Roma, 2 febbraio 2001 - Documento audiovideo della cerimonia per lo scambio di documentazione tra la Fondazione 'Bettino Craxi' e l'Archivio della Camera dei Deputati.
Nel corso dell'incontro svoltosi a Palazzo San Macuto, Stefania Craxi ha consegnato al Presidente della Camera Luciano Violante, alcuni scritti, tra cui una lettera ad Arafat, una lettera di Mitterand ricevuta nei giorni passati in Tunisia, una lettera scritta da Aldo Moro dalla prigionia, una lettera scritta allo stesso Violante e la relazione preparata se ci fosse stata una commissione parlamentare su Tangentopoli.
Alla … cerimonia hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio, Giuliano Amato, e l'ex Presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Vassalli.
Diverso il ricordo del leader scomparso proposto dagli intervenuti.
Il presidente della Camera, pur riconoscendo la grande modernizzazione dell'Italia voluta da Craxi, ha sottolineato che la vita di un uomo di stato non è scindibile, ed ha invitato alla cautela dinanzi a parole come "riabilitazione ed autocritica".
Contrario al dilemma latitante-esiliato, Giuliano Amato ha consegnato agli storici il compito di fare chiarezza, lontano dai clamori della politica.
La commemorazione di "un vero amico", infine, il discorso di Giuliano Vassalli, che ha ricordato come, escludendo la tragica fine di Aldo Moro, nell'Italia democratica nessuno che sia stato presidente del Consiglio dei Ministri abbia subito una sorte tanto amara.
Nel corso dell'incontro svoltosi a Palazzo San Macuto, Stefania Craxi ha consegnato al Presidente della Camera Luciano Violante, alcuni scritti, tra cui una lettera ad Arafat, una lettera di Mitterand ricevuta nei giorni passati in Tunisia, una lettera scritta da Aldo Moro dalla prigionia, una lettera scritta allo stesso Violante e la relazione preparata se ci fosse stata una commissione parlamentare su Tangentopoli.
Alla … cerimonia hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio, Giuliano Amato, e l'ex Presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Vassalli.
Diverso il ricordo del leader scomparso proposto dagli intervenuti.
Il presidente della Camera, pur riconoscendo la grande modernizzazione dell'Italia voluta da Craxi, ha sottolineato che la vita di un uomo di stato non è scindibile, ed ha invitato alla cautela dinanzi a parole come "riabilitazione ed autocritica".
Contrario al dilemma latitante-esiliato, Giuliano Amato ha consegnato agli storici il compito di fare chiarezza, lontano dai clamori della politica.
La commemorazione di "un vero amico", infine, il discorso di Giuliano Vassalli, che ha ricordato come, escludendo la tragica fine di Aldo Moro, nell'Italia democratica nessuno che sia stato presidente del Consiglio dei Ministri abbia subito una sorte tanto amara.
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