18 MAR 2004

CSM - Plenum del 18 marzo 2004, seduta pomeridiana

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 33 min

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All'ordine del giorno: 1) Nomina a Presidente di sezione del Tribunale di Milano 2) Ricorso al TAR del dr.

Vitalone 3) Nota del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi: un problema assistenza alla prole e emergenza dell'ufficio 4) Altre pratiche di Settima Commissione 5) Relazione sulle attività svolte dalla Commissione paritetica in tema di misurazione di efficienza degli uffici e del lavoro giudiziario 6) Esigenze di servizio degli uffici giudiziari di Parma 7) Provvedimento del Ministro della Giustizia relativo al caso Cordova 8) Il CSM nelle agenzie di
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  • Presidente comunica ufficialmente le decisioni del Ministro in ordine alla posizione del dr. Cordova, ottenute con una lettera formale inviata in mattinata

    <em>Discussione rinviata in prosieguo di seduta</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 15.34</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong>
    0:00 Durata: 1 min 50 sec
  • Presidente e poi Aghina, relatore

    <em>Approvata</em> Ordine del giorno del giorno avanti Pratiche di Quinta Commissione <strong>Nomina a Presidente di sezione del Tribunale di Milano</strong> D.ssa Ceccarelli
    0:01 Durata: 1 min 53 sec
  • Presidente e Aghina, relatore

    <em>Resistenza in giudizio</em> <strong>Ricorso al TAR</strong> Dr. Vitalone
    0:03 Durata: 41 sec
  • Paolo Arbasino (Movimento per la giustizia), relatore, poi Aghina

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Settima Commissione <strong>Nota del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi: un problema assistenza alla prole e emergenza dell'ufficio</strong> D.ssa Aufieri
    0:04 Durata: 2 min 33 sec
  • Lanfranco Maria Tenaglia (Unicost), Presidente della Settima Commissione, relatore, dialogando col Presidente

    <em>Approvata</em> <strong>Istituzione della sezione specializzata in materia di proprietà industriale ed intellettuale presso il Tribunale di Bari</strong>
    0:07 Durata: 1 min 36 sec
  • Tenaglia, relatore

    <em>Approvata con i chiarimenti</em> <strong>Programma organizzativo, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri</strong>
    0:08 Durata: 36 sec
  • Tenaglia, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Un quesito sull'ultradecennalità</strong> D.ssa Pomponio
    0:09 Durata: 27 sec
  • Gianfranco Schietroma (membro laico(SDI)), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Lodi</strong>
    0:09 Durata: 21 sec
  • Schietroma, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Lecco</strong>
    0:10 Durata: 11 sec
  • Stabile, poi Schietroma, relatore, che accoglie l'emendamento e il Presidente: Stabile legge l'emendamento, poi Aghina, dialogando col Presidente e Stabile

    <em>Approvata come emendata</em> <strong>Regolamentazione delle iscrizioni sul ruolo delle cause civili ordinarie: Tribunale di Treviso</strong>
    0:10 Durata: 6 min 48 sec
  • Giuseppe Di Federico (membro laico(FI)), Presidente della Nona Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Prato</strong>
    0:17 Durata: 1 min 10 sec
  • Di Federico, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Pistoia</strong>
    0:18 Durata: 2 min 46 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), Presidente della Quinta Commissione, relatore

    <em>Posposta</em> <strong>Esigenze di servizio degli uffici giudiziari di Parma</strong>
    0:21 Durata: 36 sec
  • Luigi Marini (MD), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Criteri di organizzazione, per il biennio 2002-2003, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina</strong>
    0:21 Durata: 29 sec
  • Marini, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Formazione delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Oristano</strong>
    0:22 Durata: 37 sec
  • Marini, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Vallo della Lucania</strong>
    0:22 Durata: 44 sec
  • Marini, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Modifica delle tabelle di organizzazione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Velletri</strong> Due pratiche identiche
    0:23 Durata: 1 min 58 sec
  • Marini, relatore

