17 MAR 2004

CSM - Plenum del 17 marzo 2004, seduta pomeridiana

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 4 ore 44 min

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Registrazione di "CSM - Plenum del 17 marzo 2004, seduta pomeridiana", registrato mercoledì 17 marzo 2004 alle 00:00.

La registrazione ha una durata di 4 ore e 44 minuti.
  • Presidente sulle pratiche urgenti di Terza, Quarta, Settima e Nona Commissione provenienti dai lavori della mattina; comunica poi il provvedimento del Ministro di differimento di sei mesi del trasferimento del dr. Cordova

    <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 15.58</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong>
    0:00 Durata: 2 min 56 sec
  • Edizione integrale

    <strong>All'ordine del giorno: 1) Pratiche urgenti 2) Magistrati di appello destinati alla Corte di Cassazione: dr. Patrone, d.ssa Vivaldi, d.ssa San Giorgio, dr. Parziale, dr. Virgilio, d.ssa Vessichelli, dr. Frasca 3) Il CSM nelle agenzie di stampa</strong>
    0:00 Durata: 2 ore 22 min
  • Buccico, Aghina, Salmè, Arbasino e Tenaglia: il Presidente risponde a Buccico sull'uso dell'art. 45 per le pratiche cosiddette urgenti

    Si decide di trattare le pratiche urgenti provenienti dai lavori del mattino<br>La seduta, segretata <strong>alle 16.11</strong>, torna pubblica <strong>alle 16.47</strong> Discussione sull'ordine dei lavori
    0:03 Durata: 9 min 27 sec
  • Marini, relatore, poi, per dichiarazione di voto, Arbasino

    <em>Approvata</em> <strong>Applicazioni</strong>
    0:13 Durata: 2 min 54 sec
  • Primicerio, relatore

    <em>Approvata</em> D.ssa Albertini
    0:16 Durata: 1 min 8 sec
  • Luigi Marini (MD), relatore

    <em>Approvata</em> D.ssa Pagliai
    0:17 Durata: 3 min 3 sec
  • Giovanni Mammone (MI), relatore, poi Tenaglia interviene sulla seconda pratica, quindi Stabile: il relatore replica, poi Lo Voi e ancora Stabile

    <em>Approvate</em> <br>Pratiche urgenti di Nona Commissione <strong>Due incontri di studio</strong> La seconda riguarda il dr. Selvaggi
    0:20 Durata: 15 min 35 sec
  • Presidente, il Presidente dell'Ottava Commissione e poi Buccico

    <em>Rinviate</em> <br>Pratiche urgenti di Ottava Commissione
    0:35 Durata: 51 sec
  • Antonio Marotta (membro laico(UDC)), relatore, poi Arbasino; per emendamenti Aghina, Stabile, Marini e Tenaglia

    Presidenza del Consigliere <strong>Nicola Buccico</strong> Ordine del giorno ordinario del mattino Pratica di Terza Commissione rinviata dalla seduta del 4 marzo <strong>Copertura posti</strong> Magistrati di appello destinati alla Corte di Cassazione: dr. Patrone, d.ssa Vivaldi, d.ssa San Giorgio, dr. Parziale, dr. Virgilio, d.ssa Vessichelli, dr. Frasca<br>Alcune rinuncia
    0:36 Durata: 13 min 51 sec
  • Marotta, relatore, per emendamenti di correzione

    <br>Discussione generale Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong>
    0:50 Durata: 1 min 51 sec
  • Civinini, Salvi, Buccico, Stabile, Salmè

    0:52 Durata: 28 min 4 sec
  • Aghina, Primicerio, Meliadò, Marvulli

    1:20 Durata: 14 min 13 sec
  • Civinini e poi il relatore Marotta esprime il parere sugli emendamenti

    Repliche
    1:34 Durata: 13 min 50 sec
  • Presidente e poi Buccico chiede il ritorno in Commissione; il Presidente si esprime sull'ordine dei lavori, poi Marotta, relatore, non si oppone al ritorno in Commissione, Salmè si dichiara contrario, dialogando con Buccico

    Voto sul ritorno in Commissione: <em>respinto</em> Procedura di voto
    1:48 Durata: 10 min 17 sec
  • Votazione degli emendamenti: intervengono Buccico, Primicerio, Marini, Tenaglia, Mammone e Marotta, poi Tenaglia, Marotta, Buccico, Salvi, Di Federico, Fici e Spangher che chiede l'appello nominale

