07 APR 2004

CSM - Plenum del 7 aprile 2004, seduta antimeridiana

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 48 min

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All'ordine del giorno: 1) Ordine del giorno speciale 2) Relazione del Segretario Generale sull'attività svolta dal personale amministrativo del CSM nell'anno 2003 3) Computo dell'indennità di amministrazione consiliare nel calcolo della buonuscita dei dipendenti del CSM 4) Parere richiesto dal Ministro della Giustizia su Eurojust 5) Comitato per le Pari Opportunità 6) Pratiche di Prima Commissione 7) Pratiche urgenti 8) Il CSM nelle agenzie di stampa.

Registrazione di "CSM - Plenum del 7 aprile 2004, seduta antimeridiana", registrato mercoledì 7 aprile 2004 alle 00:00.

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  • Presidente e poi Riello e Buccico

    <em>Approvato</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 9.46</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong> <strong>Ordine del giorno speciale, sezione A</strong>
    0:00 Durata: 1 min 56 sec
  • Presidente e poi Aghina

    <em>Approvato</em> <strong>Ordine del giorno speciale, sezione B</strong>
    0:01 Durata: 58 sec
  • Presidente e poi Lo Voi

    Ordine del giorno ordinario Pratiche del Comitato di presidenza <strong>Relazione del Segretario Generale sull'attività svolta dal personale amministrativo del CSM nell'anno 2003</strong>
    0:02 Durata: 3 min 1 sec
  • Dr. Luigi Salvato, Segretario del CSM

    Relazione
    0:05 Durata: 2 min 41 sec
  • Salmè De Nunzio, Buccico e Stabile

    Discussione
    0:08 Durata: 38 min 17 sec
  • Mammone, Berlinguer, Primicerio e Marini

    Presidenza del Consigliere <strong>Nicola Buccico</strong> (membro laico(AN)) dall'intervento di Berlinguer in poi
    0:46 Durata: 35 min 40 sec
  • Presidente sulla richiesta di Lo Voi di un rinvio

    <em>Rinviata al giorno dopo</em>
    1:22 Durata: 1 min 8 sec
  • Presidente

    <em>Approvata</em> <strong>Computo dell'indennità di amministrazione consiliare nel calcolo della buonuscita dei dipendenti del CSM</strong>
    1:23 Durata: 26 sec
  • Presidente apre la discussione, poi Salmè e Di Federico, quindi De Nunzio

    <em>Rinviata al pomeriggio</em> <strong>Parere richiesto dal Ministro della Giustizia sul d.d.l. recante "Disposizioni per l'attuazione della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, del 28 febbraio 2002, che istituisce l'Eurojust per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità"</strong> Tre proposte presentate rispettivamente da Fici, De Nunzio e Lo Voi
    1:24 Durata: 1 min 49 sec
  • Wladimiro De Nunzio (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Nota dei componenti Civinini e Ventura Sarno relativa alla ricostituzione del Comitato per le Pari Opportunità in seno alla Commissione Sesta</strong>
    1:25 Durata: 43 sec
  • Presidente e poi Salvi, relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche di Prima Commissione <strong>Procedimento a seguito di proc. pen. 1868/02 sulle depositerie (connesso con caso Cordova)</strong> Dr. Russo<br>Relazione
    1:26 Durata: 4 min 12 sec
  • Giuseppe Meliadò (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Nota dei magistrati della Procura di Milano sull'intervista rilasciata a La Repubblica il 13.10.2002</strong> Dr. Vitiello
    1:30 Durata: 2 min 21 sec
  • Paolo Arbasino (Movimento per la giustizia), relatore

    <em>Approvata l'archiviazione</em> <strong>Incompatibilità</strong>
    1:33 Durata: 2 min 15 sec
  • Presidente e poi Ventura Sarno, relatore, poi Aghina per un chiarimento

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche urgenti di Quarta Commissione <strong>Idoneità al conferimento delle funzioni giurisdizionali</strong> Dr. Bisceglia
    1:35 Durata: 5 min 15 sec
  • Giovanni Mammone (MI), relatore, poi Tenaglia, dialogando col relatore

    <em>Rinviata al pomeriggio</em> <br>Pratiche urgenti di Nona Commissione <strong>Concorso a 7 posti di Uditore giudiziario in Provincia di Bolzano</strong>
    1:40 Durata: 6 min 6 sec
  • Lanfranco Maria Tenaglia (Unicost), Presidente della Settima Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche urgenti di Settima Commissione <strong>Circolare sull'organizzazione del lavoro per il periodo feriale</strong> Termini per le tabelle feriali
    1:46 Durata: 24 sec
  • Leonida Primicerio (Unicost), relatore