    <strong>Relazione sulle attività svolte dalla Commissione paritetica in tema di misurazione di efficienza degli uffici e del lavoro giudiziario</strong> Relazione
    0:25 Durata: 6 min 36 sec
  • Tenaglia, poi il relatore risponde, intervengono poi Di Federico per un ritorno in Commissione, e Aghina

    Discussione
    0:32 Durata: 7 min 46 sec
  • Marini, relatore, poi Di Federico, quindi il Presidente e il relatore

    <em>Rinviata di una settimana</em> Repliche
    0:39 Durata: 6 min 7 sec
  • Primicerio, relatore

    <br>Si riprende una pratica accantonata <strong>Esigenze di servizio degli uffici giudiziari di Parma</strong> Relazione
    0:45 Durata: 6 min 28 sec
  • Giovanni Mammone (MI), poi Di Federico

    Discussione
    0:52 Durata: 9 min 49 sec
  • Arbasino, il Presidente, Tenaglia, il Presidente sull'ordine dei lavori, Aghina e Marini

    1:02 Durata: 16 min 25 sec
  • Marini, poi, in replica, Arbasino, il Presidente legge l'emendamento Tenaglia, poi Primicerio, relatore, dialogando col Presidente al termine

    1:18 Durata: 9 min 25 sec
  • Per dichiarazione di voto:

    Procedura di voto
    1:27 Durata: 34 min 43 sec
  • Salvi e poi Tenaglia che ritira l'emendamento e ne fà una raccomandazione

    <em>Approvata</em>
    1:28 Durata: 1 min 58 sec
  • Presidente e poi Salvi, uno dei 16 firmatari della proposta

    <strong>Provvedimento del Ministro della Giustizia relativo al caso Cordova, richiesto dal CSM per poter trattare la pratica urgente corrispondente</strong> Discussione
    1:30 Durata: 8 min 39 sec
  • Presidente su una comunicazione riservata del Procuratore Generale della Repubblica di Napoli, Vincenzo Gargano: corrisponde all'intervista dello stesso Gargano al quotidiano "La Repubblica"; interviene Riello

    1:38 Durata: 6 min 8 sec
  • Francesco Lo Voi (MI)

    1:45 Durata: 12 min 34 sec
  • Ernesto Aghina (Movimento per la giustizia)

    1:57 Durata: 5 min 27 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost)

    2:03 Durata: 6 min 42 sec
  • Giovanni Mammone (MI)

    2:09 Durata: 5 min 19 sec
  • Nicola Buccico (membro laico(AN))

    2:15 Durata: 13 min
  • Presidente e poi Giovanni Berlinguer (membro laico(DS))

    2:28 Durata: 7 min 15 sec
  • Francesco Menditto (MD)

    2:35 Durata: 9 min 17 sec
  • Wladimiro De Nunzio (Unicost) chiede un documento unitario

    2:44 Durata: 3 min 39 sec
  • Presidente propone una sospensione per ottenere un testo unitario; discute sul merito della lettera di Cordova al Ministro

    2:48 Durata: 1 min 35 sec
  • Presidente e poi Aghina, relatore

    <em>Approvate tutte in blocco</em> meno 6 pratiche che sono rinviate<br>Pratiche dell'aggiunto: <em>approvate in blocco</em><br>La seduta, sospesa <strong>alle 18.32</strong>, riprende <strong>alle 19.26</strong> <br>Si passa a pratiche di Ottava Commissione e dell'ordine del giorno aggiunto
    2:49 Durata: 3 min 34 sec
  • Presidente legge il documento riformulato in forma unitaria

    2:54 Durata: 1 min 50 sec
  • Nicola Buccico (membro laico(AN)) legge l'emendamento al testo unitario

