02 SET 2001

Polemiche e proposte sulla Corte Costituzionale: Il parere di Vincenzo Caianiello

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 10 min 39 sec

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Intervistato da Emilio Targia per Radio Radicale l'ex presidente della Consulta commenta le ultime dichiarazioni di Umberto Bossi e dichiara il proprio consenso a due proposte radicali: abolire il vaglio di ammissibilità dei referendum da parte del giudice costituzionale ed eliminare il quorum strutturale.Le parole del ministro Bossi sono pietre"Quando parla una personalità del Governo le parole sono pietre.

E' grave usare delle parole che sono oggettivamente destabilizzanti e delegittimanti dell'organo costituzionale cui si riferiscono".

Vincenzo Caianiello commenta così le dichiarazioni
del Ministro per la Devolution Umberto Bossi, che ieri ha definito la Corte Costituzionale "il nemico giurato delle Regioni".

"Si può non condividere la giurisprudenza della Corte Costituzionale, - spiega ancora l'ex presidente emerito della Consulta - dire che è eccessivamente centralista o meno centralista, ma dire che è nemica giurata significa dire al popolo che abbiamo un organo che per partito preso è contro una istituzione dello Stato come le Regioni.

Immaginiamo che un giudice si fosse svegliato e avesse detto: il Governo è nemico delle Regioni.

Sarebbe stato invitato a dimettersi".

Sì all'abolizione del vaglio di ammissibilità della Corte Costituzionale sui referendum Daniele Capezzone prendendo spunto dalle dichiarazioni di Bossi ha detto che la Corte Costituzionale non deve essere favorevole nè contraria alla riforma delle Regioni, ma deve soltanto far rispettare la Costituzione e le leggi del Parlamento.

Il segretario di Radicali Italiani ha tuttavia preannunciato una raccolta di firme (inizierà il 21 settembre) volta all'abolizione del vaglio di ammissibilità della Corte Costituzionale sui referendum.

Sul punto Vincenzo Caianiello dichiara di essere "perfettamente d'accordo" con Capezzone.

"L'aver attribuito alla Corte il vaglio di ammissibilità dei referendum - spiega l'autorevole costituzionalista - ne ha un po' appannato l'immagine.

Effettivamente non c'è una linea molto coerente nella giurisprudenza della Corte".

Caianiello ammette che quantificare un numero non troppo eccessivo di quesiti referendari da sottoporre ai cittadini non è certo compito della Consulta e che questo atteggiamento trova ragione nelle pressioni compiute dal potere politico.

"In questo modo - aggiunge l'ex presidente della Consulta - si carica la Corte di un compito che la politicizza troppo.

Un giudice non dovrebbe mai risentire del dibattito politico.

Nessuno piangerà, nemmeno la Corte stessa, se sarà tolto questo potere".

Sì all'abolizione del quorumAltra questione su cui Caianiello mostra di condividere la posizione dei Radicali è quella relativa al quorum.

"Bisognerebbe abolire il quorum" - dichiara.

"Primo perchè negli altri paesi non c'è.

Secondo, perchè aumenteranno quelli che vanno a votare".

Troppo spesso, infatti, il quorum è stato utilizzato per invalidare il referendum.

Mentre, conclude Caianiello, soltanto abolendolo "le parti si confrontano lealmente". .

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  • Il commento alle dichiarazioni del ministro Umberto Bossi

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  • Il consenso alle proposte Radicali

    0:04 Durata: 6 min 6 sec