28 LUG 2002

Radicali: Conversazione settimanale con Marco Pannella, Dal PR un progetto per Organizzazione Mondiale Democrazie

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Il leader radicale riferisce sugli esiti di un seminario ristretto in cui si sono poste le basi per il lavoro dei prossimi mesi, che porteranno alla seconda sessione del Congresso del Partito RadicaleRoma, 28 luglio 2002 – Molti gli spunti offerti dalla conversazione con Marco Pannella di questa settimana, a cominciare dal lavoro in vista del Congresso del PR, dalla nascita di un progetto per arrivare all’Organizzazione Mondiale delle Democrazie, all’esigenza di forme statutarie tali da accogliere intere popolazioni, dal Transpartito Radicale Europeo fino alla politica interna con il messaggio alle Camere di Ciampi.L’Organizzazione Mondiale delle DemocrazieDal seminario dell’ultimo fine-settimana all’Ergife, che ha visto la presenza dei vertici del Partito Radicale e di quelli di Radicali Italiani, sono nate molte idee e molti progetti sui quali lavorare, a cominciare da quello su cui Pannella insiste da molto, quello dell’Organizzazione Mondiale delle Democrazie.

Il leader radicale si è soffermato soprattutto sull’importanza della nascita di un gruppo di lavoro che vedrà coinvolto lo stesso Pannella.

“Siamo venuti riflettendo – ha rivelato il leader radicale - sui connotati della seconda sessione del Congresso del PR, che adotterà o no il progetto dell’Organizzazione Mondiale delle Democrazie.

Se questo accadrà, così come è stato per la Corte Penale Internazionale, nel metodo e nel merito ci apprestiamo ad un grande e faticoso lavoro.

Per questo abbiamo già costituito e già funziona un gruppo di lavoro, che seguirò nelle sue fasi personalmente.

La prima occasione sarà il 12 novembre a Seul, dove andranno Emma e diversi di noi”.La nonviolenza di popoloDopo essere tornato sull’idea di un Transpartito Radicale Europeo come terzo soggetto politico dell’area radicale, della quale si era già parlato nel corso dell’ultimo Consiglio Generale del PR, Pannella ha posto l’attenzione su di un nuovo aspetto della vita statutaria radicale.“Dobbiamo risolvere un altro problema”.

Ha infatti notato il leader radicale.

“Noi siamo soggetti ad adesione individuale concreta.

Finalmente siamo andati a 'sbattere', e ne sono felicissimo, con una necessità storica: la nonviolenza che toglie agli scontri e alle lotte sociali la condanna di fare la lotta con le armi e con le forche, può avvicinare al Partito intere popolazioni.

E quindi se così è, dopo trent’anni di prassi e lotta nonviolenta, penso sia probabile che vi siano decine e decine di migliaia di Montagnard che chiedano in quanto popoli ed in quanto individui di essere soci del Partito Radicale”.“Abbiamo bisogno – ha aggiunto Pannella - che si ripeta il miracolo delle 40000 iscrizioni, urgentemente.

Dovremo fare i conti su come essere un partito che in alcune zone del mondo ha a che fare con intere popolazioni.

Dobbiamo rendere così la nonviolenza la nuova arma di classe”.Il messaggio alle Camere di CiampiProprio all'inizio della conversazione, uno spazio era stato dedicato anche alle vicende politiche italiane dell’ultima settimana, a cominciare dal messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Messaggio che il leader radicale aveva chiesto a più riprese nel corso degli tre mesi di Satyagraha.“Era un obiettivo ben chiaro del mio Satyagraha – ha ricordato infatti Pannella - anche se non necessariamente sul mancato plenum della Camera, ma per non mandare in desuetudine uno strumento così importante.

Su questo però l’impietoso Cossiga non ha nessun torto.

Il contenuto è scontato e non merita nessun dibattito.

Non è un caso che quando il Quirinale è governato da funzionari, tutto quello che ne vien fuori è qualitativamente da funzionari”.

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