08 APR 2004

CSM - Plenum dell'8 aprile 2004, seduta antimeridiana

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 6 ore 31 min

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All'ordine del giorno: 1) Relazione del Segretario Generale 2) Quesito del Presidente del Tribunale di Perugia sui contrasti di assegnazione di procedimenti 3) Parere richiesto dal Ministro della Giustizia sul d.d.l.

su Eurojust 4) Pratiche di Settima Commissione 5) Formazione ed aggiornamento professionale della magistratura onoraria 6) Il CSM nelle agenzie di stampa.

Registrazione di "CSM - Plenum dell'8 aprile 2004, seduta antimeridiana", registrato giovedì 8 aprile 2004 alle 00:00.

La registrazione ha una durata di 6 ore e 31 minuti.
  • Presidente e poi Lo Voi, che aveva chiesto il rinvio per poter approfondire, in specie sulla Nona Commissione; intervengono poi Civinini, Fici, Di Federico, Tenaglia, Salvi, Aghina e Marini

    <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 9.55</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong> Pratiche del Comitato di presidenza del giorno prima <strong>Relazione del Segretario Generale sull'attività svolta dal personale amministrativo del CSM nell'anno 2003</strong>
    0:00 Durata: 31 min 10 sec
  • Presidente e poi il dr. Luigi Salvato, Segretario del CSM; il Presidente si complimenta con Segretario e Vicesegretario

    <em>Approvata la relazione sul personale</em> Replica del Segretario Generale
    0:31 Durata: 5 min 9 sec
  • Presidente e poi Buccico, che aveva chiesto il rinvio

    <br>Pratiche urgenti del giorno prima di Settima Commissione <strong>Applicazioni extradistrettuali</strong> Quesito del Presidente del Tribunale di Perugia sui contrasti di assegnazione di procedimenti
    0:36 Durata: 1 min 48 sec
  • Marini, relatore di maggioranza

    0:38 Durata: 15 min 43 sec
  • Primicerio, relatore di minoranza

    0:53 Durata: 9 min 13 sec
  • Lo Voi, De Nunzio, Salvi, Arbasino e Di Federico

    Discussione
    1:03 Durata: 24 min 25 sec
  • Presidente e poi Tenaglia, Presidente della Settima Commissione, sul ritorno in Commissione chiesto da Lo Voi

    1:27 Durata: 2 min 4 sec
  • Marini e Primicerio si esprimono sul ritorno in Commissione

    Voto sul ritorno in Commissione: <em>accolto</em> Repliche dei relatori
    1:29 Durata: 1 min 56 sec
  • Presidente e poi Marini, relatore di maggioranza, poi Primicerio, di minoranza, per un'ulteriore proroga

    Altra pratica di Settima Commissione proveniente dal giorno prima <strong>Proroga di applicazione extradistrettuale</strong> Dr. Viola
    1:31 Durata: 5 min 32 sec
  • Buccico, Schietroma e Favara

    Voto per ballottaggio: <em>approvata la proposta di minoranza</em>, ripetuta per pareggio al primo scrutinio Discussione
    1:36 Durata: 9 min 57 sec
  • Presidente e poi, per dichiarazione di voto, Salvi e Buccico

    Voto per ballottaggio: <em>accolta la proposta De Nunzio</em> </strong> <strong>Parere richiesto dal Ministro della Giustizia sul d.d.l. recante "Disposizioni per l'attuazione della decisione 2002/187/GAI del Consiglio, del 28 febbraio 2002, che istituisce l'Eurojust per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità"</strong> Quattro proposte presentate rispettivamente da Fici, De Nunzio, Lo Voi e Di Federico<br>Ripetizione della procedura di votazione per ballottaggio
    1:46 Durata: 5 min 33 sec
  • Tenaglia, relatore

    <em>Approvata</em> Ordine del giorno ordinario Pratiche di Settima Commissione <strong>Un quesito del Presidente del Tribunale di Bari sull'ultradecennalità</strong>
    1:52 Durata: 2 min 16 sec
  • Arbasino, relatore, poi Aghina: il relatore replica

    <em>Approvata</em> <strong>Un quesito del Presidente del Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi sulla composizione dei collegi con magistrati onorari</strong>
    1:54 Durata: 1 min 32 sec
  • Arbasino, relatore, poi Marini

    <em>Approvata</em> <strong>Applicazioni extradistrettuali</strong> Dr. Casarella
    1:56 Durata: 1 min 32 sec
  • Arbasino, relatore

    <em>Approvata</em> Dr. D'Ancona
    1:57 Durata: 32 sec
  • Primicerio, relatore di maggioranza

    <strong>Un quesito posto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo (tabelle di organizzazione come da circolare 25138/2003)</strong> Relazioni
    1:58 Durata: 7 min 33 sec
  • Marini, relatore di minoranza

