01 LUG 2004

CSM - Plenum del I° luglio 2004

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 27 min 32 sec

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All'ordine del giorno: 1) Pratiche di Settima Commissione 2) Pratiche di Ottava Commissione 3) Pratiche di Nona Commissione 4) Pratiche urgenti 5) Il CSM nelle agenzie di stampa.

Registrazione di "CSM - Plenum del I° luglio 2004", registrato giovedì 1 luglio 2004 alle 00:00.

La registrazione ha una durata di 27 minuti.
  • Presidente e poi Di Federico, relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Indice</strong><br>La seduta ha inizio <strong>alle 9.50</strong><br>Presidenza del vicepresidente <strong>Virginio Rognoni</strong><br>Pratiche di Settima Commissione provenienti dal giorno prima <strong>Formazione delle tabelle di composizione, per il biennio 2002-2003, del Tribunale di Messina</strong> Dr. Mastroeni
    0:00 Durata: 3 min 48 sec
  • Aghina, relatore

    <em>Approvate tutte, meno tre pratiche</em> <br>Pratiche di Ottava Commissione <strong>Trattazione congiunta</strong>
    0:03 Durata: 1 min 18 sec
  • Ernesto Aghina (Movimento per la giustizia), Presidente dell'Ottava Commissione, relatore

    <em>Posposta</em> <strong>Revoca di un giudice di pace</strong> Dr. Chiariello
    0:05 Durata: 1 min 20 sec
  • Mariella Ventura Sarno (membro laico(Lega)), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Censura</strong> Dr. Di Benedetto
    0:06 Durata: 2 min 52 sec
  • Aghina, relatore

    <em>Archiviata</em> Dr. Condurso
    0:09 Durata: 1 min 37 sec
  • Nicola Buccico (membro laico(AN)), relatore

    <em>Approvate</em> <br>Pratiche di Nona Commissione <strong>ricorsi</strong>
    0:10 Durata: 57 sec
  • Giuseppe Meliadò (Unicost), relatore

    <em>Approvata</em> <strong>Incontri di studio</strong>
    0:11 Durata: 50 sec
  • Giuseppe Di Federico (membro laico(FI)), Presidente della Nona Commissione, relatore, poi Aghina per un emendamento e Primicerio per un chiarimento

    <em>Rinviata</em> <strong>Nomina di referente distrettuale</strong>
    0:12 Durata: 6 min 34 sec
  • Riello, relatore

    <em>Assegnazione a Trieste</em> <br>Pratiche urgenti di Terza Commissione <strong>Incarichi extragiudiziari</strong> Dr. Polimeni
    0:19 Durata: 4 min 26 sec
  • Lanfranco Maria Tenaglia (Unicost), Presidente della Settima Commissione, relatore

    <em>Approvata</em> <br>Pratiche urgenti di Settima Commissione<strong> Tabelle feriali di alcuni uffici del distretto di Venezia </strong>
    0:23 Durata: 51 sec
  • Tenaglia, relatore

    <em>Costituzione in giudizio</em> <strong>Ricorso al TAR</strong>
    0:24 Durata: 1 min 2 sec
  • Aghina, relatore