    Voto sull'emendamento: <em>non accolto</em><br>Voto sulla delibera: <em>approvata con un voto contrario</em>
    2:56 Durata: 2 min 54 sec
  • Presidente sulla sua decisione di togliere la seduta

    La seduta termina <strong>alle 19.32</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> TAR LAZIO SOSPENDE TRASFERIMENTO CORDOVA<br> STOP A DECRETO MINISTERIALE PER CASSAZIONE, IL 31 UDIENZA<br>MENDITTO (CSM), DECISIONE TECNICA OBBLIGATA DOPO NUOVO RICORSO<br>GIA' RESPINTE TRE RICHIESTE SOSPENSIVA, 23 MARZO UDIENZA CONSIGLIO STATO Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - Nuova puntata nel 'caso Cordova'. Il presidente del Tar del Lazio ha sospeso, in via cautelare, l'efficacia del decreto ministeriale con cui il Guardasigilli Roberto Castelli il 20 gennaio scorso ha disposto il trasferimento in Cassazione del procuratore di Napoli Agostino Cordova. Un provvedimento che faceva seguito alla delibera del Csm sul nuovo incarico assegnato a Cordova, dopo il suo trasferimento d'ufficio per incompatibilita' ambientale. Il presidente del Tar ha fissato poi per il 31 marzo l'udienza collegiale che dovra' pronunciarsi sulla istanza di ''sospensiva cautelare'' avanzata da Cordova contro il decreto, in base al quale il capo dei pm partenopei avrebbe dovuto assumere l'incarico in Cassazione entro il 24 marzo. Nel provvedimento firmato ieri il presidente Corrado Calabro' spiega che, essendo stato notificato e depositato ieri il ricorso, entro il 24 marzo il Tar del Lazio non avrebbe potuto fissare la camera di consiglio: sarebbe mancato infatti ''l'intervallo di 10 giorni''. Da qui, la decisione di ricorrere alla sospensione cautelare provvisoria fino al 31 marzo, quando la Prima Sezione si riunira' per discutere il ricorso: c'e' una ''estrema gravita' e urgenza''. ''La decisione del presidente del Tar -commenta il consigliere del Csm Francesco Menditto, togato delle correnti di sinistra- e' con estrema chiarezza una decisione esclusivamente tecnica, direi quasi obbligata, dovuta al fatto che il dottor Cordova ha presentato un ennesimo ricorso pochi giorni fa, prima del 23 marzo, giorno in cui doveva andar via. Una sospensione che avra' efficacia esclusivamente fino al 31 marzo''. La vicenda Cordova si trascina ormai da mesi. Fino ad oggi il Tar del Lazio ha rigettato le richieste di sospensiva relative a tre ricorsi presentati dal capo della Procura di Napoli: contro le delibere del Csm con le quali e' stato disposto il suo trasferimento d'ufficio per incompatibilita' ambientale e il nuovo incarico in Cassazione; e contro le circolari dello stesso Csm che non hanno consentito di attribuirgli attraverso un 'concorso virtuale' un posto direttivo. Il Consiglio di Stato ha confermato poi il 'no' del Tar sulla sospensione del primo ricorso, quello relativo al trasferimento d'ufficio. Il 23 marzo, davanti ai giudici amministrativi di Palazzo Spada, e' fissata l'udienza per discutere l'unico appello presentato da Cordova contro le ordinanze del Tar che non hanno concesso la sospensiva degli altri due ricorsi contro i provvedimenti del Csm (delibera di trasferimento in Cassazione e circolare sul 'concorso virtuale'). GIUSTIZIA: CORDOVA; DI GIOVANNI, SODDISFAZIONE DECISIONE TAR (ANSA) - NAPOLI, 18 MAR - ''Prendo atto con soddisfazione dell'accoglimento da parte del Tar della richiesta della sospensiva cautelare presidenziale avanzata da Cordova''. Lo afferma in una dichiarazione il presidente del Tribunale di sorveglianza di Napoli, Angelica Di Giovanni. ''Avendo seguito sin dall'inizio questa vicenda - ha