    2:05 Durata: 16 min 11 sec
  • Arbasino, Salvi e Fici

    Discussione
    2:21 Durata: 16 min 21 sec
  • Primicerio e Marini

    Repliche dei relatori
    2:38 Durata: 6 min 1 sec
  • Per dichiarazione di voto interviene Buccico brevemente

    Voto per ballottaggio: <em>approvata la proposta Primicerio di maggioranza</em> Procedura di voto
    2:44 Durata: 3 min 12 sec
  • Marotta chiede una sospensione dei lavori, Menditto si esprime a favore di un Plenum pomeridiano: il Presidente dà il suo parere sull'ordine dei lavori; poi Aghina dialoga col Presidente sul tema

    2:47 Durata: 2 min 18 sec
  • Berlinguer sui tempi della discussione, poi il Presidente

    2:49 Durata: 46 sec
  • Marini, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Un quesito</strong> Dr. De Stefano
    2:50 Durata: 1 min 7 sec
  • Presidente e poi Aghina, relatore

    <br>Pratiche di Ottava Commissione <strong>Formazione ed aggiornamento professionale della magistratura onoraria, nelle sue diverse funzioni</strong> Relazione, comprensiva dell'emendamento Buccico
    2:51 Durata: 5 min 13 sec
  • Presidente e poi Buccico sul suo emendamento

    Discussione sugli emendamenti Buccico, Civinini, Tenaglia (recepito), e Aghina
    2:56 Durata: 3 ore 6 min
  • Presidente e poi Civinini sul suo emendamento

    3:06 Durata: 1 min 46 sec
  • Marini, poi Tenaglia, Civinini e Buccico: il Presidente interloquisce con Buccico

    Discussione generale
    3:08 Durata: 22 min 28 sec
  • Il relatore Aghina si esprime sugli emendamenti; per segnalare la mancanza del numero legale interviene Spangher

