24 MAG 2002

Radicali: Convegno «Il potere della comunicazione, la comunicazione del potere»

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 4 ore 39 min
Organizzatori: 

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In discussione lo strapotere del 'conduttore-protagonista' che determina agenda, protagonisti, tempi e forme della comunicazione politica in Italia.Il filmato di sette minuti con il quale si è aperto il convegno sulla comunicazione televisiva, ha rappresentato in maniera inequivocabile la questione che i radicali hanno posto sul tappeto: l'evoluzione della comunicazione e dell'informazione politica televisiva dalle tribune politiche di Jader Jacobelli all'attuale offerta garantita da Biagi, Vespa, Santoro.

Il conduttore unicoNel filmato, infatti, erano visivamente rappresentate le due diverse
forme di trasmissione: da un lato la 'vecchia' tribuna politica, che metteva al centro dell'informazione il politico di turno, intervistato da più giornalisti che lo ponevano al centro di un fuoco di fila di domande; dall'altro, i 'nuovi' format televisivi, in cui fa da mattatore la figura del conduttore, 'one man show'.

Egli infatti, sceglie i temi, impone la propria visione, toglie e dà la parola agli ospiti: insomma è il protagonista unico.Sicchè nel filmato si possono riconoscere le differenti attitudini di Jacobelli, moderatore del confronto che poneva al centro l'ospite politico di turno, e di Biagi che si rivolge solitario di fronte alle telecamere al presidente del Consiglio, così come di Michele Santoro che apre la trasmissione cantando 'Bella Ciao' o di Bruno Vespa che zittisce brutalmente i propri ospiti.Agenda, protagonisti e antagonisti, forme e temiIl dibattito si è dunque concentrato su questa nuova forma di comunicazione politica, al ruolo dei conduttori televisivi che da esso ne deriva, dalla loro capacità di essere veri ed indiscussi redattori dell'agenda politica, dalla loro capacità di includere od escludere attori politici, di creare protagonisti o antagonisti, di impedire la messa all'ordine del giorno, di fronte all'opinione pubblica, di temi e questioni alternative.

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