10 OTT 2002

Iraq: Bush ottiene dal Congresso il primo «Si» all'uso della forza

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Il presidente Usa ringrazia e afferma: "Ora è chiaro che la minaccia di Saddam va affrontata una volta e per sempre" Washigton, 10 ottobre 2002 - "Un dibattito ed un esito del voto di cui tutti gli americani possono andare orgogliosi".

Così George Bush ha accolto la decisione del Congresso che lo ha autorizzato all'uso della forza per far rispettare la risoluzione Onu che impone al'Iraq la dismissione di tutte le armi di distruzione di massa.

"Un messaggio chiaro: fermare Saddam" "La Camera dei Rappresentanti ha parlato chiaramente al mondo ed al Consiglio di Sicurezza dell'Onu ed ha detto
che la minaccia incombente rappresentata dall'Iraq deve essere affrontata definitivamente" ha detto Bush in un breve messaggio subito dopo il voto parlamentare.

"Il voto odierno - ha aggiunto - manda un messaggio chiaro anche al regime iraqueno: deve procedere al disarmo ed ottemperare tutte le risoluzioni Onu, appure sarà costretto con la forza".

I contenuti della risoluzioneLa risoluzione approvata dalla Camera autorizza Bush ad utilizzare truppe militari per ottenere il rispetto delle risoluzioni Onu che chideno a Baghdad di dismettere le armi di risoluzione di massa.

Nella risoluzione si chiede al presidente di comunicare al congresso del fallimento degli sforzi diplomatici e dell'avvio delle operazioni militari prima del loro inizio o al massimo entro le 48 ore successive.

Nella risoluzione, inoltre, si chiede al presidente di fare in modo che l'azione militare in Iraq non sia d'ostacolo nello sforzo di sgominare al-Qaeda e chiede che il Congresso sia informato ogni 60 giorni sull'andamento della situazione bellica.

I voti contrari sono giunti in gran parte dai democratici, ma Bush è riuscito ad ottenere il supporto del leader del senato Tom Daschle.

Si tratta di un risultato molto importante in vista del voto nella seconda Camera previsto nelle prossime ore.

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