigenza di snellimento delle procedure''.
13 del decreto emesso il giorno antecedente (Magistrati fuori ruolo) 2) Conferimento dell'ufficio direttivo superiore di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano 3) Programma organizzativo per il biennio 2000/2001 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine 4) Parere in ordine alla istituzione di una terza sezione in funzione di Corte di Assise presso il Tribunale di S.
M.
C.
Vetere 5) Integrazione alle tabelle di composizione per il biennio 2000/2001 della Corte di Appello di Trieste 6) Formazione alle tabelle di composizione per … il biennio 2000/2001 del Tribunale di Tolmezzo 7) Applicazione extradistrettuale del dr.
Rizzieri al Tribunale di Sorveglianza di Venezia 8) Programma organizzativo per il biennio 2000/2001 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Tribunale di sorveglinza dell'Aquila e Tribunale di Chieti 9) Applicazione extradistrettuale del dr.
Nocella alla Corte di Appello di L'Aquila 10) Decadenze 11) Incarico extragiudiziario 12) Trasferimento d'ufficio 13) Proroga di applicazione extradistrettuale 14) Pubblicazione urgente di posti vacanti 15) Ricorsi al TAR Lazio e TAR Toscana 16) Nota del Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; le stesse per Trento e Verona 17) Ricorso al TAR e resistenze in giudizio; insufficienze di condizioni ostative; richiesta di regolamento di competenza; revisione dei temi 18) Ammissione a partecipare ai corsi di formazione per uditori giudiziari 19) Approvazione di 2 corsi 20) Risoluzione sulla formazione decentrata 21) Ricorso al TAR 22) Copertura posti 23) Conferimento uffici direttivi superiori 24) Nomine e conferme di giudici onorari e di viceprocuratori ordinari 25) Rinuncia all'incarico 26) Istanza di trasferimento 27) Assunzione ritardata delle funzioni di viceprocuratore onorario, causa gravidanza 28) Richiesta di aumento organico dei viceprocuratori onorari a Spoleto 29) Esposto dell'avv.
Quaranta contro l'ex vicepretore onorario di Brindisi, d.ssa Giovene 30) Ricorso dell'avv.
De Noia 31) Rinuncia all'incarico 32) Decadenza per mancata presa di possesso 33) Idoneità 34) Richiesta di collegamento con la banca dati della Corte di Cassazione 35) Decadenza 36) Modalità di distribuzione del materiale degli incontri di studio su supporto elettronico 37) Idoneità alla nomina a magistrato di Cassazione 38) Procedimento relativo al dr.
Polidori Il CSM nelle agenzie di stampa GOVERNO: INSORGONO DAL CSM, DECRETO LEDE NOSTRE PREROGATIVEMAGISTRATI FUORI RUOLO SENZA NOSTRO 'OK'? INTERVERREMO CON URGENZA Roma, 13 giu.
(Adnkronos) - Una ''lesione delle prerogative costituzionali del Csm''.
E ancora: alla Costituzione ''non si puo' derogare per decreto legge'', interverremo ''con urgenza''.
Insorgono alcuni consiglieri del Csm contro ''il primo atto del governo Berlusconi''.
Cioe', contro una norma contenuta nel decreto legge istitutivo dei nuovi ministeri.
Provvedimento approvato due giorni fa dal nuovo esecutivo, che rende ''possibile il collocamento fuori ruolo dei magistrati 'anche in deroga alle norme e ai criteri' che disciplinano la materia''.
E sul quale si annuncia battaglia dal Csm, con un'iniziativa 'ad hoc'.
''La Costituzione -afferma Nello Rossi, togato di Md- e' chiarissima nel riservare al Csm i piu' significativi provvedimenti riguardanti i magistrati ordinari.
E alla Costituzione non si puo' derogare con decreto legge (ne' con legge ordinaria)''.
