21 MAR 2002

Legalità Costituzionale: Dichiarazione di Marco Pannella al termine dell'incontro con il Presidente della Camera

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Il leader radicale comunica a Casini le ragioni del preannunciato sciopero della sete e ribadisce la richiesta di seduta ad oltranza.

E aggiunge: «Ho trovato un ascolto attento»Roma, 21 marzo 2002 - Con un colloquio durato quasi un'ora, Marco Pannella ha illustrato al Presidente della Camera dei Deputati ragioni ed obiettivi dell'iniziativa nonviolenta preannunciata domenica scorsa.

Uno sciopero della sete volto «a reintegrare la legalità per quanto riguarda il plenum della Corte Costituzionale e della Camera dei Deputati, tuttora mancanti».

Al termine dell'incontro, Pannella ha spiegato
che non si è discusso nel merito delle soluzioni e che l'aspetto trattato e che lo interessa è solo «quello del ritorno ad una situazione di legalità costituzionale» per entrambe le questioni sollevate.

«Sul piano delle soluzioni politiche potrei preferire l'una all'altra - ha aggiunto -, ma in questo caso il merito è quello degli atti dovuti che non vengono compiuti e non gli accordi di opportunità politica nei quali si possono tradurre questi atti».

La richiesta: seduta ad oltranzaSul piano procedurale, la richiesta del leader radicale è che «Parlamento in un caso e Camera dall'altro, entrino in una fase di votazione fino a quella utile».

Dunque, optino per «una seduta ad oltranza».Pannella ha dichiarato di aver trovato nel presidente della Camera «un ascolto attento».

«Mi è parso - ha rilevato - consapevole della serietà degli obiettivi che mi sono proposto e dell'iniziativa che mi sostanzia».Di più il leader radicale non ha voluto dire, affidando ad un comunicato della Presidenza della Camera, chiarimenti ulteriori.Il comunicato di CasiniE la posizione di Casini è stata affidata ad diffusa poco il termine dell'incontro dall'ufficio stampa della Camera dei Deputati: «Il presidente Casini - si legge nel comunicato - nell'esprimere la speranza che l'onorevole Pannella possa recedere da questa sua decisione, lo ha informato delle iniziative già assunte su questa materia dalla presidenza della Camera dei Deputati».

Lo sciopero della sete del leader radicale, tuttavia, resta confermato per giovedì prossimo, 28 marzo.

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