19 FEB 2002

Radicali: Conferenza stampa di Capezzone nella sala della Camera dei Deputati

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 20 min 5 sec
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Il dibattito negato agli italiani sulle 25 proposte di legge radicali è solo una parte di una vicenda più ampia: l'illegalità delle istituzioni di uno Stato che vive e opera contro il dirittoRoma, 19 febbraio 2002 - Si è svolta nella Sala stampa della Camera dei Deputati una conferenza stampa del segretario dei Radicali italiani, Daniele Capezzone, che da domenica è in sciopero della fame "per aiutare la richiesta di essere urgentemente e formalmente audito dalla Commissione parlamentare di Vigilanza, per marcare la necessaria 'tolleranza zero' rispetto all'illegalità della vita delle istituzioni italiane, e rispetto al dibattito negato ai cittadini sulle nostre 25 proposte di legge d'iniziativa popolare".Non ci stiamo lamentando, la questione è un'alterazione della vita democraticaI termini per la presentazione delle 50 mila firme necessarie alle 25 pdl promosse dai radicali stanno per scadere e mancano ancora 30 mila firme circa, ma Capezzone ha subito tenuto a precisare: "Non stiamo protestando, non ci stiamo lamentando"."Siamo in un paese - ha osservato - in cui non riusciamo a raccogliere poche decine di migliaia di firme su dei temi di cui si parla a pranzo e a cena, per il banale motivo che i cittadini ignorano completamente il mero fatto che su quei temi una iniziativa è in corso.

Non è questione del danno, che pure c'è ale soggetto politico radicale, ma di una vita democratica alterata".Si parla dei nostri temi, ma senza di noi"Da mesi, da quando abbiamo dato vita a questa iniziativa, l’intero dibattito politico si è svolto esclusivamente sui temi che abbiamo scelto come oggetto della nostra campagna: abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, riforma del welfare e del mercato del lavoro, separazione delle carriere e riforma del Csm, clonazione terapeutica e libertà di ricerca scientifica, riforma delle politiche in materia di tossicodipendenze, divorzio e prostituzione"."Da allora ad oggi, - ha sottolineato Capezzone - nei principali spazi di approfondimento politico del servizio pubblico radiotelevisivo, di quei temi hanno discusso migliaia di interlocutori per centinaia di ore.

Mai, e neppure per un minuto, un esponente radicale"."C’è - ha osservato - un soggetto politico che non si limita ad esprimere una posizione, ma decide di assumere un’iniziativa concreta, coinvolgendo migliaia di cittadini, proprio sui temi che, via via, divengono quelli centrali del dibattito politico nazionale.

Di quei temi si discute a tutte le ore del giorno e della notte, ma curando che mai vi sia la voce dei radicali, e la notizia di quanto, su ciascuno di quei temi, stanno effettivamente facendo".Quei temi cancellati dalla campagna elettoraleIl segretario dei Radicali italiani ha inoltre ricordato come i temi oggetto delle 25 pdl siano stati cancellati dalla campagna elettorale "al punto che i Presidenti della Repubblica e del Consiglio decisero di intervenire pubblicamente, rivolgendosi ai vertici della Rai, con la pubblica richiesta di 'sconvolgere i palinsesti'"."Ma a quelle richieste - ha aggiunto - si rispose negando il diritto di replica alle affermazioni di chi, Adriano Celentano, a un fazzoletto di giorni dal voto e dinanzi a 14 milioni di elettori, qualificò l’eutanasia alla stregua di un omicidio e lanciò una sorta di maledizione contro il presunto sfruttamento politico dei malati, essendo noto che il capolista nazionale delle liste radicali era Luca Coscioni"."Per mesi - ha proseguito - si sono occultati dei temi; e quando poi i temi hanno finito per imporsi, si sono occultati alcuni interlocutori".Il 'caso Italia': uno Stato contro il dirittoMa il 'j'accuse' di Capezzone va oltre, denunciando "uno Stato che vive e opera contro il diritto".

Ha ricordato le illegalità che hanno determinato la sorte dell'istituto referendario: "Giurisprudenza della Corte costituzionale, che ha reso impossibile qualunque previsione sulla ammissibilità dei quesiti, date di celebrazione fissate in piena estate, risultati determinati dal voto decisivo di morti e fantasmi, sistematico tradimento degli esiti, campagne completamente soppresse".Ma ha anche puntato l'indice su altre illegalità: "Liste elettorali presentate con firme false o raccolte in modo illegittimo, le condanne subite dall’Italia dinanzi alle Corti internazionali per il 'funzionamento' della sua giustizia, il mancato plenum dei membri della Camera dei Deputati e della Corte Costituzionale".Dinanzi a tutto questo, i radicali sono intenzionati a chiedere alle "corti internazionali" di porre in esame "il 'caso Italia', lo stato dei diritti civili e politici degli italiani".

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  • I temi delle 25 pdl al centro del dibattito politico, ma le posizioni radicali ne sono escluse

    <br>Indice degli argomenti dell'intervento di <strong>Daniele Capezzone</strong>
    0:00 Durata: 2 min 37 sec
  • Una vicenda più ampia: cancellati quei temi dalla campagna elettorale

    0:02 Durata: 2 min 17 sec
  • Uno Stato che vive e opera contro il diritto

    0:04 Durata: 1 min 23 sec
  • L'esame del "Caso Italia" nelle sedi internazionali

    0:06 Durata: 1 min 11 sec
  • Un dibattito negato ai cittadini

    0:07 Durata: 2 min 42 sec
  • I cittadini non sono informati della nostra iniziativa su temi di cui si parla sempre

    <br>Risposte di Capezzone alle domande dei giornalisti
    0:10 Durata: 3 min 45 sec
  • Il peso della televisione

    0:13 Durata: 1 min 40 sec
  • Il problema è vita democratica alterata, non chi comanda in Rai

    <p>Servizi correlati 17.02.2002 - <strong>Pannella: "Il nostro è un problema di diritto e di libertà"</strong><p>Link La lettera di Capezzone alla Commissione di Vigilanza Rai Le 25 proposte di legge radicali
    0:15 Durata: 4 min 30 sec