Secondo Rossi, quell'articolo del decreto ''sarebbe in contrasto con la Costituzione se fosse interpretato come norma che consente di collocare fuori ruolo i magistrati ordinari per destinarli ad incarichi di diretta collaborazione con membri del governo senza l'intervento e il meditato assenso del Csm''.
Il Csm, sostiene ancora il rappresentante di Md a palazzo dei Marescialli, ''deve affrontare con sollecitudine questo problema per chiedere che sia fatta chiarezza e, se e' il caso, deve anche esercitare il suo potere di proposta al ministro della Giustizia per garantire il pieno rispetto di competenze costituzionalmente sancite.
Mi riservo -anticipa Rossi- di promuovere una iniziativa urgente in tal senso''.
Contro quella norma fa sentire la sua voce anche il consigliere Gianni Di Cagno, laico dei Ds, che si augura che in sede di conversione del decreto venga ''rivista''.
Da un lato, denuncia, ''comporta lesione delle prerogative costituzionali del Csm'', dall'altro ''contraddice clamorosamente la recente disposizione legislativa che, nell'istituire l'organico dei magistrati fuori ruolo, ne limita rigidamente il numero a 200''.
''L'indiscriminata possibilita' di collocamento fuori ruolo di magistrati -avverte Di Cagno- non potrebbe non influire negativamente sul buon andamento dell'amministrazione della giustizia, che resterebbe inevitabilmente penalizzata dalla sottrazione di risorse umane per compiti che nulla hanno a che vedere con l'esercizio della giurisdizione''.
Preoccupato si mostra anche il presidente dell'Anm Giuseppe Gennaro.
''Vogliamo capire -dice- se questa deroga realizzi una limitazione dei poteri del Csm che interviene sul fuori ruolo dei magistrati come organo di autogoverno.
Se cosi' fosse -avverte- sarebbe una lesione di un principio che in 50 anni di Costituzione repubblicana e' sempre stato rispettato.
Non sarebbe possibile attuarla senza arrecare uno strappo alle prerogative costituzionali del Csm''.Al coro di critiche che si leva dal Csm si aggiunge Eligio Resta, laico dei Verdi.
Anticipa anche lui che chiedera' che l'organo di autogoverno della magistratura ''assuma iniziative'' sul provvedimento del governo.
E avverte: se verra' confermato che quella norma consente di collocare fuori ruolo i magistrati anche senza il parere di palazzo dei Marescialli, ''c'e' un problema di compatibilita' con la disciplina prevista dall'articolo 107 della Costituzione che sancisce l'inamovibilita' dei magistrati, se non in seguito a decisione del Csm.
Tutto questo -sostiene Resta- produce un'intera rivisitazione delle norme ordinamentali e delle prassi del Consiglio''.
Senza dimenticare, aggiunge, che quella norma dimostra ''una sottovalutazione dei problemi ordinamentali connessi al funzionamento della giustizia''.
GOVERNO: VIETTI, CSM? NESSUN ATTENTATO, POLEMICA PRETESTUOSA ''BASTA LEGGERE TESTO DECRETO SENZA RETROPENSIERI'' Roma, 13 giu.
- (Adnkronos) - ''Una tempesta in un bicchier d'acqua''.
Cosi' il sottosegretario alla Giustizia Michele Vietti definisce la polemica tra il Csm e il governo sulla norma del decreto che riguarda il collocamento fuori ruolo dei magistrati.
E si rivolge ai suoi ex colleghi di palazzo dei Marescialli (Vietti ha appena lasciato il Csm dopo essere stato eletto deputato) per invitarli a leggere il provvedimento del governo ''senza retropensieri''.
''Basta leggere il testo del decreto, senza retropensieri, per capire -afferma- che la collocazione fuori ruolo dei magistrati deve avvenire nel rispetto delle competenze dell'organo di autogoverno.
Nessun attentato all'autogoverno della magistratura, ma solo -conclude Vietti- una polemica pretestuosa.
DECRETO SU MAGISTRATI: CASTELLI, NESSUNA PREVARICAZIONE (AGI) - Roma, 13 giu.
