24 AGO 2001
intervista

«Caso Arlacchi»: Quando il leader dell'Undcp girava con il suo curriculum per le stanze di Palazzo Madama

INTERVISTA | - 00:00 Durata: 5 min 47 sec

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Roma, 24 giugno 2001 - Sul finire del mese di luglio scorso, l'ex senatore dell'Ulivo, Pino Arlacchi, vice segretario generale dell'Onu, alla guida della Agenzia Antidroga delle Nazioni Unite, ha avuto una serie di incontri a Palazzo Madama con il Presidente Marcello Pera e con il Presidente della Commissione Giustizia, Antonino Caruso.

Alessio Falconio per Radio Radicale ha intervistato il senatore Caruso sull'oggetto di quell'incontro.L'oggetto dell'incontro con Arlacchi verosimilmente ineriva alla scadenza del suo mandato?Non solo.

In maniera molto salutare e devo dire anche con grande
sensibilità politica il senatore Arlacchi ha inteso riferire alle istituzioni parlamentari insediate quello che è stato il suo lavoro, un po' a largo spettro, non solo sulla questione della droga ma anche dei diritti umani.

lei sa che io sono stato colui il quale ha inteso iniziare questa legislatura presentando una proposta di modifica del regolamento del Senato tesa ad introdurre una commissione permanente proprio per i diritti umani come superamento del Comitato sulla pena di morte.

Cosa che per altro poi ha trovato una eco con l'approvazione della mozione che ha dato luogo alla Commissione speciale.

E quindi di questo abbiamo parlato con Arlacchi oltre che di quella che è stata la sua attività specifica di Vienna.

Quindi l'azione di contrasto planetaria sul fronte della droga, intesa non solo come spaccio o come traffico, ma soprattutto con riferimento ai problemi di produzione alle questioni dei paesi di cui in qualche maniera il mondo occidentale e non solo è tributario di sostanze che determinano la tossicodipendenza.

Ma dicevamo anche che c'è stato un riferimento alla scadenza del mandato...Arlacchi sa di essere in scadenza di mandato.

E' evidente che aspiri a proseguire questa sua opera.

Io non ho un'opinione precisa su questo punto perchè sono generalmente algido rispetto alle decisioni che poi vengono prese in sede internazionale dove i bilanciamenti sono ancor superiori rispetto a quelli nazionali.

Tuttavia credo che dal suo punto di vista sia più che legittimo, come dire, creare i presupposti per determinare un ciclo più ampio della sua attività.

Ma in sostanza questo giro di incontri serviva anche a questo?Io non ho avuto questa sensazione.

Direi piuttosto che la sua corretta finalità sia stata quella di creare il presupposto.

Cioè: in luogo di distribuire un curriculum come in altra sede si sarebbe fatto lui ha inteso rappresentare a tutte le istituzioni che possono essere in maniera più o meno diretta coinvolte quello che è stata la sua attività in un largo spettro.Come mai la Commissione Giustizia e non, per esempio, la I Affari Costituzionali che è quella competente agli affari del Ministero degli Interni?Credo perché lui nella sua attività vede anche uno spazio ampio per quello che riguarda la necessità di nuova normativa sia dal punto di vista strettamente nazionale sia in termini di cerniera di quelli che sono gli accordi internazionali.

Ha avuto un seguito questo incontro con Arlacchi? Lei ha avuto modo di confrontarsi anche con esponenti del suo partito?No.

Il sentore Arlacchi mi ha fatto avere della documentazione che gli avevo chiesto.

Che è poi la documentazione periodicamente riepilogativa della attività da lui svolta ed io ne ho fatto oggetto di calendarizzazione nell'Ufficio di Presidenza che ho convocato per l'11 settembre, proprio per capire se esistono le condizioni politiche generali, che non riguardano nè il mio partito soltanto né la coalizione della Casa delle Libertà, ma anche il ruolo che vorranno giocare le Opposizioni in generale su questi temi.

Quindi vi occuperete proprio in quella sede, nell'Ufficio di Presidenza, dell'ipotesi di un sostegno alla riconferma di Arlacchi?Non dell'ipotesi di un sostegno, non sarebbe neanche di competenza, però di una calendarizzazzione e quindi dello stabilimento definitivo del programma di quelli che sono stati parte del programma di Arlacchi.

Quindi, un bilancio...E quindi anche un bilancio, certo.

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