    1:58 Durata: 21 min 17 sec
  • Presidente dà il suo parere

    Voto sulla proposta: <em>approvata</em><br>La seduta termina <strong>alle 18.59</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> Csm: Lepore succedera' a Cordova come procuratore Napoli<br>Anm e Md contestano rinvio 6 mesi deciso ministro Castelli (ANSA) - ROMA, 17 MAR - Giovandomenico Lepore sara' il nuovo procuratore di Napoli dopo la decisione del Csm di trasferire d'ufficio Cordova per incompatibilita'. La nomina di Lepore da parte del Csm all'indomani della decisione del ministro Castelli di concedere a Cordova di restare ancora 6 mesi procuratore a Napoli per 'esigenze di servizio'. 'Sconcertante' il rinvio deciso da Castelli dice l'Anm con 'profonda preoccupazione' e Md parla di 'ennesimo strappo istituzionale'. TOGATI E LAICI CENTROSINISTRA, CASTELLI REVOCHI PROROGA Roma, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministro della Giustizia revochi il provvedimento con cui ha concesso ad Agostino Cordova la proroga di 6 mesi sulla poltrona di procuratore a Napoli. E' la richiesta contenuta in un documento di cui domani discutera' il plenum del Csm, su proposta dei consiglieri togati delle correnti di sinistra e di Unicost e dei laici di centrosinistra Luigi Berlinguer e Giovanni Schietroma. Nel frattempo, il vicepresidente Virginio Rognoni acquisira' il testo del provvedimento firmato da Castelli. ''Il ministro della Giustizia ha dichiarato di avere differito di sei mesi l'esecuzione del trasferimento del dottor Cordova alla Corte di Cassazione'', deciso lo scorso settembre d'ufficio per incompatibilita' ambientale, e' la premessa dalla quale partono i 16 firmatari della proposta di documento. I quali richiamano un precedente: ''Gia' in occasione del provvedimento con il quale fu disposto il posticipato possesso del dottor De Silvestri, la Prima Commissione all'unanimita' prospetto' l'inopportunita' che un trasferimento deliberato a domanda del magistrato, e in prevenzione rispetto a un procedimento ex art. 2 L.G. pendente, fosse posticipato per iniziativa del ministero''. ''Ragioni ancora piu' gravi -avvertono i rappresentanti di Palazzo dei Marescialli- devono essere rappresentate nel caso di specie, nel quale l'incompatibilita' ambientale e' gia' stata accertata dal Csm, con provvedimento non sospeso dalla giustizia amministrativa''. A cio', proseguono, si aggiunga che oggi la Commissione Incarichi Direttivi ''ha indicato all'unanimita' il nuovo procuratore della Repubblica di Napoli''. I consiglieri del Csm richiamano quindi ''il principio di leale collaborazione tra istituzioni'' e propongono che il Consiglio inviti il ministro della Giustizia ''a valutare la revoca del proprio provvedimento, con il quale ha disposto ai sensi dell'art.10 dell'ordinamento giudiziario la proroga del termine per la presa di possesso del dottor Cordova nelle nuove funzioni''. GIUSTIZIA: CORDOVA; PM NAPOLI A CIAMPI, SEDUTA URGENTE CSM <br>'ATTIVARE OGNI INIZIATIVA PER DARE ESECUZIONE A TRASFERIMENTO' (ANSA) - NAPOLI, 17 MAR - Numerosi pm della Procura di Napoli hanno sottoscritto un documento indirizzato al capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, in qualita' di presidente del Consiglio superiore della magistratura, affinche' valuti l'opportunita' ''di convocare con urgenza'' una seduta del Csm sulle questioni sollevate dalla proroga di sei mesi decisa dal ministro Castelli per il procuratore Agostino Cordova, per la quale si esprime ''profondo sconcerto''. Nel documento, diffuso questa sera dai promotori mentre e' ancora in corso la raccolta delle adesioni, procuratori aggiunti e sostituti procuratori di Napoli parlano di ''gravissima situazione degli uffici giudiziari napoletani'' e chiedono a Ciampi di valutare l'opportunita' di ''attivare ogni iniziativa, anche in sede giurisdizionale, per dare esecuzione al provvedimento di trasferimento d'ufficio'' di Cordova. Nel documento diretto a Ciampi, i pm affermano di aver ''appreso dalla stampa'' il provvedimento del ministro e definiscono ''non immediatamente comprensibili le ragioni per le quali indagini di particolare rilevanza impongano la mancata attuazione del trasferimento di ufficio del procuratore''. ''Ne' appare comprensibile per quali ragioni - si sostiene nel documento - tali indagini non possano essere condotte, con eguale celerita' ed efficacia, dal procuratore vicario, dagli altri sei procuratori aggiunti e da circa cento sostituti''. I pm della Procura di Napoli ricordano che il