    <em>Revocato</em><br>La seduta termina <strong>alle 10.22</strong> <strong>Il CSM nelle agenzie di stampa</strong> GIUSTIZIA: ROGNONI, METODO DEL GOVERNO MI HA AMAREGGIATO <br>INTERVISTA AL CORRIERE DELLA SERA (ANSA) - ROMA, 1 LUG - ''Sono amareggiato, davvero''. Con queste parole Virginio Rognoni, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, commenta l'approvazione da parte della Camera della riforma dell'ordinamento giudiziario. ''Il mio invito - afferma Rognoni in un'intervista al CORRIERE DELLA SERA - era legato al fatto che il Parlamento ha infinite risorse per affrontare questioni delicate in maniera costruttiva e non traumatica, mentre la decisione del governo di mettere la fiducia sul maxi-emendamento alla proposta di riforma dell'ordinamento giudiziario le ha di fatto azzerate. Naturalmente il governo aveva tutto il diritto di farlo, io rispetto le sue prerogative, ma prendo atto di una decisione che di certo non aiuta il confronto''. Sull'ultimo emendamento il ministro della Giustizia ha chiesto un parere al Csm ma il vicepresidente dell'organismo trova ''singolare chiedere un parere su un testo gia' approvato dalla Camera attraverso il voto di fiducia e presentato come l'ultima mediazione possibile, immodificabile dal Senato''. Per riprendere la strada del confronto - continua Rognoni - ''bisogna che al Senato si discuta seriamente senza che la legge sia blindata, e con i tempi necessari a un dibattito serio e concreto. Bisogna togliersi dalla testa l'idea che una riforma debba arrivare in porto assolutamente entro una certa data, a qualunque costo''. Concludendo Rognoni chiede due cose: primo ''che il ministro, il quale lo ha chiesto, esamini e consideri il parere del Csm in vista del dibattito al Senato''; secondo ''che qui non vi siano forzature e steccati che ne limitino lo svolgimento''. GIUSTIZIA: CASTELLI, SI' A LEPORE CAPO PROCURA NAPOLI <br>PER LA PROSSIMA SETTIMANA LA NOMINA DAL PLENUM CSM (ANSA) - ROMA, 1 LUG - Il ministro della Giustizia Roberto Castelli ha dato il suo assenso alla nomina di Giovandomenico Lepore a procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli, nomina che aveva bloccato da tempo per perplessita' sulle capacita' manageriali del magistrato indicato dal Csm. Il conferimento dell'incarico avverra' mercoledi' prossimo da parte del plenum di Palazzo dei marescialli. E' stato lo stesso Guardasigilli a comunicare la sua decisione al Csm nel corso di un incontro con la Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei marescialli. Castelli ha confermato le perplessita' gia' espresse sul candidato, e che lo avevano spinto a chiedere a piu' riprese una nuova riflessione al Csm. Ma ha preso atto di non avere piu' spazi di manovra, in base alla sentenza con la quale la Corte Costituzionale l'anno scorso ha ribadito che il ministro della Giustizia non ha un potere di sindacato ne' di riesame sul contenuto delle scelte discrezionali operate dal Csm e che e' dunque tenuto a controfirmare le nomine decise da Palazzo dei marescialli. Restano incerti i tempi in cui Lepore, una volta ricevuto il via libera definitivo da parte del plenum del Csm, si insediera' sulla poltrona di procuratore di Napoli, che per il momento resta occupata da Agostino Cordova, nonostante il Csm lo abbia trasferito d'ufficio per incompatibilita' ambientale e funzionale. Nel marzo scorso infatti il ministro aveva concesso a Cordova sei mesi di proroga per permettergli di portare avanti importanti indagini. Se confermasse questa scelta il passaggio di testimone potrebbe avvenire solo a settembre. Tempi piu' ravvicinati invece, se Castelli facesse marcia indietro su Cordova e concedesse a Lepore l'anticipato possesso del nuovo incarico, ma in ogni caso non si andrebbe prima di fine luglio. L'iter prevede infatti che dopo la delibera del Csm gli atti tornino al ministro per la predisposizione del decreto che deve rendere esecutiva la nomina. Decreto che dev'essere trasmesso al capo dello Stato che lo deve firmare. E se i tempi soliti venissero rispettati la procedura si dovrebbe concludere intorno al 25 luglio. La scelta di Castelli di ritirare il suo veto sulla nomina di Lepore mette fine a mesi di polemiche, su una decisione contestata apertamente non solo dalla magistratura, ma anche dall'avvocatura, soprattutto da quella napoletana, che a maggio ha attuato per protesta cinque giorni di sciopero. GIUSTIZIA: CENTARO, CORRENTI NEL CSM CREANO PROBLEMI <br>PRESIDENTE ANTIMAFIA, E ALLORA INTERVIENE IL PARLAMENTO (ANSA) - SIRACUSA, 1 LUG - ''Quando nel Csm prevalgono le correnti, quando si tengono scoperti per oltre un anno due posti di procuratore alla procura nazionale antimafia e un posto di procuratore aggiunto alla procura distrettuale di Catanzaro, vale a dire tra chi sta in prima linea nella lotta alla mafia, allora c' e' un problema e alla fine il Parlamento deve intervenire''. Cosi' il presidente della Commissione nazionale antimafia Roberto Centaro ha risposto ai cronisti sul rapporto tra politica e magistratura all' indomani del varo della riforma sulla giustizia, a margine dei lavori dell' assise delle associazioni antiracket siciliane in corso a Siracusa. <br>Si riprende la pratica accantonata<br>Dr. Chiariello
    0:25 Durata: 1 min 57 sec