aggiunto la Di Giovanni - inquadrandola nel suo esatto contesto come affermazione dei principi di diritto e civilta' giuridica, non posso che accogliere favorevolmente la decisione del presidente del Tar Lazio che fa chiarezza su una situazione che soprattutto nelle ultime ore ha visto prese di posizioni sconcertanti. Mi permetto, come giudice di questo stato, di richiamare un attimo l' attenzione sul rispetto istituzionale e costituzionale che e' alla base della nostra democrazia''. GIUSTIZIA: CORDOVA; FUCCI, DECISIONE TAR ALIMENTA TENSIONI<br>'A NAPOLI SIAMO AL PARADOSSO, DI FATTO ESISTONO 2 PROCURATORI' (ANSA) - NAPOLI, 18 MAR - La sospensione del trasferimento di Cordova disposta dal presidente del Tar Lazio, che segue la proroga di sei mesi decisa dal ministro Castelli, ''non appare utile alla funzionalita' dell'ufficio della procura di Napoli perche' torna a creare tensioni tra i colleghi e il procuratore''. E' quanto sostiene Carlo Fucci, segretario generale dell'Associazione nazionale magistrati. ''Ci auguriamo - ha aggiunto Fucci - che il Tar decida in tempi rapidissimi. Perche' ormai siamo al paradosso: di fatto esistono a Napoli due procuratori. La decisione deve essere immediata, il titolare dell'azione penale in una realta' tanto difficile come quella napoletana, deve acquisire credibilita' e serenita'''. La posizione sul caso Cordova espressa dal Csm e la lettera inviata ieri a Ciampi dai magistrati della procura sono per Fucci ''indicative di una tensione che realizza le basi per un conflitto istituzionale senza precedenti''. Quanto alla recente iniziativa di Castelli, che ha prorogato la permanenza a Napoli di Cordova con la motivazione di importanti indagini che il magistrato sta conducendo, Fucci ha sottolineato che il rapporto tra ministro e Csm ''dovrebbe essere improntato a uno spirito di collaborazione e non di contrasto, come sembra apparire al di la' delle intenzioni del ministro''. CSM A CASTELLI: RIVEDA PROROGA A CORDOVA<br>PLENUM APPROVA DOCUMENTO, NO DA LAICI CDL<br>''INCOMPATIBILITA' GIA' ACCERTATA, PROPOSTO NUOVO PROCURATORE'' Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - Il ministro della Giustizia riveda la decisione che lo ha portato a firmare il provvedimento con cui ha concesso ad Agostino Cordova la proroga di 6 mesi sulla poltrona di procuratore a Napoli. E' la richiesta che Csm rivolge al Guardasigilli Roberto Castelli, in un documento approvato oggi dal plenum a larghissima maggioranza, nel quale l'organo di autogoverno della magistratura richiama il ministro al ''principio di leale collaborazione''. L'iniziativa era stata sollecitata dai consiglieri togati delle correnti di sinistra e di Unicost e dei laici di centrosinistra Luigi Berlinguer e Gianfranco Schietroma. Una decisione condivisa oggi anche dai togati di Magistratura indipendente. Il documento finale e' passato invece con il 'no' dei laici della Cdl, espresso dal consigliere Nicola Buccico, che ha sostenuto un documento alternativo. ''Il ministro della Giustizia ha dichiarato di avere differito di sei mesi l'esecuzione del trasferimento del dottor Cordova alla Corte di Cassazione'', deciso lo scorso settembre d'ufficio per incompatibilita' ambientale, e' la premessa dalla quale parte il documento approvato. E subito si richiama un precedente: ''Gia' in occasione del provvedimento con il quale fu disposto il posticipato possesso del dottor De Silvestri, la Prima Commissione all'unanimita' prospetto' l'inopportunita' che un trasferimento deliberato a domanda del magistrato, e in prevenzione