    <em>Approvata la prima</em>, rinviata la seconda al pomeriggio, la terza e quarta al giorno dopo <strong>Applicazione extradistrettuale</strong> Dr. Forte; dr. Marzella; Perugia; Potenza
    1:47 Durata: 47 sec
  • Giuseppe Meliadò (Unicost) su una variazione dell'ordine del giorno

    La seduta termina <strong>alle 11.35</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> GIUSTIZIA: AULA CAMERA ESAMINA TESTO SU ISTITUZIONE EUROJUST (ANSA) - ROMA, 6 APR - L'Aula della Camera ha iniziato stamani l'esame del disegno di legge sull'istituzione di Eurojust, l'organo dell'Unione europea istituito per rafforzare la lotta alle piu' gravi forme di criminalita'. Ultimata la discussione generale sul provvedimento, su cui ieri il Csm si e' spaccato, l'Assemblea di Montecitorio discutera' delle mozioni sulla vaccinazione contro il morbo della lingua blu. GIUSTIZIA: MINISTRO DECIDERA' NOMINA MAGISTRATO EUROJUST <br>APPROVATI I PRIMI DUE ARTICOLI DEL DISEGNO DI LEGGE (ANSA) - ROMA, 7 APR - Il magistrato italiano che fara' parte di Eurojust, la struttura europea per combattere con piu' efficacia la criminalita', dovra' essere nominato dal ministro della Giustizia. E' quanto prevede l'art. 2 del disegno di legge appena approvato dall'aula della Camera. Se il provvedimento dovesse passare il vaglio anche del Senato, il magistrato italiano chiamato a far parte di Eurojust dovra' seguire le direttive del Guardasigilli. La Camera ha infatti respinto gli emendamenti dell'opposizione che puntavano a trasformare la parola 'direttiva' (''che ha un valore estremamente vincolante'') in 'raccomandazione'. L'aula di Montecitorio ha anche detto no alla proposta di modifica dei Ds che prevedeva di affidare la nomina del magistrato di Eurojust al Csm, di concerto con il ministro. ''La nomina del magistrato da parte del ministro della Giustizia - dichiara Francesco Bonito dei Ds - e' in assoluta contraddizione con gli equilibri costituzionali interni''. Il provvedimento e' passato con 216 si' e 111 voti contrari. Ds e Margherita si sono astenuti per protestare contro alcune misure adottate nel testo che non sono riuscite a modificare con gli emendamenti. Il Prc ha votato no, mentre la maggioranza all'unanimita' ha fatto passare il provvedimento. ''Per noi - ha spiegato Francesco Bonito dei Ds - e' stata davvero una sofferenza non votare questo testo. La decisione a livello europeo di istituire questo organismo era stata infatti presa dal presidente del Consiglio Massimo D'Alema. Ma cosi' come e' stato impostato questo disegno di legge di attuazione della decisione europea non ci convince per niente. Sono state inserite delle previsioni gravi e incostituzionali che non possiamo in alcun modo condividere. Quindi non possiamo che astenerci''. Dello stesso avviso Giannicola Sinisi della Margherita: ''Avremmo voluto votare questo disegno di legge perche' crediamo profondamente nell'Europa. Ma questo organismo europeo ora nasce con delle deroghe e delle violazioni che non ci persuadono''. L'opposizione infatti si e' detta contraria a che la nomina del magistrato che dovra' far parte di Eurojust spetti al Guardasigilli e non al Csm. Ma un altro aspetto che ha fatto discutere a lungo il centrosinistra e' stato anche che gli assistenti del magistrato e cioe' coloro che lo potranno coadiuvare potranno essere scelti anche tra i dirigenti dell' amministrazione della giustizia. ''Non e' accettabile - ha spiegato Sinisi - che le funzioni giudiziarie possano essere esercitate da chi non e' magistrato. E' un precedente davvero gravissimo che mette in seria crisi l'equilibrio istituzionale interno''. Ma c'e' anche un'altra questione che ha visto l'opposizione insorgere: la possibilita', anche per i funzionari appunto, di ottenere dall'autorita' giudiziaria competente un qualsiasi atto processuale coperto da segreto istruttorio. ''In questo modo - ha sottolineato Bonito - si afferma che anche un semplice funzionario del ministero si possa sostituire al magistrato per andare a mettere il naso in ogni processo''. ''Inoltre - ha aggiunto Bonito - siamo contrari alla possibilita', prevista in questo testo, che il ministro della giustizia indirizzi con direttive vincolanti il magistrato da lui nominato a partecipare all'Eurojust. Soltanto nel periodo fascista si era vista una cosa del genere e cioe' il guardasigilli che diceva ai magistrati cosa dovevano fare''. Assolutamente d'accordo con il provvedimento gli esponenti della maggioranza (i banchi della Lega erano vuoti), ad eccezione