13 MAG 2002

Ict: «Il futuro dei provider» (con Gasparri e Cheli)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 2 ore 43 min

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Roma, 13 maggio 2002 - Coinvolgere gli internet service provider (Isp) nell'alfabetizzazione telematica e nella copertura di tutto territorio italiano per quanto riguarda la banda larga, per fare diventare queste realtà economiche anche dei protagonisti della modernizzazione del paese.

E' l'obiettivo del ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, che oggi ha incontrato gli esperti del settore in un convegno dedicato ai «provider nel futuro diinternet», alla luce della nuova legge di equiparazione tra gli Isp e operatori licenziatari.

Lo sviluppo della larga banda rimane una delle
priorità del Ministero delle Comunicazioni che, insieme al Ministero delle Innovazione tecnologiche, verificherà la possibilità di inserire una maggiore attenzione alla materia nel nuovo Dpef: Gasparri ha spiegato che con il ministro Lucio Stanca cercherà di capire se sarà il caso di porre al ministro Tremonti «alcune garbate questioni» relative ad eventuali compatibilità di costi per lo sviluppo della banda larga.

«E' una questione che riguarda il governo: anch'io vorrei eliminare la tassa sui telefonini, ma lo farò quando il ministro dell'economia dirà che è possibile».

Una delle possibili soluzioni per eliminare il digital divide italiano è quello di utilizzare gli isp per coprire quei territori che resteranno fuori dalla cablaggio fatto dalle grandi aziende.

Per quanto riguarda internet, Gasparri ha ribadito tutta la sua attenzione nei confronti degli operatori del settore incumbent, operatori licenziatari e internet provider: «Un anno fa il mercato dell'accesso sembrava ingessato.

Credo che ormai il rapporto sia cambiato.

Il contesto è mutato non solo con questo provvedimento di legge, ma per la rinnovata disponibilità che il ministero ha dimostrato, nel trattare gli argomenti di natura tecnica e confrontandosi con le società del settore».Una richiesta degli operatori, resa nota dal presidente di Assoprovider Matteo Fici, riguarda i costi delle tariffe, che secondo gli Isp non sarebbero ancora realmente equiparate.

A questo proposito, il garante per le Comunicazioni, Enzo Cheli, ha detto che entro il 26 giugno l'Autorità emanerà i regolamenti (previsti dalla legge 59 del 2002) relativi sia ai criteri per rendere effettiva l'equiparazione, sia all'aggiornamento dell'elenco degli operatori con notevole forza di mercato.

«L'Autorità è già al lavoro per ottemperare ai due adempimenti.

Per quanto riguarda l'offerta Telecom per il 2002 - ha aggiunto Cheli - ritengo che si sia fatta una eccessiva drammatizzazione da parte di quegli operatori che hanno rilevato come l'offerta unitaria sia aumentata del 30-38%.

L'allarme per il momento e' ingiustificato perchè l'offerta non è ancora stata approvata dall'Autorità», e perché si dovranno valutare elementi di equilibrio.Gasparri ha concluso il convengo affermando che «la legge di equiparazione può favorire lo sviluppo del mercato, con vantaggi anche per gli utenti che vedranno diminuire i costi di connessione ad internet».

Infine, un appello ai genitori: «Non c'è tecnologia che tenga nei confronti dell'omesso controllo.

Verificate quello che i vostri figli vedono su internet».

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