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Emma Bonino spiega che il problema vero non è proteggere le donne afghane, si proteggono da sole purchè abbiano gli strumenti e la visibilità politica.
Per questo ha convinto 1269 persone a digiunare sabato prossimo 17 novembre 2001 - Che le donne facciano parte del nuovo governo di Kabul.
E' questa la proposta con cui Emma Bonino ha convinto 1269 persone di ogni parte del mondo a digiunare il prossimo sabato.
132 deputati, 53 senatori, 57 europarlamentari, 4 membri di governo, 4 sindaci, 9 consiglieri regionali, 8 consiglieri provinciali, insieme a Lucia Annunziata, Antonio Baldassarre, … Augusto Barbera, Sihem Ben Sedrine, Bernardo Bertolucci, Alberto Bevilacqua, Gunter Blobel, Giuseppe Corasaniti, Mairead Corrigan Maguire, Stefania Craxi, Beppe Grillo, Lilli Gruber, Ferdinando Imposimato, Rita Levi Montalcini, Ana Liria-Franch, Stella Pende, Adriano Sofri, Sergio Staino, oltre al Principe Mir Wais Zaher, figlio di Sua Maestà Mohammed Zaher Sha, il Re dell’Afghanistan, allo stesso portavoce del Re, al principe Sauryavong Savang del Laos, e a molti altri, digiuneranno per il primo satyagraha mondiale.Oggi va di moda guardare indietro, invece è opportuno andare avanti I Radicali chiedono il contributo di tutti, perché una proposta «così ragionevole» è invece «difficilissima» da realizzare.
«Oggi va di moda guardare indietro, invece è opportuno andare avanti» - spiega la leader radicale ai microfoni di Tg2 Dossier.
«La vita delle donne afghane cambierà solo se sarà loro data la responsabilità politica di gestire anche la ricostruzione del paese.
Per farla breve: se riusciremo ad ottenere una presenza consistente nel governo transitorio.
Sembra così ragionevole e invece sarà difficilissimo».
Niente alibi.
Le donne sono la spina dorsale dell'AfghanistanChe le donne afghane siano impreparate a questo compito, è un alibi che Emma Bonino smonta subito.
«Queste donne sono state il 70% del corpo insegnante, di quello medico, il 40% dell'amministrazione, mentre gli uomini si facevano una guerra ventennale.
Ne conosco a bizzeffe che, nella diaspora o all'interno, sono state la spina dorsale».Anche le istituzioni occidentali devono prestare più attenzione alla questione ed evitare di avallare le stesse discriminazioni volute dai talebani.
«Alle riunioni a New York, a Roma, a Peshawar, vedo delle barbe lunghe corte vere e presunte ma non vedo una donna neanche nella funzione di interprete.
Un problema che ho sollevato al Parlamento Europeo.
L'Europa non può accettare la prosecuzione di una discriminazione».
Per questo ha convinto 1269 persone a digiunare sabato prossimo 17 novembre 2001 - Che le donne facciano parte del nuovo governo di Kabul.
E' questa la proposta con cui Emma Bonino ha convinto 1269 persone di ogni parte del mondo a digiunare il prossimo sabato.
132 deputati, 53 senatori, 57 europarlamentari, 4 membri di governo, 4 sindaci, 9 consiglieri regionali, 8 consiglieri provinciali, insieme a Lucia Annunziata, Antonio Baldassarre, … Augusto Barbera, Sihem Ben Sedrine, Bernardo Bertolucci, Alberto Bevilacqua, Gunter Blobel, Giuseppe Corasaniti, Mairead Corrigan Maguire, Stefania Craxi, Beppe Grillo, Lilli Gruber, Ferdinando Imposimato, Rita Levi Montalcini, Ana Liria-Franch, Stella Pende, Adriano Sofri, Sergio Staino, oltre al Principe Mir Wais Zaher, figlio di Sua Maestà Mohammed Zaher Sha, il Re dell’Afghanistan, allo stesso portavoce del Re, al principe Sauryavong Savang del Laos, e a molti altri, digiuneranno per il primo satyagraha mondiale.Oggi va di moda guardare indietro, invece è opportuno andare avanti I Radicali chiedono il contributo di tutti, perché una proposta «così ragionevole» è invece «difficilissima» da realizzare.
«Oggi va di moda guardare indietro, invece è opportuno andare avanti» - spiega la leader radicale ai microfoni di Tg2 Dossier.
«La vita delle donne afghane cambierà solo se sarà loro data la responsabilità politica di gestire anche la ricostruzione del paese.
Per farla breve: se riusciremo ad ottenere una presenza consistente nel governo transitorio.
Sembra così ragionevole e invece sarà difficilissimo».
Niente alibi.
Le donne sono la spina dorsale dell'AfghanistanChe le donne afghane siano impreparate a questo compito, è un alibi che Emma Bonino smonta subito.
«Queste donne sono state il 70% del corpo insegnante, di quello medico, il 40% dell'amministrazione, mentre gli uomini si facevano una guerra ventennale.
Ne conosco a bizzeffe che, nella diaspora o all'interno, sono state la spina dorsale».Anche le istituzioni occidentali devono prestare più attenzione alla questione ed evitare di avallare le stesse discriminazioni volute dai talebani.
«Alle riunioni a New York, a Roma, a Peshawar, vedo delle barbe lunghe corte vere e presunte ma non vedo una donna neanche nella funzione di interprete.
Un problema che ho sollevato al Parlamento Europeo.
L'Europa non può accettare la prosecuzione di una discriminazione».
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