    La seduta termina <strong>alle 13.30</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> CSM: SIA VINCOLANTE NOSTRO PARERE A NOMINA EUROJUST<br> PLENUM APPROVA DOCUMENTO SU DDL, PRECISARE DIRETTIVE MINISTRO<br>''RUOLO CONSIGLIO VA RIVISTO SE POTENZIATE FUNZIONI GIUDIZIARIE''<br>''ASSISTENTI VANNO SCELTI TRA MAGISTRATI'' Roma, 8 apr. (Adnkronos) - Il Csm rivendica il suo parere 'vincolante' sulla nomina del rappresentante italiano ad Eurojust, l'organo dell'Ue nato per rafforzare la lotta alle piu' gravi forme di criminalita'; un ruolo, quello del Consiglio, che andra' ''rivisto'' se ci sara' un potenziamento di ''poteri e funzioni giudiziarie'' della struttura europea. Occorre poi una ''migliore specificazione'' delle ''direttive'' che il ministro della Giustizia puo' dare al magistrato italiano che siedera' a L'Aja. Mentre la scelta degli 'assistenti' dovra' avvenire tra i magistrati, non tra i ''dirigenti dell'amministrazione della giustizia''. Il giorno dopo il primo si' dalla Camera al ddl che da' attuazione all'istituzione di Eurojust, il Csm 'boccia' in alcuni punti il provvedimento e indica le 'correzioni' che dovrebbero essere introdotte. Lo fa nel parere espresso al ministro della Giustizia Roberto Castelli, che il plenum ha approvato a maggioranza. Un documento sul quale l'assemblea si e' divisa: il documento approvato ha ottenuto infatti soltanto 12 voti, quelli dei togati di Unicost e dei due laici di centrosinistra (Berlinguer e Schietroma), assieme ad altri due dei cinque colleghi della Cdl (Marotta e Spangher) ed ai due vertici della Cassazione. Gli altri consiglieri hanno votato proposte alternative. Il Csm sottolinea come in Eurojust ci sia ''la compresenza di funzioni amministrative e giudiziarie'': quindi, sostiene, va riconosciuto al Consiglio ''un piu' penetrante potere di intervento'' nella nomina del rappresentante italiano, ''nel rispetto delle sue prerogative costituzionali''. Un obiettivo che puo' essere raggiunto attribuendo ''carattere di vincolativita' al parere del Csm'', che dovra' essere espresso su ''un unico nominativo'' e non sulla 'rosa' di nomi prevista dall'attuale provvedimento. Inoltre, c'e' da tener conto delle ''prospettive di potenziamento del ruolo di Eurojust'' che puntano al ''rafforzamento di attivita' che andrebbero ad incidere in maniera sempre piu' ampia e pregnante sui poteri e sulle funzioni giudiziarie''. ''Il verificarsi di una tale prospettiva -viene evidenziato nel documento- non potra' non comportare una rivalutazione del ruolo del Csm nell'ambito del procedimento di nomina''. Occorre poi, sottolinea il documento, una ''migliore specificazione'' delle ''direttive'' che il ministro puo' dare al rappresentante italiano per l'esercizio delle sue funzioni: bisogna infatti evitare che l'esercizio di questo potere da parte del Guardasigilli ''possa interferire con l'attivita' giudiziaria posta in essere dall'autorita' nazionale nell'esercizio delle sue prerogative istituzionali''. Ancora, nel documento condiviso dalla maggioranza dei consiglieri del Csm si esprimono ''perplessita''' sulla norma che consente di scegliere gli 'assistenti' del magistrato anche tra ''dirigenti dell'amministrazione giudiziaria'': una figura che puo' essere chiamata a ''sostituire il membro nazionale nell'esercizio delle sue funzioni'', si ricorda, e che quindi ''dovrebbe essere individuato nei ruoli della magistratura ordinaria''. Altrimenti, si avverte da Palazzo dei Marescialli, ''sarebbe implicita la contraddizione della possibile e fisiologica attribuzione, in caso di sostituzione, di poteri giudiziari a soggetti privi di prerogative attribuite nei diversi ordinamenti a garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza nell'esercizio della funzione giurisdizionale''. CSM: PM INGROIA NON PUO' RIENTRARE IN DDA PALERMO <br>PLENUM A MAGGIORANZA DA' RAGIONE A PROCURATORE PALERMO ROMA, 8 APR - Il pm del processo Dell'Utri Antonino Ingroia non puo' rientrare alla procura distrettuale antimafia di Palermo, almeno per i prossimi tre anni. A dire ''no'' al ritorno alla Dda del capoluogo siciliano, dove Ingroia ha gia' prestato servizio per otto anni (dal 30 aprile del 1992 alla stessa data del 2000), e' il Consiglio Superiore della Magistratura. La decisione, che da' ragione al procuratore di Palermo Piero Grasso, ha spaccato il plenum: 13 i voti favorevoli, contro i 9 andati a un documento alternativo, che invece dava il via libera al reingresso del sostituto procuratore alla procura antimafia. Un contrasto che si e' giocato sull'interpretazione da dare ad alcune norme della nuova circolare del Csm sulle Dda che, pur mantenendo ad otto anni il limite massimo di permanenza, ha pero' introdotto la possibilita' di rientrare alla scadenza del mandato, dopo tre anni passati a svolgere altre funzioni. Proprio in forza di questa innovazione Ingroia aveva chiesto di rientrare nella Dda. Ma il Csm ha ritenuto che ad impedirglielo sia il fatto che nei tre anni che e' rimasto fuori ha comunque condotto le indagini preliminari di numerosi procedimenti in materia di mafia. E poco importa se questa assegnazione sia avvenuta in seguito a ordini di servizio del procuratore capo per ''eccezionali e irrinunciabili esigenze di servizio'', e non in conseguenza di una dichiarazione di disponibilita' del diretto interessato: la circolare che ora distingue i due casi con una disciplina differente (prevedendo nella prima ipotesi che le indagini svolte fuori dalla Dda non valgano a interrompere il periodo di tre anni necessario per poter poi rientrare, e nella seconda invece si',spostando la data di inizio del decorso del termine al primo gennaio 2004 )produce i suoi effetti ''solo per l'avvenire''. Dunque anche se Ingroia ha svolto quelle indagini di mafia per disposizione del capo del suo ufficio e non per una sua dichiarata disponibilita', dovra' aspettare tre anni, e dunque l'aprile del 2007, per tornare alla Dda. CSM:INGROIA,RISPETTO DECISIONE MA RESTO CONVINTO MIE RAGIONI (ANSA) - PALERMO, 8 APR - ''Rispetto la decisione del Csm pur rimanendo convinto della giustezza della mia interpretazione, del resto condivisa da quasi la meta' del Consiglio''. Lo dice il sostituto Antonio Ingroia, commentando la delibera con la quale il Csm ha negato il suo ritorno in Dda. ''Attendo di leggere le motivazioni della delibera - afferma Ingroia - rimango a disposizione dell' ufficio cosi' come lo sono stato in questi anni in cui mi sono occupato di tutto''. Antonio Ingroia attualmente fa parte del pool sulla criminalita' diffusa, guidato dall' aggiunto Guido Lo Forte. Il magistrato da quando e' uscito dalla Dda e' stato titolare di procedimenti penali che hanno riguardato dai furti di motorini all' accusa al senatore Marcello Dell' Utri.
    3:30 Durata: 3 min 51 sec