- "Dalla lettura dell'articolo 13 non evinco le preoccupazioni espresse da alcuni esponenti del Csm e dell'Associazione Nazionale Magistrati".
Ad affermarlo e' il ministro della Giustizia Castelli, intervenendo sulla questione del decreto legge 12.6.01, numero 217.
"Non si volgiono assolutamente ledere - ha proseguito il ministro - le prerogative della magistratura tantomeno quelle previste dalla Costituzione.
In ogni caso, se qualcuno ritiene che il tseto cosi' come scritto possa dare adito a diversa interpretazione, nullaosta da parte mia ad una sua migliore riformulazione in sede di conversione affinche' qualsiasi equivoco venga eliminato".
DL MAGISTRATI: DI CAGNO (CSM), OPPORTUNO PARERE CONSIGLIO (AGI) - Roma, 14 Giu.
- Clima apparentemente piu' sereno a Palazzo dei Marescialli dopo le precisazioni venute dal Guardasigilli Castelli sul tanto contestato art.
13 del decreto che ha cambiato la legge Bassanini.
"Prendo atto con soddisfazione - ha dichiarato il consigliere laico Giovanni Di Cagno (DS) - delle intenzioni del Governo di non ledere le prerogative del CSM in ordine al collocamento fuori ruolo dei magistrati, e di non sguarnire i ruoli della magistratura ordinaria e amministrativa".
"Resta - ha pero' aggiunto - l'imprescindibile necessita' di modifica della norma incriminata, il cui tenore letterale fa temere che le prerogative del Consiglio, pur formalmente rispettate, possano venire vanificate attraverso la disapplicazione di ogni norma e criterio, espressamente prevista dal decreto legge.
Per questo e' opportuno che il plenum del CSM esprima pacatamente il proprio parere in merito".
DL MAGISTRATI: ROSSI (CSM), SCHERMAGLIE VERBALI NON SERVONO (AGI) - Roma, 14 giu - Il Dl magistrati continua ancora a fare discutere: al neo sottosegretario Michele Vietti che ha definito una "chiara strumentalizzazione" il documento presentato al CSM da Magistratura Democratica e Verdi, replica a stretto giro di posta il consigliere Nello Rossi.
"Ieri", dice Rossi, il sottosegretario "invitava i consiglieri del CSM a non avere 'retropensieri' sull'articolo 13" del decreto sul collocamento fuori ruolo 'in deroga', dei magistrati chiamati ad incarichi di diretta collaborazione con componenti del Governo.
Oggi, quando "tutti riconoscono l'effettiva esistenza del problema, Vietti definisce una strumentalizzazione l'iniziativa di alcuni componenti del Consiglio superiore della magistratura".
"Personalmente ritengo che schermaglie verbali di questo tipo non interessino ne' i magistrati ne' i cittadini".
Occorre invece "affrontare e risolvere il problema, in spirito di leale collaborazione, ponendo mano alla riformulazione di una norma che ormai tutti riconoscono essere quanto meno infelice e bisognosa di riscrittura nella parte sui magistrati".
GOVERNO: VALENTINO, DL? SERVE SNELLIMENTO PROCEDUREGLI UFFICI LEGISLATIVI INTERPRETERANNO L'ART.13 Roma, 14 giu.
(Adnkronos) - ''Una lettura piu' attenta della norma rende meno traumatica la considerazione fatta''.
Giuseppe Valentino, senatore di An e sottosegretario alla Giustizia, interviene sull'art.
13 del decreto legge che riguarda il collocamento fuori ruolo dei magistrati e che il Csm valutera' in plenum la prossima settimana.
''L'articolo -aggiunge Valentino- sara' interpretato dagli uffici legislativi del ministero, che valuteranno se vi sono profili che meritano un'attenzione particolare ed esigenze che impongono cautele diverse.
Ma e' tuttavia innegabile che vi sia un'esigenza di snellimento delle procedure''.
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