"1.
E' vietato istituire siti nella rete Internet i cui contenuti siano finalizzati, direttamente o indirettamente: a) alla istigazione al consumo, alla produzione o allo spaccio di sostanze stupefacenti; b) alla istigazione alla violenza e alla consumazione di reati; c) alla divulgazione o alla pubblicizzazione di materiale pornografico o di notizie o di messaggi pubblicitari diretti all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori di anni diciotto.
2.
Chiunque viola i divieti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire 5 milioni a lire 100 … milioni."A tutela dei minori, naturalmente ...
Così recita l'articolo 1 della proposta di legge presentata dal responsabile informazione di Alleanza Nazionale, l'on.
Alessio Butti, il cui titolo recita "Norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori".
Ancora una volta, quindi, l'obiettivo di tutelare i minori da contenuti ritenuti non idonei alla fruizione da parte di minorenni, si trasforma per il legislatore nella volontà di operare una censura sulla rete e di introdurre nuovi reati d'opinione.
"Evitare che la libertà divenga licenza""Pur rispettando la libertà della società, ritengo che a tutto questo vada posto un freno per evitare che la libertà divenga licenza sfrenata".
Così Butti ha spiegato al corrispondente parlamentare di Radio Radicale, Roberto Iezzi, le motiviazioni che sono alla base della sua proposta di legge: "E' evidente che attraverso la rete corrono delle devianze che mi peoccupano come uomo di destra".
Butti cita ad esempio i siti che "incentivano ed invitano all'uso delle sostanze stupefacenti", così non poteva mancare il riferimento alla pedofilia e ai siti che incitano alla violenza.
"Pur rispettando la libertà della società - chiarisce Butti - ritengo che a tutto questo vada posto un freno per evitare che la libertà divenga licenza sfrenata" ed in tal senso motiva la richiesta "più attenzione" ai servizi che vengono erogati in rete.Necessaria la vigilanzaNella sua proposta, Butti teorizza "una autorità che vigili sui contenuti dei siti per evitare che la libertà di ognuno di navigare in rete, venga minata.
Quindi una rete di protezione per coloro che sono i più deboli".
Infatti il provvedimento dell'onorevole Butti, affida al servizio di polizia delle telecomunicazioni l'opera di vigilanza "sulla liceità e sulla moralità del contenuto dei siti" e nel caso in cui dovesse scoprirne la natura illegale secondo i divieti stabiliti dalla proposta di legge, ne deve dare comunicazione all'autorità giudiziaria, che inoltre, "dispone l'oscuramento dei siti i cui contenuti sono palesemente illeciti o offensivi del buon costume o tali da attentare all'ordine pubblico".
Butti, inoltre, prevede l'istituzione di un numero verde con il quale chiunque "può denunciare eventuali violazioni alle disposizioni" della legge.Per gentile concessione di ...
Il responsabile dell'informazione di An, però, prevede anche delle deroghe, affidata all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni che - si legge nell'articolo 3 della sua proposta di legge - "può autorizzare la diffusione di siti i cui contenuti siano parzialmente simili a quelli vietati ai sensi dell'articolo 1, purché tali siti siano protetti da appositi codici di accesso".
Prima censurare e poi diffondereDall'articolo 4 in poi, il tono della proposta cambia completamente e elenca una serie di provvedimenti atti a promuovere la diffusione di Internet e della telematica: corsi di formazione, insegnamento nelle scuole, sgravi fiscali.
Insomma, Internet per tutti, ma sotto stretta vigilanza...
E' vietato istituire siti nella rete Internet i cui contenuti siano finalizzati, direttamente o indirettamente: a) alla istigazione al consumo, alla produzione o allo spaccio di sostanze stupefacenti; b) alla istigazione alla violenza e alla consumazione di reati; c) alla divulgazione o alla pubblicizzazione di materiale pornografico o di notizie o di messaggi pubblicitari diretti all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori di anni diciotto.
2.
Chiunque viola i divieti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da lire 5 milioni a lire 100 … milioni."A tutela dei minori, naturalmente ...
Così recita l'articolo 1 della proposta di legge presentata dal responsabile informazione di Alleanza Nazionale, l'on.
Alessio Butti, il cui titolo recita "Norme per la corretta utilizzazione della rete Internet a tutela dei minori".
Ancora una volta, quindi, l'obiettivo di tutelare i minori da contenuti ritenuti non idonei alla fruizione da parte di minorenni, si trasforma per il legislatore nella volontà di operare una censura sulla rete e di introdurre nuovi reati d'opinione.
"Evitare che la libertà divenga licenza""Pur rispettando la libertà della società, ritengo che a tutto questo vada posto un freno per evitare che la libertà divenga licenza sfrenata".
Così Butti ha spiegato al corrispondente parlamentare di Radio Radicale, Roberto Iezzi, le motiviazioni che sono alla base della sua proposta di legge: "E' evidente che attraverso la rete corrono delle devianze che mi peoccupano come uomo di destra".
Butti cita ad esempio i siti che "incentivano ed invitano all'uso delle sostanze stupefacenti", così non poteva mancare il riferimento alla pedofilia e ai siti che incitano alla violenza.
"Pur rispettando la libertà della società - chiarisce Butti - ritengo che a tutto questo vada posto un freno per evitare che la libertà divenga licenza sfrenata" ed in tal senso motiva la richiesta "più attenzione" ai servizi che vengono erogati in rete.Necessaria la vigilanzaNella sua proposta, Butti teorizza "una autorità che vigili sui contenuti dei siti per evitare che la libertà di ognuno di navigare in rete, venga minata.
Quindi una rete di protezione per coloro che sono i più deboli".
Infatti il provvedimento dell'onorevole Butti, affida al servizio di polizia delle telecomunicazioni l'opera di vigilanza "sulla liceità e sulla moralità del contenuto dei siti" e nel caso in cui dovesse scoprirne la natura illegale secondo i divieti stabiliti dalla proposta di legge, ne deve dare comunicazione all'autorità giudiziaria, che inoltre, "dispone l'oscuramento dei siti i cui contenuti sono palesemente illeciti o offensivi del buon costume o tali da attentare all'ordine pubblico".
Butti, inoltre, prevede l'istituzione di un numero verde con il quale chiunque "può denunciare eventuali violazioni alle disposizioni" della legge.Per gentile concessione di ...
Il responsabile dell'informazione di An, però, prevede anche delle deroghe, affidata all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni che - si legge nell'articolo 3 della sua proposta di legge - "può autorizzare la diffusione di siti i cui contenuti siano parzialmente simili a quelli vietati ai sensi dell'articolo 1, purché tali siti siano protetti da appositi codici di accesso".
Prima censurare e poi diffondereDall'articolo 4 in poi, il tono della proposta cambia completamente e elenca una serie di provvedimenti atti a promuovere la diffusione di Internet e della telematica: corsi di formazione, insegnamento nelle scuole, sgravi fiscali.
Insomma, Internet per tutti, ma sotto stretta vigilanza...
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