rispetto a un procedimento ex art. 2 L.G. pendente, fosse posticipato per iniziativa del ministero''. Nel caso Cordova, sottolinea ancora il Csm, ''l'incompatibilita' ambientale e' gia' stata accertata dal Csm, con provvedimento non sospeso dalla giustizia amministrativa''. A cio', prosegue, si aggiunga che ieri la Commissione Incarichi Direttivi ''ha indicato all'unanimita' il nuovo procuratore della Repubblica di Napoli''. Il Csm richiama quindi ''il principio di leale collaborazione tra istituzioni'' e invita il ministro della Giustizia ''a riconsiderare la ricorrenza dei presupposti e delle condizioni del proprio provvedimento''. PARMALAT: CSM, CASTELLI RAFFORZI UFFICI GIUDIZIARI PARMA <br>APPELLO PLENUM PER AUMENTO ORGANICO E PIU' RISORSE (ANSA) - ROMA, 18 MAR - Gli uffici giudiziari di Parma sono ''in una situazione di emergenza'' e in ''evidente difficolta''' per effetto dell'inchiesta Parmalat. A lanciare l'allarme e' il Csm, che con una delibera approvata oggi dal plenum rivolge un appello al ministro della Giustizia perche' intervenga. Al Guardasigilli i consiglieri di Palazzo dei marescialli chiedono in particolare di aumentare l'organico di magistrati del tribunale e della procura e di dotare i due uffici di ''tutti i supporti logistici, informatici e di personale amministrativo richiesti e necessari per fronteggiare le attuali eccezionali esigenze di servizio connesse alla gravissima inchiesta giudiziaria in corso''. La situazione di emergenza e' emersa dalle audizioni dei vertici degli uffici giudiziari di Parma,che la Settima Commissione di Palazzo dei marescialli ha compiuto il mese scorso. L'inchiesta sta gia' avendo ''gravi ripercussioni'' sul tribunale di Parma, segnala il Csm, e andra' sempre peggio ''nei prossimi mesi'': ''pur non essendo a tutt' oggi calcolabili le dimensioni esatte della complessa procedura concorsuale'' infatti ''la previsione della imminente presentazione di alcune decine di migliaia di domande di partecipazione al passivo'' fa ritenere che un ''gravosissimo carico gravera' a breve sul Tribunale di Parma''.Il problema principale in un ufficio che ha soli 22 magistrati in organico, rileva Palazzo dei marescialli, e' rappresentato dal regime delle incompatibilita', che impedira' a chi ora sta svolgendo le funzioni di gip o di giudice dell'udienza preliminare o si sta occupando della vicenda Parmalat in ambito civilistico di far parte dei collegio giudicante una volta che si arrivera' al processo; con il risultato di rendere ''assai complessa la formazione dei collegi dibattimentali''. Ma bisogna fare i conti anche con le norme che stabiliscono tetti massimi di permanenza in alcuni ruoli giudiziari: e' il caso per esempio del giudice fallimentare Zanichelli, delegato alla amministrazione straordinaria della Parmalat, che per essere in quelle funzioni da piu' di 10 anni, secondo il Csm, dovra' necessariamente ora lasciare l'incarico. Anche in procura e' l'eseguita' delle forze in campo a preoccupare:l'indagine coinvolge tre sostituti ''in maniera assolutamente assorbente'', rendendo per loro ''incompatibile qualsiasi altro impegno, sia in termini di partecipazione alle udienze, sia in termini di assegnazione e trattazione di procedimenti diversi''.Il risultato e' che ''l'intero carico dell'ufficio , comprese le nuove notizie di reato, grava sui tre magistrati residui in forza, oltre il sostituto applicato temporaneamente dalla procura di Reggio Emilia''. Il Csm e' comunque gia' intervenuto sulla questione disponendo l'assegnazione temporanea di due magistrati dalla