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Dopo l'intervento del premier, il leader radicale invita a moltiplicare e concentrare gli sforzi per raggiungere l'obiettivo della concessione della grazia ad Adriano Sofri Roma, 8 novembre 2002 - Con un intervento a Radio Radicale Marco Pannella ha commentato l'intervento di Silvio Berlusconi pubblicato su "Il Foglio" nel quale il premier espressamente afferma di ritenere "maturi" i tempi perchè sia concessa la grazia ad Adriano Sofri.
(vai al testo della lettera di Berlusconi) "L'intervento di Berlusconi è di grande importanza" - ha dichiarato Pannella - "poichè svela in modo conclusivo … la necessità per la giustizia, per la repubblica, per la società italiana che l'istituto della grazia venga usato nei confronti del condannato Adriano Sofri".
Pannella ha poi ricordato "con un pò di fierezza" che "alla prima notizia dell'aggressione giudiziaria nei confronti di Sofri, quando ancora pochi reagivano, io pubblicamente auspicai che Sofri assumesse la presidenza effettiva non onoraria del PR".
"Adriano ebbe buoni motivi per rinunciare, ma questo rappresentò il nostro modo di reagire a quella iniziativa giudiziaria: per noi significava che se Adriano Sofri proclamava la sua innocenza e i suoi accusatori non documentavano la sua colpevolezza, noi facevamo piena fiducia ad Adriano.
I dodici anni che sono trascorsi, grazie ad Adriano, ci hanno dato clamorosamente ragione".
Pannella ha poi sottolineato come con l'intervento di Berlusconi si crei "un problema un pò delicato" per "il contraccolpo negativo che poteva esserci rispetto al Quirinale, che poteva essere dispiaciuto di essere incalzato addirittura dal Presidente del Consiglio.
Ma se Berlusconi lo ha fatto è perchè evidentemente vi era la convinzione che questo fosse necessario perchè il presidente Ciampi fosse libero e capace di adottare il provvedimento".
Il leader radicale ha poi concluso con un ringraziamento alla 'sorta di Satyagraha', al digiuno in corso da molto tempo da parte da oltre 2000 persone: "Adesso occorre moltiplicare e concentrare gli sforzi perchè veda la luce quel provvedimento che oggi è auspicato da ogni parte significativa o di una qualche consistenza".
(vai al testo della lettera di Berlusconi) "L'intervento di Berlusconi è di grande importanza" - ha dichiarato Pannella - "poichè svela in modo conclusivo … la necessità per la giustizia, per la repubblica, per la società italiana che l'istituto della grazia venga usato nei confronti del condannato Adriano Sofri".
Pannella ha poi ricordato "con un pò di fierezza" che "alla prima notizia dell'aggressione giudiziaria nei confronti di Sofri, quando ancora pochi reagivano, io pubblicamente auspicai che Sofri assumesse la presidenza effettiva non onoraria del PR".
"Adriano ebbe buoni motivi per rinunciare, ma questo rappresentò il nostro modo di reagire a quella iniziativa giudiziaria: per noi significava che se Adriano Sofri proclamava la sua innocenza e i suoi accusatori non documentavano la sua colpevolezza, noi facevamo piena fiducia ad Adriano.
I dodici anni che sono trascorsi, grazie ad Adriano, ci hanno dato clamorosamente ragione".
Pannella ha poi sottolineato come con l'intervento di Berlusconi si crei "un problema un pò delicato" per "il contraccolpo negativo che poteva esserci rispetto al Quirinale, che poteva essere dispiaciuto di essere incalzato addirittura dal Presidente del Consiglio.
Ma se Berlusconi lo ha fatto è perchè evidentemente vi era la convinzione che questo fosse necessario perchè il presidente Ciampi fosse libero e capace di adottare il provvedimento".
Il leader radicale ha poi concluso con un ringraziamento alla 'sorta di Satyagraha', al digiuno in corso da molto tempo da parte da oltre 2000 persone: "Adesso occorre moltiplicare e concentrare gli sforzi perchè veda la luce quel provvedimento che oggi è auspicato da ogni parte significativa o di una qualche consistenza".
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