29 MAG 2002

Privacy: Cappato guida la battaglia all'Europarlamento contro il 'grande fratello elettronico'

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L'eurodeputato radicale guida l'opposizione alla proposta di popolari e socialisti europei di consentire la detenzione e la conservazione dei dati nelle comunicazioni elettroniche: in pericolo la privacy Bruxelles, 29 maggio 2002 - L'iniziativa era stata annunciata da giorni ed oggi si è concretizzata nella sessione plenaria dell'Europarlamento: un accordo tra popolari e socialisti ha modificato la direttiva sulla privacy nelle comunicazioni elettroniche consentendo la conservazione dei dati personali.Il grande fratello elettronico A differenza di quanto stabilito in sede di commissione e grazie ad un cambio di posizione del gruppo socialista, dunque, sarà possibile per gli stati nazionali detenere e conservare tutti i dati relativi alle comunicazioni via internet, telefonia cellulare, posta elettronica.

In sostanza, si tratterebbe della creazione di archivi elettronici contenenti tutte le informazioni sulle attività dei cittadini che nell'era dell'Information Society sono pressocchè totalmente legate alle comunicazioni elettroniche.

In commissione, invece, si era stabilito che la conservazione dei dati potesse avvenire solo in via "del tutto eccezionale", sulla base di "disposizioni legislative specifiche, comprensibili per il grande pubblico, autorizzate caso per caso dall'autorita' giudiziaria".

Ppe e Pse agitano lo spettro della lotta antiterrorismo, Cappato e gli esponenti verdi e liberali denunciano invece una pericolosa breccia nella tutela della privacy.Cappato: una posizione paradossaleL'eurodeputato radicale, che del provvedimento è relatore, ha definito "paradossale" l'impostazione che i gruppi maggiori dell'europarlamento stanno cercando di dare alla direttiva, che - ha sottolineato - "da una parte è rigidissima verso le imprese che inviano messaggi di posta elettronica non sollecitata e dall'altra conceda carta bianca agli Stati membri in una materia così delicata come la tutela dei dati personali".

Quanto alle motivazioni di sicurezza avanzate dai deputati popolari e socialisti, Cappato, ha gtiudicato "vergognoso utilizzare l'11 settembre" per giustificare il provvedimento.

Si vota domaniIl voto sulla direttiva, inclusa nel primo pilastro della politica comune, e dunque con valore di "codecisione" rispetto ai governi nazionali, sarà votata domani nel corso della sessione plenaria.

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