del deputato di An Sergio Cola che ha condiviso le preoccupazioni dell'opposizione sul fatto che gli assistenti del magistrato di Eurojust possano essere dei semplici funzionari. GIUSTIZIA:CORDOVA;AVVOCATI,PRESTO PARERE MINISTRO SUCCESSORE <br>CASTELLI INCONTRA PENALISTI NAPOLI, ENTRO IL 20 'CONCERTO' (ANSA) - NAPOLI, 6 APR - Entro il 20 aprile prossimo il ministro della Giustizia Roberto Castelli si esprimera' sulla nomina del successore di Agostino Cordova alla guida della procura di Napoli. Lo hanno reso noto i rappresentanti della Camera penale di Napoli che hanno avuto oggi un incontro con il ministro in via Arenula. Nelle scorse settimane la commissione incarichi direttivi del Csm ha indicato all'unanimita' Giovandomenico Lepore - attualmente avvocato generale a Napoli - come nuovo procuratore della Repubblica, una indicazione che ancora e' in attesa del ''concerto'' del ministro, prima di essere eventualmente approvata dal plenum dell'organo di autogoverno dei giudici. Castelli ha incontrato oggi il presidente della Camera penale, avvocato Domenico Ciruzzi, e due componenti del direttivo, Domenico Tucci e Gianfranco Antonelli. Secondo quanto annunciato dai penalisti, il ministro ha assicurato che entro il 20 aprile si pronuncera' sul ''concerto'' nei confronti del candidato indicato dalla Commissione del Csm. Gli avvocati interpretano tale affermazione come una ''schiarita'' nella complessa e controversa vicenda. L'incarico a Cordova (che era stato trasferito di ufficio dal Csm al termine di un procedimento per incompatibilita' ambentale), era stato prorogato nei giorni scorsi dal ministro per altri sei mesi con la motivazione che il magistrato deve portare al termine importanti inchieste. Contro la decisione del Csm ha inoltre presentato una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato che sono stati pero' respinti dai giudici amministrativi. L'annuncio fatto oggi dal ministro ai penalisti significa - spiegano gli avvocati - che Lepore potrebbe invece tra breve insediarsi nella carica di procuratore. CSM: NON VOLEVA ACCUSARE COLLEGHI, ARCHIVIATO CASO VITIELLO <br>DECISIONE PASSATA A UNANIMITA', ''EQUIVOCO SUPERATO'' (ANSA) - ROMA, 7 APR - Un ''equivoco superato'', dai ''chiarimenti'' forniti dal diretto interessato. Il Csm ha archiviato con questa motivazione all'unanimita' la vicenda che l'anno scorso vide contrapposti il procuratore aggiunto di Milano Ferdinando Vitiello e una sessantina di sostituti del suo uffici. Motivo: un'intervista rilasciata a ''Repubblica'' da Vitiello, i cui contenuti spinsero i suoi colleghi a rivolgersi al Csm per esprimere ''disagio e sconcerto''. Il plenum ha dunque fatto propria la proposta della Prima Commissione di chiudere il caso, essendo stato chiarito che l'allora vice di D'Ambrosio non intendeva rivolgere alcun atto di accusa ai magistrati della procura di Milano Nell'intervista Vitiello parlava del ''sospetto'', covato da una parte del Paese, ''che la persecuzione dei reati sia stata piegata all'odio politico e ideologico''. E poneva tra le cause di questo atteggiamento ''le esternazioni dei magistrati di Milano, la giustizia trasformata in chiacchiera da piazza o da mercato''. Ma qualche giorno dopo, vista la reazione dei colleghi che si erano rivolti al Csm, fu lui stesso a scrivere a sostituti e aggiunti del suo ufficio esprimendo ''il piu' profondo rincrescimento per il turbamento arrecato del tutto involontariamente a quanti hanno ritenuto di intravedere un mio atteggiamento nocivo agli interessi e all'immagine di questa Procura, di riflesso, ai suoi magistrati''. ''Anche dal tenore degli ulteriori articoli apparsi sulla vicenda -sottolinea il plenum nel motivare la propria decisione -emerge che il magistrato, nel chiarire il significato autentico del proprio pensiero, ribadisce la propria stima ed apprezzamento per l'operato dell'ufficio, precisando che le proprie parole avevano un senso opposto a quello riportato nell'intervista: 'proprio perche' l'azione della procura si e' svolta con tutti i crismi, e' necessario controbattere ad accuse false, ma senza eccedere in esternazioni con cui finiremmo con il darci la zappa sui piedi''''. Alla luce delle precisazioni fornite da Vitiello, scrivono i consiglieri di Palazzo dei marescialli, ''risulta definitivamente chiarito il pensiero che egli voleva esprimere''. Di qui la decisione di archiviare il caso ''non essendoci provvedimenti di competenza del Consiglio da adottare''.
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