provvedimento ministeriale ''giunge, inopinatamente, a pochi giorni dalla scadenza del termine massimo per il trasferimento del procuratore presso la Suprema corte di Cassazione, deliberato dal Csm per l'incompatibilita' ambientale e funzionale del capo dell'Ufficio, gia' diversi mesi or sono''. Nelle motivazioni si osservava, tra l'altro - scrivono i sostituti procuratori napoletani - che il ''dottor Cordova ha leso l'interesse della credibilita' e l'autorevolezza della funzione giudiziaria che e' specificamente protetto dalla norma sul trasferimento d'ufficio per incompatibilita'''. ''Il contrasto della decisione ministeriale con l'apprezzamento di merito che ha condotto il Consiglio superiore della magistratura a deliberare l'incompatibilita' ambientale e funzionale del capo dell'ufficio e' del tutto evidente - si sottolinea nel documento indirizzato a Ciampi - anche in considerazione del fatto che il ministro della Giustizia aveva controfirmato la delibera ex art. 2 legge guarentigie, proprio a pochi giorni dopo la sua partecipazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario in Napoli, durante il quale in vari interventi era stato sollecitato alla firma''. I componenti dell' Ufficio di Procura esprimono il loro ''profondo sconcerto per un provvedimento che determina, oggettivamente,l'aggravarsi delle condizioni dell'amministrazione della giustizia nel distretto''. La proroga ''contraddicendo le stesse determinazioni a cui era pervenuto'' il ministro, protrae, dunque - osservano i pm napoletani - le condizioni ''di oggettiva difficolta' in cui versano gli uffici giudiziari partenopei ed allontana nel tempo il momento in cui si potranno ristabilire le condizioni per un sereno esercizio delle funzioni giurisdizionali''. La decisione si pone inoltre, secondo i magistrati napoletani ''in contrasto con le esigenze di pronta attuazione della procedura di trasferimento del capo dell'Ufficio, a gran voce richiesto, oltre che dai magistrati della procura, dal Procuratore generale presso la Corte d'Appello di Napoli e dell'Avvocatura napoletana, cosi' impedendo una immediata riprogrammazione delle attivita' del nostro ufficio''. La Procura della Repubblica di Napoli ''non puo' assolvere con la dovuta serenita' i propri doveri istituzionali e la situazione appare destinata a produrre oggettivamente ostacoli all'attivita' inquirente e, indirettamente, a quella giurisdizionale''. I magistrati della procura di Napoli chiedono quindi che Ciampi ''valuti la opportunita' di convocare, con urgenza, una seduta dell'organo di autogoverno sulle delicate questioni istituzionali sollevate dal provvedimento adottato dal signor ministro e sulla gravissima situazione degli uffici giudiziari di Napoli, nonche' di attivare ogni iniziativa, anche in sede giurisdizionale, per dare esecuzione al provvedimento di trasferimento d'ufficio del dr. Cordova''.<br>(AGI) - Napoli, 17 mar. - Una raccolta di firme per esprimere al ministro della Giustizia Roberto Castelli lo sdegno dei magistrati napoletani per la proroga di altri sei mesi della responsabilita' di procuratore della Repubblica a Napoli per Agostino Cordova. Questa l'iniziativa che sta maturando tra pm e giudici napoletani all'indomani della firma da parte del ministro di un nuovo provvedimento a favore di Cordova. Un provvedimento che, come spiega il pm Raffaele Marino, puo' generare una situazione "singolare" dato che l'indicazione della commissione del Csm per l'avvocato generale dello Stato Giandomenico Lepore dovrebbe essere formalizzata in breve tempo in una nomina dal plenum dell'Organismo Superiore dalla Magistratura. Napoli cosi' avrebbe due procuratori capo, caso verificatosi altre volte in Italia, ma solo a seguito di una richiesta di trasferimento. Lepore, pero', di fatto non potrebbe esercitare le sue funzioni se non dopo il trasferimento di Cordova. La decisione di Castelli, secondo Ernesto Aghina, mostrerebbe il "disinteresse" del ministro per il funzionamento della Procura di Napoli: "E' una decisione senza precedenti". Per Francesco Menditto (Md) Castelli "si e' assunto una gravissima responsabilita'", quando invece era necessario "ridare serenita' agli uffici di Napoli". E il segretario dell'Associazione nazionale magistrati del distretto di Napoli sottolinea come in qualsiasi procura italiana esistano sempre delicate indagini in corso (motivo questo indicato da Castelli quale spiegazione per la proroga), e come questo non impedisca eventuali avvicendamenti.
    2:20 Durata: 3 min 6 sec