procura di Monza e di Milano: una di queste,che doveva essere operativa tra qualche giorno, slittera' pero' a maggio per ragioni legate all'ufficio di provenienza. Il problema pero' non e' solo la dotazione di magistrati, ma riguarda anche il personale amministrativo. In tribunale l'organico previsto non e' attualmente coperto e manca persino il dirigente amministrativo. Va un po' meglio in procura dove pure c'e' ''la necessita' di accrescere la dotazione di personale amministrativo e forze di polizia''. In tutti e due gli uffici servono anche ''strutture informatiche idonee per il riordino e la catalogazione del materiale cartaceo e probatorio''. PLENUM A CASTELLI, INCHIESTA CREA GRAVI RIPERCUSSIONI SU UFFICI<br>MONITORAGGIO COSTANTE UFFICI - PERICOLOSE INCOMPATIBILITA' GIP-GUP<br>SOLO 3 PM PER ALTRE INCHIESTE, SLITTA A MAGGIO ARRIVO SOSTITUTO MILANO Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - Servono piu' magistrati negli uffici giudiziari di Parma, Procura e Tribunale, alle prese con un ''evidente stato di difficolta'''. L'inchiesta Parmalat, avverte infatti il Csm in una delibera approvata oggi con la quale segnala al ministro della Giustizia Roberto Castelli la necessita' di mettere mano alla situazione, crea infatti ''gravi ripercussioni'' sull'organizzazione e rende indispensabile ''in tempi rapidi'' un intervento per ''aumentare gli organici dei magistrati'' e fornire gli uffici di ''tutti i supporti logistici, informatici e di personale amministrativo'': interventi necessari per ''fronteggiare le attuali eccezionali esigenze di servizio connesse alla gravissima inchiesta in corso''. Da parte loro, i consiglieri di Palazzo dei Marescialli avviano anche un ''monitoraggio costante'' sugli uffici giudiziari parmensi: in questo modo il Csm avra' un quadro esatto della situazione per poter intervenire magari con applicazioni di magistrati da altri uffici. Un intervento, quello del Csm, deciso poco piu' di un mese fa, proprio per verificare la situazione in Tribunale e in Procura alla luce del caso Parmalat. E dalle audizioni dei responsabili degli uffici, riferisce, sono emerse ''situazioni di difficolta'''. A cominciare da quelle del Tribunale, che ''a breve'' si trovera' a fare i conti anche con il ''gravosissimo carico'' delle ''decine di migliaia di domande di partecipazione al passivo''. Da Bologna e' gia' arrivato un nuovo giudice, ricorda il Csm, ma resta il ''problema'' delle incompatibilita' tra gip e gup, ''pericolose'' in un ufficio di medie dimensioni come il Tribunale di Parma, con 22 giudici, due sezioni civili e una penale. Occorre quindi ''prevedere un ampliamento'' dell'organico attuale, anche se solo temporaneamente. Tanto piu' che e' stato 'bocciato' anche il trasferimento di uno dei giudici fallimentari, Zanichelli, proprio al ruolo di gip-gup: ha superato il tetto dei 10 anni di permanenza. Difficolta', avverte ancora il Csm, con le quali e' alle prese anche la Procura: tre pm si occupano ''in via esclusiva'' di Parmalat, quindi ''l'intero carico dell'ufficio grava sui tre magistrati residui in forza'', ai quali si aggiunge un pm arrivato da Reggio Emilia e altri due colleghi distaccati da Monza e Milano. Solo tra due mesi pero', cioe' dal 17 maggio, arrivera' il rinforzo del pm milanese Bruna Albertina, fino ad allora impegnata in processi e indagini delicate nel capoluogo lombardo. E in Procura occorre anche, sollecita Palazzo dei Marescialli, aumentare il personale amministrativo e le forze di polizia. Cosi' come servono strutture informatiche.
    2:59 Durata: 45 sec